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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Lun Set 11, 2006 12:11 pm    Oggetto: [Racconto] Il battesimo di fuoco... Rispondi citandoTorna in cima

[24 Ches 1505 - cuore della Moonwood - Circa ore 15.00]
Myrcalla guardò paralizzata la scena di battaglia, sentendo uno strano sapore amaro in bocca: non aveva mai provato la sensazione del terrore, quella era la prima volta in assoluto, ma in seguito razionalmente avrebbe saputo dire che aveva un gusto aspro e metallico. skif!
Orsi.
Gli orsi più grossi e più grotteschi che lei avesse mai visto!
-Non potrebbero essere tanto grandi...-
Certo, aveva letto sui libri che esistevano versioni selvagge e più feroci degli animali, ma mai si era immaginata che diventassero simili abomini... Buaaa!!!
Quattro creature immense li caricavano, sentì le gambe tremarle, mentre intorno a lei il gruppo si preparava allo scontro.
-Dovrei fare qualcosa per aiutarli... ma cosa?-
Fissò scattare in avanti senza esitazione Daimon e Aedhan, e le si raggelò il sangue vedendo gli enormi orsi alzarsi su due zampe ed affrontare i coraggiosi elfi che avevano avuto l'ardire di bloccare la loro avanzata: sembravano così piccoli, armati solo delle loro spade, ogn'uno contro due di quelle enormi creature. Help
-Ma perchè si è lanciato lì in mezzo!!!!- XD
Non riusciva a concentrasi, mentre fissava con orrore gli squarci provocati dai grandi artigli degli orsi aprirsi purpurei sul petto nudo di Aedhan, e Daimon dall'altro lato sembrava avere anche lui difficoltà. mazzate
-No!!!!-
E in quel momento qualcosa scattò in lei, forse rabbia, forse la paura era talmente tanta da aver ceduto il passo alla disperata speranza di poter segnare la differenza in quello scontro: ritrovò le parole di un incantesimo, e le iniziò a salmoidiare con crescente sicurezza, stringendo una delle sue wand in mano, come per trarne conforto... Grrr

[24 Ches 1505 - cuore della Moonwood - stessa ora...]
La draghetta era nascosta nel denso fogliame del bosco, ed osservava attentamente la polvere scintillante da lei creata vorticare nell'aria in un barluginare dorato. Socchiuse gli occhi, attentissima, fin quando vide i vortici brillanti infittirsi e posarsi a delineare qualcosa, una figura umanoide forse... Evil
Tara spiccò il volo nel più completo silenzio, un piccolo proiettile screziato di azzurro metallico e argento, velocissimo, tanto da comparire giusto un attimo in una azzurra scia sparendo quindi nel nulla mentre si lanciava sul suo obiettivo. Nuke
Nessuno poteva osare mettere in pericolo gli amici del suo papo!
Volò ad una velocità inaudita afferrandosi al volto della creatura invisibile che si ostinava a lanciare incantesimi sul gruppo di elfi, e le morsicò violentemente il naso. LOL
"Hyaaaaaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiii!!!"
Un urlo disperato segnalò a tutti che il suo attacco aveva sortito l'effetto sperato. MIIITIKOOO!
Terrorizzato, l'umanoide invisibile si ritrovò ad affrontare un draghetto di poco più di mezzo metro dalla testa alla coda che stallava difronte a lui, una fila invidiabile di affilati dentini in bella mostra mentre la creaturina gli sorrideva. Twisted
Preoccupato, l'assalitore non trovò soluzione migliore che teletraspostarsi via... Non ci siamo
Soddisfatta, la draghetta allargò il suo sorriso, svolazzando indietro in direzione del resto del gruppo. Cool

[24 Ches 1505 - cuore della Moonwood - tramonto...]
Aedhan inspirò a fondo l'aria frizzante, pregna degli odori dei grossi predatori che abitavano quel luogo sconsacrato e dello sgradevole tanfo marcescente delle creature evocate dai moanderiti. skif!
In quella forma, i suoni e gli odori della natura erano incredibilmente enfatizzati: le sue orecchie sensibili di lupo gli permettevano di captare suoni altrimenti non udibili, e fu forse questo che gli permise di avvertire un attimo prima degli altri la presenza della druida... Paranoia
Scattò tra la nebbia nella direzione del nemico prima ancora che lei potesse iniziare a salmoidare, rendendosi conto solo in quel momento delle due ombre che si muovevano al suo fianco: erano enormi giganti deformi richiamati come guardie! -_-"
Lanciò giusto un occhiata all'indietro mentre continuava la corsa verso il suo bersaglio: gli altri erano tutti impegnati o distratti, a lui restava il compito di impedire alla moanderita di lanciare incantesimi! MIIITIKOOO!
Le balzò addosso, artigliandola, mentre canticchiava tra sè un motivetto riflettendo sull'ironia della situazione...

Una vita da shamano...
senza compiti precisi
e nessuno che ti dica
c@**o i tuoi buff son fighi!

Li, sempre li
li nel mezzo
finche c'hai mana staii

Una vita da shamano...
da chi pvp ne ha pochi
quando provi tu a menare
tanto va a finir che crepi...


Questa volta Myrcalla si sentiva più tranquilla: nonostante la scarsa visibilità dovuta alla nebbia evocata da Tyrell, lei era concentrata sulla druida che Aedhan fronteggiava da solo. XD
Lo shamano lythari era riuscito a sbarazzarsi con un incantesimo di uno dei due giganti summonati, rimanendo a fronteggiare la sua avversaria e la guardia del corpo rimasta. MIIITIKOOO!
Questo però doveva aver fatto innervosire non poco la moanderita...
Le parole dell'incantesimo furono sussurrate dalla blighter senza passione, in tono neutro, eppure Myrcalla si sentì raggelare. -No! Harm!- Il suo cervello identificò rapidamente l'incantesimo, mentre lei meccanicamente iniziava a salmoidare le parole di un dispel magic... Blah blah


Gli occhi azzurri del lupo si spalancarono in un guizzo di riconoscimento. Surprised
La mano dell'elfa corrotta gli si avvicinò, scivolando sulla fitta pelliccia bianca del suo torace. Aedhan deglutì, sentendosi raggelare dal freddo tocco della blighter, e si concesse giusto un istante per riflettere su quale fine indecorosa avrebbe fatto, ridotto ad una larva da quell'incantesimo potentissimo, e successivamente ad una poltiglia sanguinolenta dalle clave del gigante. Ouch!

Una vita da shamano...
che poi vita non mi sembra
ogni volta che aggro un mostro
si ritrovo steso in terra!

Li, sempre li
li nel mezzo
finche c'ho vita resto liii
anche se
non meno un c@**o
finche c'ho mana
finche c'ho mana
stoooo
shamaaanooo


Eppure, con grande costernazione della druida e suo infinito sollievo, l'incantesimo non riuscì mai a scaricare la sua feroce potenza sul lythari, spezzato da un inatteso controincantesimo. MIIITIKOOO!
Voltò appena la testa, incrociando lo sguardo nocciola vittorioso di Myrcalla, ferma a non molta distanza da loro tremante ma fiera di quanto aveva fatto. LOL
"Ti amo!" Esclamò ringraziando mentalmente Corellon, Myrcalla, e quant'altri sembravano averlo in simpatia quell'oggi prima di voltarsi nuovamente a fronteggiare la sua avversaria, un sorriso malevolo sul suo muso lupino che faceva barluginare gli aguzzi denti bianchi... Twisted

[24 Ches 1505 - cuore della Moonwood - poco dopo il tramonto...]
La battaglia era finita.
Myrcalla seguì Tara fuori dal boschetto che le aveva riparate per le ultime fasi dello scontro, guardandosi intorno titubante. Eh?
Vide la figura lupina che faceva ancora fatica ad associare ad Aedhan avanzare agilmente verso Saevel, scambiando qualche battuta col clerico che gli porse uno zaino. ...mmmm...
Poi il lupo mannaro schizzò in una macchia d'alberi più fitta, e alcuni minuti dopo ne uscì l'elfo dai capelli color dell'ambra che lei aveva più facilità ad associare ad Aedhan. ops!
Rabbirvidì, muovendo qualche passo titubante sull'erba, sentendo l'umido del terreno sotto i piedi nudi. Sigh
Lo shamano incrociò il suo sguardo e si diresse a passi decisi nella sua direzione, slacciandosi il mantello avvolgendoglielo attorno alle spalle: la ragazza era ancora seminuda da quando era stata colpita da un'incantesimo a base acido. Non ci siamo
Lei reclinò lo sguardo, a disagio, più colpita di quanto volesse ammettere dalla dualità che contraddistingueva il lythari. Arrossire
"Ti devo la vita, hinwen..." Le sussurrò, carezzandole una guancia sporca di fango e facendole alzare lo sguardo ad incrociare il suo. Sorriso
Le sfiorò le labbra con un bacio, facendo poi un passo indietro portando un pugno chiuso al petto e reclinando appena il capo in un segno di rispetto tradizionale dei wood elf... OK!

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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Ven Set 29, 2006 8:01 pm    Oggetto: [Racconto] Il Solstizio di Primavera... Rispondi citandoTorna in cima

[28 Chess 1505, Quaervar - crepuscolo]
Il sole stava tramontando, e i suoi ultimi raggi filtravano tra le folte chiome da poco germogliate dei faggi e degli aceri che formavano il piccolo villaggio boschivo di Quaervar, alternandosi a piccole radure. Lo stormire delle foglie, che rilucevano di un cupo verde screziato di porpora nella luce irreale del crepuscolo, accompagnava il silenzioso raccogliersi degli abitanti del villaggio silvano. Flower
I cacciatori e le fanciulle di Quaervar si ritrovarono lentamente nella radura più ampia tra gli alberi, sfilando silenziosi lungo i ponti di corda e legno o sulle scale che si attorcigliavano agli ampi fusti degli alberi unendo le piattaforme che ospitavano le abitazioni degli elfi. Wow!
Immobile al fianco del grosso mehir di pietra su cui era abilmente scolpita l'intricata runa del lupo, Aedhan aveva gli occhi socchiusi in modo da consentire agli altri sensi di avere il sopravvento sulla vista: l'odore resinoso del bosco e quello intenso dell'erba, l'aroma acre delle letali bacche di un albero di tasso dietro di lui e i molti altri, diversissimi, che caratterizzavano gli elfi del villaggio lo raggiunsero in un insieme armonico che trovò piacevole. Sorriso
Avvertì appena il cambio di temperatura che indicava la definitiva scomparsa del sole, mentre una brezza fredda ma decisamente più clemente di quelle invernali arruffava i suoi capelli fulvi.
Sentì i passi leggeri della gente che lentamente si avvicinava, in particolare quelli decisi di qualcuno che andò a fermarsi proprio di fronte a lui: lentamente riaprì gli occhi, appuntandoli sul nuovo venuto. Evil
Findan Moonglamer ricambiò il suo sguardo con fierezza, inchinandosi appena allo sciamano. "Ti attendiamo..." Commentò il capo dei guerrieri della tribù, osservando gli esotici occhi azzurri e luminosi. "E' raro avere l'onore di assistere ad una Cerimonia di Primavera ufficiata da un'Ombra d'Argento..." Ammise, affiancando Aedhan mentre lo shamano si dirigeva verso il resto della tribù. sisi
Il lythari gli rivolse un occhiata sbieca, accennando un ringraziamento col capo sogghignando tra se: Ombre d'Argento, il nome con cui la sua specie era conosciuta e rispettata tra gli elfi dei boschi. I wood elf infatti avevano un altissimo riguardo per quelle creature, che ancor più di loro erano in comunione con le forze mistiche e magiche della Natura. MIIITIKOOO!

Dalla sua posizione privilegiata accanto al mehir, Saevel osservava rapito la Festa dell'Equinozio, che avrebbe dovuto simboleggiare -a quanto gli era stato spiegato dal suo amico lupelfo- il risveglio della Primavera che sarebbe poi sbocciata nella successiva celebrazione di Greengrass. E siccome sono ingegnere...
Gli venne da pensare che -tecnicamente- la festa si sarebbe dovuta celebrare il 19 di Ches, ma così a Nord era probabile che l'evento fosse ritardato di diversi giorni... ...mmmm...
Quei pensieri riuscirono a tenerlo impegnato solo per poco, però: la gioiosa celebrazione degli elfi silvani infatti, fatta di danze e musiche tribali incalzanti e coinvolgenti, non riuscivano a lasciarlo impassibile come la sua etichetta nobile gli avrebbe richiesto. Wow!
C'era qualcosa nella stessa natura di quella musica che gliela faceva risuonare nelle vene, accelerando il battito del suo cuore. Gli elfi danzavano in cerchio, i passi diventavano via via più complessi; sbattè le palbebre quando per un attimo gli sembrò di vedere delle tenui luci verdine danzare come a seguire i passi dei ballerini silvani. Surprised
La voce profonda di Aedhan, sulle cui spalle muscolose scendeva un inusuale mantello azzurro ornato di rune argentee, guidava il canto che inneggiava al ritorno della Luce. Non son degno
L'antica melodia, scandida dalla voce potente dello shamano e accompagnata da un controcanto senza parole degli altri dodici druidi ufficianti la cerimonia, evocava uno ad uno gli elementi primevi della Natura... Blah blah


Myrcalla aveva assistito per qualche tempo in attonito silenzio alla cerimonia, facendo scivolare gli occhi da Aedhan ai molti elfi che danzavano in ampi cerchi concentrici, circondando lo shamano ufficiante. :o
Notò che anche Seregorn si era unito alla danza, mentre Saevel e Daimon -per motivi decisamente diversi- rimanevano più in disparte mentre ascoltavano rapiti la musica. La piccola Tara volteggiava in complesse danze aeree sugli elfi, accompagnata dalla musica del suo stranamente solitario padrone, intento a godersi lo spettacolo seduto pigramente sul ramo di un possente acero, aggiungendo il suono cristallino della sua arpa alla musica dei wood elf.
La coda del fey'ri dondolava pigramente giù dal ramo, seguendo con studiata inerzia il ritmo della musica mentre i suoi occhi scivolavano con finta indifferenza sulla bella cerimonia. Evil
Lionel, l'unico altro umano presente nel villaggio boschivo, era anche lui in disparte, forse sentendosi come lei fuori luogo nel mezzo di quelle creature incantate. Dopo qualche tempo, si allontanò appena, prendendo spunto dalla cerimonia per pregare la sua dea. Non son degno
Rimasta sola, la giovane maga prese a tamburellarsi con le mani le ginocchia avvicinandosi a Daimon, che come lei stava seguendo il ritmo dei tamburi, affascinato. Ad un tratto una giovane elfa con cui aveva avuto modo di chiacchierare in quei giorni li tirò nel cerchio, sorridendo ed invitandoli a celebrare con loro.
I due si unirono alle danze, facendosi trasportare dall'incalzare della musica. Myrcalla non ci avrebbe giurato, ma forse persino Sir Miritar si era lasciato coinvolgere dalla danza! Surprised


La cerimonia volgeva al termine, e Seregorn rimase affascinato ad osservare come, al richiamo di Aedhan, piccole entità insostanziali simili a fuochi fatui sembravano condensarsi dal nulla, accorrendo all'invocazione del suo amico shamano. Eh?
Una tenue e vorticante luce argentea per l'Aria, una densa luce verde pulsante per la Terra, una crepitante sfera arancione per il Fuoco e una traslucida luce azzurra per l'Acqua danzarono attorno al lythari, che sollevò le braccia verso la luna ormai alta nel cielo, recitando la strofa finale della canzone. Yeah

Amin estela ta nauva anlema
Aa’ lasser en lle coia orn n' omenta gurtha
Aa’ i’sul nora lanne’lle
Aa’ menle nauva calen ar’ ta hwesta e’ ale’quenle
Amin harmuva onalle e' cormamin, Heru en amin!


I danzatori si fermarono all'unisono con la musica, le braccia tese al cielo. Il ritmo incanzante dei tamburi, il suono acuto dei flauti e quello dolce dell'arpa di Tyrell risuonò ancora per qualche tempo nel suo cuore.
Nel cerchio esterno, Daimon spalancò gli occhi, più meravigliato di quanto volesse ammettere, vedendo molte lucine verdi che avevano danzato tra gli elfi andare ad unirsi alle quattro luci più grandi richiamate da Aedhan, circondandolo in una sorta di abbraccio luminoso, per poi alzarsi verso il cielo in un vortice luccicante. :o


Aedhan riaprì le palpebre, fissando la luna sopra di se, riprendendo lentamente fiato. Per un attimo gli spiriti elementali che aveva evocato continuarono a vorticare sulla sua testa, luminosissimi, prima di sparire lentamente nell'oscurità della notte stellata. Wow!
Lentamente, abbassò gli occhi sugli elfi radunati intorno a lui: al suo sguardo erano palesi tra di loro, tangibili pur nella traslucida consistenza, i loro spiriti guida. Un tempo erano stati antichi guerrieri, animali e creature di straordinaria forza che avevano abitato quel bosco e ora avevano scelto di proteggerlo in altro modo, vegliando sugli abitanti di Quaervar. Cool
Prese nota con interesse delle guide di molti degli abitanti di Quaervar, e quando si trovò ad incrociare lo sguardo stupefatto e incantato di Saevel sorrise, ad un tempo divertito e compiaciuto. A quanto sembrava, dopotutto i gold elf non erano così distanti dalla Natura da aver allontanato i loro spiriti guida! Asd
Il suo sguardo fu improvvisamente attratto da uno spettrale lupo argenteo comparso dal nulla proprio accanto al tasso alle sue spalle. Lo spettro lo fissò dritto negli occhi per un lunghissimo istante, occhi azzurri ultraterreni appuntati in occhi egualmente azzurri in un espressione che il lithari avrebbe descritto come corrucciata.
Era molto che non vedeva il suo spirito guida. Sigh
Aedhan reclinò appena il capo, tristemente. -Non ho dimenticato.- Si ripetè, rialzando lo sguardo fieramente. Grrr
Il lupo spettrale, però, era sparito. Non ci siamo
Lo shamano chiuse lentamente gli occhi, slacciando il mantello cerimoniale per cederlo come tradizione al Capo dei Guerrieri che l'aveva assistito, e poi attese che gli elfi sfilassero via silenziosi prima di lasciare a sua volta la radura.


Myrcalla vide il lythari dirigersi con grazia silente verso le profondità del bosco, e d'instinto lo seguì. Non sapeva perchè, ma qualcosa negli occhi dell'elfo dai capelli fulvi alla fine della cerimonia le diceva che lui era turbato. Sigh
Si incamminò tra gli alti aceri per qualche tempo, fin quando non si rese conto che se Aedhan non si fosse voluto far trovare, probabilmente lei si sarebbe semplicemente persa nel bosco. Si guardò intorno, preoccupata, e riflettè su se fosse il caso di fare marcia indietro. Occhioni tristi
Improvvisamente vide un movimento nel sottobosco, come un ombra che si spostasse tra il fogliame. Si immobilizò, pensando se fosse il caso di lanciare un incantesimo, ma dopo lunghissimi secondi una voce la raggiunse, calda e confortante. "Hinwen, non dovresti girare da sola in una foresta infestata da licantropi." Fece notare l'elfo.
Myrcalla arrossì, distogliendo appena lo sguardo mentre Aedhan si slacciava il ciondolo dal collo, richiamando la sua borsa conservante per rivestirsi. "Già... potrei incontrarne uno..." Rialzò gli occhi sull'amico, che si esibì in un sorriso sghembo. Si sedettero sull'erba, rimanendo in silenzio per qualche tempo, lo shamano che le carezzava distrattamente i capelli.
"Cos'hai visto che ti ha così preoccupato, Aedhan?" Domandò ad un tratto la ragazza, appoggiando la testa sul suo petto ed abbracciandolo.
Lui si limitò a sorridere, cullandola appena tra le sue braccia. "Niente di preoccupante, hinwen..." La rassicurò. "In queste cerimonie si è particolarmente in contatto col mondo degli spiriti... e ho potuto vedere alcune delle nostre guide..." Spiegò, e vedendo che lei lo osservava di sottecchi ancora dubbiosa le sorrise ampiamente. Sorriso
Myrcalla si fece attenta. "Abbiamo tutti uno spirito guida?" Chiese incredula, distogliendosi per un attimo dalle sue preoccupazioni. Eh?
Aedhan annuì con aria furba. "Tutti quelli che hanno partecipato alla cerimonia l'avevano." Perfido
"E quale sono i nostri?" Chiese lei, curiosa... LOL

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MessaggioInviato: Mar Ott 17, 2006 8:58 pm    Oggetto: [Racconto] Battaglie perse, battaglie vinte... Rispondi citandoTorna in cima

[29 Ches 1505 - prima serata - profondità della Moonwood, nei pressi della Lonely Tower]
Il fey'ri era silenzioso mentre rinfoderava la strana lama, consentendo alla sua rabbia di scemare lentamente, come un fiume in piena che defluisse in un ampio emissario. Fissò con apparente distacco il quadro di disfatta che gli si prospettava innanzi: il sacerdote di Corellon dei Miritar, palesemente sconvolto, stava scuotendo violentemente il corpo senza vita del guerriero dei boschi caduto in battaglia.
"Seregorn!" Ruggì Saevel, le lacrime che gli offuscavano la vista. "Alzati!" uh?
La figura possente dello sciamano lithari, che aveva riassunto la sua forma elfica, si chinò su di lui afferrando il sacerdote per le spalle. La sua voce profonda risuonò triste e rassegnata. "Saevel... è morto..." Sussurò Aedhan con un sorriso malinconico, fissando l'amico negli occhi. Occhioni tristi
Lo sguardo oscuro di Elyanis scrivolò su Tyrell e Lionel, insanguinati ed immobili a poca distanza dal duetto di sacerdoti, e sul drow da poco ritornato dal fitto della boscaglia."L'umano?" Chiese freddamente il generale elfo. Paranoia
"Fuggito..." Replicò il drow, contrariato, aggiungendo una serie di colorite bestemmie drow a mezzavoce. Grrr
Il fey'ri sbuffò seccato. -Stupido io ad assecondare una tattica del genere...- Si rimproverò, e vide che Tyrell gli si avvicinava osservando i due assassini fey'ri svenuti ai suoi piedi. Non ci siamo
"Meglio andar via alla svelta..." Sussurò il bardo mezzo demone. "Che ne facciamo di questi?" Oh caxxo...
Elyanis sogghignò, afferrandone uno e sollevandolo di peso da terra. "Questo basta per le informazioni." E rimase ad osservare Tyrell che finiva l'altro sotto il suo sguardo, nonostante le rimostranze dello sconvolto sacerdote di Corellon. Evil
"Portaci lontano da qui." Esclamò perentorio rivolto al fey'ri più giovane, facendo cenno a Daimon di prendere l'altro cadavere. uff

[30 Ches 1505 - tarda serata - Quaervar]
Myrcalla era ferma nella grande grotta che ospitava un tempio dedicato alla divinità elfica della luna, Sehanine. Irrequieta, fissava il portale d'ingresso alla mansion extraplanare in cui avevano radunato le donne e i bambini di Quaervarr, per poi tornare all'ingresso della caverna da cui provenivano attutiti i suoni della battaglia che incalzava giù nella valle del piccolo villaggio elfico. Sigh
Anwen, la giovane guerriera wood elf che le era stata assegnata come scorta, le sorrise appena rassicurante. I suoi chiari occhi verdi luccicarono, mentre l'elfa si passava una mano tra i lunghi capelli biondi. "Sei preoccupata per i tuoi amici?" Le chiese in elfico, lanciando anche lei uno sguardo fuori. Occhioni tristi
Myrcalla annuì: grazie al mindlink sentiva i pensieri e i comandi dei suoi compagni, e le frasi concitate che le giungevano non contribuivano di certo a farla rilassare. "Sembra che la battaglia sia particolarmente dura..." Ammise cupa. "Mi auguro che ce la facciano..." OK!
L'elfa annuì decisa. "I guerrieri di Quaervar sono fieri, e i tuoi amici non sono da meno." Osservò la giovane maga umana, notando che non portava armi evidenti, e si sfilò un lungo pugnale dalla cintola. "Prendi questo. La magia è una valida alleata, ma ogni tanto è necessario ricorrere ad armi più fisiche..." Fece notare. LOL
L'umana accettò la lama con reverenziale timore, accennando un ringraziamento col capo, poi tornò a corrucciarsi sentendo mentalmente le urla dei suoi amici. "Spero che Aedhan stia bene..." Sussurò tra sè e sè. mazzate
Al suo fianco, Anwen sogghignò. "L'ombra d'argento è decisamente affascinante..." Ammise, e vedendo l'occhiata storta rivoltale dall'umana allargò il suo sorriso. Asd"Anche io ho qualcuno di cui preoccuparmi lì fuori... mio fratello è tra i difensori." Sospirò tristemente. Sigh
Myrcalla si sentì per il momento molto affine alla fanciulla elfo: anche lei era costretta lì, lontana dalla battaglia, nell'impossibilità di aiutare gli amici e le persone che amava. -Però è indubbio che qualcuno debba proteggere questa gente...- Si consolò. In attesa...


Il grosso lupo dagli occhi azzurri bloccò la sua corsa, eseguendo un rapido cambio di direzione che lasciò spiazzati i quattro licantropi che lo inseguivano ma non trasse in inganno l'incantatore tatuato, che gli scaricò contro l'ennesimo feeblemind. marameo!
Aedhan deglutì, ringhiando tra sè qualcosa mentre cercava un terreno più favorevole per affrontare i suoi numerosi inseguitori: aveva quasi raggiunto Tyrell, ma i nemici erano troppo vicini ed il resto del gruppo non sembrava potesse raggiungerlo per portargli man forte in quel momento. Help
Espirò, bloccandosi di scatto spiazzando nuovamente gli inseguitori ed assumendo rapidamente la forma ibrida tra elfo e lupo che talvolta usava per combattere, sperando così di riuscire a tenergli testa il tempo sufficiente a permettere ai suoi compagni di agire. -Ragazzi, sono quattro più Lethos. Non sò quanto potrò resistere...- Annunciò mentalmente mentre schivava la carica di due grossi lycan dal pelame nero. Fuck
Non riuscì ad evitare, però, la carica di un possente maschio fulvo che lo superava in altezza di oltre una testa! L'impatto fu violento e ruzzolarono tutti e due al suolo; fortunatamente fu più lesto dell'avversario nel rialzarsi, scattando in piedi prima che il colosso riuscisse a fronteggiarlo, potendo così lanciarsi un incantesimo per proteggersi. Flame war
Una colonna di fiamme sacre gli annunciò l'avviso insperato di rinforzi: Alaron Le'Quaella e Findan Moonglamer spuntarono dalla boscaglia, andando a fronteggiare due dei licantropi più piccoli mentre Aedhan teneva testa al gigantesco fulvo dall'aspetto stranamente familiare. Il lythari inspirò quell'odore e un brivido di riconoscimento gli salì lungo la spina dorsale, facendogli rizzare la folta peluria. "TU!" Ringhiò, scoprendo i suoi denti bianchissimi mentre gli occhi azzurri lampeggiavano con odio. Grrr
Il lycan sogghignò leccandosi i baffi. "Ci reincontriamo, cucciolo..." Ridacchiò malignamente. "...ottimo, così potrò spedirti a far compagnia a quelli del tuo branco!" Evil


Le stelle brillavano fredde nella notte e la luna non splendeva nel cielo a festeggiare la fine della battaglia. Aedhan riprese fiato, sfinito, affondando la spada prestatagli da Saevel nel terreno accanto al corpo decapitato di Talanar, il lycan da lui battuto che molti anni addietro aveva sterminato il suo branco aiutato da altri sette suoi simili. Mad
Quei sette erano morti anni addietro per sua mano, ed adesso , inaspettatamente, dopo lunghissimi anni, aveva portato a termine la sua vendetta ed era sciolto dal patto di sangue che aveva pronunciato dinnanzi al suo spirito guida... Eh?
Il lythari socchiuse gli occhi, inspirando a fondo l'odore del sangue, dell'erba smossa e del marciume che emanavano i cadaveri degli orsi corrotti dai blighter. Li riaprì lentamente guardandosi intorno, fissando i molti elfi caduti, i suoi compagni feriti ma contenti di essere sopravvissuti ed usciti vittoriosi da quella dura battaglia e finalmente capì cos'era quell'amaro che sentiva in bocca: non il sangue del nemico, non la stanchezza... semplicemente, il sapore della vendetta.
Non provava alcuna gioia come si sarebbe aspettato, nessuna euforia. Non ci siamo
La rabbia e la frenesia della battaglia stavano lasciando il posto alla stanchezza e alla malinconia per le molte morti. Sigh
Saevel gli fece un cenno di capo, come a chiedere se avesse bisogno di aiuto, ma il lythari si limitò ad accennare un diniego, mentre si chinava a raccogliere uno dei fermagli d'osso che avevano ornato i dreadlock del suo nemico: nove, quanti erano stati i suoi familiari, il suo branco.
Si sedette sull'erba ed afferrò una ciocca dei suoi lunghi capelli ambrati terminando l'ottava ed ultima delle sue trecce, andando a fermarla col piccolo ciondolo strappato a Talanar.
"Riposate in pace..." sussurrò mentre il suo pensiero, per la prima volta dopo molti anni, rievocava alla memoria le immagini dei suoi cari... Flower


Elyanis si concesse un mezzo sorriso mentre si allontanava silenzioso dal resto del gruppo intento a curare i feriti: come supponeva, preparandosi razionalmente quella volta la battaglia era stata a loro favore. MIIITIKOOO!
-Ma non è bastato!- Ringhiò tra sè, osservando la spada infissa nell'albero per oltre metà della lunghezza della lama. Le sue sopracciglia si inarcarono in un espressione contrariata mentre gli occhi porpora lampeggiavano nell'oscurità della notte. Afferrò la spada per l'elsa, notando che la lama e l'impugnatura erano calde, come se stesse toccando qualcosa di vivo. -Purtroppo non mi ero sbagliato...- Riflettè, soffermandosi ad osservare la gemma della croce, adesso di un inerte blu lattiginoso. Non ci siamo
Erano passati oltre cent'anni da quando Zariche non aveva affondato la sua lama in un demone, ed in particolare in un fey'ri. -...ed io, stupidamente, avevo sperato che qualcosa fosse cambiato...- Con uno strappo netto liberò la spada dalla corteccia dell'albero, lasciando al suo posto una profonda ferita bruciata e trasudante uno strano misto di sangue e linfa.
Elyanis sospirò: quell'albero molto probabilmente sarebbe avvizzito in pochi giorni se non avesse avvertito qualche druido di rimarginare quella ferita aperta, che lui sapeva non potersi richiudere se non magicamente... Evil

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MessaggioInviato: Dom Nov 05, 2006 3:56 am    Oggetto: [Racconto] Il Canto di Arvandor... Rispondi citandoTorna in cima

[Chisà quando, su una strana spiaggia tropicale]
Aedhan riaprì gli occhi lentamente, sbattendo le palpebre per adattarsi alla luminosità dorata che lo circondava.
L'ultima cosa che ricordava era l'urlo terrorizzato di Myrcalla, seguito da un'esclamazione in elfico di Saevel che lo fece girare verso il portale entro cui andava a collidere una spada nera quanto la più scura notte senza luna. mazzate
Poi un esplosione, la sensazione di venir bruciato dall'interno, strappato in piccolissimi pezzi e poi gettato al vento...
...e poi silenzio...
Ma ora sentiva il tepore della sabbia argentea su cui era sdraiato, ne sfiorò la consistenza sottilissima lasciandola scivolare tra le sue dita, ascoltò il ritmico rumore delle onde sul bagnasciuga e il sommesso vociare dei suoi compagni sbalorditi. Con la coda dell'occhio vide l'acqua smeraldina del mare, appena screziata dal bianco delle creste delle onde. Wow!
Sospirò, socchiudendo gli occhi. Un sesto senso lo faceva sentire contemporaneamente a casa ed estremamente fuori luogo... non sapeva cosa fosse, ma lo sentiva.
Gli ci volle molto tempo prima di rialzarsi a mezzobusto, puntando i suoi occhi azzurrissimi dal lato opposto del mare, sul bosco verde e oro che faceva da contrappunto alla esotica spiaggia su cui si erano inspiegabilmente risvegliati. Eh?
Poi la vide ed ebbe la conferma alle sue sensazioni.
Aedhan espirò a fondo, sentendo un nodo formarglisi alla gola, mentre una singola parola si formava nella sua mente a razionalizzare quell'esplosione di sensazioni e sentimenti che provava. :o
-Arvandor-
Una parola. Ma così potente da poter riassumere in pieno quello che provava in quel momento. StiK@!

[3 Tarsakh 1505 - Evereska, Residenza privata di Lord Dladrageth]
La notte era cupa e piovosa, quasi come se quella sera il morente mythal di Evereska condividesse l'umore tetro di Elyanis. Era in sere come quella che il bladesinger, che anagraficamente era uno tra gli elfi più anziani viventi di Toril, sentiva il peso del suo retaggio demonico gravargli sulle spalle più di altre giornate. Surrender
Erano diversi giorni che non aveva notizie di Tyrell, da quando per la precisione era tornato al suo posto tra i ranghi dell'esercito non potendo più coprire la sua assenza ingiustificata, e ancor meno giustificare la sua presenza in una complessa faccenda che ormai palesemente riguardava elfi della sua razza. -...fey'ri...- Gli ricordò mentalmente la parte più caustica del suo cervello, forse a sottolineare che dopotutto ben poco di elfo rimaneva nel loro sangue. Mad
Gli occhi porpora del fey'ri si spostarono sulla splendida lama che aveva poggiato sul tavolo dinnanzi a se, sguainata. Riluceva di uno strano bagliore cremisi alla luce del camino, intonato al nero striato di rosso dell'elsa; eppure, fino a poche settimane prima chiunque avrebbe giurato che quella stessa lama fosse stata argentea. -Zariche si è risvegliata...- Riflettè pensieroso, osservando la gemma nell'elsa, non più di un celeste lattiginoso, ma adesso simile ad un star ruby purpureo la cui stella centrale non era però bianca come si ci sarebbe aspettati, ma nera. Era stranamente simile ad un occhio, obliquo e fisso come quello dei rettili. -Fisso su di me...- I pensieri del comandante elfico furono interrotti da un suono alle sue spalle, un fruscio lieve, come una brezza di vento. ops!
Si voltò di scatto, impugnando istintintivamente l'arma che rispose al tocco del suo proprietario con un bagliore purpureo che fece raggelare Elyanis; era da tempo che Zariche non si comportava così. inarca il sopracciglio
"Lama interessante, comandante..." La voce, fredda e melodiosa, lo colse impreparato. Due occhi ambra si appuntarono in quelli porpora del fey'ri mentre una figura alta e muscolosa si staccava dalle ombre della stanza, fissandolo con un sogghigno beffardo. Perfido
Elyanis si corrucciò, maledicendosi mentalmente per aver permesso all'elfo conosciuto come il Serpente di coglierlo con la guardia abbassata. "La sua visita non era attesa ad Evereska, Lord Craulnober..." Sussurrò minaccioso. In attesa...
Il sorriso dell'elfo dai capelli d'argento si fece più ampio pur non rispecchiandosi nei suoi occhi rapaci, mentre egli rispondeva con tono casuale. "In verità, neanche la sua visita era attesa nella Moonwood... o sbaglio?" Aggiunse in tono canzonatorio, riportando il suo sguardo dalla lama rossa di Zariche agli occhi ugualmente cremisi di Elyanis. Evil
Il comandante elfo bestemmiò tra i denti in demonico. -Bel polverone si è sollevato! E' già arrivato tutto in mano agli N'Velhar...- Anche se il ruolo di Elaith all'interno dell'esercito elfico di Illefarn non era mai stato precisato, Elyanis era abbastanza scaltro da aver intuito benissimo che l'elfo della luna ricopriva senz'altro un ruolo di altissimo profilo nell'intelligence elfica. "Ho già giustificato la mia presenza lì con i miei superiori a Myth Dakaan... se vuole, il mio rapporto è registrato in Capitale..." Replicò iroso. Grrr
Gli occhi d'ambra di Elaith si illuminarono di un fuoco interiore mentre il suo sorriso cadeva come una maschera, sostituito da un'espressione dura. "In questo momento i miei obiettivi e i tuoi coincidono, Dladrageth!" Sibilò avvicinandosi di qualche passo al bladesinger fey'ri che abbassò la spada in un gesto di apparente sottomissione. Elaith però, da abile spadaccino qual'era, riconobbe subito una postura di difesa. "Gli elfi che hai aiutato lì sono dispersi da tre giorni. la torre che avevano tentato di espugnare è esplosa, lasciando un cratere di diverse centinaia di metri al suo posto..." Riferì serafico, e il suo viso si atteggiò in un sogghigno soddisfatto quando notò dall'espressione del fey'ri di averlo scosso più di quanto volesse dare a vedere. Devil
"Tutto lascia supporre che non vi siano superstiti." Aggiunse facendo spallucce, voltandosi appena fingendo di osservare le fiamme del camino. Con la coda dell'occhio notò la rabbia crescente in Elyanis, ed allargò il suo sorriso. "...credo non sia necessario che io specifichi che, ovviamente, era una trappola e i nostri nemici comuni non erano lì..." Aggiunse come tocco di classe. Twisted
Elyanis strinse l'elsa di Zariche con tanta furia da farsi sbiancare le nocche. Ignorò volutamente le parole che la lama infernale gli sussurrava, forzandola a ridurre la luminosità nera e cremisi che la stava avvolgendo. Lentamente... con molto sforzo... lui e la spada sembrarono calmarsi e metabolizzare il colpo. -Sarei dovuto restare lì con loro...- Si rimproverò. Non ci siamo
"Hai un piano?" Domandò tristemente, ripensando a Tyrell e ai suoi compagni. Paranoia -Era un rompiballe schizzoide, ma devo ammettere a malincuore che stava iniziando a non dispiacermi... e di certo non meritava di saltare in aria... spero che le ipotesi menagrame di Elaith siano sbagliate...- Sigh
Lord Craulnober sorrise felinamente, accennando un assenso... Evil

[Giorni dopo, nelle profondità di un bosco dorato]
Myrcalla fissò con malcelato stupore il lythari che si era definito la loro guida spirituale: era un elfo molto alto dagli occhi totalmente blu e lunghi capelli d'argento che lasciavano ben intuire da cosa derivasse il suo soprannome. :o
-Ombra d'Argento.- Riflettè la maga umana, sentendosi sempre più fuori luogo seppur inesorabilmente attratta da quel luogo così palesemente elfico. - ..indubbiamente come un ombra, in silenzio, è apparso... e tutto di lui ricorda l'argento più pregiato.-Sollevò appena lo sguardo sull'enorme albero la cui ombra ricopriva lei e i suoi compagli: grande più di qualsiasi quercia secolare che avesse mai visto, aveva foglie che rilucevano d'oro ed argento alla luce del mattino filtrata tra le fronde. Erano appena ai margini della grande radura che lo ospitava, ma anche da lì si intuiva che l'Albero della Vita era talmente immenso da farla sentire a un tratto molto piccola e sperduta. mazzate
Quel luogo non era fatto per un umana come lei! XD
Il suo sguardo scivolò su di Aedhan, in cerca di conforto. Come sempre, il lythari sembrò percepire il suo desiderio di attenzione e le rivolse un sorriso caldo, rassicurante, avvicinandosi a lei. Smile
"Non è splendido?" Le sussurrò, cingendole le spalle con un abbraccio facendola voltare ad osservare l'albero insieme a lui. Vicini vicini
Rassicurata dalla sua presenza, la maga si fece forza e rialzò nuovamente lo sguardo sull'albero sacro, e questa volta non spavento ma una crescente meraviglia crebbe in lei. Quello che prima le era sembrato un colosso minaccioso, ora pareva proteggerla con la sua ombra stranamente calda e confortevole.
Aedhan le sorrise appena, sussurrandole qualcosa all'orecchio. "Chiudi gli occhi e ascolta il suo canto... e capirai perchè qui non c'è nulla di cui tu debba avere timore..." Le suggerì. Sorriso
Avendo piena fiducia del suo amico, Myrcalla fece quanto le era stato richiesto: dopotutto, la sera prima le era sembrato di sentire uno strano canto provenire dal bosco stesso, quindi perchè partire dall'ipotesi che fosse impossibile che un albero parlasse... ...mmmm...
All'inizio, però, non successe nulla.
Sentiva solo la voce di Saevel, intento a parlare con Ombra d'Argento. "Non sento niente..." Arrossire
Aedhan le carezzò appena il collo. "Shhh... non focalizzarti su nulla in particolare... limitati a tenere gli occhi chiusi e rilassati..." Sorriso
Myrcalla richiuse gli occhi e tentò di fare come le era stato detto. Sentiva i suoi amici parlare, sentiva l'abbraccio gentile di Aedhan e i passi di qualcuno del gruppo, ma tutti i suoni pian piano si fecero più lontani e indistinti fino a diventare solo un flebile rumore di fondo. Eh?
E finalmente sentì il canto! Surprised
Spalancò gli occhi, a un tempo eccitata ed incredula, voltandosi a fronteggiare Aedhan. L'elfo dai capelli fulvi, però, si limitò a sorriderle lupinamente, scoccandole un lieve bacio sulla fronte. Kiss
"C'è tempo per le domande, hinwen... Gli altri sembrano essere giunti a qualche conclusione..." MIIITIKOOO!

[Giorni dopo, nelle profondità di un bosco dorato]
Il lupo dall'insolito pelame argento e ambra correva nelle profondità della foresta, annusando l'aria e fermandosi di tanto in tanto a scrutare intorno con quei suoi occhi azzurrissimi. Evil
Alla sua vista incredibilmente acuita dalla natura stessa di quel luogo, apparivano evidenti le aure di ogni singola creatura che abitava tra quegli alberi ultramillenari, riluceva come un tangibile lucore simile a quello dei fuochi fatui. Aedhan aveva sempre avuto il dono particolare di riconoscere l'animo della gente da alcuni particolari che ad altri sarebbero potuti sfuggire, ma ora il suo sesto senso sfiorava la preveggenza, consentendogli in qualche modo che non si spiegava di vedere qualcosa che normalmente era invisibile persino in un elfo. Si sorprese del fatto che riusciva a percepire la scintilla divina innata in ogni creatura vivente; e non solo quando essa si distaccava dal corpo mortale, come aveva imparato tempo addietro a percepire mettendosi in comunione con gli spiriti nel suo periodo di addestramento da shamano, adesso percepiva quella degli esseri viventi! Surprised
In qualche modo, questa cosa lo turbava, ma non ebbe modo di soffermarsici troppo. Si rese conto infatti di aver trovato infine ciò che cercava: in mezzo a tanti spiriti in pace, un anima turbata, affranta... Aveva trovato Lady Vadalathra Rivermantle, o almeno quello che rimaneva di lei... Sigh
Riassunse la sua forma elfica rapidamente, affranto dalla palese sofferenza di quello spirito inquieto. Vagava senza una meta, probabilmente per nulla consapevole di ciò che aveva intorno e di dove si trovasse veramente. Non ci siamo
Il lythari chiuse gli occhi, entrando in comunione con la natura intorno a sè per tentare di comunicare con lei: qualcosa, però, gli diceva che in Arvandor sarebbe stato rischioso un rapporto così profondo con il Flusso della Vita , ma doveva egualmente tentare... Help
Quando riaprì gli occhi, la cosa che forse lo lasciò più sconvolto è sentire di esserci riuscito forse troppo bene...
-Perchè sono qui?- Oh caxxo...

[Notte inoltrata, nei pressi della mansion creata da Myrcalla nella comunità elfica]
Myrcalla passeggiava avanti e indietro, più turbata di quanto volesse dare a vedere dalle parole di Tyrell. Si fermò un attimo a guardare in direzione del bardo, che discuteva animatamente con Daimon, e sbuffò. -Ma di cosa mi preoccupo? Tyrell si diverte a prendermi in giro... e c'è riuscito benissimo anche questa volta...- Ringhiò tra sè, tentando di accantonare le parole del fey'ri come un'ennesima buffonata. -Eppure, spesso i fatti confermano le sue intuizioni, per quanto strano possa essere il modo con cui lui le riferisce agli altri...- Ripensò alle illusioni che summonava, alle sue strane divinazioni e a molti consigli saggi che il bardo aveva dispensato da quando lo conosceva, pur nascondendoli in ambigui discorsi che facevano sempre dubitare di lui. Stai malee!
-E se avesse ragione?- Lo sguardo della donna si posò su Aedhan, seduto al centro di una radura solitaria poco distante, intento a fissare la luna. Gli si avvicinò titubante, notando la lieve aura azzurrata che lo circondava quella notte. "Aedhan?" Chiamò titubante, notando che era forse la prima volta che lo shamano sembrava non essersi accorto del suo arrivo, sembrava anzi che stesse ascoltando qualcos'altro...
Il lythari si voltò lentamente dopo qualche tempo, sorridendole ampiamente mentre fissava i suoi occhi azzurrissimi in quelli nocciola di lei. "Dovresti riposare, hinwen, domani potrebbe attenderti un lungo viaggio..." Le sussurrò malinconico. Friend
Myrcalla corse al suo fianco d'istinto, sedendosi sull'erba vicino a lui, stringendolo in un abbraccio. "Ma allora vuoi davvero restare qui!" Singhiozzò, nascondendo la testa sul suo collo. "... non tornerai su Faerun con noi..." E a malincuore si rese conto che la sua non era una domanda, era un affermazione. Sob
Aedhan sospirò appena, come se avesse appena avuto a sua volta una risposta ad una domanda che si era posto diverse volte nelle ultime ore. "Molti anni addietro, la mia famiglia fù uccisa da Talanar e dal suo branco di lycan... anche io fui colpito a morte..." La guardò per qualche istante, carezzandole appena i capelli. "...e il mio unico pensiero, mentre attendevo la morte steso nella pozza del mio sangue, fù quello di sopravvivere per poter reclamare vendetta per i miei cari..." Sospirò, rivedendo vividamente le scene di quel passato non troppo remoto che avevano segnato l'ultimo decennio della sua vita. "...miracolosamente, mi salvai: nonostante le profonde ferite, i nemici non ebbero il tempo di darmi il colpo di grazia, messi in fuga da un lupo argenteo che poi sparì nel nulla..."
"Quello stesso giorno giurai dinnanzi ad una pietra sacra al Padre che non avrei mai avuto pace fin quando non fossero caduti tutti i malvagi che avevano così barbaramente trucidato i miei simili..."
Mad
Myrcalla spalancò gli occhi, rammentando solo adesso l'astio che Aedhan aveva dimostrato nei confronti di Talanar, il licantropo che lo sciamano aveva recentemente sconfitto. "Talanar era l'ultimo?" Chiese tra sè, anche se supponeva di conoscere già la risposta. Occhioni tristi
Il lythari infatti si limitò ad annuire. "...e con lui, la mia vendetta è compiuta..." Sigh
La maga lo fissò con gli occhi pieni di lacrime. "Non posso credere che lo stesso dio che ha creato tutto questo possa averti concesso una seconda possibilità solo per vendetta!" Eh? Scattò il piedi, continuando a piangere. "Sei stato tu a farmi capire molte delle bellissime sfumature della tua razza, a parlarmi del loro legame con la vita e la natura!" Gli rinfacciò. "Eppure proprio la tua vita vuoi concluderla nel sangue!" Non ci siamo
Aedhan socchiuse gli occhi in un espressione corrucciata, e fece per ribattere, ma lei lo precedette sempre più arrabbiata. Grrr
"Possibile che ora che non hai più la vendetta come tuo scopo nella vita, non riesci a trovare nient'altro?!?!" Gli urlò contro, sconvolta dal crescente terrore di perderlo. Buaaa!!!
Il lythari spalancò gli occhi, colpito, alzandosi lentamente in piedi. Lei, però, scappò via piangendo, lasciandolo solo nella notte silenziosa... Non ci siamo

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MessaggioInviato: Mer Nov 08, 2006 3:14 am    Oggetto: [Racconto] Ritorno a casa... Rispondi citandoTorna in cima

[Notte fonda, mansion creata da Myrcalla nella comunità elfica]
I tre elfi parlottavano tra loro da diversi minuti nel salone centrale della grande dimora creata dalla magia di Myrcalla, di tanto in tanto lanciando un occhio alla porta, in attesa. Quando Lionel fece il suo ingresso nella stanza, la sua espressione cupa fece subito intuire, però, che qualcosa non era andato come il mago sperava. "...sembra che ne faccia una questione religiosa... per qualche motivo sente di aver bisogno di una corferma per poter lasciare questo luogo..." Spiegò ai tre amici, depresso: sperava almeno che la sua chiacchierata con Aedhan avesse fatto sorgere un minimo di dubbi nel cuore dell'amico shamano, facendogli rivedere la sua decisione. Non ci siamo
Tyrell sbuffò. "Lo sapevo! Allora si passa al piano B..." Aggiunse soghignado ampliamente mentre carezzava una bella gatta siamese comparsa apparentemente dal nulla. "Lasciate fare al professionista! Vado a parlare prima con Myrcalla e poi con lui e vedrete che domani verrà molto più convinto..." Asd
Lionel avvampò e fece un cenno di diniego col capo. "Non sono d'accordo! Ci stiamo mettendo tra lui e il suo dio... non credo sia saggio forzarlo in questa scelta." Ricordò, ma il bardo fey'ri si limitò a guardarlo inarcando un sopracciglio. "...sebbene anche a me dispiaccia, e strategicamente la sua presenza si sia rivelata più volte fondamentale, non me la sento di obbligarlo a seguirci." Ahahah
Seregorn e Daimon si guardarono tra di loro, poi il moon elf prese la parola. "Resta sempre il piano C..." Fece notare, utilizzando la lama della sua spada mercifull a mò di manganallo, attirando su di sè gli sguardi dell'umano e del fey'ri. "Suggerirei il metodo A-team..." Spiegò con aria cospiratoria il moon elf. "Io faccio Hannibal..." MIIITIKOOO!
Conoscendo l'antica leggenda di questo gruppo di fuorilegge che bazzicava Cormanthor tempo fà, Tyrell annuì. "Hmmm... è un ipotesi valida... ma Mr.T dovrebbe farlo Daimon: è nero!" Obiettò guardando il drow pensieroso. ...mmmm...
Daimon annuì: evidentemente conosceva anche lui la leggenda. "Sono abbastanza incazzoso per rientrare nel ruolo..." Confermò. "Lui però fà Faccia da Sberle..." Suggerì con un sorriso angelico rivolto al bardo. Angioletto
Seregorn scosse il capo. "Io ce lo vedevo meglio come Murdok..." I loro piani di gloria furono però interrotti dall'ingresso improvviso nella sala di Myrcalla. XD
Ci furono trenta secondi di silenzio innaturale, corredati da un quadretto aulico dei quattro conspiratori che si sforzavano a far finta di nulla... Non c'ero...
La giovane maga umana li fissò per qualche istante, sospirando. -Chisà che stanno tramando...- Riflettè tristemente accennando un saluto con la mano per poi sparire nella sua stanza. -Certo che con loro non c'è mai da annoiarsi...- Rolleyes
Tyrell si rivoltò di scatto verso gli amici. "Vado a parlarle: se non funziona il piano B, passiamo al piano C di Seregorn!" Esclamò, attirandosi le occhiate compiaciute dei due elfi, e quella rassegnata del non più di tanto convinto Lionel... Evil Masterplan

[Un'oretta più tardi, stesso posto]
Anche se inizialmente non era per nulla convinta di quella che a suo avviso era un piano balordo di Tyrell camuffato da cerimonia sacra, Myrcalla non poteva negare di aver apprezzato il massaggio del fey'ri: si sentiva euforica, spensierata e ben disposta verso il mondo. Quando riaprì pigramente gli occhi notò che nel grande salone di spiccato gusto wood elf erano rimasti solo lei ed Aedhan, tra i molti cuscini che costellavano la stanza. Arrossire
Lanciò uno sguardo di sbieco al lythari: indossava i boxer che dama Alustriel aveva donato a tutto il gruppo quando erano stati ospiti delle sue terme private, e la sua cascata di capelli fulvi luminosi e ondulati era legata in una coda da una delle sette trecce che ancora sfoggiava. I suoi occhi erano chiusi, come se fosse entrato nello strano sonno degli elfi... uno stato che chiamavano reverie.
Per la seconda volta da quando erano in Arvandor, una sorta di scintillio azzurro sembrava circondarlo, ma forse era solo la luce della luna che filtrava dalle finestre ricoperte di foglie. Wow!
Una similitudine le balzò alla mente, non richiesta. -Sembra Ombra d'Argento...- La scacciò via, viste le implicazioni non richieste che quel paragone faceva scaturire: paragonarlo ad uno spirito guida del paradiso non l'avrebbe certo aiutata a riportarlo su Faerun! XD
Lei gli si avvicinò, sfiorandogli appena una spalla. "Scusami per le mie parole di prima... non avevo il diritto di aggredirti così." Sussurrò pianissimo, realmente spiacente, convinta che Aedhan non la stesse ascoltando. ops!
L'elfo, però, aprì gli occhi e rotolò lentamente sulla schiena, fissandola dritta negli occhi. "Ne avevi tutto il diritto invece." Replicò semplicemente, sorridendole ed alzandosi a mezzobusto cingendole la vita sottile con un braccio, tirandola a sè. Myrcalla arrossì, reclinando il capo timidamente, ma il lythari le sollevò il mento con due dita, baciandola. Smack
Inebbriata, la maga ricambiò il bacio tanto atteso con passione, abbracciandolo e stringendolo a se, dimentica del fatto che in quel momento lei indossasse soltanto una diafana sottoveste che lasciava poco spazio all'immaginazione. Quando riaprì gli occhi e si ritrovò a fissare quelli azzurrissimi di lui, però, un brivido involontario le percorse la schiena: per un momento, irrazionalmente, si sentì preda del lupo... Help
Deglutì, intuendo il piano di Tyrell, ed un attimo di intecisione la attanaglio: aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere, ma se ora lo rifiutava a causa delle sue paure, non l'avrebbe forse spinto ancor più a restare in Arvandor? mazzate
Aedhan socchiuse appena gli occhi, corrucciandosi, e si slacciò lentamente dall'abbraccio, soffermandosi giusto un minimo ad annusarle i capelli "C'è tempo, hinwèn... e domani ci aspetta il viaggio di rientro..." Le sussurrò sorridendole. Friend
Confortata dal suo sorriso, fu lentamente consapevole delle sue parole. -...ci aspetta...- L'uso dell'aggettivo la colpì, e si slanciò addosso a lui facendo ruzzolare entrambi tra i cuscini, piangendo. "Verrai con noi..." Singhiozzò, baciandolo e stringendosi al suo fianco. Pian piano il respiro della ragazza si regolarizzò mentre rimaneva saldamente abbracciata a lui, come se non volesse lasciarlo allontanare. Vicini vicini
Il lythari si concesse un sorriso malinconico mentre le carezzava dolcemente la schiena, sforzandosi di ignorare l'intrigante sensazione del corpo sinuoso di Myrcalla avvinghiato al suo; fortunatamente, però, la pazienza era una delle sue doti... ops!

[La sera del giorno dopo, in una mansion astrale]
Elaith si staccò dalle ombre della stanza, cupo, rileggendo il bigliettino che Tyrell gli aveva fatto recapitare. Una ciocca di capelli argentei gli scivolò sul viso dai lineamenti spigolosi. La riportò indietro con un gesto incurante, socchiudendo i suoi occhi rapaci come se continuando a scrutare quel foglio potesse trarne qualche risposta. inarca il sopracciglio

Ho conosciuto tua madre. Dobbiamo parlare. T.

-Mia madre?- Elaith in realtà non l'aveva mai conosciuta, non ne aveva alcuna memoria: lei infatti era morta insieme a suo padre centenni addietro, in difesa del castello dei Craulnober ad Evermeet ed Elaith era stato salvato da suo nonno che in fin di vita era riuscito a consegnarlo, ancora in fasce, nelle mani della Regina Amlauril, da cui era stato in seguito cresciuto. -Cosa può saperne lui di Dama Craulnober?- Si domandò perplesso. ...mmmm...
Accartocciò il biglietto in un pugno, richiamando alla mente un semplice cantrip che lo ridusse in cenere. Quando riaprì la mano guantata, solo una polvere sottile si staccò dalla pelle nera dei guanti che indossava. Cool
"Credo che sia proprio il caso che questa sera faccia una visitina a quel fey'ri impiccione..." Riflettè sogghignando, i suoi occhi ambra che rilucevano luminosi nelle ombre della sala per un ultimo istante, prima che le ombre inghiottissero l'elfo completamente, non lasciando più alcuna traccia di lui... Evil

[Stessa sera, arabel - castello Ducale]
Michaèl si sporse alla balaustra delle mura del suo palazzo, guardando la città sotto di lui, pensieroso. Non molto distante dal paladino di Tyr, Lionel era perso nei suoi pensieri, limitandosi ad osservare con occhi vacui l'orizzonte. Tessssoroooo!
Il cavaliere umano inspirò l'aria fresca della sera, foriera dell'imminente primavera, e sorrise. -Devono aver passato un bel pò di guai...- Riflettè tra sè con un misto di preoccupazione e malinconia. Avrebbe voluto poterli aiutare, sia perchè era preoccupato per loro, sia perchè -doveva ammetterlo- la vita avventurosa gli mancava non poco. Sigh
Lanciò un occhiata di striscio al mago poco distante da lui e sorrise tristemente. -E' molto cambiato rispetto a quando l'ho mandato a Silverymoon...- Rifletté pensoso. Non ci siamo
-Chisà quali orrori l'hanno segnato a tal punto da far crollare i suoi nervi non appena ha rivisto un luogo a lui familiare...- Scosse il capo, spiacente: non poteva più seguirli nelle loro avventure, ma per quanto possibile avrebbe cercato di aiutare i suoi amici... MIIITIKOOO!

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MessaggioInviato: Mer Feb 07, 2007 7:24 am    Oggetto: [Racconto] Elucubrazioni di un aspirante Occult Slayer Rispondi citandoTorna in cima

[15 Mirtul 1505 - Skullport, in alcune gallerie a una mezz'ora dalla città sotterranea]
L'elfo della luna stoppò la sua corsa repentinamente, riprendendo fiato: l'assassino era sparito nell'oscurità profonda dell'Underdark senza lasciar traccia di se. Evil Masterplan
-Maledetto me che non ho portato una torcia! Non si vede niente!- Ringhiò tra sè. Voltandosi, notò nel buio gli occhi rossi di Daimon che luccicavano sinistri. Evil
"Olot dos!" Ringhiò il drow tra sè e sè, voltando le spalle all'amico per tornare lentamente verso il loro campo improvvisato: se c'era una cosa che odiava, era lasciar sfuggire i nemici lasciandoli liberi di agire. -...e questo è anche un nemico drow...- Grrr
Dopo qualche minuto erano nuovamente nel luogo della loro sanguinosa imboscata; l'elfo della luna si chinò mestamente ad esaminare il corpo senza vita di Lionel, di poco discosto a quello dei due nemici caduti. T_T
Un misto di rabbia e amarezza lo pervase. -Brutto polipo troppo cresciuto! Dovevo annodarteli quei tentacoli...- Riflettè cupamente, e gli tornò alla mente una sonora lezione infertagli da suo padre Zakan... mazzate


Era appena iniziata la primavera, il che nella Moonwood equivaleva a dire che finalmente la neve e la brina avevano lasciato il posto al fitto sottobosco, e Seregorn era nella piccola sala di allenamento della comunità mista di drow e elfi seguaci di Eilistraee che lo aveva accolto sin da quand'era piccolissimo.
Si stava allenando pigramente, riprendendosi ancora dalla terribile esperienza della Torre esplosa, quando una figura silenziosa scivolò nella sala, rimanendo ad osservarlo. sisi
"Sei migliorato di molto, ragazzo..." Fece notare il più anziano ranger, annuendo serio. "I tuoi allenamenti da Solom hanno avuto buoni frutti..."
Seregorn gli rivolse un sorriso caldo, facendo cenno a suo padre adottivo di avvicinarsi. "Beh non abbastanza pare, visto la sonora lezione infertami dai fey'ri." Ribattè il giovane moon elf tatuato. uff
Il drow ghignò divertito, facendo guizzare una delle sue due spade fuori dal fodero. "Vedi ragazzo, è che talvolta si ci convince stoltamente di avere difese intoccabili o attacchi imparabili..." Si scambiarono una rapida serie d'affondi, che ben presto costrinse il più anziano ranger a sfoderare anche la sua seconda lama per tenersi alla pari di Seregorn. grunt
-Un tempo mi sarebbe bastata solo una spada...- Il drow si allontanò dal suo avversario balzando all'indietro di qualche metro con la grazia di un gatto. Camminò lentamente, studiando le mosse del figlio che aveva assunto una posizione di guardia, compiaciuto. "Sei davvero migliorato molto... non c'e' che dire..." MIIITIKOOO!
Seregorn sogghignò, e notò che l'elfo oscuro lo fissava per qualche istante per poi allargare il suo sorriso in maniera enigmatica... e senza spiegarsi come si ritrovò il padre nella guardia! Surprised
La lama di adamantio del drow lo colpì, ed ebbe la strana sensazione di venir risucchiato di parte della sua energia arcana. "La magia è sia una forza che una debolezza..." Fece notare Zakan, aiutando il ragazzo a rialzarsi...
Sorriso


[16 Mirtul 1505 - Evereska, Giardino Zen del Monastero Gith]
"...il tipo mi ha detto che per sapere qualcosa di più sui draghetti bisogna chiedere alla Gish..." Terminò Tyrell, riprendendo fiato. Sigh
"Salute!" Esclamarono in contemporanea il drow e l'elfo della luna, e quest'ultimo si premurò anche di allungare un fazzoletto al fey'ri. MIIITIKOOO!
"Grazie..." Rispose Tyrell sovrapensiero, prendendo il fazzoletto mentre rifletteva sul fatto che i githyanki avevano davvero un gusto orrido per quel che riguardava i titoli. -...in effetti sembra uno starnuto più che un titolo...- Asd
Seregorn sbuffò. "Vabè se vogliamo aspettare che ci dica qualcosa la Jesh stiamo freschi!" Replicò corrucciandosi, voltandosi poi ad osservare i cuccioli di rettile incatenati che venivano di mala grazia strattonati dai githyanki. Eh?
Sovrapensiero, Daimon alciò uno sguardo perplesso al moon elf. "Salute! Ma che è oggi? Tutti raffreddati..." Borbottò tra sè. "...comunque se abbiamo finito con le Jeep qua, e non andiamo via subito io andrei a pregare fuori città..."
Tyrell fece spallucce, domandandosi se qualcuno avesse davvero idea di come si pronunciasse Gith. "Fai pure... tanto io devo andare a salutare la mia ragazza!" Commentò con fervore, avviandosi in direzione della zona nobile di Evereska senza attendere replica dagli amici. Wow!
Daimon bestemmiò un paio di volte in drow prima di fare un cenno di comiato a Seregorn, avviandosi fuori dalla città, mentre l'amico ranger rimase ad osservare pensieroso i cuccioli di drago... Non ci siamo


Il Master, nella sua benevolenza, ha scritto:
@Seregorn: indovina un pò che classe è tuo babbo? Wink


...prossimamente su questi schermi, Le avventure di Daimon ad Evereska...

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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Mer Feb 07, 2007 8:18 am    Oggetto: [Racconto] Le preghiere di un drow solitario... Rispondi citandoTorna in cima

[16 Mirtul 1505 - Evereska, radura della Spada]
Daimon era immerso da diversi minuti in preghiera di fronte quella splendida lama, seppure a molti metri di distanza. Paranoia
Più volte aveva fantasticato su che forma dovesse avere il demone il cui teschio nero, ormai ricoperto di vegetazione, forniva un improbabile fodero a Sahandrian. ...mmmm...
Ma più che altro, trovava incredibile la fattura della spada, qualcosa che persino Solom avrebbe avuto difficoltà anche solo a concepire. O.O
Affilata oltre misura, splendida nella semplicità della sua lama contrapposta ad un elsa elegantemente elaborata a simulare delle foglie che avvolgessero quel letale frutto. Sbava
Era così preso ad osservare le stelle che si specchiavano nella lucente lama blu che solo in quel momento si rese conto di non essere più solo nella radura. XD
Carpì con la coda dell'occhio il luccichio dorato dei capelli del disturbatore e sbuffò. -Uff, solo un elfo d'oro ci mancava!- Ritornò non senza disagio alla sua preghiera, ma il suo sguardo ritornava spesso, guardingo, all'altro occupante della radura. grunt
Fortunatamente, l'elfo -forse un veterano della guardia a giudicare dalla spada d'ordinanza e dalla semplice tunica da caccia che indossava- si tenne ad una rispettosa distanza dal drow, intuendo il suo desiderio di privacy. Parla con questa!
Apprezzando il gesto insolitamente cortese, Daimon si rilassò un minimo, estraendo una boccetta dal suo zaino. Paranoia


-Incredibile! Non mi ha urlato contro nulla tipo <<dagli al drow eretico!>>...- Il guerriero oscuro gli lanciò un'altra occhiata, poi aprì la boccetta e fece scivolare il contenuto viscoso sul terreno ai suoi piedi. Non c'ero...
Forse rendendosi conto degli sguardi del drow, o semplicemente incuriosito dallo strano rituale, l'elfo gli rivolse un'occhiata tranquilla, sorridendogli appena. Smile
Daimon ne rimase spiazzato. "Non capita spesso di vedere un drow eseguire sacrifici qui, eh?" Commentò caustico: non era esattamente sua intenzione offendere l'elfo, ma non gli era venuto un modo più cortese di rivolgersi a lui! ops!
L'altro si limitò a fare spallucce, allargando il suo sorriso."In verità, oltre un centennio addietro, questa radura ha visto ben più amari sacrifici: molti elfi oscuri come te caddero per combattere insieme a noi elfi, in una battaglia che ci vedeva schierati fianco a fianco contro un nemico comune..." Fece notare tranquillo, e la sua voce suonò musicale e antica ad un tempo, confermando a Daimon l'idea che doveva essere più anziano di lui. "...più che altro, mi spiace che siano solo una minoranza quelli che hanno avuto la fortuna di apprezzare cosa significhi pregare alla luce delle stelle." Concluse l'elfo dai capelli d'oro, malinconico. Sigh


Rimasero in silenzio per qualche tempo, poi il drow annuì cupamente riprendendo parola. "E' difficile vedere la luce delle stelle nel Buio Profondo..." Fece notare, riportando alla mente il periodo che aveva trascorso nel sottosuolo, al servizio di Solom. Whip
E per qualche motivo, decise che quell'elfo dall'aria bonaria gli era abbastanza simpatico da rivelargli qualcosa in più di sè stesso. "Anche se io non sono sempre stato un drow... questa forma è stata una mia scelta, per servire meglio la Dea." Osservò attentamente la reazione del gold elf, valutandola. -Mò pensa che sono un seguace della Regina Ragno e mi sega...- Rolleyes
Si era atteso raccapriccio, pietà, e forse una buona dose di disgusto; invece l'espressione dell'altro si atteggiò soltanto in curiosa aspettativa. "Posso azzardare una domanda indiscreta?" Sussurrò dopo qualche tempo, e fu forse la sua espressione tranquilla a convincere Daimon ad annuire il suo assenso. "Ed ora che sei in questa forma, cosa pensi di aver guadagnato?" inarca il sopracciglio
ll drow sentì lo sguardo del suo interlocutore appuntarsi su di lui, a un tempo curioso e indagatore. "Il potere di cambiare le cose..." Rispose d'impulso. Evil
Sul bel viso ovale dai lineamenti angolati dell'elfo comparve un sogghigno divertito che non ne spezzò l'armonia. "Permettimi un osservazione dettata solo dal fatto che ho qualche centennio sulle spalle in più di te..." Replicò. "...talvolta una scelta del genere può essere un'arma a doppio taglio: non dimenticare ciò che sei stato, potrà aiutarti a capire ciò che sei..." Perfido
Daimon sobbalzò un attimo, valutando quelle parole con circospezione. "Un mezzosangue non sarebbe mai stato accettato dai drow... figurarsi se poteva cambiare qualcosa nella loro società..." Riflettè ad alta voce, perplesso, poi rialzò lo sguardo sull'elfo. "Ma tu non hai vissuto in Underdark, quindi forse non ti rendi conto di cosa significhi la vita lì sotto..." ...mmmm...
"No, ammetto di poter solo immaginare cosa significhi..." Ammise infatti l'elfo d'oro. "...anche se per un lungo tempo sono stato prigioniero di un orco in un luogo che in qualche modo sarebbe paragonabile ai suoi orrori." Per un attimo la sua voce si fece cupa, facendo intuire a Daimon che effettivamente l'elfo doveva essere sopravvissuto a molte battaglie e aver vissuto in pieno gli orrori della guerra in prima linea, sporcandosi di sangue. OK!


Forse fu questo che glielo rese ancora più simpatico, tanto da incuriosirlo al punto di osare una domanda. "Prigioniero di un orco? Indubbiamente non piacevole..." Non ci siamo
"Non lo è stato per nulla..." L'altro elfo si alzò in piedi lentamente, in un movimento fluido, avvicinandosi a lui e sfiorandogli la spalla in un cenno di congedo. "Ma dopo un'esperienza del genere, ho imparato ancor più ad apprezzare la luce delle stelle..." Sussurrò incrociando lo sguardo con quello del drow. Wink
Solo in quel momento Daimon si rese conto di quanto belli ed alieni fossero gli occhi dello sconosciuto: blu cobalto, come un mare in tempesta. Luminosi e cangianti, specchio di un animo che decisamente doveva essere molto molto antico. Cool
L'elfo andò via in silenzio, sotto lo sguardo strabiliato del drow che solo dopo molto tempo riuscì a voltarsi nuovamente verso la spada. "Chi era quell'elfo?" Si domandò, e di tutta risposta la lama di Sahandrian sfavillò di un blu intenso, riflettendo la luce delle stelle. Cool
Daimon sbattè le palpebre, improvvisamente colpito da una inquietante somiglianza. "Per la dea! Forse ho le allucinazioni... Ed ora stò anche parlando con una spada..." Sbottò. Sbonk
Di certo però non si attendeva di ricevere anche una risposta... Stai malee!
Scioccato, abbassò lo sguardo al suolo, notando solo in quel momento un oggetto luccicante nell'erba. Raccolse il monile, una spilla di mithril e un altro metallo verde forgiata in modo da somigliare ad una foglia. -L'avrà persa l'elfo?- Si domandò titubante, avviandosi a passi incerti verso Evereska...


...prossimamente su questi schermi, Le avventure di Tyrell ad Evereska...

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MessaggioInviato: Gio Feb 08, 2007 3:39 am    Oggetto: [Racconto] Peripezie di un bardo marpione... Rispondi citandoTorna in cima

[16 Mirtul 1505 - Evereska, Accademia d'Arme]
L'aria era tiepida, com'era da aspettarsi anche a quella latitudine in una giornata di ormai inoltrata primavera, ma la sottile pioggia incessante continuava a scendere lieve e fitta sulle antiche abitazioni degli elfi. Wow!
Evereska.
Il terzetto di amici avanzava silenzioso lungo l'acciottolato candido, costituendo un insolito connubbio delle razze elfiche più diverse ed estreme: un fey'ri-frutto dell'unione di sangue demonico con quello di un gold elf-, un elfo della luna -forse la specie più vicina all'idea di elficità- e un elfo oscuro strappato dalle tele della malvagia Regina Ragno. mwahahahah!
Il drow lanciò un ultima occhiata incredula a qualcosa che stringeva nella mano, per poi sfiorare con uno sguardo incerto i suoi compagni di viaggio. -No... Tyrell mi sparerebbe una serie immonda di ca$$ate... Seregorn non credo ne sappia molto più di me: è stato educato dai drow dopotutto.- Riflettè tra sè. -Chiederò a Aedhan quando torniamo ad Everlund.- Concluse, allungando il passo per raggiungere il duetto che l'aveva staccato di qualche metro mentre era sovrapensiero. sisi
Entrarono nell'edificio che svettava loro dinnanzi, e si diressero dove Tyrell supponeva di trovare Elyanis: quello che però non si aspettava era di trovarlo in ottima compagnia... Innamorato


Certo, era andato lì per parlare al suo amico Elyanis, ma trovando lì "inaspettatamente" la sua amata quarta moglie (il fatto che lei non sapesse di esserlo era un particolare trascurabile dopotutto Rolleyes) si sentì in dovere di scambiare due chiacchiere con lei. LOL
Stranamente però la bella Ylianor -sicuramente a causa della stanchezza causata dal combattimento che le aveva aiutato a vincere- non si soffermò a lungo sui tre nuovi venuti, salutandoli con cortesia per poi sfilare via negli spogliatoi. Angioletto
Tyrel allargò il suo sorriso, rivolgendosi agli amici e ad Elyanis. "Scustemi ragazzi, evidentemente vuole che restiamo un pò soli!" Si avviò verso lo spogliatoio con passi veloci. Wow!
Seregorn e Daimon si scambiarono un occhiata disperata, mentre sul viso di Elyanis si dipingeva un sorriso tra il feroce e il divertito. "Vediamo in quanto tempo lo scoppia..." Mughugnò tra i denti il fey'ri. Twisted
Un muro di forza si frappose tra il bardo e la sua preda, impedendogli l'ingresso allo spogliatoio. Asd
"Che dolce... ama l'intimità!" Per nulla scoraggiato, Tyrell si spostò magicamente all'altra estremità del muro, cercando con lo sguardo l'affascinante bladesinger. Innamorato
Daimor ridacchiò, mentre Seregorn e Elyanis sollevavano gli occhi al cielo, esasperati. "Mi domando se conosca l'esistenza della parola pudore..." La domanda dell'ex-capitano di Evereska era chiaramente retorica, ma gli altri due compagni si sentirono in dovere di rispondere. D'oh
L'elfo della luna appuntò i suoi occhi verdi in quelli di Elyanis, scoraggiato. "Chi, lui? Naaaahhh..." Rolleyes
L'elfa dai capelli color delle fiamme avvertì immediatamente la presenza, e sospirò profondamente afferrando un telo da bagno ed uscendo dalla doccia. "Cosa c'è di così urgente da venirmi a disturbare negli spogliatoi, Tyrell?" Domandò con un tono di voce freddo e tagliente. inarca il sopracciglio


Diversi minuti dopo, Tyrell ancora pensava ad Ylianor, e aveva difficoltà a focalizzare l'attenzione sui discorsi dei suoi amici ed Elyanis. Non poteva dire di non essere preoccupato per l'amico fey'ri, però al momento gli era davvero difficile concentrarsi.
Rivolse un sorriso ad Elyanis, diventando improvvisamente serio. "Pacco, davvero... se hai bisogno di qualcosa sai come contattarmi! E se poi ti radiano puoi sempre lavorare per me!" Propose allargando il suo sorriso: quell'idea in verità gli sembrava buona. Idea
La serie di bestemmie in demonico pronunciate a mezzavoce dall'altro fey'ri gli dimostrarono, però, che non sempre un idea brillante viene apprezzata appieno dalle persone cui la si rivela. "E quanto la fai difficile!!! E fattela una c@**o di risata!" Gli ribattè di rimando ridendo. rotfl
Elyanis crollò il capo, mordendosi le labbra per non lasciare che il suo lato caratteriale più sanguinario e imprevedibile prendesse il sopravvento sulla tanto faticata razionalità che normalmente lo contarddistingueva. "Dici la verità... tu non aspetti altro che io ti uccida e poi ti tagli la lingua, in modo da dimostrare a tutti che hanno ragione e che sono un feroce assassino fey'ri!" Ringhiò tra i denti. Grrr
Seregorn scosse il capo placidamente. "No no... prima gli tagli la lingua, poi lo uccidi... altrimenti è infierire sul cadavere e non si fà!" Il commento, fatto dalla faccia bonaria del moon elf, riuscì a fal calmare un minimo il bladesinger. Wink
Daimon ci riflettè su per qualche istante, ma prima che potesse far notare che in quest'altro modo era tortura, Tyrell aveva già ripreso la parola. "Sei un assassino! Fico, non lo sapevo!" Commentò allegramente. "Credevo fossi solo un bladepacco... ma questo ti dà un notevole valore aggiunto..." MIIITIKOOO!
Strizzò un occhio all'amico, prima di venir folgorato da un'altra idea. "Hey! Ma ora che ci penso: le indagini le fà cugino-cugino di Saevel! Non preoccuparti: siamo amicissimi! Anzi, ci vado proprio a parlare!"Seregorn e Daimon spalancarono gli occhi increduli, rimanendo inspiegabilmente ghiacciati da quell'affermazione, ed Elyanis iniziò inspiegabilmente a prendere a testate il tavolo di mogano del bar degli ufficiali che ospitava quella loro chiacchierata mentre Tyrell schizzava in piedi e si avviava di gran carriera in una direzione. OK!
"Mi giustizieranno stasera stesso... me lo sento..." Sospirò il bladesinger, versandosi un altro bicchiere di vino... Sbonk


Era tarda serata quando il gruppo lasciò Evereska: Elyanis non era stato (ancora) giustiziato, e ora sedeva malinconico sul ciglio di uno dei merli del muro di cinta della zona nobile, nel luogo più isolato di quella città fantasma. Sigh
Come sempre quando era di cattivo umore -e purtroppo nel suo caso capitava spesso- veniva lì e restava ad osservare le lacrime del mythal ferito dissolversi in brina al limite dell'impercettibile barriera magica che un tempo avvolgeva la città e che anche adesso tentava di abbracciarla in un manto dolente, ma a suo modo ancora efficiente. T_T
Nella valle era già primavera, e l'ex-comandante poteva immaginare come le stelle si specchiassero nel Lago dei Sogni, creando splendidi giochi di luce, o come gareggiassero nel formare brillii e riflessi di bellezza incomparabile sulla lama della spada del suo Generale, e Re... O.O
Sospirò, alzandosi in piedi e spiegando le grandi ali membranose, spiccando il volo d'impulso: quando atterrò, dopo diversi minuti di volo rabbioso, era arrivato alla Torre senza volerlo... i suoi occhi si fissarono sul monolite slanciato, cercando di carpirne l'interezza.
Quando riabbassò lo sguardo sulle placide acque del lago, però, osservando la sua immagine riflessa che lo fissava di rimando con due occhi rossi luminosi, improvvisamente ebbe consapevolezza di cosa dovessero vedere gli altri elfi quando lo osservavano. In tutti quegli anni se n'era quasi dimenticato, e aveva scioccamente pensato di essere stato alla fine accettato. -Ma evidentemente non è così...- Mad
Sobbalzò nel rendersi conto che una seconda immagine si specchiava nelle acque del lago, e si voltò di scatto, imbarazzato da essere stato sorpreso in quel momento di debolezza... Arrossire


L'altro elfo si limitò a fissarlo a lungo con i suoi occhi argentei, fin quando Elyanis reclinò il capo tristemente, inginocchiandosi. "Sire..." Sussurrò, ma le parole gli morirono in gola. Sob
"Mi spiegheresti cosa sta succedendo, comandante?" La voce calma del più anziano bladesinger lo avvolse, interrogativa. Non sono stato io
Elyanis degluttì. "Dovrebbe chiedere spiegazioni a Dama Shannyria, Sire... non sono più io al comando di Evereska." Fece notare amaramente. Boh
Gil Galad inarcò un sopracciglio, un mezzo sorriso comparve sul suo viso senza tempo. "Hm, non ricordavo di averti rimosso dall'incarico... stò invecchiando..." Ironizzò, facendo cenno al bladesinger di rialzarsi. ops!
Il fey'ri si alzò in piedi, imbarazzato. "Veramente, Sire, l'indagine è partita da Illefarn..." Fece notare. "In realtà lei non dovrebbe essere in mia presenza senza scorta: le autorità del Regno dell'Ovest temono che uno spietato assassino fey'ri potrebbe mettere a repentaglio la sua vita e quella della famiglia Reale..." Concluse tristemente. Non ci siamo
L'elfo d'oro allargo il suo sorriso. "Allora starò attento se ne incontrerò uno..." Replicò sornione, poi i suoi occhi -adesso blu come il cielo notturno- si fissarono in quelli purpurei del suo sottoposto, scavando nelle profondità della sua anima. Perfido
Il bladesinger si sentì estremamente in difetto: mai avrebbe voluto venir meno alla fiducia del suo generale... era stato lui, dopo tutto, ad offrirgli un'alternativa alla dannazione. "Io..."
Gil Galad si limitò a scuotere la testa. "Non hai bisogno di aggiungere altro, ragazzo." L'elfo d'oro gli sorrise appena. "Hai la mia fiducia..." Sorriso
Il volto del fey'ri si illuminò di un raro sorriso, mentre osservava il punto dove l'altro elfo era sparito nel nulla, così com'era apparso... LOL


...prossimamente su questi schermi: Le avventure di Lionel...

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Lun Feb 19, 2007 11:09 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Ven Feb 09, 2007 11:21 am    Oggetto: [Racconto] Skullport come vista da un giovane mago... Rispondi citandoTorna in cima

[15 Mirtul 1505 - Underkark di Skullport]
Un urlo.
"SVEGLIA LIONEL! SIAMO ATTACCATI!"
L'oscurità intorno a lui, poi un rumore... O.O
Twang...
Un bruciore fortissimo, e qualcosa di caldo e appiccicoso che gli colava sulla veste... d'istinto portò una mano al petto: uno strale! Piccolo, non più di dieci centimetri. uff
Si trovò a sorridere amaramente. -Più che sufficienti...- Riflettè con cupa ironia prima di sentire improvvisamente un sapore amaro in bocca... T_T
Improvvisamente sentiva freddo... sempre più freddo... e quella strana sensazione di cadere... grunt
-Cos'è tutto questo grigiore?- Spalancò gli occhi, fissando quella strana anomalia che non riusciva in alcun modo a spiegarsi. -...e quella luce intensissima poi? Cosa ci fa qui in Underdark?- Oh caxxo...

[16 Mirtul 1505 - Arabel, Palazzo Ducale]
L'odore degli incensi e delle candele era intenso e speziato, e le loro fiamme ardevano pigramente, la loro luce ormai soppiantata da quella dell'alba nascente.
Freddo. Sigh
Quella fu la prima sensazione, seguita da buio e come una fiamma che gli ardesse dentro. Per un lunghissimo attimo ebbe paura: terribile, atavica, profonda... il terrore ancestrale di ciò che è ignoto. Buaaa!!!
Poi sentì una voce stentorea che lo richiamava verso un angolo della sua consapevolezza, in mezzo a tanto grigiore. Occhioni tristi
Cercò di capire cosa volesse, ma era chiaro che chiamasse lui. Una sorta di portale di luce si aprì nel grigiore del limbo che lo avvolgeva, circondando uno specchio di nulla nerissimo.
"Lionel Hawker, ultimo sopravvissuto di Sunset Hill, c'è qualcosa che ancora ti lega a questo mondo per cui tu desideri tornare alla vita terrena?" Leggi Leggi

Una serie di immagini si susseguirono nella sua mente rapidissime, folgorandolo come i fulmini che era diventato abilissimo ad evocare: volti noti di amici e nemici, promesse non ancora mantenute e aspirazioni ancora non concretizzate, sfilarono tutte in sequenza rapidissima. Help
La risposta ormai era evidente. OK!
Il buio si fece più fitto e improvvisamente ne fu inghiottito. Anaspò, sentì sempre più profondo il gelo, tentò di aggrapparsi a qualcosa ma la sensazione di capogiro e di cadere sempre più in basso non cessava... XD


...fin quando una mano possente gli afferrò una spalla, sostenendolo con gentile fermezza. Parla con questa!
"Calma Lionel... sei al sicuro."
La voce, profonda e familiare, lo fece calmare immediatamente mentre strizzava faticosamente gli occhi nel tentativo di aprirli e riabituarsi alla luce. mazzate
Gli occhi verdi di Michaèl si appuntarono nei suoi, e un sorriso si dipinse sul volto duro del cavaliere di Tyr. "Bentornato." Commentò semplicemente, aiutandolo a rialzarsi in piedi. Smile
Solo in quel momento Lionel ebbe la consapevolezza di trovarsi nella grande cappella del Palazzo Ducale di Arabel: qualche volta l'aveva visitata per le sue preghiere serali. Si guardò intorno, e per la prima volta gli sembrò non cupa e austera, ma stranamente luminosa e accogliente. :o
Un anziano sacerdote di Tyr annuì appena osservandolo attentamente, forse soddisfatto del suo attuale stato di salute, e prese congedo dal Duca con un inchino formale. "Se aveste ancora bisogno di me, mylord, mi trova nel refettorio." Smile
Michaèl annuì il suo assenso, tornando a voltarsi verso il mago ancora sconvolto dall'esperienza traumatica della sua morte e rinascita. "Anche se per quello che ne sò quest'incantesimo dovrebbe averti guarito del tutto, credo sia meglio che riposi un minimo..." Gli consigliò, preoccupato. Non ci siamo
Lionel accennò solo ad un sì, guardandosi intorno ancora un attimo incerto, tentando di riportare alla mente il suo ultimo ricordo cosciente. "...ricordo che Seregorn mi chiamava..." Spalancò gli occhi. "Che fine hanno fatto i miei amici?!" Chiese con urgenza. Eh?
Il Duca sorrise. "Non temere, sono in salvo. Ti attendono ad Everlund non appena ti sentirai in grado di raggiungerli." Spiegò. MIIITIKOOO!


[16 Mirtul 1505 - Everlund, Tempio di Corellon, primo pomeriggio]
Lionel entrò titubante nella grande struttura interamente realizzata tra le fronde di una quercia secolare: ormai era avvezzo agli edifici elfici, ma ogni volta era preso da un misto di stupore e autentica meraviglia. :o
Avanzò a passi incerti, alla ricerca di qualche volto familiare nel silenzioso affaccendarsi degli accoliti. La figura imponente di Aedhan lo raggiunse a passi rapidi, un ampio sorriso su quel volto che a ragione avrebbe definito lupino. LOL
"Lionel!" Esclamò il lythari, squadrandolo da capo a piedi con occhio clinico. "Ti trovo bene..." Commentò infine, sospirando malinconicamente. Wink
Il mago ghignò. "Ora si." Si limitò a rispondere, cercando con lo sguardo una figura che gli sembrò strano non vedere. Paranoia
Myrcalla li raggiunse infatti proprio in quel momento, forse meno attenta dell'elfo al suo ingresso: lo guardò per qualche istante, titubante, poi sospirò rinfrancata. "E' bello rivederti già qui, Lionel..." Sussurrò, afferrando una mano di Aedhan forse in cerca di conforto. Smile
Lo shamano sbuffò appena. "Sono andato via per mezza giornata, e me ne pentirò a lungo..." grunt
"Ma gli altri?" Domandò il mago, guardandosi intorno. ...mmmm...
Aedhan ghignò. "Ad Evereska... ma dovrebbero tornare in serata..." Spiegò lanciando puoi uno sguardo a qualcuno che stava sopraggiungendo. "Saevel, guarda chi abbiamo qui!" Esclamò facendo cenno all'austero sacerdote gold elf di avvicinarsi. MIIITIKOOO!
Circondato da volti amici e riacquistata un minimo di serenità, il mago si avvide improvvisamente di una cosa. "Doh! Mi sono dimenticato di avvertire Michaèl che partivo!!!" D'oh

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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2007 9:22 am    Oggetto: [Racconto] Fidanzamenti austeri ed amicizie particolari... Rispondi citandoTorna in cima

[Giorno di Mezzaestate 1505- Myth Tyrion, cuore di Illefarn]
Saevel camminava nervosamente avanti e indietro nella stanza, guardandosi di tanto in tanto nello specchio, nervoso. In un certo senso sapeva di dover essere sollevato: quel giorno segnava per lo meno la fine di due mesi intensissimi di stress legati alla preparazione di quel fidanzamento, ma un minimo di amarezza lo attanagliava. -Probabilmente succede a tutti quelli che affrontano un simile passo...- Riflettè accantonando il pensiero: dopotutto, non poteva chiedere di meglio da un matrimonio politico. Non ci siamo
Velnar scivolò nella stanza, lanciando una rapida occhiata in giro prima di allungare un piccolo scrigno all'amico. "Con i miei auguri..." Aggiunse, sorridendo appena mentre lo guardava con quei suoi occhi d'oro. MIIITIKOOO!
L'inquisitore fece scattare il meccanismo che chiudeva in cofanetto ed osservò al suo interno per qualche secondo prima di rialzare lo sguardo, riconoscente. "E' esattamente come speravo!" Ammise, ammirando il luccicante bagliore del solitario in oro bianco su cui spiccava il diamante che aveva con tanta cura scelto. LOL
"Mi sono permesso di aggiungere un incantatura banale..." Affermò il gold elf dei Durothil. Prima che Saevel potesse ringraziare nuovamente l'amico, Velnar riprese a parlare. "Ti vedo teso. Riprenditi e fai il tuo ingresso in sala... ricorda che deve essere lei a far ritardo!" Aggiunse ridacchiando, prima di sfilar via strizzando un occhio all'amico. Wink
Il giorno di Mezzaestate era celebrato dagli elfi di tutta Faerun, di tutte le sottorazze, come una festa sacra di particolare rilevanza: era un giorno di promesse, di felicità e in cui tradizionalmente i rapporti si consolidavano in qualcosa di più. Arrossire
E quel giorno particolare, nel grande patio della Casata Miritar, era presente tutta la nobiltà di Illefarn e buona parte di quella di Cormanthor quando Saevel pronunciò i suoi voti di fedeltà a Valarin, eterea e luminosa in un abito di veli bianchi e dorati di diverse tonalità. Wow!


Quando Saevel prese le mani della fanciulla elfa, che aveva appena terminato il suo giuramento, la sentì tremare appena mentre sollevava gli occhi su di lui dopo aver ammirato ancora un attimo l'anello che lui le aveva fatto scivolare al dito. :o
Un applauso salutò la nuova coppia mentre Dyner Aelorothi, il cugino più grande di Saevel, in qualità di testimone del neo fidanzato pronunciava la tradizionale formula di rito per propiziare l'unione, presto seguito dall'altro testimone dell'inquisitore, sua la sorella Lyalin. Blah blah
Dall'altro lato del piccolo altare che faceva sovrastare i due fidanzatini, Draco Ni'Tessine fece risuonare la sua benedizione rivolta alla sorella, presto seguito da Helèna Alastarra, seconda testimone di Valarin. E siccome sono ingegnere...
Saevel osservò il primo dei suoi testimoni, maledicendosi: avrebbe voluto avere più tempo e la possibilità di chiedere a Velnar o ad Elledan di prendere quelle funzioni... dopotutto erano persone con cui aveva senz'altro più affinità. -Al matrimonio dovrò fare più attenzione...- Riflettè. D'oh
Era dispiaciuto che solo Aedhan e Myrcalla avessero potuto partecipare alla cerimonia, persino Elyanis aveva declinato cortesemente l'invito, asserendo di essere impossibilitato a muoversi da Evereska. Sigh
Saevel non si accorse nemmeno del tempo che passava mentre, assieme alla sua futura sposa, salutava come da etichetta le moltissime persone intervenute, scambiando giusto qualche battuta con le maniere cortesi cui era stato educato sin da piccolo. Help
Si ravvide solo per un attimo quando il Coronal di Illefarn, Lamruil, complimentandosi con lui per la splendida cerimonia, dichiarò pubblicamente -scioccando invero un pò tutti- che sarebbe anch'egli convolato a nozze molto presto con la splendida dama avariel cui si accompagnava. Tic isterico
Sorrise appena quando vide che, placata la formalità dei diecimila saluti ufficiali, l'unica coppia che sembrava a disagio quanto lui in quel momento gli si avvicinò per scambiare due semplici chiacchiere amichevoli: Aedhan e Myrcalla.
"Non avresti mai immaginato di partecipare ad una festa gold elf, dici la verità?" Commentò salace l'inquisitore rivolto al lythari. Asd
Aedhan si limitò a sorridere ampiamente. "Più che altro stavo spiegando a Myrca che tra la mai gente Mezzestate si festeggia in modo più movimentato..." Commentò allargando il suo sorriso lupino... Non sono stato io

[4 Eleint, sera inoltrata - Evereska, studio privato del Comandante di Evereska]
Era suonato il contrappello da molto tempo, eppure Shannyria si stava trattenendo nel grande studio a lei assegnato da quando le era stata data quella gatta da pelare denominata "comando di Evereska". Grrr
La donna sbuffò, guardando desolata il marasma di carte che costellavano la scrivania, i molti libri in disordine posati su ogni centimetro disponibile: eppure il documento che cercava non usciva!
"Brutta piccola infida maledetta notifica!" Ringhiò rivolta a nessun punto in particolare, i suoi occhi verdi che dardeggiavano per la stanza. "Vedrai che ti succede se metti il naso fuori! Oh si se lo vedrai!" Twisted
Una voce familiare interruppe il suo monologo. "Non credo che minacciandola otterrai nulla..." Fece notare il comandante decaduto, che osservava quella scena da qualche minuto, attendendo che la furente bladesinger lo notasse. Perfido
Shannyria si voltò verso di lui con un sorriso splendente. "Dici?" Domandò perplessa. "Eppure mi sembrava un buon modo... e poi ti ho chiamato proprio per darmi una mano!" Commentò innocente. Angioletto
"Ti ricordo che sono sospeso. Non dovrei aver accesso a questa stanza" Elyanis sbuffò sonoramente, i suoi occhi porpora che luccicavano nella penombra. Evil
"Uff... siamo ben oltre il mio orario di servizio! Sarò libera di chiedere l'aiuto di un amico per spostare due libri, no?" Ribattè lei facendo spallucce, tuffandosi su un divano nell'inutile tentativo di evitare ad un'instabile pila di carte di rovinare sul pavimento, svolazzando e spargendosi per buona parte della stanza. ops!
"Ma com'è possibile che tu abbia già ridotto ad un simile caos questa stanza? Non mi meraviglia che tu perda le carte!" Ruggì il fey'ri guardandosi intorno, tentando di venire a capo di quel caos senza senso. "Almeno hai organizzato le guardie per questo mese?" Domandò seccato. uff
Shannyria si rialzò dal divano, pensosa. "Hm... si... dovrebbero essere da qualche parte li..." Indicò un punto non meglio precisato della scrivania, augurandosi che l'amico se la bevesse. Te lo giuro!
"hm... e i cambi dei grifonieri? Ricorda che il mese prossimo ci sono anche gli allenamenti... devi predisporre la guardia del palazzo e rinforzarne il personale..." Fece notare lui sempre meno convinto... ...mmmm...


Elyanis lanciò uno sguardo nella direzione indicatagli dalla donna, poi si avvicinò al marasma di carte: gli saltarono subito agli occhi alcuni documenti marchiati segreti mischiati alle missive più disparate. "Ma diamine!! Hai usato un seclar 5 di oltre una settimana fà -che non hai mai aperto- come sottobicchiere!!!" Si voltò a guardarla con uno sguardo incavolato, mentre lei continuava a vagare per la stanza sollevando libri per poi spostarli senza un senso apparente altrove. In attesa...
"Ma come speri di organizzare questa Vallata se non riesci nemmeno ad organizzare una stanza!" Le ringhiò, arringandola duramente. "Ci sono più ordini di servizio in sospeso qui che in una caserma di kender, saranno sei giorni che non controlli i dispacci, ed in tutto questo marasma non mi meraviglierebbe di trovare altri <<sottobicchieri>> di rilevanza..." Polemic mode ON
Shannyria sbuffò: il suo amico era ormai lanciato in una delle sue famose paternali polemiche. -Hm... certo che stà montando di brutto...- Si avvicinò al fey'ri di qualche passo, sogghignando appena nel vedere i suoi occhi rossi puntati su di lei irosi, e lo bacio con passione. Smack
Elyanis ricambiò per qualche tempo il bacio, poi la scostò. "E ora che ti salta in testa?" Le domandò, ma il tono di voce era più calmo di prima. grunt
La bladesinger lo fissò con uno sguardo malizioso. "Cercavo un modo per interromperti..." Fece notare spingendolo contro la scrivania continuando ad osservarlo mentre si allungava su di lui, sinuosa. Rolleyes
"E' una pessima idea..." Replicò il fey'ri con tono basso, molto simile ad un ringhio di un mastino. Per tutta risposta, la donna stese un braccio dietro di lui, spazzando il marasma di carte dalla scrivania per poi spingercelo sopra. "Ma dai! Come se non ci fosse abbastanza caos..." La sua rimostranza fu interrotta da un secondo bacio della donna. XD
Quando lei allontanò le sue labbra da quelle del fey'ri, lo fissò per qualche istante. "Tanto avrei comunque dovuto mettere a posto, ed ora è più urgente fare qualcosa per il tuo pessimo umore!" Fece notare, prendendo a slacciargli il corpetto di cuoio che indossava sfiorandogli il torace con le labbra. "...ma se vuoi smetto e raccolgo le carte..." Tubò lei, osservandolo ora che era a torso nudo mentre giocava distrattamente con la sua cintura. Asd
Elyanis socchiuse gli occhi, espirando rumorosamente. "Odio le cose lasciate a metà..." Si limitò a ribattere, carezzandole la vita sottile salendo su ad afferrare una delle piccole stringhe che chiudevano con una semplice nocca la camicetta di seta della donna, tirandola... Non c'ero...


Doveva essere passata più di un'ora quando un pensiero irrazionale balzò per la mente del fey'ri, decisamente più calmo: su una cosa poteva dare ragione a Tyrell, ovvero che determinate emozioni erano decisamente terapeutiche. MIIITIKOOO!
-Anche se Shanny riesce a farmi saltare i nervi anche in queste situazioni...- Riflettè, mentre osservava l'elfa nuda sotto di lui guardarlo con un'espressione maliziosa. "Cosa c'è adesso?" Le domandò, inarcando un sopracciglio. inarca il sopracciglio
"Avrei un'ideuzza..." Shannyria si esibì in un affascinante sorriso felino che fece già temere il peggio ad Elyanis. "Non è che ti fai spuntare la coda?" Tubò lei innocentemente. Angioletto
Il fey'ri socchiuse gli occhi in due fessure rosse ardenti. "Scordatelo." Rispose, la durezza della risposta mitigata dal bacio che le riservò. Kiss
Per tutta risposta lei gli morse il labbro, sbattendo le palpebre con aria furbetta. "Sei già stanco o temi confronti? Il tuo amico la sà usare piuttosto bene... e creativamente..." Fece notare fanciullescamente carezzandogli la schiena. LOL
"Sei diabolica... e non è un complimento..." Sbuffò il fey'ri, sferzando l'aria dietro di sè con la coda tanto richiesta dalla bladesinger: dopotutto, non era affatto stanco. Asd
Il gioco si rivelò effettivamente divertente, ma anche se era decisamente distratto dalla sua affascinante compagna, avvertì comunque un rumore che lo distolse per qualche istante. Si voltò appena, ma Shanny sembrò non gradire la sua distrazione, attirando nuovamente l'attenzione su di se mordendogli un orecchio. Linguaccia
Passò un bel pò di tempo prima che sentisse di nuovo quel rumore, decisamente più forte, e quella volta non potè ignorarlo. Voltò la testa verso l'ingresso della stanza ed ebbe conferma dei suoi timori: qualcuno aveva spalancato la porta dello studio di Shannirya senza bussare ed ora era immobile all'ingresso, nella penombra. Eh?
La bladesinger si voltò a sua volta verso ciò che aveva distratto il suo compagno, ed assunse un'aria seccata. "Bussare non è più nelle regole dell'etichetta, Sir Aelorothi?" Domandò con tono tagliente Shannyria, più seccata dall'interruzione della piacevolissima performance del suo compagno che dalla situazione decisamente imbarazzante. Mad
A giudicare dal suo sguardo, però, Elyanis era più preoccupato del secondo punto... Sbonk


...prossimamente il seguito delle avventure nel downtime... Wink

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Mar Mar 13, 2007 1:02 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2007 9:20 pm    Oggetto: [Racconto] Oscuri presagi e strani messaggi... Rispondi citandoTorna in cima

[Festa della Luna 1505 - in varie parti del mondo]
I canti e le danze che da sempre caratterizzavano la festa sacra si interruppero bruscamente all'inatteso sparire dell'argentea luminosità della luna, sostituita da un funesto bagliore rossastro. Eh?
Seregorn e Daimon alzarono lo sguardo quasi contemporaneamente, increduli: nel cielo si stagliava, inquietante, una luna rossa di sangue, come un occhio oscuro circondato da un bagliore porpora... Surprised
Daimon rabbrividì inconsciamente, voltandosi di scatto all'indietro: era suggestione, o aveva sentito una risata? Tic isterico


Aedhan sbattè le palpebre, abbassando poi lo sguardo sulla pozza al centro del tempio: l'astro oscuro non si specchiava nelle acque sacre!
Rialzò gli occhi incrociando lo sguardo egualmente preoccupato di Saevel.
"Si è risvegliata..." Sussurrò tra i denti il lythari. Grrr
Il sacerdote gold elf rimase per un attimo in silenzio, prima di annuire suo malgrado... Non ci siamo


La draghetta era rintanata nella profondità della sua tana: una cavità naturale ricavata nell'albero che ospitava la casa di Kithra. Tremava, impaurita, i suoi occhi iridescenti che scrutavano l'oscurità di quella orribile notte. Occhioni tristi
"Pauraaaa..." Sibilò di draghese, agitando la coda... Buaaa!!!


CRACK!
Netto, secco, il rumore la spaventò non poco facendola sobbalzare all'indietro emettendo involontariamente un grido. O.O
Fissò con orrore la superficie crepata dello specchio, frastagliata come le zampe di un ragno e si portò una mano alla bocca. Tic isterico
Si sentì stringere in un abbraccio forte, mentre la figura alle sue spalle osservava a sua volta l'oggetto divinatorio. Friend
"Dove sono i ragazzi, Gil?" Sussurrò lei, impaurita... T_T


Elyanis ascoltava i mormorii concitati delle guardie ed il rumore leggero degli stivali degli elfi che correvano per i corridoi del'Accademia d'Arme e Magia di Evereska. grunt
-Strano. Che sta succedendo?- Si domandò, alzandosi in piedi per avviarsi alla finestra. inarca il sopracciglio
Ma non fu' il cielo a farlo raggelare, quanto la strana risata di donna che sentì riecheggiare malevola nel profondo del suo animo... Twisted


[2 Nightal 1505 - Evereska, residenza privata di Elyanis]
Il fey'ri era sdraiato sul letto, e guardava il soffitto: tanti pensieri si scontravano nella sua testa tentando di prevalere dandosi battaglia nell'anima tormentata dell'ex-comandante di Evereska. mazzate
Elyanis socchiuse i suoi affascinanti occhi porpora, stanco: si ritrovò ad osservare gli occhi verdi e maliziosi di Shannyria. Scacciò via quel pensiero, per quanto allettante, e un secondo ricordo -più cupo- vi si sostituì: un singolo occhio rosso e feroce che lo osservava. Evil
Sobbalzò quando improvvisamente una sensazione di calore parve ardergli dentro. -Sending in arrivo?-
Precipitati al cratere della torre fey'ri! Ci hanno teso un imboscata: Saevel ed Aedhan sono caduti! C'è Lord Aelorothi qui con un mare di altri demoni, muoviti pacco!!!
Elyanis scattò in piedi sudando freddo nel razionalizzare la richiesta d'aiuto di Tyrell. -Agrael?! Non potranno mai farcela senza sacerdoti!!!- Per un paio di secondi valutò il fatto che se fosse uscito da Evereska avrebbe senz'altro aggravato la sua già pessima situazione, poi sbuffò, strappando con un gesto rabbioso la spada che lo osservava sul muro difronte a se. Sbonk
Una risata diabolica gli risuonò nella mente mentre la riponeva nel secondo fodero che aveva alla cintura, normalmente lasciato vuoto, per teletrasportarsi alla più lontana torre di guardia di Evereska, da dove sapeva che sarebbe potuto uscire dal Mythal... Paranoia


Appena si fu ripreso dallo shock del trasferimento magico si rese conto che la situazione era anche peggiore di quel che si era aspettato! Aedhan e Saevel giacevano al suolo, immobili, Daimon cadde sotto un colpo di un colosso demonico mentre Tyrell e Seregorn indietreggiavano, ricoperti di sangue. XD
Non fece in tempo a raggiungerli: mentre si avvicinava facendosi largo tra un piccolo drappelo di demoni minori, vide Agrael scaricare un incanto di immane potere su Seregorn, annichilendolo. O.O
Tyrell si voltò ed incrociò lo sguardo del fey'ri, un'espressione irata in volto, e fu abbattuto a sua volta da un colpo di un demone comparsogli alle spalle. Ouch!
Elyanis urlò, sopraffatto dalla rabbia, e fece l'unica cosa che gli avrebbe forse consentito di abbattere quei demoni e portare in salvo almeno le spoglie dei caduti: Zariche ruggì, emettendo un bagliore porpora quando affondò nelle carni del primo dei demoni... Devil

Il fey'ri riprese fiato, e la sua ira si andò lentamente a sostituire alla stanchezza e alla consapevolezza: aveva abbattutto tutti i suoi nemici, ma non era riuscito a difendere i suoi amici... abbassò lentamente la lama diabolica, voltandosi ad osservare i molti cadaveri e il sangue gli si ghiacciò nelle vene. Tic isterico
Trovò la freddezza per cercare un oggetto in particolare nelle sue tasche, lo spezzò e si concentrò su di esso.
-Tyrell, tutto bene? E i tuoi amici stanno bene?- Attese qualche secondo prima che gli arrivasse una risposta. -Hmm? Si tutto ok... sera fiacca però... gli altri stanno festeggiando ai loro templi suppongo. Ma che c'è ti senti solo?- Asd
Elyanis sentì il mondo crollargli a dosso. "Cosa ho fatto!" Urlò a nessuno in particolare in abyssal, spostando lo sguardo sulla lama che impugnava, grondante di sangue. La infisse pesantemente nel terreno, crollando in ginocchio al fianco di un corpo che aveva creduto essere di un demone: un cacciatore umano massacrato dai suoi colpi... Stai malee!
Si rialzò lentamente, sconvolto dall'enormità del suo gesto, e prese a scavare una fossa per le sue povere vittime. Diverse ore dopo, quando ebbe finito, lanciò uno sguardo iroso a Zariche, ancora infissa nel terreno, e la reinfoderò teletrasportandosi nuovamente ad Evereska.
-Dopo quello che ho fatto, meglio che mi imprigionino e buttino la chiave...- Sob


[15 Nightal 1505 - Evereska, Sala delle Udienze]
Michael socchiuse appena gli occhi, stanco, passandosi una mano tra i corti capelli neri e ricci.
Gli occhi verdi del duca umano rispecchiavano lo stress di quella nottata insonne passata nel frenetico tentativo di costruire una difesa accettabile per il misterioso bladesinger dal sangue demonico. yawn
Lionel era egualmente stanco, ma continuava a scribacchiare note che reputava utili, discutendo animatamente con un molto più riposato Daimon circa la natura della Zariche. Poem
Myrcalla non aveva retto alla notte insonne, e sonnecchiava su un divano mentre Aedhan e Seregorn parlottavano a mezza voce in un angolo tentando di decidere come mettere in buona luce Elyanis se fosse stato loro nuovamente richiesto di testimoniare.
"...dopotutto è stato encomiabile nella battaglia di Quaervar..." MIIITIKOOO!
Michaèl sorrise sentendo le parole pronunciate da Seregorn, e lanciò uno sguardo al fey'ri, rimasto fermo in un angolo in ombra, in attesa, dopo aver risposto pazientemente alle moltissime domande e agli innumerevoli interrogatori. In attesa...
Il cavaliere si concentrò per un attimo su di lui, come in cerca di una conferma, fin quando gli occhi porpora del fey'ri si fissarono nei suoi. Sigh
Guardando quello sguardo cupo si sentì ancora una volta molto affine al bladesinger. -Accetterebbe anche una condanna... si sente colpevole!- Si ritrovò a constatare, e suo malgrado sorrise, ritrovando nuova forza nonostante solo la voglia di far giustizia (e l'ottimo caffè degli elfi) lo tenesse sveglio in quel momento. grunt
La luce iniziò a filtrare tra le lacrime sottili che trasudava il mythal malato: l'alba segnava la fine delle loro ricerche.
Il duca si alzò, prendendo le carte che aveva dinnanzi, e si voltò verso il fey'ri. "Per quanto sarà in mio potere, farò in modo che tu abbia un giudizio equo..." Affermò, facendo riscuotere Myrcalla dal suo sonno leggero. sisi
Elyanis annuì e le sue labbra si incresparono in un sorriso sardonico, mentre gli occhi porpora luccicavano nella penombra, e proprio in quel momento un soldato della guardia elfica fece il suo ingresso nella stanza.
"Duca, lei e l'avvocato dell'accusa siete convocati al cospetto del giudice..." Affermò, facendogli cenno di seguirlo...


Elledan reclinò appena il capo, pensieroso. "Mi faccia capire, Sir Aelorothi..." La voce calda e avvolgente del principe elfico era stranamente impersonale tanto che il suo amico cavaliere stentò per qualche istante ad associargliela "...volete patteggiare?" Gli occhi azzurri del bladesinger si fissarono ad osservare l'inquisitore duramente. inarca il sopracciglio
L'avvocato dell'accusa si inchinò appena. "Esattamente, Vostra Grazia..." Replicò, andando poi a rivolgeresi a Michaèl, equivalentemente stupito. "...le nuove prove presentate dalla difesa ci hanno indotto a rivedere la nostra linea, e concordare che Lord Dladrageth era sotto l'effetto di qualche maleficio operato dall'arma diabolica cui è legato..." Esclamò con freddezza il gold elf, osservando per qualche istante l'umano che rappresentava l'accusato. "...siamo pertanto disposti ad ammettere l'incapacità di intendere ed agire secondo giudizio del Comandante, e quindi a ritrattare l'accusa di omicidio multiplo volontario e perpetrata strage..." Fece una pausa significativa. E siccome sono ingegnere...
Elledan socchiuse gli occhi: odiava determinati discorsi affettati tipici dei gold elf, e iniziava a temere dove si volesse arrivare. -Quali acque torbide ha scosso Michaèl, per portarli a ritrattare?- Si domandò, sfogliando con apparente distacco i due plichi di carte presentati da accusa e difesa. Paranoia
"...purchè la spada che ne ottenebra la mente venga distrutta!" Concluse con un sorriso mellifluo l'avvocato dell'accusa, attirandosi un'occhiata sorpresa di Michaèl. Eh?
"Se mi permette, Sir Aelorothi, trovo questa sua richiesta decisamente fuori luogo... soprattutto alla luce delle recenti scoperte sulla natura dell'arma in questione." Fece notare duramente il duca umano. "Abbiamo acclarato che la Zariche non è null'altro che una moonblade corrotta con un rituale che l'ha legata ad un essenza diabolica. Anche se ammetto che le mie conoscenze in materia sono senz'altro una goccia in un mare rispetto a quelle di un nobile gold elf, trovo che distruggerla, oltre che blasfemo, comporterebbe un rischio indubbio per la vita del comandante." Non ci siamo
Mitran Aelorothi sbiancò, socchiundendo una mano a pugno, ma non replicò vedendo l'espressione scioccata del suo nobile giudice. Grrr

"Una moonblade..." Sibilò Elledan, che aveva avuto ben poco tempo per studiare le nuove prove presentate dalla difesa. "... concordo che in questo caso la distruzione è fuori discussione." Asserì duramente, ricevendone solo un occhiata reticente dell'accusa. Prrrr
"Ad ogni modo, visto che entrambe le parti hanno acconsentito a considerare il Comandante colpevole di omicidio, ma in un momento in cui non era in grado di rispondere delle proprie azioni perchè ottenebrato dal dominio che la spada diabolica esercita su di lui..." Elledan fissò i due avvocati, che annuirono. "...dispongo che il Comandante venga sospeso dai suoi incarichi e dal suo grado militare sin quando non abbia trovato un modo per svincolarsi dal dominio dell'arma, per riportarla in seguito all'originale splendore." Dichiarò, osservando prima Michaèl, che annuì, e poi Sir Aelorothi, più dubbioso. Leggi Leggi
"Assegnerò Lord Dlardrageth alla guida esperta di un tutore di mia fiducia che possa guidarlo in questa sua 'redenzione'."
"Verrà sottoposto ad un geas per assicurare che segua le indicazioni del mio fiduciario, il quale potrà disporre del pieno appoggio dei Reami Elfici per agevolare Lord Dlardrageth a terminare con successo questa missione." Elledan socchiuse appena gli occhi, pensieroso, domandandosi se la sua scelta fosse la migliore, ma al momento non gli venne nulla di meglio in mente. ...mmmm...
Sir Aelorothi azzardò giusto una domanda. "Sua Grazia ha già in mente un nominativo, se posso chiedere?"
Il bladesinger dai corti capelli d'oro ed ambra sorrise furbamente. "Credo che nessuno potrà essere più adatto di un suo collega inquisitore che ha già avuto modo di trattare con i fey'ri, comportandosi egregiamente. Suppongo che concorderà con me che Sir Saevel Miritar è senz'altro l'elfo più adatto per indirizzare Lord Elyanis in questa difficile missione..." LOL
Mitran annuì, mantenendo un espressione inespressiva. "Mi rimetto alla saggezza della Corte. Per l'accusa la delibera è equa... ad ogni modo sul Comandante pende ancora un accusa di tradimento..." grunt
Elledan scosse il capo. "Questo processo era teso a giudicare le sue colpe per l'omicidio di quattro cacciatori umani... e volendo essere precisi direi anche di due orchi, ma vedo che non sono citati nei documenti presentati dall'accusa... Ad ogni modo, al termine della sua cerca, riesamineremo l'inchiesta originale."
Mitran si inchinò, forse per nascondere il suo sorriso mentre Michaèl accennava a sua volta il suo assenso. "Anche la difesa è d'accordo."MIIITIKOOO!
Il bladesinger annuì soddisfatto. "Così sia, allora... Mandate a chiamare Sir Miritar..." OK!

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MessaggioInviato: Gio Mar 08, 2007 12:21 pm    Oggetto: [Racconto] L'alba di Saevel... Rispondi citandoTorna in cima

[15 Nightal 1505, Myth Tyrion - Residenza della Casata Miritar]
Quella mattina Saevel si era svegliato all'alba: sapeva che l'udienza per direttissima di Elyanis era prevista per mezzogiorno, e non voleva tardare. Aveva salutato la bella Valarin la sera prima, assicurandole che si sarebbero rivisti presto, e così di buon ora era pronto a partire. MIIITIKOOO!
Contava di raggiungere il gate per Evereska subito dopo una veloce colazione, così da poter approfittare di qualche ora in più nella Città Fortezza per avere dagli amici qualche chiarimento sugli eventi che avevano portato a quell'improvviso aggravarsi della situazione dell'ex-Comandante fey'ri. Eh?
-Non ho nemmeno capito bene quali siano le nuove accuse che pendono su Elyanis! Anche se temo che solo l'assassinio possa anticipare di tanto i tempi burocratici...- Sbuffò. -Se non fossi stato impegnato prima col fidanzamento e poi con la marea di pratiche rimaste in sospeso qui ad Illefarn sarei potuto andare a informarmi di persona anche prima...- Si rammaricò: in effetti aveva potuto dedicare poco tempo al tempio, e anche meno ai suoi amici. Non ci siamo
Stava giusto ripromettendosi di rovesciare quell'andazzo in futuro, quando una figura si avvicinò con incedere pacato nella sua direzione. Acchiapp' ù nonn!
I lunghissimi capelli dorati dell'elfo erano di un colore caldo come i suoi occhi, di una tonalità tendente al rame. Calahir Miritar, di diritto anziano della Casata -e con buona ragione- rimase per qualche istante fermo a squadrare il nipote con un enigmatico sorriso marpionesco, ma prima che l'inquisitore potesse commentare qualcosa esasperato da quell'esame, il nuovo arrivato prese parola.
"Partirai tra poco per Evereska." E siccome sono ingegnere...
Era un affermazione, non una domanda, e quell'abitudine dell'anziano divinatore di conversare per vaticini aveva il potere di spiazzare e stressare il più giovane gold elf, che cercò qualcosa di sensato da replicare. Arrossire


Come sempre, il nonno non gliene lasciò l'occasione. "La tua preoccupazione è giustificata... ti invito tuttavia a riflettere con cautela quando ti verrà proposto un incarico che, per quanto allettante e senz'altro degno della tua attenzione, potrà condurti a risultati disastrosi." Commentò sibilino, incurvando appena le labbra nel familiare sorriso soprannominato da Saevel <<io_so_ma_non_mi_è_dato_di_dire>>. Cool
"Cosa intendi, nonno?" Domandò l'inquisitore, decisamente perplesso. "Vado lì per una semplice testimonianza... non credo che possa condurre a nessun esito, se non l'acclarare una verità." Replicò semplicemente. Oh caxxo...
"Così giovani e così idealisti... la vostra è un era piena di speranze e di luce..." Calahir scosse la testa lievemente, sorridendo come perso in dei ricordi remoti. "Quando arriverai ad avere la mia età ti renderai conto che purtroppo non sempre c'è un rimedio -giusto o sbagliato che sia- per alcuni problemi e che, per quanto uno si possa sforzare, la natura di alcune cose non cambia... mai..." Gli occhi ramati dell'elfo fissarono tristemente il nipote. Occhioni tristi
"...non farti coinvolgere in imprese che purtroppo non hanno altro esito che la rovina: ne trarresti solo l'amarezza di una inevitabile delusione, ed una macchia sulla tua immacolata carriera." Aggiunse, sorridendogli malinconico, voltandosi per andar via. Sigh
"Cos'hai visto che non puoi rivelarmi?" Domandò Saevel, raggelato da quelle parole strane. O.O
L'elfo d'oro non si voltò, continuando ad allontanarsi a passi lenti "Come ti ho già detto, talvolta è impossibile mutare la Natura delle cose..." Sussurrò sparendo dalla vista di Saevel... Perfido

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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 11:48 pm    Oggetto: [Racconto] Vita di Everlund... Rispondi citandoTorna in cima

[Everlund, radura sacra a Corellon]
Aedhan non si dava pace, eppure nonostante ci pensasse da mesi non trovava una soluzione all'enigma che lo tormentava: non riusciva proprio a spiegarsi perchè, durante la loro breve permanenza in Arvandor, avessero incontrato l'anima della sacerdotessa di Labelas di Silverymoon come una sorta di spettro, come se il paradiso degli elfi le fosse precluso... Non ci siamo
La luce lunare si specchio dolcemente sullo shamano, andando a far brillare i piccoli fuochi fatui che gli danzavano intorno ogni volta che il lythari si raccoglieva in quel suo strano stato di meditazione. Cool
I suoi sensi più acuti del normale talvolta riuscivano a mettersi in contatto con la natura e le forze spirituali altrimenti invisibili ai più, ma anche così Aedhan si limitava a girare attorno al problema, senza capirne realmente il senso. Sbonk
Aveva provato a parlarene a Myrcalla, ma seppure la giovane divinatrice avesse ricorso alla magia, l'unica cosa che aveva potuto dirgli era che dama Vadalathra Rivermantle doveva essere sotto l'effetto di un maleficio potente per essere ad un tempo viva ma spiritualmente in Arvandor, introvabile con le divinazioni e dannatamente sfuggente... Surrender
Il muscoloso elfo dai capelli rossicci sbuffò sonoramente, sconfitto, riaprendo i suoi occhi blu per fissarli nella falce di luna, come in cerca di ispirazione. -Padre, mi sento perso... cosa stò sbagliando?- Si domandò tristemente: in quei mesi aveva cercato di essere d'aiuto al suo nuovo branco, e doveva dire che dopo essersi liberato del peso amaro della vendetta la sua nuova vita era un continuo riscoprirsi... l'amore inatteso di Myrcalla, i suoi amici, i doveri della nuova comunità che lo stava accogliendo... eppure sentiva che c'era qualcosa che doveva fare ma che ancora non riusciva a induviduare... ...mmmm...
Si stese sull'erba osservando le stelle e la luna sembrò per un attimo brillare, poi una piccola cascata di stelle cadenti costello il manto nero della notte. Aedhan sorrise. -Confido che quando sarà il tempo, tutto sarà chiaro...- E guardando quella splendida falce di luna gli venne da pensare alla fortuna di essere nato elfo... Sorriso

[Everlund, Shining Blade]
Come sempre, la cena era stata ottima, e i quattro amici erano rimasti gli ultimi avventori nel locale. Azariah sorrise, osservando i tre elfi e l'umana chiacchierare sommessamente: in quei mesi aveva avuto modo di conoscere più a fondo Aedhan e Myrcalla, sapeva che Tyrell era in qualche modo legato per affari a suo fratello Elaith, mentre conosceva di fama il reclusivo comandante di Evereska, Elyanis Dlardrageth. grunt
Si avvicinò al quartetto, sorridendo a Myrcalla. "Spero sia stato tutto di vostro gradimento." Affermò, lanciando un occhiata agli altri avventori, costatando con piacere che tutti annuivano. Osservò le molte treccine di Aedhan, ricordando divertita la volta che un'altro elfo silvano le aveva regalato una treccia, dopo averle fatto fare una figuraccia con il Re che era lì a cena in incognito... ops!
Myrcalla ricambiò il sorriso stringendo una mano al wood elf. "Tutto ottimo come sempre!" Le confermò, scambiando un occhiata d'intesa con il suo compagno che sorrise di un sorriso bianchissimo. "Anche se con Aedhan basta una bistecca al sangue e vai sempre tranquilla..." XD
Azariah rise con lei, pur non capendo nell'interezza la battuta, e si ritrovò a pensare che i due sembravano davvero innamorati, e che un pò li invidiava... le sue orecchie sottili captarono però un battibecco tra gli altri i due elfi al tavolo. Asd
"...se non ci fossi io a tirarti su di morale!" Stava affermando l'affascinante cantastorie dai capelli corvini, fissando i suoi occhi di ghiaccio in quelli porpora del comandante di Evereska. LOL
"...se non ci fossi tu, io dormirei sonni tranquilli... e probabilmente non avrei un suggeritore che rammenta ai presenti quando usare il prefisso EX ai titoli che mi rivolgono..." Sbottò Elyanis, sogghignando appena. uff


L'elfa dai capelli d'oro trattenne una risata, limitandosi a sorridere al duetto di gold elf che stava continuando a punzecchiarsi. "Se avete bisogno di qualcos'altro, fatemi sapere..." Sussurrò accennando a malincuore a congedarsi: era infrequente avere un tavolo quasi interamente composto di elfi al ristorante, e ancor più raro che gli elfi fossero quasi tutti suoi coetanei, o coetanei di suo fratello Elaith. E lei non lo voleva ammettere ma si sentiva abbastanza sola in una città popolata per lo più da umani o mezz'elfi. -Non che a Myth Tyriòn io venga accolta con più calore...- Pensò amaramente. Non ci siamo
Inaspettatamente, fu proprio Elyanis a risponderle, sorridendole di rimando, i suoi insoliti ed affascinanti occhi porpora fissi su di lei, come a soppesarla. "Ci siamo attardati ben oltre l'orario di chiusura, Lady Craulnober... e credo di parlare a nome di tutti nell'invitarla a bere un ultimo bicchiere di vino in nostra compagnia, prima di congedarci e lasciarla riposare..." Affermò suadentemente il bladesinger fey'ri, e Azariah ebbe a pensare che - nonostante di aspetto sembrasse in tutto un gold elf- quei suoi occhi di fuoco erano proprio magnetici ed ammalianti quanto si ci aspettava da qualcuno che fosse imparentato con i demoni. Evil
"Con piacere... ma se permettete vorrei essere io ad offrirvi qualcosa di speciale..." La donna si allontanò per andare a prendere una bottiglia particolare sotto lo sguardo di ghiaccio di Tyrell. -Anche lui ha degli occhi insoliti per un elfo d'oro... mi ricordano quelli di Ylianor...- Riflettè, prendendo una particolare bottiglia di vino passito di Evereska. Arrossire
"E ora che fai? Flirti con Azariah?!" Il bardo lanciò uno sguardo al bladesinger, sbuffando, mentre osservava la bella taverniera tornare verso di loro. Grrr
Il mezzodemone però si limitò ad inarcare un sopracciglio con aria di sufficienza. "Chi, io? Nah..." Replicò facendo spallucce, un sorriso furbesco che gli aleggiava sul bel viso dai lineamenti duri. "...ma dopo che ti ha sopportato per tanti giorni mi sembra il minimo essere cortese con lei..." Replicò pungente. pAuned!

[Everlund, Starmeadow - Tempio dei Seldarine]
Velnar osservò per qualche istante la bella gemma rosa che Myrcalla gli stava porgendo, giudicandone la fattura. "L'hai fatta tu?" MIIITIKOOO!
La divinatrice arrossì, facendo un cenno di diniego col capo che fece odeggiare i suoi riccioli mogano. "No no... non ne sarei stata in grado, anche se ho aiutato Tyrell mentre la incantava." Spiegò, riassumendo rapidamente il motivo per cui il bardo aveva deciso di creare quell'oggetto particolare. Smile
Il mago gold elf si concentrò per qualche istante sulla kiira, e Myrcalla avvampò imbarazzata nel vedere il lieve sogghigno che comparve sul suo viso. -Oddio mi sono dimenticata che l'aveva riempita di... quelle cose... - D'oh
"Hmmm... molto... particolare... ma consona a quel che mi dicono di Tyrell." Replicò il mago elfo semplicemente, restituendola alla giovane maga umana che non sapeva dove nascondersi dall'imbarazzo pensando agli strani contenuti di cui l'aveva riempita il fey'ri. Asd
"Ehm... io volevo mettervi all'interno alcuni incantesimi..." Sussurò vergognosa, non sapendo cosa guardare per evitare gli occhi dorati divertiti di Velnar. Arrossire
L'elfo d'oro sorrise. "Beh, potrò sembrarti spregiudicato, ma la maggioranza degli elfi maschi apprezzerebbe il suo contenuto già così com'è, anche se non sò se voi umani avreste invece più remore o taboo." Commentò placidamente. "Ad ogni modo ti aiuterò volentieri a registrare nella kiira qualche incanto, se vuoi." OK!
Myrcalla annuì, riconoscente. "La ringrazio, Sir Durothil... non osavo chiederle tanto..." Replicò timorosa. Arrossire
Il mago sospirò. "Credo che tu possa tranquillamente chiamarmi Velnar... Sir Durothil mi fà sentire più vecchio di qualche centennio..." Le fece notare, accennando un saluto col capo. "Ci vediamo domani al laboratorio e decideremo quali incantesimi trasferire nella gemma..." Sorriso

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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2007 4:12 am    Oggetto: [Racconto] Feste e festini. Rispondi citandoTorna in cima

[Everlund - capodanno 1505]
La sera del capodanno era stellata ed illuminata da un piccolo spicchio di luna calante. Saevel si beò della serata ben riuscita: il rituale ufficiato da lui ed Aedhan era stato particolarmente suggestivo, ed il lythari era persino riuscito a trattare con insolita etichetta i pochi gold elf presenti alla festa, tanto da meritarsi un elogio da parte dell'esigentissima Valarin. MIIITIKOOO!
Certo, adesso non aveva idea di dove fosse scappato a rintanarsi, ma a giudicare dall'assenza di Myrcalla, Velnar, Azariah, Nyoras e Eldara avrebbe scommesso che erano andati tutti a chiacchierare in qualche radura lontano dalla parte chic della festa. Non ci siamo
-Valli a capire...- Riflettè continuando a danzare con la sua graziosa fidanzata, mentre cercava senza darlo troppo a vedere un'altra atipica coppia. Paranoia
Infine il suo sguardo trovò la voluttuosa wood elf dai capelli corvini che stava danzando in compagnia del suo amico Draco. -Indubbiamente Tyrell è abilissimo a cambiar forma... se non sapessi che è lui, sarebbe difficile stabilire che è polimorfato...- Riflettè. -...se scopre chi è quell'elfa, Draco mi uccide...- Sogghignò, attirandosi un'occhiata incuriosita di Valarin. Eh?
"Cosa c'è tesoro?" Domandò la fanciulla, seguendo il suo sguardo fino a raggiungere il fratello che volteggiava con quell'elfa sfrontata. -Bah, dopotutto siamo in una città di N'Tel Quessir e i nostri genitori sono già andati via... che si diverta pure...- Concluse la gold elf con sufficienza. Boh
"Nulla... riflettevo che tuo fratello sembra aver gradito la mia..." Tentennò giusto qualche decimo di secondo. "...conoscente. Devo ringraziarlo per averle fatto da cavaliere." Concluse levandosi dagli impicci... Non c'ero...


[Silverymoon- Festa di Lionel, 17 Uktar 1506]
"Ma come non conoscete le Destiny Child?" Esclamò il lythari, strabuzzando gli occhi. "E poi sarei io il barbaro!" Sbuffò ridacchiando mentre il gruppo degli amici più stretti di Lionel risfilava nel privè dopo essersi scatenato in sala al ritmo coinvolgente del gruppo di tre ragazze assoldate da Johra. Non ci siamo
Fuori dal piccolo privè la musica rimbombava ancora, e le oltre cinquecento persone presenti anche a quell'ora tarda danzavano e si agitavano per quello che già era stato definito come un'evento difficilmente ripetibile nel nuovo anno. Silanna osservò divertita la compagnia che aveva allietato quella serata: lo shamano dai capelli fulvi le sorrise quando incrociarono lo sguardo, reclinando appena il capo mentre le porgeva un'altro bicchiere di vino, mentre la sua graziosa compagna umana si accoccolava sulle sue ginocchia, assonnata. yawn
"Stà gradendo la festa, malla?" Domandò Aedhan, ricordando il termine che Seregorn gli aveva più volte ricordato essere quello da rivolgere ad una sacerdotessa drow. MIIITIKOOO!
La drow annuì, approfittando della loro posizione sopraelevata per lanciare giusto un ultimo sguardo fuori, dove Seregorn e Daigo si erano attardati. "Si... spero solo che non si caccino nei guai..." Osservò Silanna fissando il duetto che si scatenava in pista "E poi ho avuto l'occasione per conoscere degli elfi interessanti... Daimon ha avuto davvero un'idea ottima ad invitarmi." La sacerdotessa sorrise al taciturno drow maschio, che si limitò ad annuire senza ribattere. LOL
Aedhan sogghignò:seppure a prima vista la cultura dei night elf fosse molto lontana dalla sua, conoscendoli iniziava ciò non di meno a vedere alcune affinità, quanto meno nella rigida struttura sociale del branco. "Beh dimostra di avere buon gusto!" Il drow gli rivolse un occhiata scontrosa, ma in quel momento lo shamano fu distratto da Saevel e dama Nicole, che si stavano alzando per ballare. "Chisà se si stà divertendo più qui o alla sua festa..." Si domandò ad alta voce. ...mmmm...
"Ma com'era poi la festa di capodanno?" Chiese Daimon, ad un tratto incuriosito. "Al Tempio della Luna è stata tranquilla, se non fosse stato per la presenza di Lionel che avevo proposto come vittima sacrificale..." Ironizzò sogghignando. Twisted
Il lythari sbuffò. "Mah, sarà un mio difetto, ma nelle feste formali non mi ci ritrovo proprio..." Ammise osservando il lavoro che stava meccanicamente portando a termine, soddisfatto. Accese, provò, e allungò il risultato all'amico oscuro. "Però dovresti chiedere a Tyrell..." Un pensiero gli balzò alla mente non richiesto, facendogli nuovamente voltare lo stomaco. -ghhhh... credo che quel bacio mi perseguiterà nel mio reveriè...- Riflettè sogghignando divertito. ops!


Shannyria e Elyanis erano appartati in un angolo del privè, e la scatenata bladesinger sembrava trovare più comodo il fey'ri che la poltrona. "Bella serata..." Gli bisbigliò ad un orecchio, carezzandone appena la punta con un dito. "Deduco che mi hai perdonata..." Aggiunse, fissandolo dritto in quei suoi occhi porpora. Angioletto
Elyanis ghignò appena. "Non ti portavo rancore nemmeno prima..." Replicò malinconico. "Dopotutto, non mi sembra che tu mi abbia costretto a far nulla..." I suoi occhi lampeggiarono maliziosi, mentre faceva spallucce per accantonare la faccenda. "Se ti ho dato quest'impressione è solo perchè beh... il mio carattere sai bene qual'è..." Rise tra sè. Polemic mode ON
Lei scivolò pigramente tra le sue braccia, voltando giusto lo sguardo per accertarsi di un movimento che aveva notato. "Hmmm... dici che il secondino te la dà qualche oretta d'aria o ce lo dobbiamo portare in taverna ad assistere?" Domandò giocosa, accennando a Saevel. "...la mezzelfa è carina dopotutto, ma tu sei troppo poco demone per una cosa a quattro, no?" Lo punzecchiò. pAuned!
"Ti riesce naturale, o hai fatto degli studi specifici per farmi incazzare?" Il fey'ri socchiuse gli occhi in due fessure porpora lucenti. "...e poi in teoria tu dovresti avere degli allenamenti domani... gli altri bladesinger sono andati via da oltre un ora!" Ringhiò con tono roco, ma ormai lei lo conosceva abbastanza bene da sapere che quella volta non era realmente arrabbiato per la sua proposta -almeno non per la prima parte. Ahahah
"Mi riesce naturale... e poi nel tuo caso non ci vuole molto..." Replicò angelica, alzandosi in piedi per poi chinarsi ed afferrargli un braccio per farlo alzare a sua volta, cosa che diede un'ottima panoramica della sua scollatura al fey'ri. "Per quel che riguarda gli allenamenti, è difficile stancarmi abbastanza da mettermi in difficoltà... quindi, ora vado a chiedere io a Saevel se non ci vai tu!" Flame war
"Peggio per te..." Elyanis socchiuse gli occhi fissandola con uno sguardo incuocato, scostandola con decisione. "Resta qui." Ordinò perentorio, e stavolta lei non replicò, limitandosi a sogghignare. Prrrr
Saevel stava giusto domandandosi come fare a riaccompagnare dama Nicole a palazzo senza perdere di vista Elyanis, quando il bladesinger gli comparve silenzioso alle spalle. -Certo che è inquietante...- Riflettè, sorridendogli. "Ehm... Elyanis io dovrei andare ad accompagnare dama Nicole..." Iniziò, cercando una soluzione al problema. "...e poi dovrei trovare una locanda per la notte... mi sembra che l'unica degna di nota si chiamasse la Quercia d'Oro..." Si fermò per riordinare le idee. ...mmmm...
Elyanis si inchinò appena alla dama mezz'elfa in attesa che il suo compagno si decidesse, poi sorrise in maniera affascinante al clerico. "Molto bene, Sir Miritar... andrò io a prenotare due stanze alla taverna mentre lei riaccompagna la sua dama." Ribattè con la ferma decisione di chi è abituato a comandare senza essere contestato. Accennò appena a Shannyria rimasta distante ad osservarli. "Io e Lady Alenuath la attenderemo alla Quercia d'Oro." Perfido
Saevel deglutì, imbarazzato, ma in quel momento era abbastanza scortese alzare obiezioni ad una proposta che in altre circostanze sarebbe stata più che ragionevole. Non ci siamo
Con Nicole presente non gli sembrò infatti il caso di tirare in ballo la faccenda del geas, e l'ex comandante di Evereska doveva aver contato proprio su quello. In attesa...
-...diabolico...- Riflettè, rendendosi conto di quanto fosse ad un tempo discordante e appropriato quell'aggettivo. XD
"Confido di incontrarci domattina, Lord... inutile tenervi svegli in attesa del mio ritorno." Acconsentì diplomaticamente, scambiando uno sguardo d'intesa con il fey'ri, che si inchinò. Cool
"A domattina." Elyanis sfilò via dopo aver salutato cortesemente Nicole. Quando tornò al fianco di Shannyria, le rivolse uno sguardo felino che rispecchiava perfettamente il suo sorriso furbo. "Mi auguro per te che non dovrai scontrarti con Aran o con il nostro Sire, perchè ti assicuro che arriverai in pessima forma..." Le sussurrò. Twisted


Daigo e Seregon erano attorniati da una frotta di ragazzine umane. -...chisà quanti anni hanno...- Si ritrovò a pensare il drow, incuriosito. Oh caxxo...
Per lui, coetaneo di Seregorn e suo compagno d'arme dall'infanzia, risultava decisamente arduo capire i canoni d'invecchiamento degli umani. "Hm, scusatemi un attimo... mi apparto per una necessità fisiologica..." Commentò ad un tratto, sfoderando un sorriso innocente. Angioletto
Seregorn aggrottò un sopracciglio, ma il drow fece un gesto in drow sign che gli fece tornare un attimo di lucidità: dopotutto, anche se al momento appariva tale, Daigo non era affatto un moon elf dai capelli argentati e la pelle chiara. -Speriamo che abbia abbastanza alter self!- Si augurò cercando un modo per distrarre le ragazze. Un raggio di luce rosata gli offrì quell'opportunità. "Hey! Guardate è l'alba!" Esclamò indicando il disco purpureo che lentamente stava facendo capolino oltre le mura della città. Te lo giuro!
Quando Daigo li raggiunse nuovamente, l'amico lo osservò per qualche istante: era ancora chiaro di carnaggione, quindi non sarebbero stati linciati a vista. "Direi a questo punto di recuperare questi fantomatici cornetti!" Esclamò l'elfo oscuro camuffato, guardandosi intorno. Sbava
Seregorn si avvicinò alla panetteria suggeritagli da Jeremy, e guardò il codazzo dietro di lui facendo mente locale. "12 cornetti alla crema, 8 all'amarena, una quarantina al cioccolato..." Si fermò, indeciso. "Hm... al bayleis c'è?" Il fornaio lo guardò con occhi spalancati. O.O
"Ok, non c'è..." Riferì al suo seguito, spiacente. Rolleyes
"Prendilo al pistacchio..." Suggerì Daigo ironicamente, strizzandogli un occhio: la serata era stata veramente piacevole. Sorriso
Dovevano essere circa le sette e mezza di mattina, e loro erano stati tra gli ultimi a lasciare il locale: i primi ad andarsene erano stati l'elfo dai corti capelli dorati con le due belle ragazze che sembravano molto amiche. -Chiamalo fesso...- Riflettè tra se il drow sgranocchiando uno dei dolci al cioccolato acquistati da Seregorn. Poi erano spariti via via anche gli altri: il sacerdote gold elf e la mezz'elfa che lo accompagnava, l'altra coppia di spadaccini com quell'elfa tutto pepe, Silanna e Daimon, il festeggiato e Yhar... fino a che erano rimasti in pochi (ma buoni Asd)
Restarono a chiacchierare nella piazza cittadina per qualche tempo, mangiando dolci e bevendo latte, quando una coppia familiare sfilò per la piazza diretta verso una delle porte cittadine a passo sostenuto. Daigo li indicò all'amico, assestandogli una gomitata nel costato. "Porc! Mi hai fatto rovesciare il cappuccino!" Ringhiò Seregorn, ciò nonostante guardò nella direzione suggeritagli dall'amico. "UE!!! ELYANIS!" Urlò, e vide che i due bladesinger si bloccavano, voltandosi nella loro direzione. "VOLETE UN CORNETTO?" OK!
Shannyria fissò il suo accompagnatore, che assunse un'espressione severa. "Eddai! Tanto sono già in ritardo... l'alba è già sorta... almeno faccio colazione!" Gli fece notare, sbadigliando, prendendolo a braccetto per raggiungere gli altri. "Mica è colpa mia che da dentro stà città non si ci può teletrasportare!" Borbottò, riflettendo che in quel momento avrebbe gradito soltanto un bagno caldo e un letto in cui infilarsi in buona compagnia... Vicini vicini

...to be continued...

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MessaggioInviato: Gio Mar 22, 2007 4:40 am    Oggetto: [Racconti]...e relativi postumi ;) Rispondi citandoTorna in cima

[18 Alturiak 1506 - Vallata di Evereska]
Il sole era alto nel cielo, e il suo lucore biancastro era alquanto sgradevole per gli occhi stanchi del giovane elfo dai corti capelli oro ed ambra. Elledan riprese fiato, tentando invano di tener testa agli affondi precisi e rapidissimi del suo antagonista: le due spade di Aran fischiavano nell'aria, trovando aperture nella sua guardia che sarebbero state inpercettibili ai più, ma non di certo ad un Maestro Bladesinger del calibro del moon elf. Non ci siamo
Il principe elfico sbattè le palpebre e piroettò all'indietro per evitare un colpo, anche se la rapidità di quella mossa gli fece girare la testa. -Grunt... postumi della nottata brava...- Riflettè, sollevando una mano e abbassando la spada in segno di resa. "Nettamente tua, Aran..." Surrender
Il moon elf sbuffò divertito, lanciando un occhiata ad Ylianor che appariva anche lei stanca. "Ho vinto in meno tempo del solito, devo ammettere... deduco che la festa è stata bella!" Esclamò bonariamente. Sorriso
"Proprio bella!" Replicò allegramente Shannyria comparendo dal nulla poco distante da lui, mentre si stiracchiava pigramente. "Peccato che non sei venuto..." marameo!
Aran rise di gusto, ma prima che potesse ribattere una voce calda e musicale si intromise nel discorso. "Ben arrivata, Shannyria..." Commentò con un filo di sarcasmo il più anziano degli elfi lì presenti, andando a fronteggiare la minuta elfa tutto pepe. "...forse non l'hai notato, ma è quasi mezzogiorno..." Rolleyes
Shannyria sorrise innocente. "Mi sono persa qualcosa?" Chiese con aria casuale, fissando i suoi occhi da furetto in quelli blu oltremare di Gil Galad, che ghignò in risposta. Perfido
"Oh non temere, ora ti faccio recuperare..." Sussurrò dolcemente, sfoderando la semplice spada che portava al fianco facendole cenno di fare altrettanto. "...non mi perdonerei mai di lasciarti indietro con le lezioni..." Fece notare, un sorriso furbo che aleggiava sul suo volto senza tempo. Angioletto
La donna sospirò, rassegnata, ripensando ad alcune parole di Elyanis. -Maledetto fey'ri... odio quando hai ragione!- Ringhiò tra sè, avvicinandosi lentamente al suo maestro... T_T


[18 Alturiak 1506 - ristorante "Shining Blade" di Everlund]
Azariah stava leggendo pigramente le prenotazioni per quella serata, sorseggiando una tisana che avrebbe aiutato il suo stomaco in subbuglio a smaltire un minimo il disordine provocato dalla festa della notte prima. Ripensò alle persone che aveva conosciuto e agli elfi con cui ultimamente stava stringendo rapporti di amicizia e sorrise: non aveva moltissimi amici tra i suoi coetanei, ed era quindi molto contenta di avere una sorta di comitiva con cui uscire di tanto in tanto. MIIITIKOOO!
-Peccato che siano quasi tutti impegnati spesso lontano da qui...- Riflettè, e si perse per qualche tempo nei ricordi piacevoli della serata prima, e in quelli imbarazzanti. Arrossire
-Ma che testa calda Tyrell!- Concluse ripensando allo strano gioco in cui l'avevano coinvolta lui e il suo amico umano. -Ma forse sono io che sono troppo rigida verso certi comportamenti...- ...mmmm...
Le venne da paragonarsi a Shannyria: la bladesinger non si sarebbe minimamente imbarazzata in situazioni analoghe a quella in cui si era trovata lei, anzi... -In realtà, mi è sembrava molto propensa a strusciarsi addosso a Lord Dlardrageth...- Arrossì al pensiero di un elfa e un fey'ri insieme, non riuscendosi a immaginare come dovesse essere nell'intimità un mezzo demone. ops!
"Ma dopotutto sono due bladesinger del Re..." Tagliò corto, pensando che se Sire Gil Galad aveva accettato un fey'ri come suo allievo, non doveva certo essere male. sisi
Una voce familiare la colse come sempre di sprovvista. "Di quali bladesinger parli? Mi sembra di aver capito che ieri c'erano Elledan e Ylianor qui a Everlund..." Domandò Elaith, sorridendo alla sorella mentre prendeva posto sul divano difronte a lei. LOL
"Ciao fratellone! Non dovresti apparirmi alle spalle dal nulla, mi fai spaventare..." Azariah gli sorrise imbarazzata: conosceva abbastanza suo fratello da sapere che anche se aveva fatto quella domanda, probabilmente conosceva già la risposta, e anche altro. "No..." Vide che l'elfo dai capelli argentei inarcava un sopracciglio. inarca il sopracciglio
"...no... cioè si... insomma volevo dire: non parlavo di Ylianor e Elledan, anche se sono stati qui ieri... pensavo a Dama Aleunuath e Lord Dlardrageth... sono stata ad una festa a Silverymoon con tutti loro l'altra sera..." Aggiunse in un sussurro. -L'avrei dovuto avvertire prima... ora chi lo sente...- Gli lanciò un'occhiata di sbieco, giusto per stabilire se fosse arrabbiato. grunt
Elaith si limitò ad allargare un minimo i suoi splendidi occhi ambra, assumendo un aria sorpresa. "Ah si? E cosa si festeggiava? E' strano sentire di tutti questi bladesinger in una città N'Tel Quessir..." Fece notare con una notevole faccia da poker. Non sono stato io
Azariah face spallucce. "Se ho ben capito erano tutti amici di un amico di Tyrell... un mago umano di nome Lionel che si è appena diplomato all'accademia magica di quella città..." Spiegò sorridente, felice che il fratello sembrava non essersela presa a male. Sorriso
Per un attimo gli occhi del Serpente si socchiusero in due fessure luminose. "Spero ti sia divertita..." Commentò in tono neutro, e un sorriso accennò a comparire sul suo viso. "...ma la prossima volta mi farebbe piacere che mi avvertissi quando ti muovi da Everlund... sai che sono spesso fuori, e mi sarei preoccupato se non ti avessi trovato." L'elfo della luna sembrava aver accantonato la faccenda con stile. Cool
La giovane taverniere, forse rincuorata dal fatto che il fratello sembrava aver preso ottimamente quella storia, rise allegramente. "Ma quante storie che fai, Elaith! Ero insieme a quattro bladesinger..." Sottolineò. :o
Lui si alzò con grazia avvicinandosi a lei e carezzandole i capelli, scoccandole un bacio su quella cascata di fili di oro bianco. "Lo so, ma io da cosa l'avrei dovuto intuire?" Le fece notare fissandola negli occhi. "Mi sopravvaluti se pensi che io sappia sempre tutti i tuoi spostamenti..." Perfido
Azariah lo fissò per qualche istante. "Vuoi dire che davvero non sapevi?" Chiese sospettosa, ma l'altro elfo si limitò a sorridere di un sorriso misterioso... Evil


[29 Alturiak 1506 - Everdusk Halls di Silverymoon]
Il fey'ri camminava avanti in dietro a passi nervosi, come una tigre in gabbia: si sentiva oppresso, come prigioniero di catene invisibili. Elyanis fissò esasperato i molti libri che costellavano la scrivania al centro della biblioteca elfica di Silverymoon: oltre dieci giorni di ricerche non avevo portato a nient'altro che alla conferma che Ascallhorn, ad oggi Hellgate Keep, esisteva ancora come fortezza diroccata. ...mmmm...
Tirò un pugno rabbioso sul tavolo, facendo riecheggiare il rumore sordo nelle stanze vuote: più che rileggere per l'ennesima volta le carte e dare un altra scorsa al libro che Tyrell gli aveva passato non poteva fare... il gruppo era disperso e lui non poteva allontanarsi da Aedhan, nominato suo tutore da Saevel. Grrr
Poco lontano, dalla balconata superiore, Mitran Aelorothi lo osservava guardandosi bene però dal farsi scorgere. "Shurak-lak!" Ruggì in demonico, facendo seguire a quella una sequela di bestemmie in quel linguaggio cupo e gutturale. Polemic mode ON
Lo scoccare della mezzanotte gli venne confermato da una fitta che lo fece piegare in due dal dolore mentre un rivolo di sangue gli scorreva lentamente da un lato della bocca, purpureo quanto gli occhi dell'elfo-demone; riuscì ad afferrare il bordo del tavolo per non crollare in ginocchio e strinse i denti, costringendosi a restare in piedi. XD
Mitran osservò colpito quella scena da un'angolo in ombra: non aveva mai visto l'effetto di una costrizione magica lavorare su un elfo. -...anche se in effetti Lord Dlardrageth non è esattamente un elfo...- Si ritrovò a pensare. -Temo che mio cugino abbia fatto un'azzardo troppo grande accettando questa missione... Elyanis è dannato...- Non ci siamo
Mentre quel giudizio lapidario prendeva coscienza nella sua mente, i suoi occhi d'oro si trovarono a fronteggiare quelli porpora del fey'ri, che aveva sollevato lo sguardo penetrante verso la balconata, superando le ombre entro cui il clerico sperava di essere celato. Evil
Mitran si sentì raggelare nell'osservare quegli occhi tormentati, e si defilò rapidamente, lasciando il comandante solo con la sua rabbia montante. -Stai attendendo che cada, gold elf?!?- Ringhiò tra sè Elyanis, stringendo una mano a pugno. "Non ti darò questa soddisfazione..." Lanciò un'altra occhiata rabbiosa alle carte: nel buio in cui barcollava, aveva solo due possibili alternative, ed entrambe rappresentavano dopo quasi cinquemila anni solo una fievole speranza. Sbonk
Avvertì una presenza alle sue spalle, e si voltò di scatto per affrontarla: iniziava ad essere seriamente urtato dal finto buonismo di Mitran Aleorothi, e di certo non voleva la sua pietà! "Se sei qui per compatirmi, puoi anche girare i tacchi." Ringhiò di getto, rendendosi conto solo in quel momento di aver parlato in Seldruin. Ahahah
Aedhan sbattè le palpebre. "Hey calmati! Ero qui solo per darti una mano... sono giorni che scleri su quei libri..." Replicò lo shamano, sorridendo appena, fissando preoccupato il rivolo di sangue che sporcava il viso del fey'ri. MIIITIKOOO!
Elyanis espirò profondamente, tentando di calmarsi. "Scusa, credevo fossi..." Lasciò la frase a metà: chiunque fosse stato, lui non avrebbe dovuto aggredirlo a quel modo. Si lasciò cadere pesantemente su una sedia, reclinando appena il capo all'indietro socchiudendo gli occhi. mazzate
Lo shamano si avvicinò lentamente, sospirando. "Anche a me non stà molto simpatico..." Commentò, solidale. "...ma non è così male alla fine..." Assicurò, lanciando un banale incantesimo di cura al fey'ri, che riaprì gli occhi fissandolo silenziosamente. "Scoperto qualcosa allora?" Lo incoraggiò, allargando il suo sorriso bianchissimo. LOL
Il bladesinger indicò un punto sulla mappa aperta dinnanzi a loro. "Adesso lo chiamano Hellgate Keep... credo che siano solo rovine, ma la struttura si sviluppava per parecchi livelli nel sottosuolo, dove Agrael aveva i laboratori... dubito che dopo cinquemila anni sia restato qualcosa, ma è l'unica traccia che ho..." Ammise amaramente. Sigh
Aedhan rise. "Scusa se te lo dico, ma tendi ad essere un pò troppo pessimista! Dopotutto tu hai cinquemila anni e ne dimostri si e no un trecento... per analogia, se la struttura era in stasi dovrebbe dimostrarne trecento almeno all'interno nella zona sotto sigillo." Fece notare, i suoi occhi blu che brillavano vivaci. :o
Elyanis rimase immobile a fissare il lythari per qualche secondo: preso dallo sconforto com'era non aveva riflettuto su una simile evenienza. "Potresti avere ragione..." Ammise sorridendo appena. ...mmmm...
Lo shamano fece spallucce "Non ci resta che andarlo a verificare di persona..." Propose. "...mi sà che tu, come me, ti stai abbastanza annoiando a restare qui inattivo... è venuto il momento di andare a verificare tante teorie con una prova sul campo!" Aedhan si alzò in piedi, afferrando una spalla del fey'ri in un gesto solidale. "Sono sicuro che se li contatti, i ragazzi ti aiuteranno volentieri..." OK!

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Lun Apr 02, 2007 11:14 am, modificato 1 volta in totale
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