Ylianor Nimesin
Maestro Bladesinger


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Località: Salerno Seaside
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Inviato: Ven Ago 22, 2008 12:01 am Oggetto: [Racconto] Rientro a casa. |
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[10 Ches 1508 - Sakara, CH dei Flamelords]
La mezzelfa tagliava distrattamente le verdure da aggiungere al sugo in striscette sottilissime con movimenti veloci e precisi dell'affilato coltello da cucina. A poca distanza, Jandhara zampettava in giro, affamata e impaziente, di tanto in tanto tentando un assalto a qualcosa di cucinato ma non ancora del tutto pronto.
"FAAAAMEEEEEE!!!" Si lamentò la nanetta, lo stomaco che le borbottava sonoramente mentre tentava di afferrare senza molto successo una patatina dall'olio bollente.
"Ti scotti. Via di li!" Le intimò severamente Ishaara, le parole dure mitigate da un sorriso dolce. Lanciò uno sguardo alla "cena leggera" preparata da Assuntina -la vecchia e nerboruta cameriera in qualche modo imparentata a Concetta. Dubitava che una peperonata di cozze potesse definirsi "leggera" nemmeno per gli standard nanici. -Sarebbe andata bene per Balù...- Pensò tristemente, ma del barbarone ancora non avevano notizie da quando era partito per la sua ordalia... e nemmeno del Capo. Sbuffò cercando di pensare ad altro.
Lo stufato di carne preparato dalla Assuntina la convinceva decisamente di più: aveva un odore splendido, e la ragazza era convinta che con delle patate e qualche verdura fosse una cena già meno pesante e decisamente più gustoso della peperonata.
Allungò meccanicamente alcune delle patate già cotte a Jandhara, giusto per evitare che le si infilasse ancora tra i piedi uso gatto curioso, quando vide spuntare il viso furbo di Namir a poca distanza. "E' pronto?" Chiese giovialmente l'incantatore.
"Un pò di pazienza..." Replicò la mezzelfa sorridendo pacatamente. "Se vuoi puoi iniziare con un pò di peperonata di cozze..." Propose.
Namir sgranò gli occhi. "Alle nove di sera? Così non dormo per tre giorni di fila... No grazie prenderò una patata..." Commentò, ma la frase rimase in sospeso, interrotta da Taisse.
"Cos'è? Un desiderio represso?" Domandò la bella biondina con un sorriso malizioso. "Ci sono delle verdure per stasera?" Chiese, osservando con orrore lo stufato e la peperonata, ignorando la battuta salace di risposta indirizzatale da Namir.
Ishaara sorrise indicando un recipiente col coltello mentre si dedicava a tagliare i pomodori. "Quasi pronte..." Ormai erano arrivati in sala da pranzo tutti gli altri: Raiden fece capolino dalla porta sul retro che dava sull'orto, Susan scese allegramente le scale seguita da un ben più composto Kys. Si erano tutti accomodati a tavola, ogn'uno portando con sè qualcosa che era pronto: chi il pane, chi la temuta peperonata, chi la carne. "Ma non c'è modo di far capace Assunta di preparare qualcosa di meno pesante?" Domandò il genasi dell'aria, osservando scettico la teglia più grossa poggiata sul tavolo.
Namir sorrise giovialmente. "Se ci fosse anche un modo per convincerla a non tirarmi giù dal letto alle sette di mattina per rifarlo con me che dormo dentro sarebbe ottimo!" Propose tra le risate generali. "Quasi quasi la charmo..." Aggiunse tra sè e sè.
"Buona la peperonaaataaa!!!" Gridò Jandhara di controtendenza, infilando una forchetta nella teglia assaggiandola direttamente da lì.
"Mettila prima nel piatto." Ishaara stava portando le verdure lesse e i pomodori quando qualcuno bussò alla porta. "Jandhy apri tu? Ho le mani impegnate..." La nanetta, però, era già corsa alla porta prima che lei finisse la frase: la sua innata curiosità aveva avuto come sempre il sopravvento su qualsiasi cosa, persino su una leccornia gastronomica come quelle di Assuntina.
"Caaaaaaaaaapoooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!" Le sentirono esclamare prima che si lanciasse contro una figura polverosa ferma sul ciglio della porta. Si vide uno sbuffo di sabbia e terra all'impatto, seguito da un "umph... Ciao." dal timbro decisamente familiare.
Ishaara posò i piatti sul tavolo rapidamente, voltandosi a guardare, ma a giudicare dalle espressioni tra lo stupito e il divertito dei suoi amici doveva trattarsi proprio di Cameron e Balù.
Le due figure ferme sul ciglio della porta erano ricoperte da una sottile polvere gialla, più magri, sporchi e barbuti di quanto li ricordava. Entrarono in casa con aria stanca, e Balù salutò tutti con un tuonante "WEEEEE! Siamo tornati!" lasciando cadere a terra un sacco pieno di chisà cosa che sollevò l'ennesimo sbuffo di polvere. Cameron fù più discreto, scivolando in casa con passo leggero, chiedendo alla nana di dargli una ripulita magicamente.
"Mamma mia, Balù, non ti si può guardare! Dovremo dar fuoco a quell'allevamento di pulci che indossi!" Fece notare Namir ridacchiando.
"Ciao Balù... Bentornato Cam!" Esclamò Ishaara, fissando per qualche istante il mezzodrow. Era acciaccato, inselvatichito e stanco, ma per il resto sembrava star bene. "Volete mangiare qualcosa?" Propose, nel contempo placcando Balù prossimo ad andarsi a sedere su un divano pulito. "Alt! Prima ti levi quei vestiti di dosso e... ehi!? Non intendevo... vabè lasciamo stare... grunt..." La ragazza si voltò nuovamente verso Cameron, lasciandosi alle spalle Balù in mutande.
Il Capo fissò per qualche istante la mezzelfa, il familiare sogghigno sul suo viso anche più spigoloso del solito. "Faccio prima un bagno, poi si vede..." Commentò semplicemente tentando di bilanciare Jandhara che gli saltellava in braccio vociando.
"Che prova hai dovuto fare? Ti è riuscita? E perchè sei peloso? Sai che sembri un nano? Sei peloso quasi quanto Bass... Ma com'è che i tuoi peli sono bianchi?" Il mezzodrow sbattè le palpebre per tentare di riordinare le idee: dopo quasi un mese nella solitudine della savana, si era disabituato al chiassoso chiacchiericcio della nanetta. Ma infondo infondo dovette ammettere che lo faceva sentire stranamente a casa.
"Ho i capelli chiari, babba... è normale che sia chiara anche la barba..." Fece notare a Jandhara, ma si domandò che cosa gli avesse detto Ishaara prima che la perdesse di vista: ora era sparita dopo aver rifilato un pezzo di sapone di bucato a Balù facendolo filare fuori verso le docce armato di una brusca per cavallo. -In effetti credo sia l'unica cosa che possa grattargli di dosso la sporcizia...-
Prima che riuscisse a fuggire verso la sua camera Namir e Susan lo placcarono con un mare di domande sulla savana, curiosi, ma com'era tipico dello stile del Capo riuscirono solo ad ottenerne eloquenti "Si", "Ma anche no", "Bah" e similia...
Kys era rimasto interdetto a fissare i "vestiti" -se così si potevano ancora definire- di Balù al suolo. "Namir. Vieni con me. Organizziamo un rogo purificatore!" Propose, e schizzarono fuori ridacchiando, seguiti da una incredula Susan e un preoccupatissimo Raiden. "LONTANO DAL MIO ORTO CON QUEI COSI!!!"
Taisse - rimasta sola nella sala da pranzo con il mezzodrow- ad un tratto si mise a ridere. "Capo, ma lo sai che sei anche più acido di come ti ricordavo! Non c'era nessuna bella amazzone in giro per la savana con cui dilettarsi?" Civettò sbattendo le lunghe ciglia.
"No." Cameron sbuffò. "In compenso c'erano delle leonesse affamate. Le metto lo stesso in conto come donne?" Replicò causticamente attirandosi un'occhiata esasperata della fanciulla bionda.
In quel momento si accorse che Ishaara era tornata nella sala da pranzo. La ragazza gli sfiorò un braccio, attirando la sua attenzione. "Ti ho riempito la vasca, vai a farti un bagno... credo che sopravvivremo se racconti i dettagli del viaggio più tardi." Gli occhi verdi della mezzelfa brillarono divertiti nell'attesa dell'ennesima replica acida del Capo.
"Bah mi evitereste la noia di spiegare..." Fece notare caustico. "Vado." Concluse, voltandosi verso le scale. Si fermò giusto un secondo dopo aver fatto un paio di gradini. "Ah, grazie." Aggiunse, guardandola di sottecchi prima di filare via.
I passi leggeri della ranger lungo le scale che salivano verso le stanze furono accompagnati da un'esclamazione di Taisse parzialmente coperta dal vociare di Balù, intento a narrare per filo e per segno la sua ordalia mentre pasteggiava a peperonata di cozze e carne.
La porta del bagno era aperta, segno evidente che Cameron doveva aver avuto una fretta matta di buttarsi in acqua dopo tanto tempo in savana e tanta sporcizia accumulata. Lanciò un occhiata distratta all'interno: il mezzodrow non era più nella vasca, anche se i suoi vestiti stracciati erano sul pavimento -cosa strana visto che il Capo normalmente era preciso quasi in modo maniacale.
Li raccolse con una mano, bilanciando il piatto che aveva nell'altra con destrezza.
"Puoi far bruciare anche quelli per quel che mi riguarda..." Sentì dire da poco lontano, e per poco non sobbalzò facendo cadere tutto il contenuto del piatto a terra. Per fortuna riuscì a mantere l'equilibrio mentre si rialzava voltandosi verso la fonte di quel commento. "Forse si possono riparare..." Azzardò sorridendo fiduciosa. "Ho visto che ti attardavi e ti ho portato qualcosa da mangiare..." Aggiunse.
Cameron reclinò la testa sogghignando. "Non sò quanto ne valga la pena ripararli." Fece notare, prendendole il piatto da mano levandole un impaccio. Annusò incuriosito: patate e piccoli bocconi di carne dal profumo decisamente invitante. "Pare commestibile." Aggiunse, afferrando giusto una patata per provare.
La mezzelfa sollevò gli occhi al cielo. "Non ricordo di averlo avvelenato... ah già non ti fà niente il veleno..." Notò che aveva i capelli -lunghi e nuovamente di un distinto color cenere e non grigio sporco come quando era arrivato- ancora umidi e si era subito sbarazzato della barba. Distolse lo sguardo, temendo di averlo fissato anche troppo a lungo, soprattutto tenuto conto che stava girando in bermuda per casa.
Il Capo sembrò pensarci per un attimo per poi voltarsi ed entrare in camera sua seguito dallo sguardo perplesso della ragazza rimasta nel corridoio. Dopo qualche secondo si sentì uno sbuffo sonoro. "Hey. Resti lì o mi aiuti con un esperimento?"
Ishaara sbattè le palpebre, confusa, raggiungendo il mezzo drow nella sua camera. "Esperimento?" Fece eco.
Gli occhi gialli di Cameron luccicarono mentre il familiare sogghigno compariva sul suo viso. Si infilò giusto un pezzetto di carne in bocca, inghiottendolo, prima di posare il piatto distrattamente su una mensola leccandosi le dita facendole cenno di avvicinarsi. "...non l'avevi avvelenato..." Le confermò con fare casuale. "Allora mi aiuti?"
Ishaara annuì avvicinandosi fiduciosa. "Ok, ma se non mi spieghi cosa devo fare..." Gli fece notare, ma le mancò il fiato quando lui la tirò verso di sè, baciandola. Si irrigidì spiazzata, prima di ricambiare istintivamente il bacio.
Quando lui la slacciò dall'abbraccio, lei rimase a fissarlo con un misto di stupore e imbarazzo. Lui ricambiò per qualche istante con uno sguardo da rettile imperscrutabile prima di parlare. "Al che mi domando: me lo hai permesso perchè sei totalmente sottomessa o cosa?" Chiese, caustico.
Gli occhi verdi di lei si spalancarono. Per qualche secondo fu incapace di reagire, poi la cacciatrice ebbe il sopravvento e i suoi occhi si ridussero a due fessure verdi furenti di rabbia. Uno schiaffo saettò fulmineo colpendo il mezzodrow in pieno volto con quanta forza fu in grado di imprimergli. "str***o..." Gli ringhiò, voltandosi di scatto, uscendo dalla stanza a passi rapidi per non consentirgli di vederla piangere.
Cameron ascoltò i passi allontanarsi, portandosi una mano al viso con un sorriso stranamente soddisfatto... |
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