Ylianor Nimesin
Maestro Bladesinger


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Località: Salerno Seaside
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Inviato: Mer Set 03, 2008 1:33 am Oggetto: [Racconto] Anelli e riappacificazioni. |
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[Sakara, 4 Tarsakh - CH dei Flames]
Era tornata da appena un giorno dal suo giro nel bosco: approfittando del fatto di chiedere a sua madre Shitsaia alcune informazione sulla coppia di unicorni nelle foreste a sud, aveva potuto così controllare l'attività nella sezione Nord della Winterwood.
Ishaara si strofinò gli occhi, assonnata, mentre preparava la colazione. Era ancora buio, e valutò che mancava ancora mezz'ora all'albeggiare, quando sarebbe arrivata Assunta. Sapeva che la solerte cameriera -prima di iniziare la sua guerra privata volta a scastrare dal letto gli uomini di casa- avrebbe preparato un abbondante colazione per tutti, e poi pulito la cucina.
Jandhara dormiva alla grossa, d'altronde da quando si era trasferita in camera da lei non aveva più i problemi della luce che filtrava la mattina tra le tapparelle che tanto piaceva al Capo, quindi il suo sonno non propriamente leggero non si spezzava nemmeno a cannonate prima delle dieci.
La mezzelfa finì di mangiare la sua frugale colazione ed afferò lo zaino che aveva già preparato: quel giorno avrebbe raggiunto a cavallo una zona abbastanza a Sud di Sakara.
Stava per uscire dalla porta quando un sussurro la sorprese. "A furia di uscire sempre prima tra poco ti conviene non andare proprio a coricarti." Fece notare la voce, caustica e familiare.
Si voltò ad incrociare lo sguardo di Cameron, a disagio, sforzandosi di non rispondergli male: dopotutto aveva stabilito che non era il caso di portargli rancore. "C'e' qualcosa di pronto per colazione lì." Indicò distrattamente in direzione della cucina. "A stasera." Commentò senza attendere repliche, uscendo velocemente.
L'unica cosa che riuscì a sentire prima che la porta le sbattesse alle spalle -colpa sua, nella fretta aveva calibrato male la forza- fu un sonoro Hmph.
La cena era stata come sempre piacevole, ed ottima. Jandhara saltellava in giro di tanto intanto guardando Namir. Poi entrambi scoppiavano in un sonoro CIII PIAAAACEEE! condividendo chisà quale battuta privata.
Balù commentò qualcosa riguardo il meraviglioso coniglio cucinato giorni prima da Assunta, e la mezzelfa non se la sentì di svelargli i suoi sospetti ormai dimostrati fondati: l'animale in questione era purtroppo Rabbear, un coniglietto a cui il barbaro era molto affezionato.
Posò gli ultimi piatti da lavare, lasciando quell'incombenza ad Assuntina, ed osservò dalla posizione discosta della cucina l'insolito quadretto familiare che le si prospettava: Raiden tentava di convincere Taisse a non usare le zucchine per i suoi impacchi, Susan ascoltava divertita gli improbabili racconti di Namir e Jandhara mentre Balù illustrava a Kys -che a suo avviso ne aveva molto bisogno- i suoi esercizi per rinforzare la muscolatura.
Non c'era traccia di Cameron, sfilato verso le camere poco dopo la cena; prima di allontanarsi aveva giusto lanciato un occhiata sall'alto delle scale al gruppo di babbi, come era solito chiamarli, sogghignando bonariamente.
La mezzelfa sospirò, asciugandosi le mani (nel frattempo per mania compulsiva di ordine aveva fatto i piatti ). "Ragazzi vado a dormire. Non fate troppa caciara e ricordatevi che domattina Assunta tenterà di tirarvi giù dal letto poco dopo l'alba..." Ad ogni modo, sapeva benissimo che sarebbero rimasti svegli almeno un'altra oretta ad ascoltare i racconti di Taisse e Susan che erano da poco rientrate dalla taverna.
"No problem, cara... mi faccio invisibile" Sentì replicare a Namir mentre si avviava verso la sua camera...
Notò l'anello appena entrò in camera. Era un serpentello stilizzato in oro chiaro, i piccoli occhi di pietre verdi lucenti, modellato in modo che si mordesse la coda. Ed era posato al centro del suo cuscino, sopra le lenzuola. Lo prese, perplessa: era improbabile vista la posizione che fosse un evento casuale.
Ma allora cosa ci faceva l'anello di Cameron lì?
Lo prese, rigirandoselo in mano, ed uscì dalla stanza. La porta della stanza di fronte alla sua era aperta, segno che Cameron non stava ancora dormendo. Si affacciò sull'uscio e notò che il mezzodrow era steso sul letto, le braccia dietro la testa. I suoi occhi si aprirono a fissare quelli verdi di lei non appena si rese conto della sua presenza.
"Ehm... c'era il tuo anello sul mio cuscino..." Azzardò la mezzelfa.
L'occhiata e il sorrisino divertito le indicarono che effettivamente non era casuale che fosse lì. "...e te lo puoi tenere." Concluse lui, reclinando appena la testa come a valutare la reazione di lei.
"Oh..." Ishaara sbattè appena le palpebre, ancor più perplessa. "Mi sarà utilissimo contro le vipere..." Sussurrò, arrossendo appena quando si rese conto che forse quel commento era stato scortese, ma notò che gli occhi di lui brillarono divertiti. "Come mai me lo regali? Non ti serviva a neutralizzare il tuo veleno?" Domandò, curiosa.
Il mezzodrow si limitò a fare spallucce. "Pazienza... vorrà dire che morirà qualche altro uccellino in futuro."
La ragazza sbuffò. "Un motivo in più perchè lo tenga tu, direi!" Esclamò porgendogli l'anello.
Cameron assunse un aria seccata. "Ma perchè, non lo vuoi?" Le domandò.
"Che c'entra. E' senz'altro più utile a te che a me." Fece notare lei, pragmaticamente, domandandosi perchè riuscisse sempre a farle perdere la pazienza.
Il mezzodrow distolse lo sguardo, fissando un punto imprecisato del soffitto e sospirò. "Diciamo che tu sei l'unica che mi dispiacerebbe avvelenare a seguto di un bacio."
Ishaara socchiuse gli occhi. "Ah, quindi dovrei sentirmi responsabile di tutte le altre poverette che invece rischieranno la morte con te?"
Esasperato dalla polemica, il capo si mise a sedere sul letto, fissando duramente la ranger negli occhi "Notoriamente sono pieno di donne...", sbuffò, assumendo poi un'espressione più dolce. "Volevo solo farti capire che non ti stavo prendendo in giro."
Diede alcuni secondi ad Ishaara per assorbire quella notizia, poi alzandosi dal letto raggiunse la finestra fissando il vuoto all'esterno. "Dato che non mi piacciono le mezzelfe crude, penso che questo discorso possiamo chiuderlo qui." Sentenziò infine.
Lei rimase immobile a ripensare alle parole di Cameron. In mezzo al solito sarcasmo c'erano alcune informazioni nettamente sconvolgenti, almeno per lei... stava giusto decidendo cosa fare o dire quando un piccolo turbine con i codini pel di carota comparve nella stanza. "Ishaara?" Vociò la nanetta guardandola con occhioni speranzosi. "Sono rimasti dei biscotti al cioccolato?" Domandò strattonandola.
La mezzelfa si riscosse, cercando di capire cosa le avesse chiesto. "Eh? Si... dei biscotti... certo..." Si fece trascinare giù dalla piccola furia in scarponcini chiodati, lanciando giusto un ultima occhiata al mezzodrow fermo dove l'aveva lasciato.  |
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