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Ylianor Nimesin
Maestro Bladesinger
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Registrato: 08/02/05 23:59
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MessaggioInviato: Gio Feb 22, 2007 9:40 pm    Oggetto: [Short Story] Visite inattese. Rispondi citandoTorna in cima

[Evereska, 17 Kythorn 1505]
L'aria era calda, chiara avvisaglia dell'estate imminente, ma la pioggia sottile non abbandonava Evererka anche in quel pomeriggio altrimenti soleggiato. Wow!
Le minuscole gocce sfioravano gli alti minareti dell'elegante castello della zona nobile, ricoprendo il quarzo chiaro di un leggero manto, facendolo risplendere di molteplici colori alla luce del sole che filtrava tra il nebbioso luccicore del mythal morente. Sigh
Una figura ammantata di un elegante cappa color avorio bordata di celeste avanzava sull'acciottolato bianco con passo lieve, seguita da due guardie in livrea verde con una singola stella argentea a otto punte sul cuore, l'uniforme dei soldati di Evereska. Attenzione!
Il visitatore attraversò i cancelli aperti dell'ampio parco che circondava il castello, avanzando tra i filari di alberi dall'elegante fogliame blu e argento potati con cura, fermandosi di tanto in tanto ad osservare nello specifico qualcosa. Paranoia
Quando arrivò infine in vista dell'ampio portone d'ingresso, il suo sguardo si soffermò su una coppia di sculture di quarzo rosa e grigio che facevano della mostra di se al centro dello scalone doppio che consentiva l'accesso al portone: un'elfa di nobile aspetto in lucente cristallo rosa e un elfo dall'aspetto marziale che la abbracciava protettivamente, in cristallo fumè. O.O
-...Thelyas mi diceva sempre che era un abile artista...- Rifletté, riconoscendo il gruppo scultoreo.
Si fermò dinnanzi alla porta, fissando le intricate rune che facevano bella mostra di se al portone, e sorrise nel sentire una voce magica provenire dal nulla. MIIITIKOOO!
"Castello Nimesin." Scandì fluida. "Cosa desidera?"
La cività di Evereska era senz'altro da prendere ad esempio nei reami giovani si ritrovò a riflettere il visitatore. "Lady Tyala Alastarra..." Esclamò, riflettendo un attimo su come annunciare la sua visita inattesa. "...di passaggio ad Evereska." Concluse. Non sono stato io

Dovette attendere invero poco prima che qualcuno facesse scattare il meccanismo magico che sbloccava la chiusura del portone.
Era un elfo d'oro, anziano persino per gli standard di quella razza longeva: i suoi capelli, un tempo di un biondo luminoso, erano adesso più simili a fili di platino lucenti, e due occhi di un grigio chiarissimo fissarono la dama con un espressione di austera cortesia. Cool
"Lady Alastarra..." Sussurrò sorridendo appena, facendo cenno alla donna di entrare prendendole il manto che lei le porgeva ed asciugandolo con un semplice cantrip. "...si accomodi in salone, la prego. La sua visita era invero inattesa: Lady Nimesin è impegnata nelle Sale d'Arme, ma se desidera attendere il suo ritorno sarà mia cura facilitarle l'attesa." Fece notare l'anziano gold elf inchinandosi. Flower
"Desidera un the?" Chiese quando la dama si fu accomodata nell'elegante salone riservato agli ospiti nell'ala nord della casa.
"Si, la ringrazio" Ordinò, iniziando a guardarsi intorno mentre il maggiordomo sfilava via silenzioso. Perfido
-Questo castello è davvero splendido...- Tyala riconobbe molte delle opere d'arte affisse ai muri come dipinti di artisti famosi tra le splendide piante rampicanti di quel giardino d'inverno. Un dipinto tra i rami delle orchidee la incuriosì: una giovane coppia di elfi dai capelli di fuoco, la fanciulla era chiaramente sua nipote, anche se qualcosa non la convinceva di come l'artista aveva voluto dipingerla, mentre al suo fianco c'era una versione molto più giovane di Lord Alastarra, suo marito e zio di Ylianor! Mad
Inarcò un sopracciglio, contrariata, ma prima che potesse interrogarsi ulteriormente sulla strana opera d'arte una voce calma e calda la raggiunse. uff
"Lady Nimesin è incredibilmente simile a sua madre, non trova?" Interloquì cortesemente il maggiordomo, riapparso silenzioso con un vassoio contenente una teiera e una singola tazza di porcellana candida. Acchiapp' ù nonn!
Servì il liquido ambrato alla dama elfica, lanciando poi un occhiata malinconica al vecchio dipinto. "Zucchero?" Il sorriso affettuoso che quel gold elf aveva riservato al dipinto prima di voltarsi nuovamente verso di lei colpì la dama, che si iniziò ad interrogare su chi fosse facendo appena un gesto di assenso.
"Mia nipote si attarderà per molto?" Chiese.
L'anziano elfo la fissò con quei suoi occhi lattiginosi. "Oh, solo il necessario mia signora, non tema..." Rispose criptico, allontanandosi. "Se ha bisogno di qualsiasi altra cosa, non ha che da suonare il campanello..." Sussurrò indicando appena un piccolo monile di cristallo... Perfido

Ylianor rientrò come suo solito dalla porta secondaria del castello, sfilandosi l'ampia cappa nera dalle spalle per poggiarla su un appendiabiti. Stava per scivolare rapidamente via per le scale che l'avrebbero condotta all'ala del castello che aveva scelto per le sue camere quando si avvide di una presenza alle sue spalle. ops!
"Alfræd..." Esclamò voltandosi a fronteggiare l'anziano maggiordomo, sorridendogli. "...sono stanchissima, potresti predispormi un bagno e la cena nel patio?" Domandò gentilmente. Sorriso
La sua mente volò per un attimo a diversi mesi prima, quando quest'elfo bonario si era presentato al suo atelier, colpendola per la sua antiquata ma piacevole etichetta. MIIITIKOOO!
Asserì di essere un tempo il maggiordomo che aveva servito per secoli dama Irenya ai tempi di Evereska quando era una fanciulla ed in seguito quando divenne moglie di Kymil, fin quando si trasferirono ad Evermeet. Eh?
Ylianor non ne aveva memoria, ma la voce dell'anziano sconosciuto le suonò in qualche modo familiare, come un ricordo inconscio di un bambino molto piccolo, e non ebbe quindi difficoltà ad accogliere la sua richiesta di tornare al servizio della <<bambina di dama Irenya>>. :o
"Madama, temo di non poterla accontentare..." Replicò Alfræd tristemente, accettando con un sorriso malinconico l'occhiata sorpresa della più giovane Lady dei Nimesin di cui lui avesse memoria. "Ha un'ospite, e ho reputato giusto preparare la cena nel salone est."
Ylianor inarcò un sopracciglio: non attendeva la visita di Elledan, e non amava quel salone che reputava molto formale, ma supponeva che Alfræd lo sapesse benissimo. "Non attendevo nessuno." Fece notare, sorpresa. inarca il sopracciglio
"Sua zia era in visita ad Evereska." Lo sguardo d'intesa del maggiordomo le fece subito intendere il perchè di quella sua decisione: per quanto volesse apparire casuale, quella visita era senz'altro tutt'altro che di cortesia. grunt
Ylianor annuì empaticamente, sospirando. "Per favore, puoi dire a mia zia che la raggiungerò per la cena non appena mi sarò cambiata." Sbuffò, salendo a passi veloci nella sua camera sotto lo sguardo comprensivo dell'anziano gold elf... Friend

Il lungo tavolo da pranzo le separava di oltre tre metri, cosa che Ylianor dovette ammettere essere molto piacevole, ciò nonostante l'acustica della sala consentiva alle due commensali di parlare senza necessità di alzare la voce. OK!
Tyala si ritrovò suo malgrado ad ammirare l'elegante posateria e l'imponenza di quel salone, che era più grande del più grande dei saloni della sua casa a Myth Dakaan. -Indubbiamente, l'antica residenza dei Nimesin è imponente...- Riflettè, paragonandola alla piccola villa che sua nipote aveva scelto per abitare in Cormanthor. sisi
"Tesoro, credi di trattenerti ancora a lungo qui a Evereska?" Domandò con fare casuale: era infatti incuriosita dal motivo per cui da qualche mese a questa parte Ylianor trascorresse davvero poco tempo nella capitale dell'Est, preferendo spostarsi di volta in volta da Evereska quando i suoi impegni la dovessero riportare a Cormanthor. Non ci siamo
La bladesinger dai capelli di fiamma sorrise. "L'atelier ormai è avviato e non ha bisogno della mia totale attenzione, inoltre i miei giovani allievi sono impegnati con i corsi teorici, quindi ho preferito vivere qui, mi è più comodo per i miei allenamenti e per alcune mansioni che stò attualmente svolgendo." Spiegò criptica. LOL
"Ma questo luogo, per quanto senz'altro memore dei fasti del passato, è estremamente isolato e... se consenti... tetro, con i problemi che hanno coinvolto il mythal." Fece notare guardando la pioggia cadere oltre le grandi vetrate. skif!
La spadaccina però sembrò non dar peso a quelle parole, limitandosi a sorridere e a far cenno ad Alfræd di versarle altro vino. "Io invece lo trovo rilassante... e la pioggia non offusca la bellezza della città o della vallata." Gli occhi grigi di lei si appuntarono in quelli dorati di Tyala. "Ma cosa la porta qui, zia? Per quanto gradisca la sua visita, immagino che non abbia intrapreso questo spostamento magico così sgradevole solo per parlarmi del tempo..." Evil
La dama si mosse a disagio sotto lo sguardo gelido della nipote, un effetto molto simile a quello che le faceva in passato parlare con suo padre, con l'unica differenza che non avrebbe tollerato essere messa sotto scacco da una ragazzina. XD "Ylianor cara, io e tuo zio abbiamo molto apprezzato che tu abbia provveduto con le tue forze a sistemarti e a trovare una collocazione degna del tuo rango nell'esercito e nel regno di Cormanthor..." Fece una pausa significativa, che mise Ylianor sul chi vive sul <<ma>> che sarebbe senz'altro seguito. "...ma questo tuo desiderio di isolarti dalla vita sociale e trasferirti persino qui ad Evereska non lo capiamo!" Non ci siamo
La dama scosse la testa, fingendo di bere un goccio di vino. "Sei giovane e a capo di una casata millenaria che ha bisogno di eredi, dovresti pensare al futuro..." Fece notare fissandola duramente. "...e quello che sento nell'ambiente bene di Myth Dakaan non mi piace affatto." Il sospiro d'effetto che seguì avrebbe in altre occasioni fatto sorridere Ylianor, ma in quell'occasione Tyala vide che la nipote si limitava solo ad inarcare uno dei suoi eleganti sopraccigli fulvi, fissandola con quei suoi occhi di ghiaccio. inarca il sopracciglio
"Oh. E cosa si dice, di grazia? Non sono addentro ai pettegolezzi di corte..." Ammise con aria spiacente la bladesinger, reclinando appena il capo e appoggiando il bicchiere al tavolo. In attesa...
Come etichetta imponeva, Alfræd sparì dalla vista usando uno dei molti passaggi segreti della sala, lasciando alle dame la loro intimità...

La più anziana dama elfica sospirò nuovamente. "Cara, ammetto che il giovane principe di Tyriòn è un ragazzo affascinante, ma molte fanciulle sono rimaste stregate dai suoi atipici occhi blu..." La arringò severamente. "...una Nimesin del tuo rango dovrebbe essere ben cosciente di questo, e considerare per prima cosa il buon nome della sua casata e le prospettive future. Ormai non sei più una ragazzina che possa cercar solo svago in un compagno." Sentenziò duramente, i suoi occhi dorati che sostenevano la sfida di quei due cristalli di ghiaccio. Blah blah
Ylianor avrebbe voluto ridere, ma riuscì con studiata etichetta a mantenere un'espressione impassibile degna di un giocatore di poker. "La ringrazio del suo prezioso consiglio, zia, ma le assicuro che non è mia intenzione prendere alla leggera i miei rapporti interpersonali..." Replicò a sua volta con dura fermezza sorridendo e per un attimo Telya ebbe l'impressione di scontrarsi con la gelida cortesia che aveva contraddistinto per anni suo padre Kymil. Parla con questa!
-Il maggiordomo sbaglia: Ylianor è diversa da Irenya quanto il giorno dalla notte! La sorella di mio marito era una dolce, ingenua fanciulla...- La dama fissò quegli occhi di ghiaccio non riuscendo a leggere niente. "Se ti fai coinvolgere nelle stramberie del cadetto dei Tyrion ti ritroverai solo con un nome infangato e il cuore a pezzi, tesoro..." Fece notare passando ad un altra tattica. "...ha ammaliato troppe fanciulle per poi lasciarle sole a piangere." Pollice verso
La bladesinger si ripropose di riportare quella conversazione ad Elledan in seguito, ma per il momento rimase con un contegno glaciale sentendo però un lontano pizzicore che la avvertì che il suo amato doveva aver avvertito in maniera subconscia il suo divertimento. "Non tema, zia... le circostanze improvvise del matrimonio del Coronal di Illefarn ci hanno creato degli inevitabili ritardi: il principe intendeva infatti ufficializzare il nostro fidanzamento quest'estate, ma credo che dovremo rimandare alla prossima." Angioletto
La dama elfica sbiancò, evidentemente spiazzata, ma fu lesta a riprendere il controllo della situazione con la navigata esperienza acquisita nei salotti mondani. "Tesoro, non credere che tu sia la prima a cui l'ha promesso in passato..." Cartellino giallo
Ylianor sogghignò di un sorriso feroce, i suoi occhi di ghiaccio brillarono per un attimo. "Non ne dubito, zia, ma temo che se non aveva intenzioni serie non avrebbe già ufficializzato il nostro rapporto agli occhi delle nostre Maestà..." Asd

-...scacco...- Rifletté vedendo l'espressione spiazzata di Tyala, che però non sembrava voler demordere. -Perché ho l'impressione che avrebbe preferito che le dicessi che sposavo chiunque, persino il Maestro della Torre Nera, piuttosto che Elledan!!!- Incavolato
"Tesoro, questo non è bene!" Esclamò veementemente Lady Alastarra. "Per quanto prestigioso, il principe è pur sempre un... mezzosangue..."L'ultima parola fu solo sussurrata, mentre la dama si guardava intorno con circospezione "In tal modo non solo il nome dei Nimesin andrebbe perso, ma anche la purezza di una casata millenaria!" Fece notare sconvolta. Polemic mode ON
Un coro di angeli che cantavano si sollevò nella mente di Ylianor. -E sarebbe anche ora!!!- Le avrebbe voluto urlare in faccia, ma si trattenne, limitandosi a corrucciarsi in un espressione dura che fece incupire i suoi occhi grigi fino a farli diventare insolitamente neri in quella strana situazione di luce. Evil
Tyala rabbrividì inconsciamente, ma non retrocesse sulla sua posizione. "Il nome degli Alastarra sarà portato avanti da tuo cugino, e le tue cugine potranno permettersi di sposare un nobile di qualsiasi casata... ma tu dovresti pensar bene di sposare un nobile gold elf di lineaggio inferiore al tuo, in modo da portare avanti la casata Nimesin!" Si guardò intorno indicando con un gesto la sala intorno a loro. Cartellino giallo
"Suppongo che tu non abbia difficoltà a trovarne, visto che la tua è una delle casate più antiche... il giovane Ni'Tessine, ad esempio, potrebbe essere un ottimo partito." Vedendo che la nipote non sembrava mutare minimamente la sua espressione, trovò un modo per rincarare la dose. "Tuo padre non approverebbe la tua scelta." Cartellino rosso


Ylianor espirò appena, sollevando il suo bicchiere e sorseggiando appena il vino, giusto per levarsi quel sapore amaro dalla bocca, poi si decise a replicare. "La ringrazio dell'interessamento, ma sono più che convinta che mio padre appoggerebbe qualsiasi mia scelta, ed in particolare questa." Sussurrò malinconica, spostando lo sguardo sulla pioggia che scendeva lieve e fitta oltre la parete vetrata del grande salone, anche se il suo sguardo vedeva eventi di un passato neanche troppo distante: l'ultima volta che aveva potuto parlare con Kymil. -...o con la sua ombra...- Il suo pensiero volò amaramente alla sua moonblade adesso inerte. Sigh
La vittoria su Maermydra aveva avuto indubbiamente molte vittime e notevoli risvolti: per lei, aveva significato perdere definitivamente anche suo padre. Come sempre in quelle occasioni, una cupa angoscia rischiava di attanagliarla, ma il calore di una consapevolezza la sostenne mentre riprendeva lentamente coscienza del fatto che sua zia stava continuando a parlare. T_T
Focalizzò la sua attenzione sulle sue parole, e quando capì il filo del discorso lo interruppe con ferma cortesia. "Per quanto apprezzi le parole di chi nei secoli ha potuto avere più esperienze di me, credo che questa scelta riguardi solo me, ed il Principe di Tyrion..." Era ormai da tempo che la cena era finita, ma la discussione in atto faceva protrarre la permanenza dei due commensali ai due capi opposti del tavolo, quasi fossero due sfidanti in un duello. Ahahah
Tyala sospirò desolata, alzandosi per prendere congedo. "Spero che tu abbia il buonsenso di non farti coinvolgere nelle stramberie dei Tyriòn, per poi pentirtene quando sarà troppo tardi..." Dichiarò, accennando un saluto prima di uscire dalla stanza a passi veloci. Grrr
Ylianor rimase seduta ancora a lungo, fissando i riflessi cremisi del vino nel suo calice di cristallo. Nonostante l'apparente freddezza e glaciale compostezza, il suo spirito ardeva: rabbia, amarezza, tristezza si battagliavano per prendere il sopravvento. Mad
I passi lenti di Alfræd la riportarono al presente, facendole voltare appena lo sguardo ad incrociare quello chiaro dell'anziano gold elf. Il maggiordomo le sorrise dolcemente, assumendo un aria spiacente, mentre guardava interdetto il vassoio ricoperto di una campana d'argento che portava in mano. "Oh. La signora non si è trattenuta per il desert..." Sussurrò spiacente, sollevando la campana e porgendo una singola coppa alla fanciulla dai capelli di fuoco. Rolleyes
Ylianor sorrise appena. "Vedo una sola portata qui, Alfræd..." Sussurrò, immergendo il cucchiaino nella soffice spuma e chiudendo gli occhi mentre la assaggiava, tentando di rilassarsi. Sob
L'elfo d'oro sogghignò, inchinandosi appena. "In realtà, Lady Nimesin, credevo che le avrebbe giovato un dolce dopo quest'incontro aspro..." Replicò sornione andando via lentamente. Vicini vicini
La bladesinger allargò il suo sorriso stanco, concedendosi di pensare per qualche minuto solo a quel piacevole sapore di nocciola... Surrender

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