Ylianor Nimesin
Maestro Bladesinger


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Località: Salerno Seaside
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Inviato: Ven Apr 04, 2008 8:18 pm Oggetto: [Racconto] ...mentre si cerca un nano... |
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[6 Eleint 1507- Locanda Respiro del Mare, Elupar]
I compagni sfilarono fuori dalla stanza uno ad uno dopo la cena frugale, solo Jandhara, Ishaara e Cameron non scesero nella chiassosa sala comune preferendo restare nella camera.
La giovane ranger mezzelfa osservò la nanetta scalare uno dei letti a castello, posizionandosi con soddisfazione sul materasso in alto saltellando allegramente "Io dormo qui! Io dormo qui!" Canticchiava dondolando le gambette nel vuoto. Ishaara sorrise, divertita, prima di posare il suo zaino sul letto sotto quello della nana, pensierosa.
Vide che Cameron sogghignava appena prima di prendere possesso di uno degli altri due letti a castello presenti nella stanza, sulla parete opposta rispetto a quello che occupavano loro e in una zona in ombra della stanza. Scelse per sè il letto di sotto, e dopo aver sistemato lo zaino su una sedia si sfilò gli stivali e i vestiti rimanendo solo in una sorta di pantaloncini corti che portava sotto le braghe, apparentemente per nulla preoccupato dalla presenza della ragazza mezz'elfa e della nanetta nella stanza. Si infilò nel letto senza voltarsi, silenzioso, sotto lo sguardo imbarazzato di Ishaara.
Se Jandhara fosse stata un'attenta osservatrice avrebbe notato che la mezzelfa era arrossita, ma si distraeva troppo facilmente con qualsiasi inezia per notare simili particolari. "Uff!" Sbuffò la piccola, imbronciandosi mentre fissava la schiena di Cameron con evidente risentimento. "UFF!" Rincarò pochi secondi dopo, quando fu evidente che il mezzo drow non si era reso conto di essere osservato - o la ignorava bellamente.
Un "TUMP" lieve segnalò l'atterraggio in feather fall della nanetta lanciatasi dal suo materasso sotto lo sguardo in parte stupito, in parte divertito di Ishaara. Si diresse a passetti lesti verso il Capo, fermandosi ad osservarlo un altro istante prima di attirare la sua attenzione con una sorta di carezza (o zampata ) sulla guancia. "Dormi?" Domandò, e Ishaara si ritrovò a pensare che - anche se fosse - sarebbe stato difficile restare addormentato dopo che qualcuno ti faceva pat-pat sulla faccia.
Cameron sbuffò, voltandosi ad osservarla. Si ritrovò di faccia al sorriso compiaciuto della nana. "Ah sei sveglio! Non mi hai dato la buona notte..." Si imbronciò la piccolina.
"...comunque non ho sonno!" Aggiunse con uno sguardo vispo che si attirò un'occhiata esasperata del mezzo drow e una risata divertita di Ishaara.
"Buonanotte." Tagliò corto il Capo, fissandola giusto un'altro istante prima di chiudere i suoi occhi obliqui e gialli.
La ranger sbattè le palpebre: le era sembrato di intravedere un sorriso sul viso scuro dai lineamenti duri del "Capo", ma forse si era sbagliata...
Jandhara sbuffò, ma apparentemente si ritenne soddisfatta dal saluto di Cameron perchè deviò la sua attenzione su Ishaara, fissandola con occhi speranzosi.
"Tu mica dormi?" Chiese.
Ishaara sorrise. "Ma non sei stanca? E' tardi e abbiamo viaggiato tutta la giornata..." Fece notare carezzandole i capelli color carota.
La nanetta scosse il capo. "Nu!" Esclamò, esibendosi in strambe acrobazie volte a sfilarsi i pesanti anfibi che indossava. Quando ebbe la meglio in quella lotta impari (erano anfibi decisamente pesanti per una bimba ) passò a sfilarsi la leggera corazza di cuoio e i vestiti per poi infilarsi nel suo pigiamone di flanella. "Dov'è Carebear?" Chiese in cerca del suo zainetto.
Ishaara le passò l'orsetto di peluches, sollevandola di peso per metterla a letto. "Ok, ora mettiti sotto le coperte che ti racconto una storia sulle fate..." Propose, sperando di calmarla un minimo narrandole una delle fiabe che sua madre le raccontava quando era piccolissima...
Fortunatamente, nemmeno lei aveva molto sonno, e la situazione di dormire in una stanza occupata dal Capo (e da qui a breve da altri 3 uomini) non è che la predisponeva di ottimo umore per addormentarsi.
Decise quindi che raccontare una fiaba alla nanetta sarebbe stato un buon modo per trascorrere un pò di tempo, rilassarsi e probabilmente far trascorrere sufficiente tempo da poter arrischiarsi a cambiarsi per dormire senza che gli altri fossero ancora tornati, ma assicurandosi che Cameron non fosse ancora sveglio.
...peccato che Jandharina si rivelò subito un pubblico tutt'altro che facile, preannunciando con la prima domanda le molte altre con cui l'avrebbe interrotta di continuo, curiosa. "Ma com'è fatta una fata?" Domandò.
Ishaara le sorrise. "La maggior parte sono piccole ed assomigliano a elfi con le ali da farfalla." Spiegò, paziente.
La nanetta annuì contenta, ascoltando in silenzio la storia per qualche tempo, fin quando un'altro particolare le suggerì l'ennesima domanda...
Dopo mezz'ora, gli occhi della nanetta erano chiusi ed il suo respiro lento e regolare. Ishaara dovette ammettere tra sè che c'era voluta molta pazienza per rispondere alla serie di domande di una bimba dal QI superiore al comune. -Per fortuna ora si è addormentata...- Riflettè, voltandosi poi ad osservare l'unico altro occupante della stanza, a quanto pareva anche lui addormentato.
Sfilò dal suo zaino dei vestiti leggeri, lanciando un altro sguardo al mezzo drow, indecisa. Quello che vide sembrò tranquillizzarla abbastanza da decidersi a slacciare le cinglie dell'armatura, spogliandosi guardinga per infilarsi una leggera canottiera di cotone. Sfilò quindi la lunga gonna di cuio azzurro sostituendola con un ampio pantalone che legò con un laccio alla vita sottile.
Si immobilizzò quando notò un movimento: Cameron si era rigirato nel letto, ma a quanto pareva era ancora addormentato.
La ragazza si infilò rapidamente sotto le lenzuola del suo letto, gli occhi verdi che vedevano perfettamente nella penombra della stanza appuntati sul letto di fronte al suo.
-Forse è meglio che aspetto che rientrino gli altri prima di addormentarmi... nel caso vi fossero problemi.- Riflettè, ma in effetti era una scusa perchè era nervosa e sapeva che non sarebbe riuscita comunque a dormire.
Jandhara già russava alla grossa dal letto sopra di lei, e così lei rimase oziosamente ad osservare Cameron.
Doveva ammettere osservandolo che, se non fosse per i lineamenti duri -che forse dipendevano dal suo retaggio drow- e gli occhi gialli dalle pupille a fessura c'erano ben poche traccie evidenti della sua "corruzione". -...se non fosse che è velenoso...-
Facendo un analogia col suo passato, immaginò che forse il suo carattere così acido potesse dipendere proprio da quello. -E' una sorta di autodifesa?- Si domandò, ma subito si diede della sciocca. -Ma che stupidagine... e poi, se pur fosse vero, cosa cambierebbe saperlo?-
Doveva infatti ammettere che, conoscendolo, la sua opinione sul mezzo drow era cambiata da disprezzo a una forma di comprensione e rispetto.-Salvo quando propone delle cretinate in tono freddo ma con quel sorrisetto sornione che non ti fà capire mai se fà sul serio! Talvolta mi viene da pensare che lo faccia solo per vedere come reagisco alle sue provocazioni...-
Non avrebbe saputo dire quanto tempo era passato quando le sue orecchie captarono i passi di alcune persone nel corridoio: il resto del gruppo era tornato!
Si alzò e si avviò a passi lievi alla porta, aprendo a Balù e Raiden "E Namir?" Sussurrò preoccupata.
"Ha trovato un nano... lo tiene d'occhio." Spiegò Raiden laconicamente andandosi ad infilare nel letto, stanco.
Balù si soffermò invece a guardare la ragazza con occhio critico, sogghignando, anche lui brillo come il buon druido già crollato in un sonno profondo. "Non è che hai un fienile?" Propose.
"Smetti di fissarmi e vai a dormire." Gli intimò la ragazza e il barbarone obbedì docilmente, gongolando.
Lei si reifilò nel letto, guardinga, e dopo qualche tempo sentì che anche Balù russava profondamente. -Sigh.-
"Dormi." Gli intimò una voce in un bisbiglio secco. "Faccio io il secondo turno."
Individuando la fonte di quell'ordine nel letto di fronte a lei Ishaara arrossì, spalancando gli occhi domandandosi da quanto tempo fosse sveglio il mezzodrow!
Si voltò di spalle, imbarazzata, tentando di prendere sonno, osservata da due occhi gialli da predatore che luccicavano nell'oscurità della stanza...  |
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