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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Lun Lug 10, 2006 5:58 am    Oggetto: [Racconto] Tutto in una notte... Rispondi citandoTorna in cima

[16 Ches 1503 (Anno del Pugnale Nascosto), è da poco passata la mezzanotte]
I rumori dei passi attutiti dei carcerieri, nel buio della cella, risuonavano stranamente distorti dai muri di pietra e dalla porta che la isolava dal resto del mondo. La figura incatenata si mosse appena, chiudendo le palpebre di scatto quando la feritoia si aprì facendo filtrare un raggio di luce che le colpì dolorosamente gli occhi. Si morse le labbra riarse dalla sete, tentando di far mente locale su quanto tempo potesse essere passato da quando era rinchiusa li: tre giorni, forse quattro?
Un sogghigno si dipinse sul suo volto provato, ricordando una delle lezioni di anatomia di suo padre. -La regola del tre: tre minuti senz'aria, tre giorni senz'acqua, tre settimane senza cibo...- Lei era senz'acqua e solo una volta le era stata servita una parvenza di cibo che era restato per svariato tempo senza essere toccato in un angolo della topaia che la ospitava. Come si fosse procurata l'acqua quando la sete era diventata intollerabile era faccenda che non avrebbe di certo divulgato, ma razionalmente sapeva che non sarebbe riuscita a resistere ancora a lungo così, anche perchè il suo carceriere l'aveva immobilizzata con le catene al muro in una nuova creativa forma di tortura.
I polsi le dolevano dove le catene scavavano nella sua carne, e sentiva che le mosche avevano ripreso a pasteggiare con i brandelli di pelle e sangue raggrumato del suo corpo.
Il rumore della porta che si apriva le confermò che il suo carceriere non aveva perso le speranze di ottenere da lei qualche tipo di informazione.
La schiena le doleva per le ferite procurate dalle sferzate del gatto a nove code. Inspirò -Talvolta vale la pena di spezzarsi pur di non piegarsi-.
Aprì suoi incredibili occhi di ghiaccio per concedere il suo usuale sguardo di disprezzo alla figura sulla porta...

Less lanciò un occhiata al giovane elfo, che passeggiava avanti e indietro per la sala tattica del castello Coldspear consultando alcuni dispacci, l'espressione ferita di un leone in gabbia che aleggiava sul suo viso. "Dovresti riposare, ragazzo. Se arrivi ad Arabel distrutto non servirai a nulla." Fece notare, inclemente: conosceva abbastanza il figlio di Gil Galad da sapere che la sua franchezza sarebbe stata apprezzata.
Elledan si passò una mano per i corti capelli ambra, sforzandosi di sorridere. "Hai ragione, ma non riesco proprio... quindi tanto vale che almeno sfrutti il tempo in modo utile..."
Il mago inarcò un sopracciglio. "Come intendi regolarti con il ponte?." Domandò, indicando un punto sulla mappa.
L'elfo d'oro sogghignò. "Shaula aprirà il campo, io e te concluderemo l'azione lasciando il ponte libero alla cavalleria." Tracciò con un dito il percorso dal ponte verso Arabel. "Se qualcuno dovesse sfuggirci verrà bloccato dagli occupanti della rocca. Nostro invece l'onere di eliminare i messaggeri magici che ho individuato con scrying. Agiremo poco prima dell'alba..."
L'arcimago vestito di nero annuì foscamente, ascoltando silenzioso i particolari del piano ...

Sylvia lanciò un ultima occhiata ammirata all'elfo dai capelli color della notte che era stato il suo improbabile compagno in quella delicata missione: indubbiamente un assassino efficiente, dovette ammettere. Poi si voltò, andando a cercare un'altro elfo che avrebbe dovuto scortare sino ad Arabel.
Lo trovò immobile al capezzale del sacerdote che aveva affrontato in singolo le molte creature non morte che infestavano quel luogo dimenticato dalla luce. Fissò con occhio clinico il malato, che appariva come svuotato della sua stessa forza vitale, e scosse la testa. "Capisco che non è il momento migliore, ma dobbiamo andare. Gli ordini del tuo capitano erano di portarti via non appena avessimo preso la rocca." Notò che l'affascinante lanciere alzava appena lo sguardo su di lei.
"L'ho quasi ucciso..." Ringhiò più tra sè che alla donna, fissando l'elfo comatoso. "...non credevo che quella maledetta pozione fosse scaduta." Borbottò tra sè.
"Le pozioni non scadono, al limite non funzionano." L'assassina assunse un espressione scettica. "Dovremo camminare per qualche ora nel piano delle ombre. Ti aspetto qui fuori mentre ti prepari."
Tyrell annuì pensieroso, vedendola sparire nelle ombre dell'ingresso non vista così com'era arrivata.

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MessaggioInviato: Mar Lug 11, 2006 9:03 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Cronaca di una micropartita online da parte del vostro fey'ri prigioniero. Si ringraziano Roberto per la partecipazione, e Enrico per i commenti MIIITIKOOO! ]
Gli occhi di Tyrell si socchiusero in un luccichio rossastro, mentre tentava di scacciare la prima idea balzatagli per la testa quando aveva visto comparire dal nulla Sylvia: spingerla sul letto dove riposava Saevel, sbalzare il fratello giù e violentare l'assassina. Evil
Gli ci volle notevole autocontrollo per non dare spazio all’istinto della succube che aveva imprigionata dentro di se, limitandosi a radunare le sue cose lasciando che lei sfilasse fuori dalla stanza. Sbonk
Non ebbe tanta fortuna quando la raggiunse nell’androne: più passava il tempo, più gli era difficile evitare che determinati istinti affiorassero prepotentemente. Si avvicinò alla donna, bloccandola nell’angolo oscuro dove lo stava attendendo. Twisted
"Quell'ombra sembra confortevole..." Fece notare, baciandola prima lentamente, poi con sempre crescente passione. E mentre i minuti scorrevano impietosi, l’aspetto elfico di Tyrell cadde, lasciando spazio a quella che adesso era la sua forma naturale. Grosse ali scarlatte, membranose, abbracciarono la donna ombra mentre i due si lasciavano andare alla passione… SOTOMAYOR!

Il viaggio nelle ombre procedeva spedito, ma nonostante Tyrell avesse nuovamente assunto il ruolo e l’aspetto di uno scostante elfo d’oro dai capelli corvini, una parte di sé continuava ad urlargli che, nonostante le rimostranze di Sylvia, la nottata sarebbe passata molto meglio impegnandosi per tutta la sua durata in ben altra attività ginnica. Polemic mode ON
Il mezzo demone ringhiò, tentando di farsi bastare il tempo che lei gli aveva concesso prima di fargli notare (con un pugnale alla gola Cartellino rosso ) che una missione li attendeva. Per distrarsi iniziò a chiacchierare con la sua guida nel grottesco Piano delle Ombre. XD
Dopo qualche tempo sapeva molto di più della misteriosa assassina: lei era frutto di una notte di passione di una nobildonna cormyriana, che aveva tradito il marito, un barone di Arabel, con un misterioso elfo della luna. Surprised
Alla sua nascita il barone, che si era scoperto sterile, per nascondere l’onta fece mozzare le punte delle orecchie della bimba e la riconobbe come propria, facendo però rinchiudere sua madre in un convento con la scusa di complicazioni di parto. Stai malee!
A sedici anni, il padre la dette in sposa al Conte de Marillis, un vecchio lascivo molto più anziano di lei, ma in una ironica ciclicità, Sylvia conobbe ad una festa un giovane e si innamorò di lui. Wow!
Si fece convincere ad eliminare il vecchio, ma quell'azione efferata segnò la sua condanna: scoperta dall’allora Duca di Arabel, per aver salva la vita dalla condanna per omicidio fu costretta ad un insano patto che la legò per sempre a lui, e la fece diventare quello che era adesso… Sigh

“E’ curioso… anche io sono per metà elfo, ma l’altra metà è senz’altro peggiore della tua…” Fece notare Tyrell sogghignando. Perfido
“Mai visto uno della tua razza in effetti…” Sylvia fece spallucce: dopo il rituale l’aveva tramutata in un ombra, meravigliarla era davvero difficile. “Ma almeno, a quanto vedo, tu hai qualcuno di cui fidarti e gente che si fida di te… nella mia vita non c’è mai stato spazio per la fiducia. Paradossalmente adesso la persona di cui più mi fido è un mio nemico, l’unico che mi abbia concesso un’opportunità senza ricorrere a vincoli magici…”
Tyrell le parlò dei Dladrageth, la famiglia di elfi d’oro che aveva dato origine alla razza conosciuta come fey’ri, e in qualche maniera l’argomento si spostò inaspettatamente sull’amore tra creature di razze diverse. Sylvia rimaneva ferma sull’ipotesi che sebbene il sesso la divertisse, l’amore non faceva per lei: troppe delusioni e infinite preoccupazioni. Non ci siamo
L’elfo constatò divertito che entrambi si trovavano d’accordo su almeno un punto, che ultimamente era d’interesse primario la sua metà demonica. Asd
Il mezzo succube tirò fuori da una tasca i suoi fidi tarocchi, mischiandoli con fare casuale sotto lo sguardo incuriosito di Sylvia, continuando a parlare. Quando ne estrasse una carta, fu attento che fosse proprio quella dell’amore. “Pare che invece ti innamorerai molto presto...” Fece notare, buttandola sul casuale. Non c'ero...
La mezzelfa sbuffò. “Spero proprio di no! L’ultima volta ha significato solo guai per me…” Non ci siamo
"Forse qualcosa è cambiato.” Tyrell fece spallucce, un sorriso furbesco sul suo viso. “Ad esempio: adesso la mia vita è nelle tue mani.... quindi si può dire che mi sto fidando di te. Non è una bella sensazione? E non ti è costata quasi nulla ... come dico sempre io... se non vai a letto con una persona, non puoi dire di conoscerla a fondo…" Rolleyes
“Si dicono sempre un sacco di sciocchezze a letto!” Sylvia rise prima di indicare qualcosa. “Siamo arrivati.” Annunciò, i suoi occhi che rilucevano oscuri nella realtà alterata del piano delle ombre. Evil
Il mezzo demone la guardò. “Se sopravvivo, abbiamo una chiacchierata in sospeso, e non solo…” Commentò malizioso, uscendo dalle ombre. Twisted
“Vedi di sopravvivere allora…” Le sentì sussurrare mentre lo seguiva… Devil

Saevel si agitava in un reverie inquieto, un alternanza di immagini grottesche che si inseguivano nella sua mente senza un ordine preciso, confondendosi in un marasma di chiaroscuri. La strana sensazione che il suo sangue fosse diventato più denso e nero non lo abbandonava, come la spossatezza legata ai muscoli e alla pelle straziati dall’avido tocco dei non morti. Buaaa!!!
Ombre che fluttuavano, comparivano dal nulla, attaccavano e poi sparivano. E orchi… non ricordava vi fossero orchi, ma sentiva chiaramente le loro roche risate di scherno. Eh?
–Pretoriani… dovrebbero essere pretoriani…- Continuava a ripetergli il suo cervello allenato alla logica. Vide come in lontananza una grossa città, ebbe l’impressione che fosse Arabel: era sotto assedio. –Strano. Non sono mai stato nel Cormyr… da cosa mi viene questa convinzione?- Umani e elfi cadevano tra le fiamme e il massacro di una battaglia che pareva persa in partenza. Surprised
Oscurità e fiamme avvolgevano ogni cosa in una apocalittica visione di sconfitta. Le risate degli orchi e gli urli dei non morti al loro servizio risuonavano cupe, mentre il suo sguardo si incrociò con quello dell’grottesco generale nemico. Evil
L’essere avanzò deciso raggiungendo alle spalle quello che nonostante il diverso retaggio ormai considerava un amico.
–MICHAEL!- Urlò rabbiosamente Saevel, ma si rese conto che nonostante i suoi sforzi nessuno poteva sentirlo.
–ATTENTO!- La mazza calò inesorabile, abbattendo in un sol colpo le ultime speranze della resistenza di umani ed elfi. Ouch!
–NON PUO’ ESSERE VERO!- Sentiva le lacrime scorrergli sul viso, e la rabbia crescere in lui: vide i suoi compagni di avventura cadere uno ad uno sul campo. XD
Tyrell, Seregorn, Daimon… tutti soverchiati da forze nettamente superiori, e lui non poteva far nulla per evitarlo.
–Oh Corellon… non può finire così…- Buaaa!!!
Inatteso, unico conforto in tanta oscurità, giunse un canto lontano. Si voltò appena: un bladesinger solitario camminava al centro del campo di battaglia, incurante dell’infuriare della guerra. Attenzione!
Gli occhi del giovane clerico incrociarono uno sguardo di cobalto incredibilmente profondo, l’elfo conficcò la lama azzurra della sua spada nel terreno, tendendogli una mano in mezzo a tanta oscurità e morte. “Non finirà così.” Cool
Improvvisa, fu la luce dell’alba a salutare il risveglio del sacerdote elfo, mentre le sue palpebre si aprivano lentamente su una stanza spoglia di una rocca umana… mazzate

Un cambio di posizione delle ombre nella stanza.
Prima di vederli, ne avvertì la presenza e, nonostante le rimostranze dei suoi muscoli martoriati, si mise sul chi vive, strizzando gli occhi nella penombra per individuare le figure celate alla sua vista.
La più alta delle due le si avvicinò, studiandola, mentre lei continuava a seguire i suoi movimenti con occhi ridotti a due schegge di ghiaccio. Evil
Tyrell si sorprese nel vedere quanto fosse bella e fiera, nonostante fosse incatenata, ferita e sanguinante, gli splendidi capelli rossi rasati a zero su un volto scavato dalla sete e segnato dalle torture cui dovevano averla sottoposta. Sigh
Occhi grigi lo fissavano con la stessa diffidenza di un felino in gabbia pronto a scattare, come se stessero soppesandolo. Dopo che aveva studiato per tempo sufficiente la donna elfica, la sciolse dalle catene. Lei brancolò, ma non cadde svenuta tra le sue braccia come si sarebbe atteso, rimanendo invece in piedi con caparbia fierezza. Parla con questa!
Il mezzo succube sbuffò assumendone l'aspetto, fissandola un altro istante per poi soppesarsi i seni con una mano prima di infilarsi nelle catene. Sbava
Lady Nimesin inarcò un sopracciglio. “Per il suo bene, le consiglio di mantenere un contegno più decoroso. La sua copertura cadrebbe immediatamente.” La voce della donna era ferma, seppur sussurrata. inarca il sopracciglio
Tyrell sbuffò nuovamente. “Oh non tema, mi basterà essere terribilmente noioso… adesso andate non vorrei che ci sentano…” Blah blah
L’elfa rasata a zero si esibì in un sorriso felino soddisfatto. Namarie, tenna' ento lye omenta…Sussurrò seguendo poi Sylvia nelle ombre…

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MessaggioInviato: Ven Lug 14, 2006 10:21 pm    Oggetto: Re: [Racconto] Tutto in una notte... Rispondi citandoTorna in cima

[16 Ches 1503 (Anno del Pugnale Nascosto)]
Elledan incrociò lo sguardo con quello del suo ospite inatteso. Occhi azzurri e luminosi incontrarono occhi d'ambra da rapace, prima che l'elfo conosciuto come il Serpente si esibisse nel suo familiare sorriso ferino.
"Non dovresti essere qui..." Fece notare il principe elfico, passandosi nervosamente una mano tra i corti capelli biondi. "...non posso nè voglio coinvolgere altri elfi in questa guerra, anche se -come sempre- il tuo aiuto e le tue informazioni si sono rivelate fondamentali."
Elaith si limitò a fare spallucce. "Difendo solo i miei interessi, arykerym..." Replicò freddamente, alzandosi in piedi ed eseguendo un rapido saluto militare che ad un attento conoscitore di etichetta elfica sarebbe sembrato inappropriato per un elfo del suo grado.
Questo gli valse un'occhiata sorta di Elledan, che però si limitò ad annuire. "Namarie, Elaith...".

Ylianor osservò per qualche istante lo splendido zaffiro incantato e la pergamena che che le erano state consegnate da Tyrell a nome di Lord Craulnober, e soggnignò appena facendo volare il pensiero al misterioso elfo dai lunghi capelli d'argento; molti trovavano il Serpente spietato, freddo e calcolatore, ma la bladesinger si era sempre sentita stranamente affine a lui ed ormai Elaith era tra le persone che più apprezzava nella sua vita.
Seguì Sylvia nel suo salto nelle ombre: quando riemersero nella cella accanto quella in cui era prigioniero Tyrell, l'elfa esegui un banale cantrip e rilasciò il potere dell'incanto imprigionato nella gemma.
La lama della moonblade brillò per qualche istante, prima che le due donne sparissero nuovamene nelle ombre...

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Lun Gen 29, 2007 2:36 am, modificato 2 volte in totale
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MessaggioInviato: Mar Lug 18, 2006 10:27 am    Oggetto: [Racconto] Il tramonto e l'alba... Rispondi citandoTorna in cima

[20 Ches 1503 (Anno del Pugnale Nascosto), città di Arabel]
Il cavaliere strappò con violenza la lancia dal petto del suo enorme avversario, che vacillò pur rimanendo ancora per qualche istante difronte a lui immoto, la sua grande morningstar nera ancora alzata a minacciarlo.
Poi la malevola radianza verde nei suoi occhi si affievolì e si spense, e il Duca Geerth stramazzò al suolo in un cupo rumore metallico.
Michaèl riprese il fiato, respirando a fatica. Steso in terra al suo fianco, Yoshi riaprì giusto un occhio, le sue scaglie dorate incrostate di sangue. "E' finita..." Sussurrò il cavaliere di Tyr, incredulo, mentre il lucore ghiacciato della sua lancia si andava lentamente affievolendo fin quando il Barone Coldspear, esausto, la lasciò cadere a terra.
Sentì qualcuno afferrargli il braccio, e l'energia di un incantesimo curativo fluire su per i muscoli esausti. Si voltò ad incontrare lo sguardo del suo migliore amico: l'elfo dai corti capelli dorati era sporco di sangue, ferito almeno quanto lui ma il suo sorriso rischiarava quella giornata di sangue. "Lle ume quel..."
Michaèl annuì, guardandosi intorno. I morti di entrambi gli schieramenti affollavano il campo di battaglia, ma riuscì a rintracciare la figura che cercava. La donna elfica ammantata di stelle avanzò con grazia verso di loro, abbattendo apparentemente senza sforzo l'ultimo dei mirmidoni che la separavano dai due amici. Quando giunse al loro fianco, accennò un saluto militare, i suoi occhi di ghiaccio che rilucevano di una strana luce porpora mentre fissava il cadavere del Duca nemico.
Elledan sollevò la sua esotica lama di adamantio al cielo, in direzione del castello volante, lanciando un urlo di vittoria che riecheggiò per l'enorme piazza arabelliana, presto seguito da centinaia di esclamazioni simili...

Il sole era calato in un tramonto rosso quando il generale nemico cadde. Il mago vestito di nero si concesse un raro sorriso soddisfatto, affacciato alla balaustra dell'imponente castello volante.
ll grosso drago blu volteggiò poco distante da lui, stallando per qualche istante con una grazia innaturale per una creatura della sua taglia, scuotendo l'aria con le sue grosse ali membranose prima di accucciarsi al fianco della figura in nero solitaria. "E' stata una bella battaglia, maestro..." Sussurrò in draconico il maestoso Shaula, sbattendo appena le palpebre sui suoi gialli occhi da rettile.
Less reclinò appena il capo ad osservare il rettile, accennando appena un assenso.
Una voce tuonò inattesa dalla piazza della città sotto di loro. "SE MI DISTRUGGI IL TORRIONE GIURO CHE TI SMONTO, DRAGO!"
Il mago nero sogghignò di un sorriso speculare a quello di Shaula mentre entrambi abbassavano lo sguardo ad incrociare quello del cavaliere in armatura nera coperta di sangue. -Non c'è che dire: ha lo stesso savoir fair di Salinger...- Riflettè Less, con la cupa ironia che ultimamente lo contraddistingueva.

Le frecce degli elfi erano volate precise e letali anche in quella battaglia, come sempre. Seldara sorrise soddisfatta sentendo l'urlo di vittoria del biondo comandante elfico, cui seguirono quelli del fiero cavaliere umano e della dama elfica dagli occhi di ghiaccio.
Si unì a quell'urlo di vittoria, presto seguita da tutti gli elfi appostati sulla rocca volante degli umani.
A loro si unirono i cavalieri umani, e i lancieri, e le molte persone ancora vive nella piazza fino a che l'intera Arabel non fù un solo boato, coronato dal ruggito di vittoria dei tre draghi: uno enorme e blu come il cielo sopra le loro teste, e due più piccoli e lumininosi, d'oro come il sole il drago che era stato cavalcatura del cavaliere e argento iridato come la luna la piccola Tara, che più volte aveva difeso gli arcieri con le sue illusioni.
La ranger degli elfi cercò una persona giù nella piazza. Il suo sguardo si incrociò con quello blu di Tallyon, che sollevò la sua spada sporca di sangue in saluto dei suoi sottoposti.
"Quel fara..." Commentò tra sé l'uccisore di uomini dai capelli corvini, annuendo soddisfatto per l'operato dei suoi sottoposti: anche quel giorno, gli elfi della Lonelywood si erano distinti per coraggio e perizia.

Aramis fissò con malcelata soddisfazione il macello di elettricità, fuoco, fiamme e macerie che aveva contraddistinto le sue azioni di guerriglia e sospirò soddisfatto: aveva lasciato il segno, come sempre, e aiutato quella testa gloriosa del suo amico Michaèl nella sua battaglia. -Ora spero solo che stia bene, ma a giudicare dalle urla di gioia che provengono dal centro della città direi che stiamo vincendo...- Riflettè allegramente, continuando a camminare invisibile ai più sulle mura della città di Arabel.
Ad un tratto, individuò la figura che cercava: Maya era in compagnia del massiccio clerico di Tyr di nome Arthorius e del sacerdote di Corellon gold elf di cui non ricordava il nome, intenta a badare ai molti feriti. Il ladro la raggiunse, silenzioso come sempre, e rimase ad osservarla per qualche tempo non visto prima di parlare. "Hey, se tutto è andato come penso, che ne dici di una cena per festeggiare?" Le sussurrò, rischiando di essere falciato dalla lama della sacerdotessa, decisamente paranoica quel giorno.
"Stupido! Potevo uccideti!" Ringhiò lei. "Non perdi l'abitudine di apparire alle spalle non visto!" Gli occhi rossi di Maya si appuntarono furenti in quelli scuri del mezzelfo.
Poi Aramis rise di gusto. "E' una prerogativa di noi Dark, Maya! Il mio maestro non andrebbe fiero di me se facessi altrimenti..."
La mezzadrow sbuffò. "No, Aramis. Rimarrò qui a badare ai feriti." Replicò poi seccamente, attirandosi un'occhiata divertita del ladro.

La battaglia era continuata in schermaglie sempre più isolate fino all'alba. I soldati umani fecero passare in rispettoso silenzio la donna dai capelli rasati in una strana armatura che sembrava vetro ormai interamente ricoperto di sangue, ammirandone l'aliena, fredda bellezza.
La luce del sole nascente si specchiò per qualche istante nei suoi occhi di ghiaccio, mentre lei osservava con apparente distacco la scena della battaglia, seguendo a debita distanza l'ultimo dei loro ufficiali che ancora camminava per il campo di battaglia, in cerca di qualcosa.
Sorrise malinconicamente guardando le molte ferite subite dall'elfo, e deglutì appena quando le si ripropose un pensiero che più volte l'aveva attanagliata durante la sua prigionia.
Due occhi di cobalto si voltarono ad incrociare il suo sguardo, come se avessero percepito i suoi pensieri, ed Elledan le regalò uno stanco sorriso, voltandosi verso di lei. "Lady Nimesin, dovrebbe riposare..." Fece notare. "... non vorrei ricorrere al parere medico di Sir Miritar per farla ritirare al castello, com'è stato necessario nel caso di Michaèl..." Ironizzò.
L'elfa gli sorrise appena. "Il mio posto è al tuo fianco, arykerym..." Fece notare, attirandosi un'occhiata strana del bladesinger.
Prima che Elledan potesse replicare qualcosa, però, il suo sguardo fu attirato altrove. Il bladesinger esausto scattò in quella direzione, chinandosi ad osservare una creatura alata riversa al suolo [*].
Scostò il mantello, e ebbe conferma di aver finalmente trovato quello che stava cercando. Elledan sollevò il fey'ri svenuto non senza qualche difficoltà, e si voltò verso Ylianor, ben sapendo che nessuno dei due aveva più teleport a disposizione. "Prendi la mia arpa, concentrati sul piazzale del castello e suona un accordo in sol..." Le ordinò, aggrappandosi al suo braccio per bilanciare il peso delle ali di Tyrell.
Ylianor fissò l'elfo demonico, preoccupata, recuperando il più rapidamente possibile il piccolo strumento a corde...

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MessaggioInviato: Sab Ago 05, 2006 2:14 am    Oggetto: [Racconto] Canto mattutino di una bladesinger. Rispondi citandoTorna in cima

[Valle di Evereska - 1 Uktar 1504]
La valle montana era silenziosa, mentre una pioggia sottile e fitta bagnava la città immota di Evereska. Gli allenamenti dei bladesinger erano finiti il giorno prima, eppure Ylianor si era trattenuta nella antica capitale elfica, lasciando che gli altri suo colleghi andassero via la sera prima.
Elledan l'aveva guardata a lungo senza proferir parola prima di allontanarsi a sua volta diretto alla Lonelywood: lei sapeva che aveva capito benissimo il motivo del suo attardarsi, e sorrise riflettendo sul fatto che aveva accettato la sua decisione senza far polemiche.
Inspirò l'aria mattutina dalla balconata più alta della sua casata, la stessa da cui oltre un centennio fà l'allora Lord Nimesin si affacciò per conteplare un ultima volta la sua città prima di lasciarla per sempre, alla volta di Evermeet.
L'elfa sollevò gli occhi, spingendo il suo sguardo all'orizzonte, oltre le mura bianche della città. Piccoli arcobaleni spezzavano i merli nel punto dove la pioggia cessava lasciando spazio al sereno, il tempo che la natura aveva dedicato a quella giornata fuori dal mythal.
Una brezza fredda la raggiunse in un freddo abbraccio che a suo modo le sembrò familiare. Il vuoto che il Generale di Evereska aveva lasciato nel suo cuore era difficilmente colmabile, buio e freddo come molte delle cose che avevano contraddistinto Kymil.
Sapeva di star piangendo, ma c'era ben poco che potesse fare per impedirselo, ma quando il dolore fu quasi intollerabile un'immagine si formò nella sua mente, inattesa, riscaldando il suo cuore: non ne avevano mai parlato fino ad ora, eppure mai come adesso quel ricordo condiviso andò a riempire le schegge di buio nella sua anima...
    L'elfo d'oro spettrale si avvicinò per un istante al giovane principe, eseguendo un saluto militare. "Col suo permesso, andrò io." Esclamò semplicemente, ricevendone un cenno di assenso in risposta. "Sei molto simile a tuo padre..." Gli sussurrò malinconicamente fissando i suoi occhi neri in quelli azzurri del giovane bladesinger. "Bada a lei, quando non ci sarò più..." Gli bisbigliò, prima di voltarsi per afferrare la potente staffa magica portagli da Sardior.
    Kymil sparì nel globo nero silenziosamente, senza voltarsi indietro, sotto lo sguardo attonito di tutti. Ylianor si lasciò sfuggire una lacrima, mentre tutti gli altri salivano lentamente sulla nave gith, senza parole...
La bladesinger rientrò in casa, lanciando uno sguardo alla chitarra regalatale da Elledan tempo addietro. Sorrise appena, afferrando lo strumento, sedendosi ed intonando una canzone improvvisata che le scaturì dal cuore.

I can be an asshole of the grandest kind
I can withhold like it's going out of style
I can be the moodiest baby and you've never met anyone
who is as negative as I am sometimes

You see everything, you see every part
You see all my light and you love my dark
You dig everything of which I'm ashamed
There's not anything to which you can't relate
And you're still here

I am the wisest woman you've ever met.
I am the kindest soul with whom you've connected.
I have the bravest heart that you've ever seen
And you've never met anyone
Who's as positive as I am sometimes.

You see everything, you see every part
You see all my light and you love my dark
You dig everything of which I'm ashamed
There's not anything to which you can't relate
And you're still here

I blame everyone else, not my own partaking
My passive-aggressiveness can be devastating
I'm terrified and mistrusting
And you've never met anyone as,
As closed down as I am sometimes.

You see everything, you see every part
You see all my light and you love my dark
You dig everything of which I'm ashamed
There's not anything to which you can't relate
And you're still here

What I resist, persists, and speaks louder than I know
What I resist, you love, no matter how low or high I go

I'm the funniest woman you've ever known.
I am the dullest woman you've ever known.
I'm the most gorgeous woman you've ever known
And you've never met anyone as, as everything as I am sometimes.

You see everything, you see every part
You see all my light and you love my dark
You dig everything of which I'm ashamed
There's not anything to which you can't relate
And you're still here

And you're still here...
And you're still here...
[*]

Molto lontano, un elfo riaprì i suoi occhi azzurrissimi, rialzandosi dopo aver ascoltato una musica che lui solo poteva sentire. Fissò per qualche istante la superficie ghiacciata del laghetto che aveva difronte, poi si voltò diretto verso la Lonelywood, la sua espressione ad un tempo malinconica ed estremamente felice...

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[*] EVERYTHING (Alanis Morisette)

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Gio Ago 10, 2006 5:57 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Dom Ago 06, 2006 11:39 am    Oggetto: [Racconto] La luna, il bosco, e il lupo... Rispondi citandoTorna in cima

-mail ispirata dalla canzone "Behind blue eyes" dei Limp Bizkit, che considero il tema del vostro amico "lupo"- Wink

[12 Ches 1505- Bosco a Nord Ovest di Sylveymoon]
La luna brillava alta nel cielo, una grossa sfera argentea che spiccava nel blu oltremare del cielo notturno terso, costellato di stelle. grunt
Il quartetto si muoveva silenziosamente nel bosco, sperando in un colpo di fortuna. Seregorn osservò per un attimo la luna, indirizzando una preghiera alla Dama d'Argento proprio mentre un ennesimo ululato risuonava nel bosco.
Improvvisamente il moon elf si blocco di scatto, alzando una mano, e al suo fianco Daimon, ora nuovamente in forma di drow, fece altrettanto. Parla con questa!
Due lupi sfrecciarono nel sottobosco, sparendo nella macchia. Il ranger di Eilistraee li indicò, facendo un cenno a Tyrell, che spiegò le ali alzandosi in volo mentre lui, Daimon e Lionell avanzavano rapidamente a piedi...

Tyrell spalancò gli occhi alla scena che gli prospettava dalla sua visuale privilegiata: un lupo nero era schiacciato a ridosso di un albero, e ringhiava terrorizzato, mentre l'elfo che avevano conosciuto come Aedhan era rannicchiato in posizione ferina difronte a lui, fissandolo con occhi lucenti. Evil
Al fey'ri sembrò di sentire l'elfo ringhiare sommessamente mentre si avvicinava carponi al lupo, sempre più rannicchiato. La sunguard estrasse la sua lancia, puntandola sull'elfo deciso a trapassarlo approfittando della sua distrazione, ma ebbe un ripensamento. "Amico o nemico?" Tuonò prima di decidersi a calare in picchiata. Paranoia
Le orecchie puntute di Aedhan ebbero come un sussulto ma l'elfo non si voltò. "No! Non avvicinarti o scapperà!" Intimò ringhiando qualche altra cosa al lupo prima di voltare appena il capo verso Tyrell, che nel frattempo era atterrato al suo fianco. D'oh
Due occhi blu fissarono quelli ghiaccio del fey'ri, uno sguardo fiero senza timore nonostante avesse chiaramente avvertito l'arrivo di Seregorn, Daimon e Lionel nella radura... Perfido

Seregorn, arrivato in quel momento nella radura, si bloccò ad osservare la scena: Aedhan era ferito sulla schiena e sul petto, grossi graffi degli artigli del lupo solcavano la sua pelle, rigenerandosi con una velocità inaudita!
Anche Tyrell sembrava essersi avvisto di quel particolare, perchè spostò lo sguardo sulla ferita sanguinante dell'elfo selvaggio. "Dicono che sia pericoloso farsi graffiare da un licantropo..." Fece notare freddamente. inarca il sopracciglio
"Non per me." Ribattè amaramente Aedhan, socchiudendo appena gli occhi. ops!
"Sei uno di loro..." Sussurrò il fey'ri, con un certo rammarico: tutto sommato doveva ammettere che quell'elfo gli era simpatico... ma questo significava ben poco, visto che anche il draeghloth di Szzith Morcane gli era simpatico... XD
"In un certo senso..." Replicò lui con un velo di malinconia, tornando a voltarsi verso il lupo nero terrorizzato, allungando una mano nella sua direzione. "Non essere stupida... non voglio farti del male..." Aggiunse triste.
Tyrell si fece a suo fianco, lanciando un incantesimo di charme al lupo, che si rabbonì maggiormente avvicinandosi ancor più all'elfo selvaggio. MIIITIKOOO!

"Sei un seguace di Selune?" Domandò il ranger moon elf, continuando a fissare Aedhan lasciando una mano poggiata sulla spada. Il mannaro nero adesso era ai piedi dell'elfo selvaggio, tranquillo. "Ci hanno detto che i loro seguaci riescono a dominare gli effetti della malattia..." Eh?
Aedhan scosse la testa, fissando fieramente il ranger. "No, non sono un lycan come questo... sono un lythari, e come ho già detto sono un seguace del Padre..." Ribadì semplicemente, un sorriso bianco che illuminava il suo visto dai lineamenti ferini. Sorriso
Seregon fissò gli amici, preplesso, ma Tyrell prese la parola. "Credevo fossero solo una leggenda..." Sussurrò esterefatto, fissando l'elfo selvaggio... Surprised
Vedendo gli sguardi perplessi dei suoi tre altri interlocutori, fu Aedhan a venire in soccorso di Tyrell, la sua voce bassa e profonda che risuonava musicale nella radura... Popcorn

"I lycan come questo lupo ai miei piedi, analogamente molti altri mannari, sono frutto di una maledizione ancestrale di Malar."
"Egli scelse alcuni tra i suoi cacciatori più spietati e li fece diventare i mannari primevi, consentendo ad essi di diffondere la licantropia come una malattia..."
Spiegò, irretendo l'attenzione di tutti col suo racconto. Tic isterico
"...ma esiste anche un altra forma di licantropia, che derivava invece dalla benedizione di tre divinità antiche... Bast, che benediceva le sue sacerdotesse più fedeli consentendo loro di trasformarsi in tigri, Rillifane, che benediceva i suoi druidi consentendo di acquisire i poteri degli orsi e Eilistraee..." Smile
L'elfo si fermò un attimo, sentendo lo sguardo esterefatto di Seregorn e Daimon su di se. "...i cacciatori più abili della dea avevano infatti in dono il potere di trasformarsi in lupo per poter meglio proteggere chi si avventurava nei boschi incontaminati..." Perfido

Tyrell assimilò la storia, riflettendo. "Ma quindi tu sei venuto qui dal sud solo per caso, o perchè sentivi di aver un compito da compiere?" Domandò. Oh caxxo...
Aedhan sorrise, scoprendo i suoi denti bianchissimi. LOL "Sentivo che la mia presenza sarebbe stata necessaria..." sisi
"Perchè non dirci da subito chi eri?" Domandò tristemente Seregorn. Sigh
Il lythari sorrise malinconico. "Già il fatto che fossi in apparenza un wood elf, e che un mannaro mi avesse strappato in uno scontro il mio simbolo sacro ha fatto dubitare di me a prima vista il tuo amico elfo d'oro... come potevo dirvi chi ero? E chi mi avrebbe assicurato che tra di voi non c'era una spia dei lycan? Alcuni sono abbastanza abili da sfuggire al mio fiuto..." L'elfo dai capelli rossicci fece spallucce. Boh "La mia natura doppia mi porta spesso ad essere etichettato come malvagio al primo sguardo, e scacciato subito dopo... non potevo rischiare." Non ci siamo
Tyrell e Daimon lo fissarono empaticamente. "Ti capisco..." Sussurrò il fey'ri, mentre il drow al suo fianco annuiva a sua volta...

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Sab Feb 16, 2008 11:43 am, modificato 2 volte in totale
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MessaggioInviato: Ven Ago 11, 2006 2:20 am    Oggetto: [Racconto] Un altra notte di luna piena... Rispondi citandoTorna in cima

-mail ispirata dalla canzone "Goodbye my lover" di James Blunt-

[13 Ches 1505- Everdusk Halls, Silverymoon- 3.00 a.m.]
Myrcalla non riusciva a dormire in nessun modo. Sob
A differenza di lei, la sua amica Dana, per quanto preoccupata, aveva accettato di buon grado l'offerta di ospitalità degli elfi del tempio, e ora dormiva tranquilla in camera con Kathlyn, una delle due simpatiche mezzelfe che badavano al tempio. MIIITIKOOO!
Lei si alzò, innervosita, cercando di non svegliare Stella, con cui divideva la stanza. -Chissà se Lionel è al sicuro, all'Accademia...- Occhioni tristi
Scivolò fuori dalla porta, silenziosa, accennando un saluto a Daimon, il taciturno elfo della luna richiamato da Sir Miritar e messo di guardia davanti le stanze delle ragazze. "Vado a prendere un bicchier d'acqua..." Sussurrò titubante, ricevendone un grugnito d'assenso e un occhiata storta dell'elfo. Grrr
Scese le scale, arrivando al piano terra della struttura: lanciò un occhiata alle sale vuote, e ricordò che Sir Miritar aveva detto che avrebbe riposato per recuperare le forze, alternandosi con l'altro strano elfo tatuato. ops!
Si avvicinò ad una finestra, guardando con un misto di paura e ammirazione la splendida luna piena che riluceva argentea quella notte. Il suo sguardo si allungò sull'erba che era stata campo di battaglia di un duro scontro tra i due sacerdoti elfi e un'orrenda creatura mezza lupo mezza umana. skif!
Un pensiero le balenò per la mente mentre si allontanava dalla finesta alla ricerca della cucina di quel posto. -Come diamine ha fatto a lanciare incantesimi di evocazione quella bestiaccia??- Oh caxxo...

Aveva appena recuperato un bicchiere d'acqua, ed era seduta in cucina, quando sentì qualcuno cantare una canzone a mezzavoce in una lingua che non capiva ma che dalla splendida sonorità poteva essere solo elfico. Mbè?
Di prima pensò che fosse Sir Miritar che si era risvegliato a causa sua, ma riuscendo dalla cucina vide l'elfo tatuato seduto sul davanzale dell'unica finestra aperta del complesso. I suoi occhi blu erano fissi sulla luna, mentre cantava tra sé. Non c'ero...
Si avvicinò lentamente, ascoltando rapita la melodia, e dovette notare che l'elfo muoveva impercettibilmente la testa nella sua direzione, accennando un sorriso come se si fosse reso conto della sua presenza. Perfido
Myrcalla notò le analogie tra i tatuaggi di Aedhan e Seregorn, e si ritrovò a domandarsi se fossero in qualche modo collegabili. Aveva intuito che Sir Miritar e l'affascinante Tyrell dovevano appartenere ad una sottorazza elfica diversa da questi altri elfi, più 'selvatici', ma non poteva esserne certa... E siccome sono ingegnere...

Myrcalla si riscosse avvertendo il fruscio del vento tra le fronde e il richiamo notturno di un gufo: si rese conto di essere rimasta a fissare rapita il muscoloso wood elf anche molto tempo dopo che la sua canzone era finita. Arrossire
Arrossì, notando solo adesso che anche Aedhan la stava guardando di sottecchi, la testa leggermente reclinata in un espressione furba. Perfido
"Bella canzone..." Sussurrò imbarazzata, trovando improvvisamente interessantissima una delle doghe di legno ai suoi piedi. D'oh
"Grazie..." Aedhan le sorrise, mostrando i suoi denti bianchissimi. "Non riuscivi a dormire?" Domandò, scivolando silenziosamente giù dalla finestra ed avvicinandosi a lei. ...mmmm...
Myrcalla rialzò appena lo sguardo, arrossendo di più. "Si... quei topi mannari mi hanno fatto riflettere tutta la notte..." Sussurrò in risposta, biasimando mentalmente l'elfo che andava impunemente girando a torso nudo. Help
"Non ti hanno ferita, giusto?" Domandò osservandola con attenzione. Paranoia
"No no!" Assicurò lei. "Per fortuna sono riuscita a mettere fuori gioco il più vicino, e gli altri sono fuggiti all'arrivo di Sir Miritar..." LOL

L'elfo allargò il suo sorriso, apparentemente soddisfatto dalla risposta della ragazza. "Credo che dovresti provare a dormire almeno un minimo... per quel che ne sò, la mancanza di sonno influisce molto negativamente su una giovane maga come te." Fece notare, mentre Myrcalla rabbrividiva appena. Non ci siamo
"Non ho sonno." Rispose lei caparbiamente, continuando ad arrovelarsi il cervello con diecimila interrogativi, rimanendo ferma sulla sua posizione. Mad
"Tu hai combattuto contro quell'abominio..." Sussurò ad un tratto, cercando con lo sguardo l'elfo, che si era allontanato in una direzione. ...mmmm...
"Si." Replicò lui, apparendo inaspettato alle sue spalle. Evil
Myrcalla sobbalzò spaventata. "Non farlo mai più! Mi hai fatto prendere un colpo!" Squittì mentre lui le avvolgeva le spalle con un mantello, scuotendo la testa. XD
"Che incantesimi ha usato?" Domandò accoccolandosi su una delle sedie della biblioteca, stringendosi ancor più nel mantello. mazzate
"Il più preoccupante è stato una forma modificata di flame strike..." Rispose lui, rimanendo in piedi difronte a lei. "Fortunatamente, l'inquisitore è riuscito ad evitare che l'incanto avesse effetto su di me, altrimenti me la sarei vista brutta..." Wink
Myrcalla si accigliò. "Aedhan non è possibile che fosse un flame strike! Sei sicuro?" Vedendo che l'elfo annuiva, espresse il suo disappunto con una serie di gesti esasperati. "Ma com'è possibile?! Il mythal previene l'uso di tali incantesimi..." Fissò i suoi occhi castani, spaventati, in quelli dell'elfo. Cartellino rosso

Aedhan si sedette sul tavolo da lettura, affiancando la ragazza, pensieroso. "Dovresti parlarne con Sir Miritar... forse mi sono sbagliato nel giudicare l'incantesimo, ma ne sono abbastanza sicuro..." Replicò pensieroso. Boh
Myrcalla sbadigliò, portando rapidamente una mano affusolata davanti la bocca. "Scusa... in effetti credo di essere stanca, ma sono troppo agitata per dormire..." uh?
L'elfo sospirò, sorridendole appena. "Io invece dovrei fare la guardia..." Fece notare Asd
La ragazza si alzò in piedi, sorridendogli timidamente. "Hai ragione... ti stò distraendo." Notò, ricevendone di rimando un occhiata divertita. "...meglio che vada a dormire..." Ammise infine, accennando qualche passo in direzione delle stanze, prima di fermarsi indecisa. yawn
"Aedhan? Posso chiederti una cosa sulla canzone di prima?" Domandò alla fine, superando la timidezza. L'elfo annuì, e lei sorrise. "Non capisco molto l'elfico, quindi forse mi sbaglio... ma mi è sembrato che parlasse di una donna..." Sussurrò evitando di incrociare lo sguardo di lui e prendendola alla larga. ops!
"Non sbagliavi..." L'espressione del lythari si fece improvvisamente triste. Sigh
"Beata lei..." Sussurrò la ragazza. Wow!
"...hai l'aria di essere uno che le cose le dice in maniera diretta..." Commentò tra sè, facendo scorrere il pensiero ad un certo mago. Sigh
Aedhan sospirò. "Se accetti un consiglio, meglio parlare chiaro prima che delle incomprensioni ti dividano da una persona a cui tieni..." Sussurrò, voltandosi per sparire nelle ombre... Friend

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MessaggioInviato: Dom Ago 13, 2006 10:27 pm    Oggetto: [Racconto] Giovani maghe sole... Rispondi citandoTorna in cima

-mail ispirata dalla canzone "Frozen" di Madonna-

[16 Ches 1505- Everdusk Halls, Silverymoon- 2.30 a.m.]
Myrcalla era stata svegliata dal notevole baccano fatto dai nostri eroi di ritorno dalla loro scorreria notturna in una fogna. skif!
Era scesa al piano terra della biblioteca, preoccupata, e aveva trovato i nuovi amici stanchi, feriti e sporchi di sangue e melma. Aveva aiutato come poteva, ascoltato i loro resoconti, si era sorbita un ennesima scenata di Lionel quando aveva mostrato la sua preoccupazione per la licantropizzazione del solitamente silenzioso Seregorn, che però sembrava contento di essere stato immediatamente guarito da Aedhan. MIIITIKOOO!
Ed ora, fissava da una finestra la bella ragazza wood elf che gli amici avevano salvato e portato con loro: adesso lei dormiva sul prato antistante il tempio, la testa poggiata sul petto di Tyrell in maniera del tutto simile alla piccola draghetta dall'altro lato.
L'affascinante elfo dai capelli neri stava cantandole una melodia in elfico, forse una ninnananna. Myrcalla rimase ad osservare la scena per qualche tempo, malinconica, poi tornò alle sue faccende... Occhioni tristi

Era passata quasi un ora mentre i ragazzi si alternavano nella vasca in dotazione della struttura, dandosi una ripulita, e lei adesso stava aiutando Labelasso (non era sicura che fosse veramente il nome del giovane elfo, a giudicare dalla sua espressione quando tutti lo chiamavano cosi Asd) a fare un minimo di pulizia. uh?
Si fermò un attimo, appoggiando su una sedia una pesante sporta di panni sporchi di fango, e quando fece spaziare lo sguardo per la stanza si ritrovò ad arrossire difronte ad una situazione decisamente imbarazzante: Aedhan e Sir Miritar erano andati a lavarsi per ultimi, e ora che erano usciti dalla vasca si stavano attardando nella grande sala della biblioteca chiacchierando amabilmente tra loro in elfico, coperti solo da un asciugamano legato in vita. Arrossire

Fù proprio Saevel a notare la ragazza e rivolgerle un sorriso sincero. "Myrcalla, non sò come ringraziarti per l'aiuto che ci stai fornendo... la tua solerzia è impareggiabile!" Commentò annuendo. sisi
La ragazza umana arrossì ancor più abbassando gli occhi al suolo timidamente. "La ringrazio Sir... tento solo di rendermi utile..." Replicò, riprendendo il cesto di vestiti con evidente difficoltà. XD
Aedhan le si avvicinò, levandole di mano l'impaccio. "Lascia..." Sussurrò semplicemente il lupelfo, voltandosi e portando la sporta senza sforzo apparente nella zona cucina-lavatoio. Asd
Myrcalla lo seguì con lo sguardo. -Però... bella schiena...- ops!
Saevel al suo fianco sogghignò, accennando alla ragazza di avviarsi al suo seguito in cucina. "Ti andrebbe una tisana, Myrcalla?" Smile
La ragazza gli sorrise di rimando. "Con piacere, ma permettetemi di prepararala... voi sembrate stanco mylord..." Fece notare, trotterellando in cucina... ...mmmm...

La chiacchierata con in due elfi si stava rivelando particolarmente interessante, e Myrcalla riusciva ad ignorare la stanchezza per il piacere di sentire i due sacerdoti parlare. :o La voce limpida e forbita del gold elf faceva un interessante contrasto con quella profonda di Aedhan. "Ma quindi sono magici?" Chiese interessato Saevel, fissando il tatuaggio che scendeva dalla spalla del lupelfo (TM) fino al polso. ...mmmm...
Lo shamano annuì. "Si, frutto dell'arte di una strega del bosco..." Confermò sorridendo. LOL
Myrcalla fissò qualche istante il braccio muscoloso di Aedhan con aria critica, seguendo poi il complicato disegno tribale con un dito. "Hmm... credevo fossero frutto di un incantesimo..." Sussurrò sfiorandogli una spalla e attirandosi così una sua occhiata furba. "Molto bello comunque..." Wow!
"Questo che ti ha interessato tanto serve a farmi colpire le creature eteree a mani nude. Quest'altro invece..." Accennò a quello che aveva sullo zigomo sinistro. "...mi cura alla luce, e l'ultimo che ho..." Si voltò appena la schiena, mostrando delle piccole ali stilizzate che aveva tatuate all'attaccatura delle scapole. "...hanno un potere analogo a feather fall." Spiegò, ottenendo un assenso di Saevel per la scelta intelligente delle spell. MIIITIKOOO!
Myrcalla gli carezzò la schiena d'istinto per poi ritirare la mano di scatto, imbarazzata. -Ma che mi salta in testa...- Fortunatamente, però, i due elfi erano impegnati in una diatriba verbale e il suo gesto forse era passato inosservato... Arrossire


[...continua...]

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Mar Ago 15, 2006 5:35 am, modificato 3 volte in totale
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MessaggioInviato: Lun Ago 14, 2006 2:09 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

-mail ispirata dalla canzone "Mi fido di te" di Jovanotti-

[16 Ches 1505- Everdusk Halls, Silverymoon- 3.20 a.m.]
Erano diversi minuti che la maga umana ascoltava rapita il dialogo tra Saevel e Aedhan, accoccolata pigramente su una sedia: apparentemente i due dovevano aver litigato su qualcosa che non volevano dirle (anche se lo shamano le aveva assicurato che fosse per il fatto che a Sir Miritar non piacessero i lupi, ma supponeva che la prendesse in giro Asd).
Ora, però, dovevano aver fatto pace, visto il tono pacifico con cui chiacchieravano. Il suo sguardo scivolò ancora una volta dove si era riproposta non dovesse andare. Arrossì, e si forzò di voltarsi verso l'elfo d'oro, che ora aveva la parola.
"...ultimamente mi trovo spesso d'accordo con te, mellon... non sò se preoccuparmi o essere felice..." Stava dicendo Sir Miritar sorridendo. "Però non puoi precedermi sempre: volevo insegnare io l'elfico alla nostra splendida ospite!" LOL
Aedhan scoppiò ha ridere. "Me l'ha chiesto lei! Ed è un ottima allieva..." Confermò, scoprendo la sua notevole dentatura... lupina.... MIIITIKOOO!
Saevel annuì. "Vorrà dire che quando tu l'avrai fatta impratichire, se vuole le insegnerò personalmente il Seldruin... in qualche decade dovrebbe acquisirne padronanza..." Smile

Per quanto quella frase era stata detta con la solita cortesia che contraddistingueva il gold elf, Myrcalla la percepì come un macigno. "Dobbiamo sembrarvi molto primitivi, noi umani..." Commentò esprimendo ad alta voce quello che voleva essere un pensiero. Sigh
Saevel spalancò gli occhi, dispiaciuto di aver involontariamente offeso la ragazza, mentre Aedhan prendeva lestamente la parola. "Primitivi?" Fece eco, reclinando il capo e carezzandole appena i capelli. "No... solo differenti da noi... ma questo non vuol dire per forza peggiori. La longevità ha i suoi vantaggi, ma se pensi che ci mettiamo decenni per imparare una lingua... potresti dedurre che siamo anche molto pigri..." Wink
Il clerico gold elf annuì divertito. "Già... Aedhan ha perfettamente ragione: bisogna apprezzare la varietà di questo mondo, e trarre spunto dalle diversità che contraddistinguono le varie razze."
Myrcalla sospirò, rinfrancata, sbadigliando appena ed appoggiando la testa alla spalla di Aedhan. "Scusatemi..." Bisbigliò, sbattendo le palpebre per riscuotersi. yawn
Aedhan la osservò per qualche istante. Friend "In effetti è tardi... meglio riposare per essere di una qualche utilità domani." Commentò alzandosi in piedi, accennando un saluto a Saevel. OK!
Myrcalla lo guardò voltarsi e avviarsi fuori, e si alzò a sua volta. "Buonanotte, Sir Miritar... è stato un piacere poterle parlare..." Salutò accennando un inchino prima di scappar via. Arrossire
Saevel sogghignò. -E sò ragaaaaaaaaazziiiiiiiii...- Asd

La serata era calda, indice dell'imminente primavera, e una lieve brezza scuoteva l'erba del prato. La luna piena illuminava la notte, splendida e inquietante a un tempo. :o
L'elfo scivolò sul prato silenzioso, lanciando uno sguardo in direzione di Tyrell, in pieno reveriè, affiancato dalla piccola Tara e dalla fanciulla wood elf di nome Kithra. Arrivò nei pressi degli alberi dove era solito riposare, ed ascoltò il fruscio dei passi che l'avevano seguito fin li, stendendosi sull'erba ad osservare la luna facendo finta di nulla. Perfido
Lei si era fermata a qualche metro di distanza, incerta, e ora fissava Aedhan steso tra l'erba, vestito solo di un pantalone preso in prestito da quelli usati dagli accoliti del tempio. "Non stavi cascando dal sonno?" Domandò, continuando a fissare la radianza argentea di Selune. Wink
Myrcalla diventò di un rosso acceso, non sapendo cosa replicare. Si morse il labbro, e alla fine preso il coraggio a due mani si avvicinò ad Aedhan, sedendosi poco distante da lui. "Mi sentivo sola..." Sussurrò.
Passò qualche minuto mentre entrambi fissavano la luna, poi lei si stese sull'erba avvicinandosi in modo da appoggiare la testa sul petto muscoloso dell'elfo. Arrossire
Lui si volto appena, lanciandole un occhiata di sottecchi. "E' parecchio affollato per sentirsi sola..." Le fece notare dolcemente, sollevando la testa in modo da poterla guardare meglio. "...ancora arrabbiata?" Le chiese dopo qualche tempo, e sentì che lei si avvicinava ancor di più, sospirando. Friend
"Beh, credo di avere le idee più chiare su alcuni punti, adesso..." Replicò lei, rigirandosi nuovamente e scivolando sulla pancia dell'elfo in modo da trovarsi faccia a faccia. Si fissarono a lungo, prima che lei trovasse il coraggio sufficiente per baciarlo dolcemente. Smack


Quando lei si ritrasse dal bacio, Aedhan socchiuse gli occhi, sospirando appena mentre le carezzava i capelli. "Non è una buona idea, Myrcalla..." Le sussurrò, facendo in modo che scivolasse nuovamente al suo fianco. Non ci siamo
Lei ora era imbarazzata e spaventata, sembrava un cerbiatto capitato faccia a faccia con un lupo. "Io... non... cioè..." Balbettò arrossendo. Arrossire
"Shhh..." Il lupo le sollevò il mento con un dito, sorridendole, avvicinandosi poi al suo orecchio e sussurrandole qualcosa, continuando a carezzarle i capelli fin quando non si fu calmata.
Myrcalla sbattè le palpebre, osservando Aedhan sospresa. "Davvero?" Chiese.
L'elfo si limitò ad annuire, scoccandole un bacio sulla fronte. "...davvero..." Confermò dopo un poco, reclinando la testa.
Myrcalla accennò un sorriso timido, prima di tornare ad accoccolarsi al suo fianco. "Sono stata molto stupida, vero?" Gli chiese, ascoltando il battito regolare del suo cuore traendone conforto. Arrossire
"Solo molto giovane..." Replicò lui, malinconico. "... e ora cerca di dormire..." Le bisbigliò.
Myrcalla chiuse gli occhi, espirando lentamente. "Grazie, Aedhan..." Sussurrò prima di addormentarsi.
L'elfo allargò il suo sorriso. "Buona notte, piccola..."

[Fin]

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MessaggioInviato: Gio Ago 17, 2006 9:19 pm    Oggetto: [Racconto] Biblioteche e Accademie. Rispondi citandoTorna in cima

[17 Ches 1505- The Lady's Accademy, Silverymoon- mattinata]
I corridoi dell'accademia erano affollati di studenti a quell'ora, e Saevel sudava freddo all'idea di trovarsi circondato da una frotta schiamazzante di adolescenti umani. uh?
Moltissimi compagni di Lionel si fermavano infatti a complimentarsi, mentre un folto gruppo di ragazzine dal primo al terzo anno continuava a seguirlo, e tutti inneggiavano a lui come l'<<eroe dell'accademia, colui che aveva scongiurato il pericolo dei mannari!>>. Cool
L'evocatore camminava, sbigottito da tutte quella attenzioni cui non era abituato, spalleggiato da un umano suo coetaneo che -a quanto aveva capito l'inquisitore- doveva chiamarsi Jeremy ed essere un collega del mago. ...mmmm...
Il problema era che il ragazzo non faceva nulla per sedare la folla, anzi sembrava aizzarla con grande sclero di Saevel! XD
Come se non bastasse, un gruppo di cinque appariscenti ragazze umane si fermò al bordo di uno dei corridoi laterali, lanciando occhiate maliziose a Lionel mentre parlottavano tra loro, ridendo di tanto in tanto... Blah blah
Il mago in mezzo a tanto trambusto forse non ci fece caso, ma Jeremy fu più lesto. "Che culo, Lionel!" Bisbigliò piazzando una gomitata nel costato dell'amico sotto lo sguardo sconvolto di Saevel. "Hai attirato l'attenzione delle cheer leaders della squadra di swanball!" Il ragazzo salutò allegramente le cinque, che non lo degnarono di uno sguardo sorridendo invece ampliamente al neo eletto eroe quando questi guardò nella loro direzione per capire a cosa stesse riferendosi l'amico. Oh caxxo...
A rompere quel momento di gloria, però, contribuì una sgradita presenza che uscì da una delle stanze laterali di quel corridoio, disperdendo in un attimo la folla: il temuto professor Erebel aveva sempre quell'effetto, d'altronde... Twisted
Saevel alzò gli occhi al cielo, sospirando. -Grazie, Padre, per aver ascoltato le mie preghiere...- Asd

[17 Ches 1505- Everdusk Hall, Silverymoon- mattinata]
Nihoras osservava desolato il pavimento della grande sala centrale della biblioteca elfica. Anche se di certo non era ampia nè imponente come la più piccola delle strutture di Myth Tyrion, si sarebbe comunque rivelato un lavoro arduo pulirla per bene, soprattutto tenendo conto dei numerosi passaggi di piedi scarponati: quelle due mezzelfe, i tre elfi più selvaggi del gruppo, l'assistente umana di Sir Miritar. Buaaa!!!
Rabbrividì, lanciando un occhiata alla ragazza, seduta ad uno dei tavoli di lettura. -Sta consultando testi elfici abbastanza rari...- Registrò con crescente timore il moon elf di Labelas -...non vorrei che li danneggiasse. E' risaputo che gli umani sono goffi...- Sospirò, riprendendo a spazzare, domandandosi cosa potesse aver spinto Sir Miritar a scegliere una creatura del genere come assistente. Paranoia
-Ma in cosa potrà mai assistere, mi domando?!- Sbuffò, domandandosi anche dove diamine fossero le due mezzelfe quando serviva qualcuno che spazzasse il pavimento. Mad
In quel momento la voce del suo superiore spezzò il filo dei suoi pensieri. "Nihoras?" Sentì chiamare dalle stanze private dell'attuale sostituto in carica alle Everdusk Hall. L'accolito di Labelas mollò la ramazza e si precipitò dove era richiesta la sua presenza. D'oh
"Cosa comanda, Sir Aelorothi?" Notò che sul viso del gold elf si dipingeva un sorriso, ma il ragazzo era al suo servizio da troppo tempo per non sapere che nonostante la cortesia di etichetta, il sacerdote di Corellon sapeva essere inflessibile. Sigh
"Ho sentito voci di un invito a corte per mio cugino. Potresti informarti?" Ordinò in tono gentile. MIIITIKOOO!
L'elfo della luna si inchinò. "Come desidera." Poi sfilò fuori dalla stanza, riflettendo tra sè su come meglio interagire con i villici di quella primitiva città... Sbonk

[17 Ches 1505- Everdusk Hall, Silverymoon- stessa ora]
Il grosso lupo rosso trotterellava con aria indifferente per il grande parco che circondava la biblioteca elfica, seguito da un suo simile nero, più piccolo. Non c'ero...
Si fermò quando vide uscire l'accolito di gran carriera dall'edificio, avviandosi in direzione della strada principale -e più affollata- di Silverymoon, e reclinò appena il capo, interrogativo. Oh caxxo...
Che si ricordasse, da quando erano arrivati, nessuno dei due elfi di Illefarn aveva mai messo un piede fuori dalla radura o dal boschetto. Lanciò un occhiata all'altro lupo, uggiolando qualcosa, e l'animale nero reclinò il capo in un cenno d'assenso, schizzando via alle calcagna del ragazzo elfo. MIIITIKOOO!
Aedhan si avviò invece verso il boschetto di Silvanus, ultimamente meta fissa di Daimon; quella mattina però il drow era andato ad investigare insieme a Seregorn e Saevel, e la radura era solitaria e silenziosa. Wow!
Accertatosi che nessuno era presente, lo shamano riassunse la sua forma elfica, passandosi una mano tra i capelli, nervoso. -Speriamo bene...- Sigh
Si sedette al centro del cerchio di alberi, e chiuse gli occhi, reclinando la testa all'indietro, entrando in contatto con il mondo degli spiriti della natura. Quando riaprì gli occhi, vedeva chiaramente le onde dell'energia magica e naturale che permeavano quel luogo, come anche molti degli spiriti naturali -invisibili ai più- che lo abitavano. Evil
Sorrise appena quando la forma eterea di un gatto si fermò a qualche metro da lui, titubante, come se stesse annusandolo. Paranoia Spiriti di quel tipo erano spesso chiamati theltor, una sorta di guardiani di siti sacri in cui le energie naturali erano particolarmente forti. -Fortunatamente i Malariti non hanno intaccato i guardiani...- Confortato da quel pensiero, concluse che quella sera avrebbe potuto eseguire il rituale richiestogli da Daimon... The champion

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Lun Ago 21, 2006 3:16 am, modificato 1 volta in totale
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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Lun Ago 21, 2006 2:41 am    Oggetto: [Racconti] Vite da tempio... Rispondi citandoTorna in cima

[18 Ches 1505- Everdusk Halls, Silverymoon- 8.00 a.m.]
La bella fanciulla umana dai folti capelli castani raccolti in una funzionale coda di cavallo stava studiando da una mezz'oretta nella sala centrale della biblioteca elfica, consultando alcuni dei testi lì presenti e molti degli appunti dei suoi corsi, che portava sempre con se nella sua fida cartella conservante, uno tra i pochi "lussi" che si fosse concessa da quando abitava a Silverymoon. Smile
Varie pergamene si stavano lentamente riempiendo della sua caligrafia chiara e arrotondata, mentre lei riportava meticolosamente le cose che reputava più importanti di quelle lezioni, e alcune note personali derivanti da sue deduzioni. MIIITIKOOO!
Avendo deciso di cogliere l'occasione offertagli da Sir Miritar al volo, ora più di prima doveva approfittare di ogni attimo a sua disposizione per preparare gli ultimi due esami che le mancavano per l'agognata certificazione finale dell'Accademia: le rimanevano solo due complementari "Metamagia delle Alterazioni" , tenuto dal maestro Aerasumé come supplente per quella sessione, e "Complementi di Metodi Divinatori: Astrologia", tenuto dalla sua professoressa Tantyssia Sortann. LOL
Esami facili, a suo personale parere, ma che aveva scelto di lasciare per ultimi per alzare eventualmente voti bassi in conjurazione (fortunatamente andato bene). MIIITIKOOO!
Scostò un riccio che le cadeva sul viso, seccata, e riprese a scrivere. Quando finì di stilare la seconda pagina di appunti, notò qualcuno fare ombra sul foglio, schiarendosi la voce per attirare la sua attenzione.... ops!

[18 Ches 1505- Evergreen Hall, Everlund- 8.00 a.m.]
L'elfo dai lunghi capelli neri era seduto alla scrivania, il suo viso dai lineamenti aguzzi contratto in un espressione seria e corrucciata. Contrariamente a molti gold elf nobili, Velnar Durothil aveva un carattere insolitamente timido, nettamente in contrasto con l'arroganza ben più tipica nei suoi coetanei. Non ci siamo
Il mago chiuse il libro lentamente, socchiudendo i suoi occhi dorati di taglio obliquo. -Mi dispiacerebbe davvero molto che Saevel si trovasse vittima di qualche gioco di potere... ma come aiutarlo?- Si domandò; essendo molto giovane (almeno per la media dei Durothil Asd), non era addentro a tutti i sottili fili politici che intrecciavano le vite dei rappresentanti delle famiglie nobili di Myth Tyrion. Sigh
Ciò nonostante, era un elfo intelligente e intraprendente (nonostante la sua intrinseca timidezza), e queste sue caratteristiche lo avevano portato spesso ad eccellere nei campi più disparati. LOL
Uscì nella grande sala comune del tempio, guardandosi intorno, e il suo sguardo sobbalzò quando notò una figura mascherata che pregava. -Lady Aleunuath!- Riflettè osservando la sensuale bladesinger in una bellissima armatura completa argentea modellata perfettamente sul suo fisico atletico. Arrossire
Quando l'elfa finì le sue preghiere, Velnar si avvicinò, accennando un cortese saluto mentre ripassava mentalmente tutte le buone ragioni che l'avevano portato ad avvicinarsi. "Dama Shannyria, è raro vederla qui..." Commentò cortesemente. Smile
L'elfa lo fissò, e Velnar avrebbe visto i suoi occhi scintillare divertiti se non fosse per la maschera argentea che ne celava il volto. "Ed è raro vedere te fuori da una biblioteca di Myth Tyrion, giovane Durothil..." Fece notare lei. Wink
Velnar arrossì appena, ma la sua risposta fu lesta. "Questo è vero, ma stò vedendo di rimediare..." Rispose semplicemente facendo spallucce. "...e devo ammettere che il mio periodo di assegnazione a questo tempio si stà rivelando interessante e ricco di incontri piacevoli, per quanto io tema che presto volgerà al termine..." Aveva sentito molto parlare della dama elfica dal suo trisnonno: Lord Isarion aveva una fiducia incondizionata nella bladesinger, per quanto spesso lamentasse del suo carattere estremamente vivace e curioso, e della sua tendenza -che però definiva utile al suo ruolo- a conoscere i fatti di tutti... e Velnar si augurava fortemente che fosse cosi!
Lei reclinò appena il capo, incuriosita. "A cosa ti riferisci? Temi che l'erede dei Miritar ti sciolga dal tuo incarico o semplicemente che abbia perso interesse nel tempio?" Domandò, attenta. Paranoia
Velnar fece spallucce. "Beh, ho sentito dire che l'altro nipote di Lord Aelorothi avrebbe chiesto il ruolo di sacerdote per questo tempio..." Buttò giù casualmente, ma non era mai stato bravo a mentire. Arrossire
Shannyria rise. "Fai bene ad essere preoccupato Velnar, ma ti stai infilando in un intreccio che và ben oltre le apparenze..." Sussurrò lei. "...tu non sei abituato a pensarla in questo modo, ma ricorda: i gold elf sono abilissimi nell'insabbiare, e per farlo hanno bisogno di posizioni di prestigio. Ma è meglio che non aggiunga altro." Sospirò lei, scuotendo il capo. Non ci siamo
Gli occhi dorati di Velnar si fecero duri, mentre ogni traccia di timidezza lasciava spazio alla determinazione che lo contraddistingueva nei momenti di necessità. "Mia signora, se mi permette: se c'è in gioco la sicurezza di un mio amico, reputo doveroso che io vada a fondo in questa faccenda." Commentò, fermandola. Parla con questa!
Shannyria si limitò ad annuire. "Sono cose degli Affari Interni... L'unico che può saperne qualcosa è un membro del N'Velhar..." Suggerì sfilando via silenziosa...

[18 Ches 1505- Everdusk Halls, Silverymoon- 8.30 a.m.]
Myrcalla si voltò stizzita verso il seccatore inopportuno, ma quando incontrò lo sguardo luminoso di Aedhan la sua espressione si mutò in un ampio sorriso. "Aedhan! Non credevo fossi tu... in genere mi fai morire di paura apparendo di soppiatto..." XD
"Buongiorno, Myrcalla..." Sussurò l'elfo, un mezzo sorriso divertito che gli aleggiava sul viso. "...non volevo disturbarti, ma avevo bisogno di un parere tecnico prima di provare un incantesimo." Perfido
La fanciulla allargò il suo sorriso. "Aspettavi da molto? Il fatto che non ti ho notato non significa che non fossi qui da tempo..." Si domandò, facendogli cenno di avvicinarsi. :o
"Non da molto... e ti distoglierò dagli studi solo un attimo. " Aedhan scosse il capo. "Volevo chiederti una cosa che probabilmente tu sai, visto che hai particolare interesse nelle divinazioni." OK!
"...a quello che ho capito parlando col boss, le divinazioni sono bloccate dalla magia protettiva della città..." L'elfo si fermò un attimo, e vide che lei annuiva facendogli cenno di continuare. "...ne ho avuto prova con alcuni incanti banali provati in passato su persone... ma ho fatto un detect magic su un oggetto magico incustodito, e l'incantesimo funziona..." Oh caxxo...
Myrcalla annuì nuovamente, allargando il suo sorriso. "Certo, è normale... il blocco è inteso a preservare la privacy delle persone nel mythal." sisi
Lo sguardo dell'elfo si fece furbo. "Ma quindi se io faccio una commune, funzionerà? Dopotutto è un incantesimo che non riguarda una persona protetta dalla ward; stò contattando un entità consenziente..." Domandò. ...mmmm...
La maga si corrucciò un attimo, poi prese uno dei fogli al suo fianco. "In effetti ci stavo riflettendo anche io. Gli esatti effetti del mythal non vengono divulgati se non alle Spellguard per motivi di sicurezza, ma ho reputato giusto stilare un elenco degli incantamenti di certo bloccati ottenuto basandomi su dati sperimentali da me raccolti negli anni, e alcune deduzioni... lo consegnerò più tardi a Sir Miritar." LOL
"E, per tornare alla tua domanda, credo che tu abbia ragione: la divinazione cui ti riferisci dovrebbe funzionare."
Lei lo guardò con compiaciuta approvazione. MIIITIKOOO!
Aedhan annuì pensieroso. "Non credi che potrebbe essere interpretato male il fatto che tu dia un elenco del genere ad un esterno alla città?" Non ci siamo
Myrcalla fece spallucce. "Non credo che nessuno possa impedirmi di dedurre le cose... non l'ho rubato dagli Archivi di Stato, se è quello che intendi." Replicò piccata. Mad
"Oh, non ne dubitavo..." Aedhan rise di gusto, attirandosi un occhiata offesa di lei, mitigata però dall'ampio sorriso che non riusciva a nascondere. "Ti lascio studiare e ritorno fuori prima che Mr. Simpatia mi sgami qui dentro..." Sussurrò sgattaiolando fuori furtivo. Wink
Myrcalla lo guardò andar via sorridendo, poi si apprestò ad andare a posare la lista da lei compilata sulla scrivania di Sir Miritar...

[18 Ches 1505- Casa di Johra, Silverymoon- più o meno stessa ora]
La sensuale sacerdotessa di Bast terminò di posizionare le candele e gli incensi profumati in un complicato decoro e fissò la sua grande sala da bagno di stile orientale, trovando sostegno in una delle piccole colonnine tortili che separavano una zona dall'altra.
Quel giorno la donna aveva i lunghi capelli nerissimi lasciati insolitamente liberi, sorretti solo da un diadema formato da un semplice filo intrecciato d'oro. sisi
Al suo fianco la bella Kithra, vestita degli esotici abiti cerimoniali delle iniziate dei misteri della dea, riponeva alcuni canapi pieni di petali di fiori in punti ben precisi della stanza, controllando in seguito che gli olii e il liquido lattiginoso che riempiva la grande vasca fossero collocati dove richiesto. MIIITIKOOO!
Inspirò a fondo gli aromi nell'aria, un misto di spezie e fiori esotici, e poi sospirò. "Ben fatto, ora riposa pure, tesoro..." Johra osservò l'opera, compiaciuta, iniziando lentamente a rivestirsi dei suoi paramenti sacerdotali.
Indossò per primo il lungo collare di perline che formava un esotico bustino. Quindi il kalasiris, una corta gonna di lino bianco che indossò legata alla vita come fosse una sciarpa. Wow!
Infine scelse con accortezza alcuni monili: preferì quelli verdi e perfettamente intonati al colore dei suoi occhi, corredati al braccialetto con un singolo pendente raffigurante una testa di gatto in pietra nera dagli occhi di smeraldo e due piccoli cerchi alle orecchie. :o
Soddisfatta di quanto vide allo specchio, si voltò ed accese uno degli steli di incenso, poi sollevò sopra la testa un canapo pieno di piccoli frutti rossi e lo ripose a terra, inchinandosi e rivolgendo la sua invocazione alla dea felina, pregandola di concederle l'illuminazione necessaria per celebrare il rito che da lì a poco avrebbe dovuto presenziare. Non son degno
Kithra, seduta su un cuscino della stanza, giocherellava nervosamente con uno dei cornini che pendevano dalla sua cavigliera, facendola tintinnare.
"Sei nervosa?" Le domandò Johra, voltandosi e sorridendole dolcemente. "Se non te la senti di assistermi, non è un problema, tesoro... capisco che potresti aver bisogno di più tempo e riflessione per riprenderti da questa brutta esperienza." Sussurrò dolcemente, quasi fosse un gatto che facesse le fusa.
L'elfa dall'aspetto selvatico sorrise. "Mi fà piacere aiutarti, Johra... Tyrell poi è stato così premuroso nei miei confronti, ma non vorrei sbagliare qualcosa e mettervi in imbarazzo..." Commentò titubante, sistemandosi meglio un bracciale sull'avambraccio facendogli coprire il marchio a fuoco che segnava la sua onta rammentandole sempre del suo periodo di schiavitù. Sigh
Il sorriso felino della sacerdotessa si allargò, rassicurante. "Segui il tuo istinto e vedrai che tutto andrà per il meglio..." Si limitò a consigliarle. Wink

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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Mar Ago 22, 2006 12:13 am    Oggetto: [Racconti] Guardiani di luce... Rispondi citandoTorna in cima

[18 Ches 1505- Everdusk Halls, Silverymoon- 8.30 a.m.]
Saevel lesse compiaciuto il preciso rapporto di Myrcalla, sorridendo ampliamente: talvolta bastava poco per far iniziare una giornata con lo spirito giusto. Il sacerdote di Corellon sperava solo che sarebbe proseguita su quella falsariga, volessero i Seldarine ... Asd
Scivolò fuori dalla stanza riservata agli ospiti illustri, suo attuale alloggio da quando si erano trasferiti lì, e scese rapidamente le scale che dalla balconata l'avrebbero portato nella sala centrale della biblioteca. -Trovo abbastanza indelicato che mio cugino abbia occupato le stanze della dama...- Riflettè tra sè guardando una delle porte chiuse. -Non sappiamo ancora se è viva o morta, e già la si sfratta!- Non ci siamo
Notò con evidente soddisfazione che Myrcalla stava studiando, e che la tazza di tisana lasciata all'eladrin l'altra sera era vuota, e ringraziò mentalmente il Padre degli Elfi per quella ventata di ottimismo che lo stava pervadendo. MIIITIKOOO!
"Sir Miritar, la devo ringraziare per la sua cortesia..." Sussurò una voce alle sue spalle in elfico antico. Quando si voltò, una sfera luminosa stava condensandosi nella figura ultraterrena di un elfa celestiale. Wow!
I lunghi capelli neri dell'eladrin fluttuarono, mentre i suoi occhi opalescenti si fissarono in quelli sorpresi del sacerdote. "Sò di essere stata scostante, la prima volta che ci siamo incontrati, ma è per me insolito essere richiamata in questo Primo da un sacerdote che richiedeva i miei servigi senza che io lo conoscessi. Invero, non mi era ancora chiaro il mio ruolo..." Sussurrò, sorridendogli. Smile
Saevel deglutì, incantato dalla bellezza ultraterrena della creatura. "Deve essere indubbiamente una sensazione spiazzante. E anche se in precedenza le sono stato frettolosamente presentato, colgo l'occasione per rimediare secondo etichetta..." L'elfo d'oro si inchinò con rispetto, riconoscendo nella creatura angelica un suo superiore. "Saevel Miritar, membro degli Affari Interni, portatore della moonblade dei Miritar, al servizio del Padre e della creatura che così graziosamente lo rappresenta..." Concluse, risollevando la testa per ricambiare il sorriso. Sorriso
L'eladrin socchiuse i suoi splendidi occhi, accennando un saluto col capo. "Elanora di Bosco d'Argento, Terza Custode degli Alberi Gemelli di Arvandor." Replicò con fugace sorriso, prima di riassumere la forma di un globo luminoso per fluttuare fin sopra alla volta della biblioteca... Surprised

La piccola Tara spalancò gli occhi: era rimasta accoccolata sopra una delle alte librerie per non disturbare il dialogo tra l'elfo e la bella fata dai capelli neri, ma ora che lei le passò vicino in forma di globo luminoso era troppo incuriosita! LOL
Le sue ali argentee battevano a velocità incredibile, formando intorno a lei una sorta di corona argentea mentre la creaturina stallava a poca distanza dall'essere luminescente, fissandolo con i suoi grandi occhi porpora. "Ma sei una fata?" Chiese in draconico, annusando appena l'aria. :o
Non ricordava mai di aver visto una fata così grande in effetti, ma sentiva a pelle che quella creatura era un essere fatato come lei! MIIITIKOOO!
Il globo variò per un attimo colore e intensità luminosa, mentre lei continuava a svolazzargli intorno giocosamente. -Sono un angelo del reame di Arvandor, piccola... e in quanto tale, sono legata anche al reame di Faerie...- Le comunicò mentalmente con dolcezza.
"Che bello! Una fata gigante!!" Tara danzò nell'aria, esibendosi in complesse evoluzioni acrobatiche tra uno scaffale e l'altro.
Diversi metri più in basso, Myrcalla alzò lo sguardo verso l'aria, strabiliata. "Tara, non volare così vicino agli scaffali, potresti farti male!" Trillò la fanciulla, spaventata. Rolleyes
La draghetta si voltò a guardarla in un acrobatico tuffo, arrivandole difronte e leccandole la faccia affettuosamente. Poi schizzò verso la finestra sul fondo della biblioteca che dava sul giardino. "Devo andarlo a dire al mio papà!" MIIITIKOOO! Esclamò, superando di gran carriera un sognante Saevel che stava pigramente avviandosi verso il parco, per poi schizzare tra gli alberi in un lampo azzurrato di scaglie ed ali...

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Elanora

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MessaggioInviato: Lun Ago 28, 2006 11:14 pm    Oggetto: [Racconti] Attendendo la festa Reale... (parte prima) Rispondi citandoTorna in cima

[18 Ches 1505, Silverymoon - Everdusk Halls -prima serata]
Myrcalla passeggiava nervosamente per la piccola stanza della biblioteca che per qualche tempo l'aveva ospitata, osservata da Kathlyn e da Tara, appollaiata sul davanzale. :o
"Mi stà male..." Pigolò guardando la sua immagine allo specchio. "...e non è minimamente all'altezza del locale dove stiamo andando." Decretò lisciando l'elegante tubino lungo in seta blu; le sembrava troppo minimalista, non aveva una borsa adatta nè tanto meno dei gioielli da abbinarci. "Ci voleva più tempo... e comunque non mi sarei potuta permettere un vestito migliore di questo..." Riflettè triste. Sigh
Kathlyn sbuffò. "Stai bene invece, e ti stai facendo venire le paranoie!" Fece notare la muscolosa cacciatrice. "Tirati su i capelli e legali con un nastro così valorizzi quello scollo." Ordinò, e la timida Myrcalla fece come le era stato richiesto, aiutata dalla mezzelfa. Asd
Tara reclinò la bella testa scagliosa, emettendo un basso <<purrrr>> mentre rifletteva tra sè, sfilando meccanicamente una delle barrette d'ambra dal suo zaino. Stava per addentarla quando le sovvenne un idea. Idea
"Vuoi un ciondolino?" Chiese guardando la ragazza mentre poneva delicatamente uno dei suoi dentini più affilati sulla parte superiore dell'antica barretta lucente, bucandola da parte a parte prima di allungare la goccia d'ambra così forata alla fanciulla, sbattendo le palpebre dei suoi lucidi occhi porpora. :o
Myrcalla le sorrise di rimando, guardando strabiliata il bellissimo ciondolo. "Tara non posso accettare! E' molto antico, varrà una fortuna!" Balbettò. Surprised
La draghetta sbattè le palebre sorridendo. "Me lo restituisci dopo la cena allora... è un leccalecca che mi ha regalato il mio papo!" Sentenziò. LOL
Mentre la maga metabolizzava le parole del draghetto farfalla, Kathlyn le sfilò di mano la gemma, passandoci un nastro di raso blu come quello con cui aveva legato i capelli alla ragazza, annodandole il ciondolo al collo. "Benissimo! Ora sei perfetta!" Esclamò, aprendo la porta e spiengendola fuori dalla stanza. MIIITIKOOO!

[18 Ches 1505, Silverymoon - Everdusk Halls -poco più tardi]
La voluttuosa druida drow fissò per qualche istante il maschio che aveva avuto l'ardire di chiedere un colloquio con sua madre, la temuta spadaccia Shy'Nayne Illystin. Era rimasto in attesa a testa bassa, come etichetta imponeva, e la druida ebbe modo di apprezzare i suoi lineamenti gradevolmente induriti dall'inattesa trasformazione in drow. MIIITIKOOO!
Sogghignò tra sè, fissando ancora una volta la spada a due lame che portava appessa dietro la schiena, prima di riprendere parola. "Hai detto di aver appreso le arti di combattimento nella Lurkwood, giusto Daimon?" Domandò sovrapensiero, sfiorandosi il mento con un dito. ...mmmm...
Daimon annuì. "E' esatto, malla Vierna. Dopo che il mio villaggio fù trucidato dagli umani, trovai rifugio nella Moonwood per qualche tempo, ma poi Zakan, il padre adottivo di Seregorn, mi consigliò di andare nella Lurkwood dove avrei trovato dei maestri più consoni al mio stile di combattimento..." Spiegò stringatamente, augurandosi di non aver annoiato la donna con informazioni non richieste. ops!
Vierna, però, si limitò ad annuire. -Ringraziando Silvanus, l'educazione drow gli è rimasta! Mi domando come sia possibile abitando al villaggio di zio Adinirak...- Fece cenno al drow di attendere. Parla con questa!
"Aspetta qui mentre mi preparo per la cena." Ordinò, avviandosi verso un albero. Dopo diversi minuti che lei armeggiava con lo zaino, cercando un mantello ed un abito che non fosse la sua armatura, notò che Daimon era rimasto immobile dove l'aveva lasciato. sisi
Allargò il suo sorriso, trionfante, e tubò "...ti puoi muovere volendo..." I suoi occhi rossi brillarono nella notte divertiti, mentre si passava una mano tra i capelli formati da una cascata di viticci intrecciati. Asd

[19 Ches 1505,Silverymoon - Parco Sud sul Fiume - circa ore 1.20 a.m.]
L'acqua del fiume Surbrin riluceva argentea quella sera, alla tenue luce della luna calante. Saevel e dama Nicole si erano allontanati lungo l'arco lucente del ponte magico che collegava la parte sud a quella nord della città, e la giovane maga era adesso sola in compagnia di Aedhan, che la stava accompagnando agli alloggi dell'Accademia. :o
Lanciò un occhiata fugace al muscoloso elfo al suo fianco, ammirandolo in quell'inusuale versione <<ripulita>>. -E' splendido...- Si ritrovò a pensare, arrossendo. Wow!
Ora che i suoi capelli erano liberi rilucevano come onde di rame. Fissò le poche treccine che Tyrell gli aveva concesso di tenere, legate da dei fermagli d'osso lucido minuziosamente cesellati.
"Sta molto bene con i capelli sciolti..." Riflettè, poi si rese conto di averlo detto ad alta voce e si portò una mano davanti alla bocca, come se quello potesse aiutarla a cancellare le parole. XD
Aedhan si limitò ad inarcare un sopracciglio, reclinando la testa verso di lei. "Dici?" L'elfo espirò dal naso, come uno sbuffo di un grosso mastino. "...sinceramente mi sento a disagio così... apparecchiato..." Fece notare, accennando appena al vestito. skif!
"Mi spiace..." Myrcalla sorrise imbarazzata. "Forse effettivamente è un abito troppo lontano dai tuoi gusti, ma hai dei capelli così belli che è un peccato tenerli tutti aggrovigliati..." Fece notare arrossendo, spostandogli una delle lunghe trecce dietro un orecchio con un gesto lieve della mano affusolata. Sorriso
L'elfo socchiuse gli occhi per un attimo, scuotendo la testa malinconico, e quando li riaprì il suo sguardo blu si incrociò fiero con quello della ragazza. La fece fermare, mentre continuava a guardarla, come se cercasse qualcosa. Paranoia
Myrcalla sostenne lo sguardo per qualche tempo, poi lo fece scivolare al suolo timidamente, giocherellando nervosamente con il ciondolo che aveva al collo, il cuore che le batteva troppo veloce.


"Devo parlarti, hinwèn..." Le sussurrò dopo qualche attimo di silenzio. Non ci siamo
La maga rialzò lo sguardo su di lui, titubante, e si ritrovò ad osservare il fiero guerriero che aveva ammirato sin dall'inizio per la sua schiettezza. Occhioni tristi
Aedhan lanciò uno sguardo ad una panchina che affacciava sul fiume, e le fece cenno di seguirlo. La fece sedere, e si accovacciò al suo fianco fissandola negli occhi. "Ricordi cosa ti ho detto l'altra sera?" Chiese senza mezzi termini... Evil
La maga arrossi, annuendo appena mentre reclinava la testa non volendo affrontare lo sguardo dell'elfo, e non trovando nemmeno le parole per esprimersi. Rabbrividì appena, e si sfiorò le spalle scoperte con le mani per riscaldarsi un minimo. Arrossire
Sentì un fruscio, e fu avvolta delicatamente dalla giacca fino a poco prima indossata dal suo accompagnatore.
Aedhan si sedette al suo fianco, sfiorandole il mento con due dita e rialzandole la testa per farsi guardare. "Ci hai riflettuto?" Domandò, socchiudendo appena i suoi occhi blu. "Quello che ora hai di fronte è solo una parte di me..." Ribadì in un sussurro. Cartellino giallo
Myrcalla tentò di sforzarsi per essere razionale, ma quando lui gli era così vicino le riusciva difficile: si sentiva agitata, avrebbe voluto scappar via, pur desiderando invece rimanergli vicino. "...io..." Sussurò mentre due lacrime le scivolavano non richieste lungo le guance lisce. Buaaa!!!
L'elfo sospirò, asciugandole il viso col dorso della mano. "Non voglio farti soffrire..." Le sussurrò, carezzandole i capelli. "...e tu sei ancora molto confusa." Sigh
Myrcalla lo abbracciò di istinto, nascondendo il viso sulla sua spalla mentre riprendeva a piangere singhiozzando. Buaaa!!!
Aedhan socchiuse gli occhi, triste, ricambiando il suo abbraccio mentre la cullava fin quando il suo respiro si regolarizzò nuovamente. Friend

[19 Ches 1505,Silverymoon - Everdusk Halls - circa ore 7.30 a.m.]
Mitran inarcò un sopracciglio vedendo il massiccio wood elf accettare senza ulteriori battibecchi la sua <<semplice richiesta>>. -Eccellente...- Riflettè sorridendogli ampliamente in risposta. "Molto bene, Aedhan. Il mio assistente ti spiegherà cosa fare..." Accennò qualcosa a Nihoras con un lieve movimento di capo, poi andò via decisamente soddisfatto. LOL
Non amava l'insubordinazione, e la presenza inattesa di quell'elfo a Silverymoon era stata un deciso bastone tra le ruote per la sua organizzazione: viste le circostanze, infatti, era più che mai il caso di assicurarsi che quella creatura "selvatica" fosse occupata altrove e non potesse ficcare il naso in giro per un bel pò di tempo. Non ci siamo
-E questo incarico è proprio l'ideale: ci saranno oltre mille tomi da catalogare e un selvaggio di certo non è avvezzo all'arte bibliotecaria. Rimarrà certamente fuori dai piedi per parecchio...- Riflettè tra sé ghignando, soppesando ancora una volta il suo piano che trovava eccellente. sisi
Lanciò un ultimo sguardo distratto alla luminosità tenue della eladrin di guardia al centro della cupola della biblioteca,domandandosi se avrebbe avuto altri scatti di insubordinazione, e sbuffò sentendo Tyrell impegnato ad allenarsi col pianoforte coda corta nella sala. In attesa...
Andò via nella sua stanza a passi veloci, riflettendo sul fatto che forse era proprio il caso di inviare un rapporto a suo zio... ...mmmm...


Saevel sfilò via tristemente, accettando la decisione dell'elfo dei boschi di cavarsela da solo in quel marasma di libri.
Aedhan si affacciò alla balconata del corpo centrale della biblioteca, ascoltando distrattamente le evoluzioni musicali di Tyrell al pianoforte. Sorriso
Fece lentamente spaziare il suo sguardo verso il basso tra le numerose file di scaffali: solo in quella sala contò sei enormi librerie alte oltre tre metri, piene zeppe di antichissimi tomi che dovevano essere lì da diversi anni, mai toccati. Nella stanza vicina valutò che potessero essercene altrettanti, se non di più, anche se leggermente più usati. mazzate
Gli occhi dello shamano si socchiusero fieramente mentre valutava la sfida che lo aspettava: se c'era una cosa in cui rappresentava in pieno la specie dei lythari era la fermezza che contraddistingueva ogni sua decisione. Grrr
Espirò, procunciando un evocazione agli spiriti naturali affinchè lo aiutassero in quell'ardua impresa; la luminosità intorno a lui sembrò cambiare, le foglie delle piante ornamentali frusciarono leggermente come mosse da una brezza. I capelli ondulati adornati da 8 lunghe treccine si agitarono alle spalle dell'elfo per un altro istante mentre una piccola luce verde si materializzò al suo fianco, danzando e variando colori. Asd
Soddisfatto, Aedhan si avviò giù per le scale, iniziando a caricarsi di una decina di antichi tomi riponendoli su una scrivania mentre la lucetta vi turbinava vicino, spolverandoli. Fuck

[20 Ches 1505,Silverymoon -Everdusk Halls - circa ore 3.30 a.m.]
Era notte inoltrata quando lo shamano si avviò lentamente nel giardino d'inverno della biblioteca, distrutto. Ogni muscolo gli bruciava come punto da centinaia di spilli, anche quelli che non ricordava di avere... non credeva potesse essere così stancante il lavoro in biblioteca, ma aveva spostato oltre mille libri in lungo e in largo, ed ora non si sentiva più le braccia, e la schiena reclamava riposo. Surrender
La grande vasca termale lo attirò come un allettante canto di sirena, e il lythari si sfilò rapidamente il pantalone, scivolando nell'acqua tiepida socchiudendo gli occhi. Lentamente la stanchezza sembrò attenuarsi un minimo mentre si lasciava cullare dall'abbraccio dell'acqua e dal suo tepore appoggiandosi al bordo della vasca, sfinito, reclinando il capo all'indietro. yawn
Non si accorse nemmeno di essere scivolato nel suo reverie... e i suoi ricordi involontatiamente rievocati lo colsero totalmente impreparato. Sobbalzò, riaprendo gli occhi e stringendo involontariamente i pugni digrignando i denti mentre il suo fisico urlava disperato per un attimo di tregua. Deglutì, passandosi lentamente una mano tra i folti capelli color del rame, e si sforzò di calmarsi... Sob

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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Mar Ago 29, 2006 11:13 am    Oggetto: [Racconti] Attendendo la festa Reale, e la festa stessa ^^ Rispondi citandoTorna in cima

[20 Ches 1505,Silverymoon -Biblioteca del Lady's College - circa ore 13.30 a.m.]
Myrcalla staccò gli occhi dal libro per un istante: un pensiero le era comparso in mente mentre ripeteva per l'ennesima volta gli appunti di "Metamagia delle Alterazioni", un interessante corso del professor Aerasumé che aveva seguito nel primo semestre. MIIITIKOOO!
Sospirò appena, appoggiando il mento ad una mano mentre si riaggiustava la pratica coda in cui aveva raccolto la sua lunga chioma castana ondulata, arricciandola ed infilandoci dentro una matita in modo da sollevare i capelli a chignon. Smile
-Chisà che succede al tempio...- Si ritrovò a pensare. Wow! Era dal giorno prima che non vi tornava se non per un fugace saluto, e doveva ammettere che le mancavano i suoi nuovi amici. Sigh
Ripensò alla sera della cena e sospirò nuovamente, riflettendo sul fatto che Aedhan aveva ragione: mancava troppo poco al suo esame, e indubbiamente in Accademia era più portata a studiare. -...anche se alla fine và a finire che mi distraggo pensando a cosa starà facendo...- Arrossire
I suoi pensieri oziosi furono interrotti dall'arrivo inatteso di Jeremy. Il ragazzo dai capelli rossi le rivolse un ampio sorriso, sedendosi al suo stesso tavolo. "Myrcalla, devi scusarmi per il linguaggio che ho usato l'altro giorno, in biblioteca..." Bisbigliò guardandosi intorno con fare cospiratorio e un guizzo furbo nei suoi occhi chiari. "...ma Lionel certe volte se le chiama proprio." Asd
La maga arrossì vistosamente, domandandosi cosa fosse successo dagli oghmiti che lei ignorava. "Ehm..." Sussurrò sorridendogli di rimando. "...no Jeremy, non temere: hai senz'altro ragione!" Esclamò convinta. Angioletto


Il ragazzo allargò il suo sorriso, apparentemente soddisfatto, passandosi una mano dietro la nuca. "No, sai è che..." Si interruppe e le sorrise nuovamente. Arrossire
"Beh... non abbiamo mai capito bene se voi due eravate... beh... fidanzati, capisci? Cioè, stavate spesso insieme, ma non sembrava ci fosse nulla... poi da qualche settimana sparite assieme per qualche tempo..." Si scusò imbarazzato, notando solo in quel momento, in diversi anni, di quanto fosse carina con i capelli raccolti. "E allora avevo pensato di aver fatto una gaffe con quel fatto delle cheer leaders..." Non ci siamo
Myrcalla socchiuse gli occhi per un attimo, poi allargò il suo sorriso. "Ma no, Jeremy! Che vai a pensare... è solo un amico, come tutti voi..." Assicurò facendogli un cenno con la mano come ad accantonare l'argomento. "...è libero di fare quel che vuole..." Rincarò sorridente. MIIITIKOOO!
Jeremy sbuffò. "Magari facesse qualcosa!" Sbottò seccato. "Una volta tanto che abbiamo un opportunità del genere, lui tergiversa..." Borbottò tra sè, lanciando un occhiata cospiratoria alla ragazza. "Ultimamente avevo supposto che lo facesse perchè alla fine vi eravate fidanzati, ma chiaramente non ha manco questa scusante!" Sbonk
La ragazza sorrise in maniera disarmante. "Si vede che è un periodo che gli sfuggono parecchie cose..." Replicò criptica. "...sarà preoccupato per gli esami, o per la faccenda dei mannari." Buttò casualmente, tentando di troncare la conversazione. Non c'ero...
Jeremy fece nuovamente spallucce, e colse l'invito dell'amica, lanciando un occhiata ai suoi appunti. "Metamagia e Alterazioni?" Gli occhi gli brillarono. "Se vuoi ti dò una mano a ripetere! E' una materia in cui sono forte." Commentò fiero del suo ruolo di Abjuratore. Cool
"Ti ringrazio, Jeremy. Accetto volentieri..." Sussurrò lei di rimando... Sorriso

[20 Ches 1505,Silverymoon - in una casa del Quartiere Vecchio - circa ore 16.00]
Kithra canticchiava un motivetto elfico mentre si destreggiava abilmente per la sua piccola casa, rassettando. Quel giorno si era svegliata particolarmente felice, tanto da decidere di rimettere tutto a posto. -La mia casa...- Rifletté raggiante. Sorriso
Finalmente aveva un posto che poteva chiamare suo. E degli amici. Sorrise, sfiorandosi appena la spalla destra: la sua pelle liscia e abbronzata era di un omogeneo color olivastro; era una sensazione così strana non sentire sotto i polpastrelli gli aspri rilievi del marchio a fuoco che per oltre un centennio aveva indicato il suo ruolo di schiava. Arrossire
Ricordava appena quando, da piccolissima, fu strappata dalle braccia di sua madre, rifugiatasi in un anfratto boschivo tra i grossi alberi che componevano la piccola comunità di Elventree, un villaggio di elfi e mezzelfi a picco sul mare, proprio ai margini di Cormanthor.
Gli schiavisti di Hillsfar l'avevano portata via piangente, e da quel momento non aveva più rivisto i suoi genitori nè la sua terra, di cui aveva solo vaghi ricordi. Sigh
Era passato oltre un centennio da allora, aveva cambiato molti padroni passando dal mercato degli schiavi di Hillsfar all'harem di un ricco mercante di Mulmaster, per essere poi regalata ad un commerciante Sembiano la cui famiglia aveva usufruito dei suoi servigi per decenni, e infine scambiata in seguito con un mercante Mulhorandi. Surprised
Questi l'aveva donata ad una donna che corteggiava: così aveva finalmente conosciuto Johra. La sua nuova padrona era diversa dalle precedenti, e le aveva ben presto donato la libertà offrendole poi un lavoro come sua assistente. LOL
E così, quando la sacerdotessa aveva deciso di intraprendere un lungo viaggio, Kithra aveva scelto di seguirla spontaneamente, non sapendo dove altro andare, e si era così stabilita di volta in volta dove Johra sceglieva di fermarsi, arrivando infine a Silverymoon. MIIITIKOOO!
Il sorriso bianchissimo dell'elfa dei boschi splendeva raramente sul suo viso, ma mai come in quei giorni; Kithra finì di spazzare e si accoccolò sul divano, riflettendo sul da farsi. -Potrei andare a trovare Tyrell...- Riflettè, ma poi scosse subito la testa. -...non vorrei disturbarlo...- ...mmmm...
Si stiracchiò pigramente, rigirandosi cercando una posizione più comoda mentre socchiudeva gli occhi. -...Bambi...- Rammentò, ricordandosi del dolce nomignolo con cui l'aveva soprannominata il fey'ri. -...non credevo esistessero fey'ri buoni... ma ci sono tante cose che non sò sugli elfi.- Ammise tristemente: dopotutto, era stata troppo poco con i suoi simili per ricordare... XD


Dopo circa un ora, l'elfa indossò un paio di robusti guanti da cucina, estraendo un tegame dal piccolo forno a carbonella che usava per cucinare. Annusò il contenuto con titubanza, poi sorrise soddisfatta, poggiandolo su un rialzo di pietra della finestra per farlo raffreddare. Sbava
Sfilò nell'altra stanza canticchiando una canzone elfica, mentre sceglieva un semplice completo verde foglia da indossare. Legò i suoi lunghi capelli neri in una treccia larga, e quando ebbe finito di preparasi riuscì in cucina, scodellando il dolce ormai freddo a sufficienza, riponendolo in un ampio tovagliolo e poi in un cesto di vimini. Sbav
Uscì fuori di casa con la grazia di una gazzella, guardando con occhi nuovi la vita nella città intorno a lei: dopo la sua terribile esperienza di licantropizzazione, le era più facile apprezzare la gioia di essere veramente libera. :o
-Speriamo che piaccia ai ragazzi...- Riflettè mentre si avviava a passi lievi verso la grande biblioteca elfica che ospitava i suoi salvatori. -...Johra sostiene che poche persone sono indifferenti al cioccolato...- Sorrise ripensando alla vivace draghetta di Tyrell: se aveva conquistato l'amicizia sincera di un drago farfalla, era normale che fosse un fey'ri diverso dagli altri. -Forse dovevo fare un dolce più grosso... Tara è vorace...- Riflettè ridendo. Asd
Attraversò il parco del tempio guardandosi intorno e ammirando i grossi larici e le altre numerose specie di alberi che vi svettavano. Salutò con un lieve cenno di capo Daimon e la druida di Silvanus, che stavano allenandosi con le spade, e sfilò verso l'ingresso posteriore della biblioteca. Paranoia
Due grossi lupi la affiancarono, guardandola curiosi. "Ciao belli..." Sussurrò con un minimo di timore, sorridendo agli animali. Il più grosso dei due, con degli splendidi occhi azzurri, reclinò appena la testa come se ricambiasse il saluto, sfilando poi via seguito dall'altro. ops!
Kithra espirò contenta di essere risultata simpatica ai due animali che aveva visto spesso alle calcagna delle due mezzelfe ed entrò nel tempio, attraversando rapidamente il giardino d'inverno per entrare nel cuore della libreria. Ascoltò incuriosita la musica che ne pervadeva l'aria. "Tyrell?" Chiamò a bassa voce, guardandosi intorno... Mbè?

[20 Ches 1505,Silverymoon - Palazzo della Dama - circa ore 23.00]
Tyrell fissò la sua dama con uno sguardo malizioso: saltare l'intera fila di pretendenti che attendevano un ballo con la Lady di Silverymoon era senz'altro un onore, e lui di certo non l'avrebbe sprecato in stupidi balli da camera. Non ci siamo
Il tango. Wow!
Uno tra i balli più sensuali anche tra gli elfi, nato proprio tra i wood elf, fu la danza da lui prescelta, e Dama Alustriel ne sembrò entusiasta, tanto da richiamare la sua orchestra personale per suonarlo. Cool
Myrcalla sbattè le palpebre, vedendo i due eseguire complessi volteggi che erano totalmente diversi dai balli cui era abituata: i loro corpi si sfioravano, cosa mai concepita nei minuetti di corte, e le gambe si intrecciavano in sensuali passi. Eh?
Aedhan notò lo sguardo rapito della fanciulla, ed allungò una mano nella sua direzione. "Questo è un ballo che vale la pena fare..." Le sussurrò, portandola verso la pista. Sorriso
"Ma non sò i passi..." Replicò lei terrorizzata, guardando Tyrell e la Regina delle Silver Marches volteggiare con eleganza innaudita. Occhioni tristi
"Fatti almeno fare un incantesimo..." Lo pregò, tirandolo un attimo da parte. :o
Aedhan annuì, intuendo a quale incanto si riferisse. -Basta solo che segui i miei passi e ti fidi di me...- le comunicò mentalmente, tirandola a sè iniziando a ballare. Myrcalla arrossì sentendo i loro corpi a così stretto contatto, ma fece come le era stato chiesto. -Spero solo di non pestarti i piedi...- Arrossire
Poco distante da loro, Saevel e Dama Nicole eseguivano degli eleganti volteggi di un tango di stile leggermente diverso: i loro busti infatti non si toccavano, e le posture eleganti erano più simili a quelle di un valzer, anche se i difficili incroci erano egualmente sensuali e ben eseguiti. MIIITIKOOO!


Tyrell allargò il suo sorriso divertito notando che alcuni dei suoi amici si erano uniti alla danza, ma per lui ormai quel tango era una sorta di sfida. Fissò la sua dama, che ricambiò lo sguardo con quei suoi occhi chiari, misteriosi. Angioletto
Una cascata di capelli argentei gli volteggiarono intorno mentre lei eseguiva una complessa coreografia. Avrebbe voluto farle eseguire un passo diverso, ma la dama lo precedette: la sua gamba si intrecciò a quella dell'elfo, e Tyrell la portò con sè per un tratto del salone. Notò una rosa in un vaso e gli sovvenne un idea per concludere il suo ballo: il caschè infatti non gli sembrava appropriato ad una regina. Cool
In un volteggio complesso, sfilò il fiore, afferrandone il gambo coi denti. LOL
Vide passare a pochi metri di distanza Saevel: dopo un iniziale incomprensione con la sua dama, sembrava che il sacerdote se la cavasse bene, nonostante la diversa scelta stilistica. -Ma vedi se deve fare un tango da sala da ballo invece che l'originale!- Ringhiò il fey'ri, rimuginando che il bello di quella danza era proprio il contatto dei corpi e la costante tensione tra la dama che era quasi come se respingesse il cavaliere. Grrr
Strinse a se Alustriel, passandole la rosa tra i denti, sorridendole. Flower
Riconobbe le battute finali della sensuale danza, e la guidò in una rapida sequenza di piroette lasciandola infine libera di eseguire alcuni giri slegata dal suo abbraccio, per lanciarsi in scivolata ai suoi piedi, concludendo così la sua danza. Speriamo
Gli applausi della corte e della stessa Alustriel gli confermarono che la performance era stata gradita, la Regina gli accennò anche un grazioso saluto con la rosa che lui le aveva passato. Applauso
Saevel invece concluse con un passo più tradizionale, inchinandosi infine a Nicole, ringraziandola. Lei gli avvicinò le labbra all'orecchio. "E' un ottimo ballerino, sir Miritar... ma ora avrei bisogno di un pò d'aria. Mi accompagnerebbe per una passegiata nel patio?" Perfido
Poco distante, Myrcalla si slacciò riluttante dall'abbraccio di Aedhan, scombussolata ma estremamente appagata da quella stranissima esperienza. Innamorato
Infine trovò il coraggio di rialzare lo sguardo sul suo cavaliere, che si inchinò appena. -Molto brava, per essere il tuo primo approccio al tango.- Si complimentò lui mentalmente. OK!
La maga arrossì ancor più. -Non scherzare... hai visto Tyrell e la Dama?? Tu balli bene: con un altra compagna avresti fatto una figura migliore...- Myrcalla fece scivolare lo sguardo sul fey'ri che stava ritornando con espressione vittoriosa vicino agli amici. -Mi piacerebbe saperlo ballare come ha fatto Dama Alustriel con Tyrell...- Arrossire
Aedhan fece spallucce, procurandosi due calici di vino porgendone uno alla ragazza. -Questione di pratica, di sintonia nella coppia e di una certa dose di spregiudicatezza...- Le spiegò riaccompagnandola dove si stavano radunando tutti i membri del gruppo... sisi

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MessaggioInviato: Lun Set 04, 2006 11:35 pm    Oggetto: [Racconti] Una giornata alla Corte della Regina. Rispondi citandoTorna in cima

[22 Ches 1505, Silverymoon - Palazzo della Dama d'Argento- circa ore 12.30]
Le piscine degradanti che si intersecavano tra loro in notevoli giochi d'acqua erano indubbiamente un esempio di alta architettura, perfettamente corredato dal giardino all'italiana che le circondava. Wow!
Immersi nella vasca più alta, in cima ad una collinetta artificiale, il gruppo di eroi che aveva contribuito alla liberazione di Silverymoon dal pericolo rappresentato dai licantropi. Yeah
Myrcalla socchiuse gli occhi, godendosi il tepore dell'acqua alla penombra offerta dai grandi salici le cui fronde sfioravano il pelo dell'acqua. Si guardò pigramente attorno, ascoltando i racconti oziosi dei suoi recenti compagni d'avventure... Blah blah
Poco più lontano, Lionel discuteva con il professor Aerasumè, pur mantenendo gli occhi inchiodati sulla loro splendida ospite intrattentuta invece da Tyrell e Saevel in un gioco verbale che coinvolgeva anche l'unico altro esterno al gruppo... Asd

Seregorn, rientrato in acqua dopo aver tentato di parlare con la robusta guardia del corpo della Regina, confabulava fitto con Daimon, riferendosi con aria casuale alla creatura che l'aveva fatto ritornare in acqua dopo poche scarne battute. ops!
La donna, dalla muscolatura invidiabile persino per i due guerrieri, aveva un intrigante aspetto selvaggio, ed era decisamente in contrasto con le quattro paladine in armatura che sorvegliavano invece i possibili accessi alle terme. Paranoia
Daimon si sistemò meglio i suoi occhiali da sole, felice di poter finalmente sfoggiare il suo colore di pelle naturale. Cool
Guardò Seregorn, affianco a lui, e gli bisbigliò. "Dai non è andata così male! Non t'ha menato di prima..." Asd
Il drow accennò con il mento alla muscolosa Mistika: la guerriera non si allontanava mai troppo da Alustriel, scrutando con occhi indagatori tutti i presenti nella vasca. Evil
"Secondo me è mezz'orca..." Commentò il drow, meditabondo. ...mmmm...
Seregorn affondò nell'acqua a quell'affermazione. "Ma che strunzat' vai dicendo?! Ti pare che una mezz'orca possa essere così bona? Sarà mezza wild!" Ribattè piccato. Questioni


Myrcalla osservò di sottecchi l'elfo dagli occhi di falco che le era capitato di evocare la sera prima con una carta delle illusioni pescata mentre giocava con Tyrell.
La riproduzione illusoria era stata decisamente fedele: lo spadaccino aveva infatti lucenti capelli d'argento riuniti in una singola treccia, ma indossando solo un costume era in bella evidenza un lungo tatuaggio tribale che gli partiva dalla base della nuca scendendo sinuoso lungo la spina dorsale per fermarsi tra le scapole. ...mmmm...
Pur essendosi mostrato molto cortese ed affascinante nei modi, i suoi occhi ambra trasmettevano alla maga un'inquietante sensazione di trovarsi difronte qualcosa di pericoloso. Evil
D'altronde, anche una ragazza poco avvezza ai pettegolezzi come lei aveva sentito alcune delle leggende riguardanti il famigerato Serpente di Waterdeep... e ora si ritrovava a fare il bagno con lei nelle vasche private della Signora di Silverymoon!
Come intuendo di essere sotto osservazione, Elaith voltò appena lo sguardo ad incrociare quello di Myrcalla, le sue labbra che si atteggiavano in un mezzo sorriso divertito. Devil
La fanciulla spalancò gli occhi, imbrarazzata, e distolse di scatto lo sguardo, riportandolo su qualcosa che reputava anche più interessante da osservare... Wow!


Aedhan si godeva il fresco ascoltando le schermaglie verbali dei tre elfi 'civilizzati' e di Dama Alustriel, i suoi occhi fieri lievemente socchiusi, le braccia ripiegate e poggiate al bordo della vasca in modo da sostenersi fuori il pelo dell'acqua a mezzobusto. Arrossire
-Questi cosi sono troppo aderenti...- Riflettè ad un tratto Myrcalla, sentendo la seta elastica del suo costume intero sempre più appiccicata addosso. Si immerse ancor di più nella pozza, tornando poi a sollevare lo sguardo su Aedhan in cerca di una conferma. -_-"
Indubbiamente, anche su di lui il boxer era diventato una sorta di seconda pelle. -Ma cosa vado a guardare!?!?!- Arrossì, rendendosi conto della gaffe quando lo shamano le rivolse un tranquillo sorriso bianchissimo. LOL
Si sforzò di sorridere in risposta, imbarazzata, ma tra Seregorn nudo, Aedhan in bella mostra e tutti quegli elfi in mutande nella vasca le riusciva veramente difficile guardare qualcosa che non fosse sconveniente. Sbonk
Il suo sguardo scivolò nuovamente sugli addominali del lythari e oltre -L'ho guardato di nuovo!- Pensò sempre più nel panico. Surprised
E alla fine giunse a due conclusioni: era saggio che osservasse sempre l'unica altra donna nella vasca, e soprattutto non sarebbe mai uscita dall'acqua con il costume trasparente troppo aderente e tutti quei ragazzi presenti! Buaaa!!!


La giornata era stata estremamente piacevole, e anche se condivideva l'urgenza di suo fratello, Tyrell aveva deciso di trattenersi anche quella sera a corte per un duplice motivo. Asd
Il primo obbligo l'aveva già assolto: come si era aspettato, infatti, Lord Craulnober aveva atteso che il fey'ri fosse solo per farsi aggiornare sulla situazione. Evil
Il secondo motivo era di ordine più frivolo... ma il bardo era sempre stato un accanito sostenitore della teoria secondo cui anche nelle situazioni apparentemente più facete si poteva sempre ottenere qualche informazione utile. O almeno divertirsi... Asd
Ed ora che era quasi arrivata la mezzanotte, dovette ammettere che la cena e il relativo dopocena in compagnia di Dama Alustriel erano stati decisamente un ottimo investimento di tempo! MIIITIKOOO!
Avevano parlato di molte cose, e inaspettatamente i due avevano più punti di tangenza di quanto lui avesse sperato! MIIITIKOOO!
Le parlò del progetto che stava sviluppando per riunire in un unico luogo protetto tutte le donne che aveva imparato ad amare, e della sua conversione alla dea Bast. :o
La dama, i cui lunghi capelli ricordavano la schiuma delle onde del mare, lo ascoltò attenta prima di replicare con la sua voce dolce.
"Tyrell, permetti un cosiglio da una signora che ha più inverni sulle spalle di quanto appaia, e che ha avuto tanti, tanti amanti?" Domandò dolcemente, e vedendo che il fey'ri annuiva, continuò. "Nei miei secoli di vita, molti uomini mi hanno affascinato, e ho amato ogn'uno nella sua unicità... parecchi di loro sono stati elfi, poichè la vostra razza ha una cultura ed un'apertura mentale che apprezzo..." Spiegò, malinconica. Sigh
"Pur tuttavia, solo un elfo è padre di tutti i miei 12 figli, e con nessun altro vorrei averne. Suo è il mio cuore, e entrambi sappiamo di poter contare sull'altro in qualsiasi momento... ciò nonostante viviamo liberamente le nostre lunghe vite, e non sempre egli è al mio fianco..." Alustriel osservò il più giovane elfo, come per assicurarsi che stesse comprendendo quanto gli aveva rivelato. :o
"E' raro, però, trovare in un compagno una simile apertura mentale, anche se sulle prime potrebbe sforzarsi di mostrarla per compiacerti... soprattutto tra gli umani, ma non solo, la gelosia è un sentimento forte!" Fece notare. Non ci siamo
"Le persone che tu ami potrebbero non comprendere il fatto che il tuo amore venga condiviso con altri, e se vivono sempre le une affianco alle altre, questo potrebbe generare acredini, e risentimenti..." Sussurrò allargando il suo sorriso. Sorriso
"...se invece le loro vite si intrecciano solo di rado e casualmente, tu potrai dedicare ad ogn'uno di loro la totalità del tuo tempo ogni qual volta tu vada a trovarle, facendo loro capire quanto tu apprezzi la loro peculiarità, com'è giusto che sia..." Sussurrò. E siccome sono ingegnere...
Gli occhi di Tyrell si illuminarono, mentre accennava un inchino rispettoso. "Madama, è sicura di non venerare la dea Bast? Nelle sue parole c'è una saggezza e una profondità che mi intrigano, e che ho ritrovato solo nella mia guida spiriturale..." Confessò, affascinato... Wow!


Mistika ascoltava senza muoversi i discorsi oziosi tra la sua signora e il suo amante per quella notte. Sogghignò, osservando il fey'ri massaggiare la schiena di Alustriel, la sua lunga coda che solleticava le gambe della mezz'elfa dai capelli candidi. Twisted
La bodyguard si concentrò per l'ennesima volta su di lui, aggrottando le sopracciglia. -Decisamente schermato...- Si ritrovò a pensare, sbuffando appena. In attesa...
Le sensibili orecchie dell'elfo dovettero captare il suo risentimento, perchè lui si voltò appena nella sua direzione. "Mi dispiace che tu non ti goda la serata, Mistika..." Commentò, e sembrava sinceramente spiacente. "...se vuoi posso allietare anche te con un incantesimo..." Angioletto
Alustriel si voltò, incuriosita dall'accenno fatto da Tyrell su una spell. "Che tipo di incantesimo?" Domandò: anche lei, come sua sorella Laeral, era affascinata dagli incatesimi rari o ricercati ad hoc. "Potresti mostrarmelo?" :o
Tyrell sorrise, un attimo a disagio. "Beh, i miei incantesimi sono più simili a canzoni... e questa canzone ha un effetto molto particolare... nulla di pericoloso, ma non saprei se è decoroso provare su di lei, Madama..." Fece notare passandosi una mano tra i capelli. ops!
Alustriel reclinò il capo, ancora più incuriosita. "Mistika, saresti così gentile da permettere a Tyrell di provare quest'incantesimo su di te?" Domandò dolcemente, e la muscolosa guardia del corpo socchiuse gli occhi, sorpresa e decisamente in disaccordo con la sua dama. uff
"Non temere per la mia sicurezza, Misty..." La rassicurò con affetto, facendole cenno di avvicinarsi e prendendole una mano carezzandola appena. "...e stai tranquilla: veglierò io sulla tua incolumità, nel caso questo intraprendente giovanotto stia tentando qualche trucco..." Sussurrò scherzosamente, ma Tyrell non ebbe a dubitare che Alustriel sarebbe stata perfettamente in grado di mantenere la sua parola se ve ne fosse stata necessità. Asd
Reticente, ma fedelissima alla sua signora, Mistika acconsentì a subire gli effetti dell'incantesimo del fey'ri... Grrr
La ragazza iniziò a gemere, piengandosi a terra in una serie di imbarazzati sussurri. Arrossire
Tyrell sorrise tra sè guardandola, mentre Alustriel osservava la scena incuriosita. Il fey'ri fissò il corpo muscoloso di Mistika contorcersi, mentre gli occhi verde mare di lei si spalancavano dal piacere. -Strano... non avevo notato che avesse gli occhi così belli...- Constatò Tyrell, inarcando un sopracciglio. inarca il sopracciglio
Quando l'effetto del suo canto lentamente svanì, la donna rimase a terra fra i molti cuscini di seta, ansimante. Alustriel le rivolse un occhiata divertita prima di sorridere. Sorriso "Indubbiamente interessante, Tyrell..." Si complimentò, per poi tornare a guardare la sua bodyguard, sporgendosi dal letto e carezzandole i lunghi dreadlock. "Chi ti ha soddisfatto, Mistika?" Chiese maliziosamente. LOL
La donna ringhiò qualcosa tra i denti, socchiudendo gli occhi furente, prima di rialzarsi in piedi di scatto riprendendo la sua posizione... Grrr

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