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Calahir
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MessaggioInviato: Ven Mag 05, 2006 1:35 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

"-Hullack Forest-

Quando mi sono visto precipitare quell'orco davanti l'ho atteso nella posa di attacco n° 7 prendendomi tutti gli ovvi vantaggi che questo comporta: la lama è affondata con una precisione che mi ha dato non poca soddisfaz..."


L'elfo non terminò la parola e smise di scrivere. Era un pò che non aggiornava il suo diario e poco prima aveva dato una scorsa ai paragrafi più importanti; leggendoli, soprattutto i primi, si era sentito a disagio. Dalle sue parole si evinceva un neanche troppo velato disprezzo per ogni altra forma vivente che non fosse un ar'tel'quessir e questa cosa in quel momento non gli piaceva. Come poteva un elfo che si era dato come compito quello di servire il Padre degli Elfi, decidendo di rappresentare e proteggere l'elficità stessa per di più, pensarla in quella maniera?
Ricordò la storia raccontatagli dal principe di Tyrion e ripensò alle parole che si erano scambiati solo qualche ora prima nella 'cella' di Michael. Scosse la testa in silenzio osservando l'elaborata lama che riposava in un angolo della tenda mentre la mente volava ad un'altra lama che riposava a migliaia di miglia di distanza e attendeva paziente... lui? No forse no se davvero la pensava nella maniera scritta in quelle prime pagine. "Ma il dubbio stesso che mi sto ponendo è indicativo" Osservò con la solita razionalità sorridendone compiaciuto. Poi ebbe un'idea.
Ricordò che Tyrell aveva chiesto di essere avvertito quando il fey-gate per Lonelywood fosse stato nuovamente aperto. L'intenzione era quella di far curare le ferite riportate da Tara alla Somma Sacerdotessa Yeshelnè.
Prese un foglio di carta pergamena con l'intenzione di scrivere una lettera. "Se non mi sarà possibile accompagnare Tyrell al tempio, gli affiderò questa missiva." Ricordava bene le parole di Michael e del principe: la guerra si faceva sempre più vicina ed inevitabile, bisognava approfittare di quell'occasione.
Soddisfatto di quella soluzione intinse nuovamente la penna nell'inchiostro e iniziò a scrivere...

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MessaggioInviato: Lun Mag 15, 2006 12:42 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Hullack Forest, due giorni dopo l'attacco...]

L'elfo scandì bene le parole, calcando su ogni singola sillaba, con la forza che derivava dal potere stesso di ciò che pronunciava. Occhi spalancati lo osservarono impotenti mentre l'atmosfera si caricava della sacralità dovuta... "poker di Re!!!" "Ma nooo!" "E' impossibile!" "No basta, io smetto qui...". Appoggiata mollemente al suo arco, Seldara aveva assistito all'intera partita dopo l'ultimo cambio della guardia e si congratulò con il nobile elfo d'oro. "Complimenti sir Miritar... ruscite sempre a capire con esattezza quando bluffano..." Saevel raccolse il piatto, composto di pochi formali cp, e rispose all'elfa sorridendo "Beh, direi che fa parte del mio lavoro" Asd .
Poco dopo iniziò il giro dei pazienti dell'infermeria.
Si fermò davanti a due elfi che riposavano immobili nei loro giacigli. Meccanicamente si assicurò che il respiro e il polso fossero regolari mentre ripensava a ciò che aveva fatto solo il giorno prima...

L'atmosfera nella grossa tenda era appesantita dall'odore pungente e vivo del sangue; qualche lamento si alzava dai giacigli, ma una parte dell'infermeria rimaneva cupamente silenziosa. I due corpi giacevano immobili, illuminati dal bagliore dorato di diverse candele che si rifletteva a loro volta sull'armatura di mithril del sacerdote di Corellon. "avrei voluto essere in tenuta più formale ma siamo in pre-allarme, scusate ragazzi..." mormorò a bassa voce, sfiorando i corpi mentre iniziava ad eseguire i gesti dell'incantesimo più potente che conosceva. Quando iniziò a recitare la preghiera in seldruin cosparse i corpi con polvere di diamanti che mandò bagliori ovunque trasformando i giochi di luce delle candele in un effetto visivo ancor più suggestivo. "Elfo, figlio del Padre.. nel nome di Corellon io ti offro la Scelta...".

Raramente si era sentito più soddisfatto e apprezzato per il proprio lavoro. I ringraziamenti sinceri dei compagni degli elfi caduti lo avevano fatto sentire molto più in pace con se stesso. Con quello stato d'animo lieto lasciò i due elfi che riposavano e recuperavano le forze dopo essere stati riportati in vita. Prese una sedia e l'appoggiò vicino ad un altro giaciglio e, inarcando un sopracciglio, si mise ad osservare il paziente più rumoroso di tutta la tenda. "Come va oggi, Velazar? Siediti, parliamone, siamo tra amici..." Le strane palpebre sbatterono a velocità notevole mentre il tiefling rispondeva sollevandosi sul busto "Come pensi possa andare, accidenti!?! ricorderai sicuramente che ero inseguito da uno stormo di demoni..." "erano diavoli..." puntualizzò Saevel" "...si quelli quelli...dicevo...c'era uno squadrone di diavoli che mi circondava, tentavano di circuirmi con innominabili poteri cosmici ma io..." l'elfo alzò un sopracciglio "uno squadrone? a me sembrava..." fu subito interrotto dall'altro "ti dico che era un intero battaglione! lance rostrate che sprizzavano liquido viscoso, fiumi di sangue che scorrevano, cani e draghi che soffiavano e mordevano..."Te lo giuro! Saevel posò il suo sguardo indagatore sull'amico. inarca il sopracciglio 'mi sembra sincero.. poveretto deve essere ancora sconvolto...' pensò. "Calmati Velazar, il peggio è passato. Devi solo riposare ancora... parleremo di quell'incantesimo del Sigillo di Giustizia quando ti sentirai meglio." Le proteste del tiefling arrivarono puntuali, iniziandosi ad agitare forsennatamene nel letto Polemic mode ON . Saevel si alzò sorridendo all'amico, poi si girò rivolgendosi all'elfa poco distante da lui facendo un cenno eloquente verso Velazar "Infermiera la prego, mi porti dell'altra morfina!" Stai malee!

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MessaggioInviato: Lun Mag 22, 2006 12:03 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Hullack Forest, la notte prima del viaggio verso l'ignoto.. e verso un drago!]

Le spade si scontravano in una cascata di scintille. I due elfi, gold e wood, facevano saettare le lame in un crescendo di colpi. Per un pò il suono argentino del mithril fu l'unico a infrangere il silenzio della radura sacra. "Non sei male con la spada... sir Saevel, mi aspettavo di peggio da un sacerdote." l'accento tra il titolo convenzionale e il tono informale non sfuggì all'elfo "Non da un sacerdote di Corellon" si limitò a rispondere lui sorridendo. "Il Padre patrocina numerosi arti, tra cui quella dell'arco e quella della spada." Facendo roteare la spada in posizione di guardia, Seldara chinò la testa per osservare il suo avversario di quel duello immaginario. "Pensavo che il dio arciere dei Seldarine fosse Solonor." Saevel annuì. "Certo, ma Corellon è il custode dell'elficità stessa, perchè lui è l'Elfo per eccellenza. La magia..." parò il colpo e giocando di polso descrisse un arco argenteo che rimise in equilibrio le posizioni dei duellanti "..l'arte della spada, quella dell'arco, l'atto stesso del creare qualcosa: fanno tutte parte della natura stessa degli elfi." Lo sguardo di Seldara si fece più attento ed interrogativo. "Mi stai dicendo che per venerare Corellon basta fare le cose che un elfo fa normalmente?" Saevel sorrise abbassando la spada. "Per venerare Corellon basta fare le cose che ci 'rendono' elfi. Eccellere in una di queste arti non è altro che rendere omaggio al dono che il Padre e i Seldarine ci hanno fatto all'atto della Creazione, ma il tuo cuore e la tua mente devono essere sempre guidati dal ricordo che sei un'elfa, portatrice di un messaggio di armonia con la natura e con le creature che ci circondano. E' con questo pensiero che si venera Corellon..."

La superfice dell'acqua si increspò leggermente e l'immagine tremolò. Con ancora il sorriso sulle labbra Calahir Miritar sollevò lo sguardo per vedere chi stesse entrando nel suo studio a quell'ora. Una giovane elfa dai capelli scuri salutò con un bell'inchino l'elder di casata Miritar. "Maestro, ero venuta per riordinare gli appunti prima della lezione di domani, non volevo disturbarvi!" Calahir agitò una mano come a scacciare la stessa idea del disturbo "Disturbarmi? Mia cara stavo solo curiosando come è lecito per un elfo di una certa età... è vero forse che dovrei ritirarmi e lasciare più spazio ai giovani come te..." le strizzò l'occhio. Lei abbassò il capo arrossendo "Cosa dite maestro..." Calahir osservò un'ultima volta l'immagine di suo nipote Saevel e di Seldara che lentamente si dissolveva nell'acqua della fontana. Un'idea balenò nello sguardo dell'elfo e lo fece sorridere. "Sai che cos'è un Connery?" Chiese alla giovane apprendista "Uh? No maestro..." Il suo sorriso si allargò. "E' una parola Seldruin, si riferisce ad un elfo anziano che... ma lascia che te ne parli fuori di qui, c'è una splendida luna questa notte!" l'elfa diede il braccio al divinatore sorridendo e ascoltando incantata il suo maestro che parlava. Per quella sera le ultime parole che si sentirono in quello studio furono "Ti ho mai mostrato la mia collezione di kilt nanici?" Acchiapp' ù nonn!

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MessaggioInviato: Mar Mag 30, 2006 10:58 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Hullack Forest, la notte, dopo l'interrogatorio]

Nella sua lussuosa stanza extradimensionale, alla luce azzurrina della fiamma perenne della sua torcia magica, Saevel scriveva.. e parlava... con il cane.
"Capisci Casimir? a lui i libri non piacciono..." il cane chinò il capo da una parte lasciando che il penzolare della sua lingua esprimesse tutti i suoi pensieri a riguardo. "Si.. va bene, è lecito, anche se deprecabile, che i libri non piacciano, ma il punto è che bisogna saper comunicare con le persone!" Casimir uggiolò e blinkò dall'altro lato della stanza per far capire al suo padrone che non capiva. "Ma è così semplice! Cerca di sforzarti Cas!" Il cane aggrottò le sopracciglia. "Bisogna saper comunicare e saper parlare di fede con le persone, nella maniera in cui recepiscono meglio! A Tyrell non piacciono i libri.. ok. Ma cosa piace a Tyrell?" Il cane tornò a far penzolare la lingua e a scodinzolare vivacemente "wooff!" Saevel crollò il capo "a parte le donne..." Casimir uggiolò. "te lo dico io... la musica! le canzoni!" "wuff!" Saevel annuì. "Sono contento che tu sia d'accordo... dunque è questo che sto scrivendo... senti l'attacco di questa..." Saevel si schiarì la voce.

"Che gelidaa-animinaaaa... me la laaasci convertiiiiir..."

Il cane lanciò un'occhiataccia al padrone. Saevel ci pensò sù e poi scrisse sotto al foglio 'non abbastanza scurrile'. "Proviamo quest'altra..."

"Laaargo a Corellon nell'animaaaaa, laaaargoooooo..."

Il cane scosse il capo, blinkando in segno di diniego. Saevel tornò pensieroso e infine scrisse sotto al testo 'non ancora abbastanza scurrile'. Poi ebbè un'inspirazione. Scrisse ininterrottamente per una ventina di minuti e poi con aria soddisfatta si rivolse al cane. "Senti Cas, questa ti piacerà..."

"Ceeeerte notti la luna è aaltaa e doove ti porta lo decide Lui...
Ceeeerte notti la strada non conta, quello che conta è quello che fai...
Ceeeerte notti un Elfo che passa sembra osservare l'animaaa tua...
Ceeeerte notti ti portano al vizio, maaa ogni tantoooo Corellon-dice "okkei"...

Non si può restare sooooli, queste nottiii quiii, se Lo accontenti ne godi, sia qui(vivo) che liiiì(morto)...
Ceeeeerte nooootti sei sveglio, e lo sai perchè lo faaaaai... ci si veeeeedeee in Arvandor prima o pooooi...

Ceeeerte notti ti senti il padrone, tutti son degni di esser tra Noi...
Ceeeerte notti sei fortunato perchè Corellon sa bene chi sei...
Ceeeerte notti finisci tra due teette un pò grandi, un pò piccole... c'è n'è...
Peeeerchè Corellon non è per il vizio, ma ogni tanto la parianza va been...

Non si può restare sooooli, queste nottiii quiii, se Lo accontenti ne godi, sia qui(vivo) che liiiì(morto)...
Ceeeeerte nooootti sei sveglio, e lo sai perchè lo faaaaai... ci si veeeeedeee in Arvandor prima o pooooi...

Certe notti qui!!!
Certe notti lì!!!"


Casimir uggiolò contento. Saevel sorridendo scrisse sotto al foglio 'quel tanto di scurrile che basta'

"Perfetto, questa domani gliela cantiamo insieme!" Si strinsero mano e zampa, entrambi soddisfatti del lavoro.

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MessaggioInviato: Mar Mag 30, 2006 11:58 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

Tyrell squadrò il fratellastro per un lungo istante, sospettoso.
"Dì la verità! Sei stato posseduto anche tu!" Asd

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MessaggioInviato: Lun Lug 10, 2006 12:52 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Fortezza sotto assedio, 15 di Ches]

Un'orribile sensazione di bruciore e poi l'oscurità più assoluta; in lontananza, tra le mille voci sconnesse venute con il tocco folle degli Allip, sento una risata grossa, profonda, indiscutibilmente malvagia. Ho già provato sulla mia pelle il dolore dato dal fuoco magico, ho subito pesanti ferite da incantesimi fatti per distruggere... ma mai un dolore così atroce ha sconvolto il mio corpo. Ho sentito qualcosa di vivo e malvagio farsi strada attraverso il mio sangue e mordere, dissolvere e... poi buio. Per poco però. Cos'è? Se non fossi sicuro del contrario direi che sono in reverie . Ecco lì Tyrell , lo vedo sconvolto. Regge tra le braccia qualcosa... sembra il corpo di un non-morto: la pelle è grigiastra, le vene in netto contrasto sono nere e sembrano disegnare un macabro tatuaggio lungo tutta la pallida superfice scoperta, dalla pelle afflosciata si vede che qualcosa manca, i muscoli si sono rattrappiti fino all'inconcepibile; la cosa più straziante è il volto: una maschera di dolore, scavata sulle ossa di una faccia quasi senza più carne e muscoli, ai capelli sembra esser stato strappato via il colore, lunghi fili di un grigio spento, quasi trasparente; gli occhi sono di un colore opaco, lattiginoso, spalancati sembrano guardare nel vuoto con orrore.
Tyrell solleva questa "cosa" che sembra respirare impercettibilmente.. ma, grandissimo Corellon! Quello sono io! Mio fratello si avvia con sguardo cupo verso la porta del torrione, porta quello che rimane di me. In un sbuffo lo segue uggiolante Casimir; entrano nella struttura, vorrei seguirli ma non posso. Rimango ad osservare il violento vorticare delle lame magiche da me evocate: sollevano frammenti di ossa e polvere nell'aria, rendendo ancora più desolato, se possibile, il mio ultimo sguardo prima di un nuovo oblio.

L'anziano gold elf chiuse gli occhi sospirando "almeno è ancora vivo!". Lasciò che l'immagine svanisse nello specchio d'acqua al centro del suo grande studio. Calahir Miritar rimuginò per un attimo sull'opportunità di prestare aiuto al nipote in difficoltà. L'istinto, o forse una stessa intuizione benevola della sua signora Sehanine, lo aveva spinto ad osservare. Lo stesso isntinto gli diceva di non interferire. "Anche questa è un'esperienza dopo tutto, sopravviverà e ne trarrà forza in futuro..." pensò annuendo a se stesso. Una voce argentina lo strappò dai suoi pensieri. <<E' permesso maestro Miritar?>> una graziosa elfa dai capelli corvini si affacciò all'uscio rimasto aperto. <<Si?>> chiese sollevando lo sguardo su di lei. <<Perdonatemi, ci eravamo dati appuntamento qui dopo le lezioni, dovevate mostrarmi qualcosa...>> <<Ah già! la collezione di kilt nanici! ... possiamo rimandare mia cara? oggi penso proprio non sia il caso...>>

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MessaggioInviato: Ven Lug 14, 2006 10:20 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

Tyrell vide sparire le due fanciulle nelle ombre... tirò un sospiro.
-adesso devo solo attendere di essere salvato... o ucciso...-

La giornata fu lunga e nessuna visita piacevole o spiacevole interruppe la noia dell'attesa..

www.mythdakaan.it/download/loopuallera.mp3

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MessaggioInviato: Lun Lug 17, 2006 1:07 pm    Oggetto: Strani epiloghi ;-) Rispondi citandoTorna in cima

[Alla fine della grande battaglia... un pò ovunque!]

Il sole tramontava su Lion's Rest con una strana tranquillità quel giorno. Un'atmosfera sollevata si era diffusa per tutta la cittadina, in giro si scioglievano sorrisi ed espressioni tese. Felice di sapere l'amica gold elf sana e salva e la situazione risolta per il meglio Sardior sentiva svanire ogni preoccupazione. Proprio con uno di quei sorrisi osservò il gigantesco vuoto lasciato dal castello. "E' incredibile che si sia sollevato... Ylianor me l'aveva già detto in passato, ma vederlo ha fatto tutto un altro effetto!" Stretta in uno splendido, costosissimo cappottino di fattura straordinariamente lussuosa una bellissima donna bionda gli si avvicinò. <<A che pensi?>> chiese Aurore al mezz'elfo. Sardior fece spallucce, riprendendo a passeggiare per l'ampia strada maestra <<Oggi è stata una grande giornata... il mio braccio sinistro è incredibilmente leggero.>> ridacchiò. Aurore ripensò con orrore ad una scena assai violenta di qualche tempo fa. <<Ti dispiace di non essere andato?>> Lo spadaccino sospirò porgendo il braccio alla giovane. <<Un pò.. ma del resto qualcuno doveva pur rimanere a tenere d'occhio la "baracca".>> Ammiccò. <<Preparerai qualcosa per quando torneranno?>> Lui annuì convinto <<Certamente, li accoglieremo come meritano! I sacerdoti possono dire quello che vogliono sui loro 'banchetti degli eroi' ma una cena di classe è roba da chef!>>. Risero mentre si avviavano lentamente verso il lussuoso ed invisibile ristorante. Brindiamo

L'aria era fragrante di numerose essenze; indovinarle tutte sarebbe stato impossibile e difatti Tassadar non ci provò nemmeno; preferì concentrarsi sulla splendida donna dai capelli rossi che aveva davanti a se. Con un gesto elegante del braccio affusolato e un vorticare di vesti blu la donna mosse l'ultimo pezzo per quella partita. <<Scacco matto>>. disse sorridendo. Tassadar osservò senza disappunto la scacchiera: gli scacchi non erano mai stati il suo forte, e poi lei lo aveva sempre battuto. <<Ti ricordi l'ultima volta che abbiamo giocato? Anche in quell'occasione era da poco finita una guerra.>> Lei sorrise annuendo <<Vero, anche se le cose sono un pò cambiate da allora... a proposito la barba ti sta bene anche in... 'questa forma'>> <<Troppo buona>> commentò lui sorridendo, lisciandosi la barba spettrale e soffiando attorno il fumo bluastro del suo sigaro. <<Quindi hai deciso di prendere 'residenza'?>> Chiese lei con un velo di ironia. <<Già. Ho sempre invidiato a Salinger quel coso volante. Per un pò voglio bazzicarci... con le dovute eccezioni alle regole per dare la giusta dose di chiodi a Less e per fare qualche 'visita speciale'... come questa...>> ridacchiò. Lei sorrise distendendosi all'indietro sulla stessa poltrona che occupava più di un secolo fa. <<Decisamente le regole non sono mai state il tuo forte...>> disse <<No infatti.. per fortuna che alla Signora le regole non stanno così a cuore!>> Acchiapp' ù nonn!

Il grosso leone nero si alzò sbadigliando; notò immediatamente l'assenza del suo signore. Trotterellando fuori lo vide, seduto su una roccia, osservare il sole che tramontava. Una seria espressione di fierezza segnava il volto del muscoloso drow, che sembrava assorto in qualche pensiero profondo. <<Mio signore...>> disse ossequioso Ellion accucciandosi vicino ad Adinirak, aggiustando un'invisibile imperfezione nell'elegante farfallino. <<Sai Ellion...>> iniziò il drow con aria assorta. <<...oggi una grande battaglia è stata combattuta.>> Il leone osservo rapito l'espressione epica del suo signore, il guerriero più forte di tutto il nord, depositario del potere del Leone Nero. <<Avete avvertito qualcosa di particolare?>> Chiese con ammirazione il leone. Ci furono alcuni attimi di emozionante silenzio. <<...veramente no! è che ho letto in uno dei libri di Elryan che statisticamente da qualche parte si combatte sempre qualche battaglia!>> Ellion crollò il capo sconsolato mentre la sua immagine epica adava in frantumi. <<"statisticamente"...ehi che parolone che ho usato! Quasi quasi parlo come te! Se non fosse che li usiamo per reggere i mobili rotti si dovrebbero leggere più spesso 'sti libri!>> Asd

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MessaggioInviato: Mar Lug 18, 2006 10:15 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Durante la battaglia di Arabel]
Suoni ascoltati fin troppo spesso negli ultimi mesi... ma stavolta amplificati e moltiplicati per mille. An garde! L'udito finissimo del mezzo succube riusciva a distinguere fin troppo bene il rumore di ossa frantumate e membra dilaniate, le urla di dolore, i pianti dei caduti. Buaaa!!!

Volteggiando come un avvoltoio su un campo di carogne Tyrell si inebriava dell'odore del sangue e della disperazione della povera gente, innocente protagonista della fragorosa battaglia che stava avvenendo per le strade di Arabel.
Fight
Una tenue e melodiosa voce si sprigionava dal suo petto, ma non era lui a cantarla anche se usciva dalle sue labbra: una musica che donava speranza a chi la udiva, una musica che riempiva i cuori degli uomini di rinnovato coraggio e forza.
Serenade
Solo un altro
uccidine solo un altro guerriero stanco
leva la tua arma al cielo ancora una volta
fallo per la tua donna
fallo per i tuoi figli
fallo per la tua vita
solo un altro e poi riposerai
il riposo del giusto


La battaglia sotto di lui continuava incessante, senza esclusione di colpi. I pretoriani di Geerth erano un devastante spettacolo di morte. Anche in inferiorità numerica, serravano i ranghi e attaccavano.
Folla inferocita
Ognuno di loro prima di morire impavido si portava dietro almeno due fanti umani. Tyrell rimase affascinato da tanta ordinata ferocia. Ormai la battaglia era persa ma il rumore delle armi finì solo quando anche l'ultimo difensore di Arabel cadde trafitto dalle lance dei cavalieri di Michaél. Applauso

La canzone si affievolì fino a spegnersi. Il fey'ry atterrò tra i cadaveri, l'odore del sangue era più intenso, le membra esposte e le teste fracassate nascondevano il bianco acciottolato della strada maestra della capitale. Tyrell raccolse quello che sembrava un fegato umano e lo sollevò al cielo, guardandolo avidamente. Gli girava la testa, aveva fame... Sbava
non mangiava da giorni, le torture lo avevano provato anche se non lo aveva dato a vedere ai suoi compagni di scorrerie. Lasciò cadere la lancia e afferrò l'organo umano con entrambe le mani, facendone sgorgare un fiotto di sangue fresco che lo colpì in pieno volto... ne bevve un sorso avido e si leccò le labbra... Devil

Si stava preparando ad addentare la sua preda quando un raggio di luna colpendo uno scudo poco distante attirò la sua attenzione. Si vide riflesso nel metallo lucente: i lineamenti distorti e scavati, in mano un cuore umano (e non un fegato!), il sangue lo imbrattava ovunque. Tyrell vide quello che realmente era: un demone.
Lasciò cadere il cuore, vomitò e svenne... skif!

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MessaggioInviato: Mer Lug 19, 2006 3:33 am    Oggetto: Racconto in prima persona... Rispondi citandoTorna in cima

Nascosti nell'ombra, tesi come archi pronti a colpire, attendiamo l'attimo più adatto per portare il nostro attacco.
Il lampo di luce è il segnale del mago.
Evoco il potere di Elistree e sento immediatamente l'energia fluire nel mio corpo. La Dea guida il mio braccio e io sono lo strumento della Dea.
La mia spada brama il sangue di un diavolo e non attenderà molto.
La corazza del mirmidone va in frantumi, e il suo corpo senza vita cade al suolo in un fragore di metallo e carne attenuato dal rumore delle spade che ancora si affrontano.
Uno sguardo rapido ai miei compagni. Un nuovo bersaglio. Non c'è tempo per riflettere. Vedo le mie lame colpire il corpo dei pretoriani in una danza di morte. Non sono più umani, forse lo sono stati, ma quel tempo è lontano...
Solo un attimo.
Ora... il silenzio di un agguato portato a buon fine e sul pavimento insanguinato i corpi privi di vita dei nostri nemici.

[...]

Un occhiata in giro... nessuno degli elfi è ferito. Lionel è caduto nello scontro con il Beholder. Lady Nimesyn chiede a quello strano essere che si sposta nelle ombre di portarlo lontano dalla battaglia.
Gli umani imprigionati!!
Non posso rischiare che rimangano inermi alla mercè dei loro guardiani.
Una rapida corsa nel corridoio che porta alle loro celle. Apro quelle luride gabbie di pietra e ferro, incrociando lo sguardo perplesso e intimorito di molti di loro. Solo poche parole in comune... "Stiamo attaccando Arabel! Seguitemi se volete sopravvivere..."

[...]

Devo scegliere... Invoco nuovamente la forza della Dea per proteggere con le sue arti i due umani che mi sembrano più validi.
Non conosco i loro nomi... non mi importa. Saevel, Lady Nimesyn e Daimon si dirigono al torrione di sinistra, mentre io guido questo improvvisato plotone male armato lungo le scale che portano al torrione opposto.
Perchè lottare al fianco degli umani??? ...pochi gradini ancora...
Perchè rischiare la vita dei nostri fratelli??? ...ancora uno sforzo...
Perchè mischiare il nostro sangue con il loro??? ...la luce e il fragore dello scontro incalza. Siamo sopra.
Di fronte a noi una dozzina di pretoriani per nulla intimoriti, alle loro spalle il fuoco della battaglia arde nelle strade di Arabel.
"Per la gloria di Elistree!!!!..."

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MessaggioInviato: Lun Lug 24, 2006 11:00 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[El-Village, in un periodo non meglio precisato Asd]

Sbadigliando prodigiosamente l'imponente leone fece il suo ingresso all'interno della sua tenda personale Coffee . Era stata una lunga giornata di lavoro: la rissa delle 17.30 si era conclusa con ben due palizzate abbattute più del solito Lamer e ci era voluto un lungo e meticoloso lavoro per ripristinare anche il sistema di irrigazione che si appoggiava su una di esse . Ellion si avvicinò lentamente all'angolo-bar; operando pochi semplici gesti con la grossa zampa felpata fece mescolare magicamente gli
ingredienti per il suo drink preserale preferito: una gustosa ciotola di Martini, freddo, agitato non mescolato! Vedendo per ultima cadere l'oliva Ellion si sciolse in un sorriso, avviandosi con la ciotola fluttuante verso il suo giaciglio-poltrona, pregustando uno dei momenti più belli di tutta la sua giornata: l'ora in cui poteva dedicarsi alle sue letture preferite; quella sera contava di terminare il capolavoro drammatico Canto Notturno di una Gazzella Errante per la Foresta, un commovente affresco della vita e della morte, emozioni, sensazioni, pensieri profondi... <<che arte sublime!>> Poem commentò ronfando il grosso felino mentre dava la prima leccata al suo drink in ciotola <<Mmm... Secco al punto giusto...>> Hic . Forse l'immersione nella lettura, forse il non poco alchool contenuto nella sua ciotola, ma Ellion non parve accorgersi di una oscura figura che strisciava tra le ombre Paranoia . Muoveva microscopici passettini, velocissimi, spostandosi rapidamente, avvicinandosi inequivocabilmente in maniera furtiva al grosso leone. Era ormai a pochi passi dal felino, nei suoi piccoli occhi rossi si accese una luce di potere e ghignante gioia distruttrice Evil . Rapidamente iniziò ad operare un incantesimo, lanciandosi verso la luce, mostrandosi alla sua vittima designata e gridando **Sei finito leone! Vai DARDO DEL TUONO D'ACCIAIO DISTRUTTORE DELLE TRE REALTA' MISTICHE(TM)!!!** Polemic mode ON Ellion sollevò la testa dal libro. Aggiustandosi gli occhiali sul muso con un artiglio, osservò il piccolo proiettile magico viaggiare zigzagando pigramente nell'aria e infrangersi contro la barriera che aveva silenziosamente evocato da almeno un paio di minuti. Senza ulteriormente scomporsi pose nuovamente attenzione al libro. <<Hai già imparato il magic missile, sono impressionato Stiwiel...>> inarca il sopracciglio commentò mentre il bambino drow davanti a lui digrignava i denti con rabbia. **Maledetto leone! Un giorno ti ucciderò, vedrai! Ucciderò te e tutto il villaggio! Dominerò il mond...ehi! mettimi giù maledetta femmina! mettimi giù te lo ordino!** Ahahah Sopraggiunta alle sue spalle,una splendida drow raccolse il bimbo. <<Ecco dove eri finito! Stiwiel, non devi venire a seccare Ellion mentre si riposa!>> e poi rivolta al leone <<Scusami Ellion, l'ho perso di vista mentre lanciavo qualche incantesimo contro Bardoràk...>> il leone fece un gesto di regale noncuranza con la zampa <<non preoccuparti Zeyra.. a proposito, come va l'educazione del pargolo?>> Fiera Zeyra sorrise. <<Splendidamente! Inizia già a gorgogliare qualche parola!>>. <<Già... me ne sono accorto...>> Disse il leone sorridendo e tornando alla sua lettura. Asd

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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Lun Lug 24, 2006 11:17 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Cormanthor, stessa ora, Torre Nera]
Il drow dagli occhi di ghiaccio stirò i muscoli indolensiti del collo, rialzando lo sguardo dalla sfera di cristallo che gli aveva concesso un breve diversivo dai suoi diecimila impegni, sbuffando appena.
"Giuro che il prossimo figlio che chiama con El in qualche punto del nome lo ammazzo..." Ringhiò fra sè.
"Sei solo chiacchiere e distintivo... ti stai rammollendo!" Sentì ribattersi da una massiccia figura nelle ombre. "Ultimamente parli molto, e fai poco... " Vorn scosse il capo cupamente.
"Zitto tu, druido senza corna..." Ribattè piccato il mago drow. "Spero tu non sia dinuovo qui con qualche assurdo progetto..."
Vorn sogghignò di rimando, facendo spallucce. "Se preferisci stare qui ad ammuffire tra i libri fai pure... Comunque tra tutti i figli di Adinirak questo è l'unico con un minimo del tuo carattere." Ammise.
Elryan scoppiò a ridere. "Bah forse hai ragione... devo dire ad Ellion di badare di più alla sua educazione..." Concluse alzandosi, riflettendo che dopo tutto un pò di moto non gli avrebbe di certo fatto male...

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Vorn Veladorn
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MessaggioInviato: Mar Lug 25, 2006 2:24 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Cormanthor, stessa ora, Torre Nera]
"Si dai, andiamoci a fare 4 passi, sto mettendo radici!!!... e se lo dico io che sono druido!!!" ... l'amico sorrise... "Dai, andiamo!!! Offro io il viaggio!!!" ... "Cmq, ero venuto per mostrarti il mio ultimo seed!" ... "L'ho chiamato ELEMENTAL STORM BOMBARDMENT (TM)" ... "Fiko eh?!?! Credo sia inutile spiegarti come funziona" ... "Andiamo a provarlo sul villaggio di Adinirak!!!" ... replicò il mago drow ...

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Elledan
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MessaggioInviato: Dom Ago 06, 2006 3:16 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Salingerville - Casa-albero di Aran]

La creatura attendeva nelle ombre già da diverso tempo la sua preda... un rumore di lievi passi felpati proveniente dall'esterno della stanza indicavano chiaramente che l'attesa volgeva al termine. Evil Masterplan
Fece schioccare le labbra pregustando il sapore del sangue fresco, passandosi la rugosa lingua porpora sui denti affilati come rasoi. Evil

La porta si aprì, nella stanza entrò una fanciulla elfo dai capelli corvini e lo sguardo vivace e spensierato. Tra le braccia aveva delle lenzuola fresche di bucato, che posò sul letto padronale.

La creatura si sollevò con le appendici fogliformi e cominciò a strisciare lentamente verso i piedi della domestica, affancendata a rifare il rustico letto in legno vivo, formato dai rami dell'albero che la ospitava. Rolleyes

*Tuk*

*Tuk*

*Tuk*


Yariè si paralizzò dal terrore. Sapeva a cosa apparteneva quel rumore di ceramica che batteva ritmicamente sul pavimento... si guardò intorno... scorse la creatura proprio mentre la stava per addentare ad una gamba e saltò all'indietro.
Surprised "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!" Surprised

Dopo pochi secondi Aran fu nella stanza e inquadrò subito la faccenda. "Uff.." sbuffò. Non ci siamo
"Maestro Nightstar! Non si può andare avanti così! Quella cosa è pericolosa..." l'elfa piagnucolava impaurita su una sedia, indicando la pianta carnivora che saltellava cercando di morderla. Buaaa!!!
"Yariè cara... non posso sbarazzarmene... sta cosa, a parte che è un regalo, è protetta dal WW Vorn..." Boh
Il bladesinger raccolse il vaso che conteneva la pianta carnivora, resa intelligente da un incanto druidico e la fissò con astio. "Quante volte devo dirti che non si mangiano gli elfi!?" la rimbrottò. No no no...
Come risposta ebbe una serie di fischi modulati, misti a rantolii e qualche ringhio sommesso. :o
"Si ho capito... hai fame... dai su, andiamo..." la depositò a terra e si avviò verso l'uscita della stanza.
La pianta lanciò ancora un'occhiata famelica all'elfa al sicuro sulla sedia e poi si avviò seguendo il suo padrone... Prrrr

*Tuk*

*Tuk*

*Tuk*


Yariè si assicurò che la creatura fosse ben lontana prima di riprendere le faccende domestiche... Sigh

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Ecco lo splendido regalo del gruppo per Aran che ha intessuto il tappeto volante regalato a Mike MIIITIKOOO!

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Elledan
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MessaggioInviato: Lun Ago 14, 2006 3:20 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Silverymoon - Everdusk Hall, in attesa del raid nelle fogne...]

Tyrell si era offerto di lavare i numerosi piatti che affollavano il lavatoio della biblioteca dedicata ai Seldarine.
Il compito era più arduo di quanto si aspettasse ma rinunciò ad usare la magia per essere al massimo delle sue possibilità quella notte. MIIITIKOOO!
"Ma che elfo servizievole!" si sentì sussurrare alle spalle. Kathlyn girò dietro il fey'ri carezzandogli una spalla. "Serve una mano?" fece una pausa "Anche se devo ammettere che è una scena piacevole da osservare." disse sorridendo maliziosamente, sedendosi su un tavolino dietro l'affacendato bardo. LOL

Per nulla intimidito dal comportamento aggressivo della mezz'elfa, Tyrell le resse il gioco, continuando a lavare i piatti. "No Kat, goditi pure la scena..." fece una pausa. Il fey'ri decise di essere diretto con questa donna "...anche a me sarebbe piaciuto osservarti mentre eseguivi lo stesso compito, ma con meno strati di tessuto. I vestiti a volte hanno la sgradita funzione di celare troppo bene le grazie di una splendida fanciulla come te." Cool

Colpita da quell'affermazione tanto diretta, la sicurezza della cacciatrice vacillò. Riuscì però a balbettare lo stesso una risposta salace, senza arrossire "...ah si? E secondo te come dovrei vestire invece?" Eh?
Tyrell si voltò, osservado la donna, la quale si impettì seccata, incrociando le braccia al petto.
"Prima di tutto via i pantaloni e il corpetto di cuoio, usa dei vestiti di seta o di raso. In città non fa poi tanto freddo e non credo tu debba cacciare mentre vai a fare shopping." Il fey'ri osservò la fanciulla che adesso stava diventando di un rosso acceso, probabilmente dovuto alla rabbia montante. Grrr
"Sei una cacciatrice, deduco che avrai delle gambe muscolose e i polpacci ben torniti. Scegli una gonna con lo spacco così chi ti guarda potrà ammirarle." Sulla faccia di Kathlyn si dipinse un'espressione mista tra rabbia e stupore "Ma stai dicendo sul serio? Mi prendi in giro?" Oh caxxo...
Il fey'ri continuò la sua analisi, ignorando le proteste della ragazza. "Per il corpetto del vestito scegli una, meglio due taglie in meno. Così i seni tenteranno di schizzar fuori dal vestito donandoti una forma più armonica. Ah ovviamente non usare reggiseni, non credo tu ne abbia bisogno."
"Sta facendo sul serio..." disse più a sè stessa la cacciatrice che al suo interlocutore. Decise allora che era meglio seguire il gioco, che tra l'altro aveva iniziato lei. Sorrise all'elfo e aggiunse. "E poi?" :o

Tyrell sorrise, le si avvicinò con aria furba e le scostò una treccia di capelli dal viso. "Beh, per un'analisi più precisa temo che dovremo approfondire la questione con esercizi pratici atti a stabilire le tue virtù, che andranno evidenziate, e le tue mancanze, che valorizzeremo." Perfido
Kathlyn si rese conto che il gioco era andato oltre le sue aspettative. Non si aspettava una simile reazione da un elfo!
Aveva il volto di Tyrell a pochi centimetri dal suo, i due corpi che quasi si toccavano. L'elfo aveva poggiato le mani sul tavolo mettendosi proprio di fronte a lei, impedendole di scendere senza avere un contatto fisico intimo. "Tyrell... io..." Arrossire
La fanciulla era combattuta tra il desiderio e la curiosità di fare l'amore con un elfo e il pudore di concedersi praticamente ad uno sconosciuto, per quanto affascinante e simpatico. Arrossire

"Kat, posso immaginare a cosa tu stia pensando..." Il fey'ri si allontanò dalla fanciulla, la quale si morse un labbro.
"No aspetta... è che... sai... ci conosciamo appena..." Kathlyn sembrava davvero dispiaciuta per come stava evolvendo la cosa -Stupida! Stupida! Stupida!- Sbonk
Tyrell la guardò dritto negli occhi "No Kathlyn, non c'è bisogno che ti giustifichi. Le donne sono per me un tempio sacro da trattare con il massimo riguardo e rispetto. Il corpo femminile l'altare su cui eseguire il rito sacro dell'amore. Nel tuo essere donna io venero la mia dea. E la mia dea si manifesta in ogni donna in tutte le magnifiche sfaccettature e complesse personalità che una donna presenta. Io amo la mia dea ed è per questo che io ti amo Kat. Ti amo perchè sei una donna, ti venero come una dea e ti apprezzo come Kathlyn, la cacciatrice di Silverymoon che ho l'onore di aver incotrato in questa radura sacra ai Seldarine." E siccome sono ingegnere...
Il fey'ri fece una pausa per permettere alla fanciulla di assimilare il suo pensiero. "Per questo mio essere, io non sono un elfo che si lega ad una sola donna, Kat. Non potrei mai rinnegare le altre donne perchè sarebbe come rinnegare la mia fede." Non c'ero...

La mezz'elfa rimase senza fiato per quella dichiarazione. Le sue inibizioni caddero frantumate dalle parole dell'elfo. Era confusa ma felice che lui non la avrebbe giudicata male per quello che stava per fare. Wow!
Scese dal tavolino e strinse il fey'ri a sè in un bacio appassionato.
Tyrell si sciolse dal piacevole abbraccio, la prese per mano e la portò nel giardino sul retro della biblioteca, lontano da occhi indiscreti... Evil Masterplan

[Dopo qualche ora]
Stava scendendo la notte e l'ora si faceva propizia per entrare nel sottosuolo della città senza essere notati.
Kathlyn si riposava sul petto del fey'ri. "Kat, devo andare... si sta facendo buio. Conviene che tu e Stella troviate un posto sicuro dove dormire." Paranoia
La fanciulla si riscosse dal suo torpore. "Si, lo so."
La mezz'elfa si rivestì in fretta e Tyrell potè di nuovo ammirare il fisico della cacciatrice: snella come un'elfa, ma arrotondata da qualche chilo di troppo nei punti giusti, merito del suo retaggio per metà umano. Smile
La cacciatrice sembrava in imbarazzo, si voltò seccata verso l'elfo ancora sdraiato, con il mezzobusto appoggiato contro il tronco dell'albero che li aveva nascosti per qualche ora.
"Senti... è stato bello... ma ora? Come devo comportarmi con te?" chiese. Rolleyes
Il fey'ri sorrise "Kat, per me sei e rimarrai sempre una donna speciale." Le porse la mano.
La fanciulla aiutò il bardo a rialzarsi. "Comportati come ti suggerisce il tuo istinto." LOL
Kathlyn osservò l'elfo rivestirsi lentamente, ripensò alle parole dette e a quanto era successo. Sorrise. "Il mio istinto mi dice che devo comportarmi come se nulla fosse accaduto e che adesso io e te siamo solo un po' più complici, come se ci conoscessimo da anni e non da pochi giorni..."
Tyrell posò le sue labbra su quelle della mezz'elfa, sfiorandole con un bacio delicato. "Anche io provo lo stesso, mon chere. Adesso è meglio che ti defili però." MIIITIKOOO!
La fanciulla sorrise imbarazzata, andando via a ritroso, scoccando occhiate felici all'uomo che le aveva fatto provare la gioia di essere amata, almeno per qualche ora. Wow!


PS: se per caso qualche guardone fosse passato a spiare il retro della biblioteca avrebbe visto Kathlyn che si reggeva ad un ramo basso di un albero, con i polsi legati, seminuda. Tyrell con la faccia tuffata nella sua femminilità e le gambe di lei che gli cingevano il collo Asd

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