Per adesso, solo un focum per gli appassionati di GfR, cui dovrebbe seguire a brave (si spara) il rosto del sito ;-)
 
 
 
 
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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Mer Lug 18, 2007 12:11 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[A zonzo nel multiuniverso, giorni dopo...]
Il calore di quell'aspro crinale vulcanico era difficilmente sopportabile anche per chi, come lui, era naturalmente resistente alle fiamme. Avanzava circospetto con il suo piccolo manipolo di soldati tentando di raggiungere un luogo in cui avrebbe dovuto incontrare l'avanscoperta baatezu che cercava. Devil
Una trattativa facile. Così l'aveva definita la sua attuale 'signora', commentando che avrebbe solo dovuto ritirare un oggetto che i diavoli le dovevano e riportarlo indietro a Sigil intatto. Leggi Leggi
Superarono un crinale più scosceso degli altri eliminando una piccola imboscata di petizionieri locali che sembravano molto mal disposti a lasciarli passare e che, per loro sfortuna, avevano trovato Elyanis di umore anche peggiore del loro. La spada del fey'ri scivolò via dall'ultimo dei cadaveri con uno sfrigolio sinistro, mentre gli occhi rossi del mezzodemone brillarono di rabbia repressa. Grrr
-...è solo l'inizio...- Riflettè, attardandosi un attimo ad osservare l'orizzonte sconfinato dell'inferno del Gehenna. Le esplosioni vulcaniche, i fiotti di lava ribollenti che scorrevano come arterie scoperte lungo le immense montagne vulcaniche fluttuanti nel nero vuoto... quel tetro paesaggio gli sembrò in a un tratto appropriato al suo animo inquieto e una crescente consapevolezza serpeggiò dentro di lui. grunt
-E' questo, dunque, che mi aspetta?- Si domandò una voce rassegnata nel profondo del suo animo. Sogghignò, lasciandosi alle spalle quei dubbi, riprendendo a scalare il crinale senza guardarsi più indietro... Non ci siamo

Giornate piatte seguivano altre giornate egualmente tetre mentre l'elfo demonico avanzava silenzioso per il cupo grigiore di quelle sterminate vallate deserte costellate di ossa e di corpi. I suoi 'uomini', che di umano avevano invero ben poco, appartenevano alle più disparate razze del multiuniverso; aveva avuto poco tempo per conoscerli, ma da quanto aveva letto ed avuto modo di sperimentare erano ottimi, spietati professionisti.
-...quasi quanto me...- Riflettè causticamente il fey'ri, le cui ali da pipistrello erano coperte da una colte di grigia polvere sottile. mazzate
Solo il rosso lucente dei suoi occhi spiccava in tanta piatta, monotona, mancanza di colore. Elyanis fissò l'enorme torre scheletrica innalzarsi per chilometri nel cielo lattiginoso di Oinos e ghignò: erano circa due decadi che trascorreva in missione nei Piani Inferiori, ed iniziava quasi ad abituarsi a quel cupo paesaggio.
Poteva calcolare il passaggio del tempo dalle cicatrici che si accumulavano sulla sua pelle, e a giudicare dal loro numero erano molti giorni che combatteva. Aveva chiesto missioni per ripagare il suo debito: era stato accontentato! ops!
La Blood War era qualcosa che superava di gran lunga ogni guerra terrena: eserciti di demoni che battagliavano per l'eternità contro diavoli, i loro nemici da sempre. In qualche modo quello gli riportò alla mente gli orrori delle guerre della Corona e dei cupi piani di sua madre, ma ebbe poco tempo per rifletterci. Ogni minuto era teso a sopravvivere, ad uccidere il proprio nemico o essere ucciso. Cool
Non c'era tempo per pensare a quanto fosse squallido il profilo dei Gray Waste rispetto agli impetuosi fuochi del Gehenna o alle molteplici atrocità degli Abissi. Fece un cenno al sergente al suo fianco, che accorse al suo ordine, e tirò fuori una mappa. "Manda due scout su questi crinali..." Indicò i due soldati prescelti. "...tenderemo un'imboscata ai demoni in questa vallata, avvantaggiandoci del terreno sfavorevole dovremo avere la meglio sul goristro." I suoi occhi cremisi fissarono quelli totalmente bianchi del gyth ai suoi ordini, che annuì andando a fare quanto richiestogli. La sua permanenza ad Evereska gli aveva insegnato molto su quei guerrieri extraplanari, e sapeva bene che erano legati ad una rigida etichetta ed una ferrea disciplina, anche se spesso spietata.
-...e quindi attualmente perfetto per i miei scopi...- Evil Masterplan
Dopo il resoconto delle vedette, calarono sulle loro vittime come ombre silenziose, portando morte rapidamente nello schieramento avversario. Lo schianto secco delle ossa perforate e dei muscoli recisi dalla affilatissima lama elfica segnò la morte di un'altro demone. Il suo sangue nero sfrigolò al contatto con l'arma di Elyanis, schizzandogli addosso e corrodendo in parte la pelle pur coriacea del fey'ri. -Altre ossa che si accumuleranno nella polvere di questo cimitero...- Sigh
L'ultimo dei babau cadde sotto i suoi colpi precisi, senza che nessuno avesse potuto fuggire o dare l'allarme: il gruppo di Elyanis era stato troppo rapido. Il fey'ri sogghignò, ripulendo il sangue acido dalla lama e rinfoderandola mentre si avvicinava al comandante dei demoni per finirlo... Evil


La sensuale donna dalla pelle blu e le grandi ali cremisi piumate fissò il suo sottoposto, immobile di fronte a lei dopo aver terminato il suo esauriente rapporto di fine missione. I suoi occhi infuocati si attardarono su di lui per qualche altro istante, mentre si portava un dito alle labbra carnose, pensierosa. -...nella prima missione di prova se l'era cavata egregiamente, e in questa è stato egualmente efficace con perdite trascurabili... indubbiamente un buon affare.- Sorrise soddisfatta, osservando la corazza argentea del fey'ri ricoperta del sangue nero dei suoi nemici. Con un gesto della mano lo ripulì, faendogli cenno di seguirlo all'interno del Sensorium.
"Mi stai servendo bene, fey'ri..." Sussurrò, chiamandolo col nome che aveva scoperto appartenere ai mezzidemoni della sua particolare schiatta. Si accomodò su un cuscino accavallando le lunghe gambe con una provocante naturalezza. Sbava
Elyanis la fissò con odio pericolosamente misto ad altro. "Me ne compiaccio, perchè questo dovrebbe accelerare il termine del nostro contratto." Replicò aspramente, soppesando per qualche secondo l'opzione di afferrare il collo sottile dell'erinni e stringere forte. -...per ritrovarmi morto nel tentativo poco prima di riuscirci o pochi secondi dopo aver tentato invano, chisà...- Riflettè ghignando mentre scacciava quell'idea stupida. Sbonk
Alilah sorrise di rimando scoprendo i suoi canini bianchi e puntuti, forse comprendendo cosa si stesse agitando nell'animo del suo comandante. "Il tuo equipaggiamento è danneggiato..." Constatò dopo averlo scrutato qualche altro istante, richiamando una delle sue ancelle. "Spogliati e consegnalo a Dolora per le riparazioni e fatti dare qualcosa di accettabile da indossare..."
Il bladesinger digrignò i denti, ma obbedì sotto lo sguardo sempre più divertito dell'erinni... LOL

Alialah sorseggiava pigramente il liquido cremisi nel suo bicchiere, troppo denso per essere semplice vino, sotto lo sguardo felino di Elyanis, inginocchiato ed immobile di fronte a lei in un semplice vestito nero di foggia elfica. Il fey'ri dovette ammettere che, per essere un prigioniero, era trattato decisamente bene... se si escludevano le cupe missioni che gli venivano affidate.
"Il cibo non è di tuo gradimento?" Domandò la donna stesa sull'elegante triclinio di vetro nero osservando le portate ancora integre adagiate sul basso tavolino che la divideva dal suo ombroso commensale. "Desideri qualcosa di diverso?" Twisted
Gli occhi di lui si socchiusero in due fessure fiammeggianti mentre battagliava per mantenere il controllo sui suoi istinti più primordiali. "Quanto intendi tenermi al tuo servizio?" Domandò infine, fissandola. "Hai detto che ti ho servito bene. Spero di essermi meritato almeno questa risposta." Espirò rumorosamente, reclinando appena il capo. Mad
L'erinni sembrò rifletterci per qualche istante prima di replicare. "Si, mi stai servendo bene..." Ammise, prendendo un'altra ciliegia per addentarla con indifferenza. "...credo che un'ultima missione ricoprirà le tue pendenze nei miei confronti." La donna dalla pelle blu sospirò, e per un attimo le sue labbra si atteggiarono in un broncio.
Elyanis inarcò un sopracciglio, perplesso: quel diavolo era indubbiamente atipico, ma questo non faceva che confermargli che era anche più pericoloso. "Quale sarà la missione, dunque?" Domandò, diffidente. Non ci siamo
"Quanta diffidenza, demonietto..." Tubò lei, concedendosi un sorriso interiore nel constatare quanto desse fastidio ad Elyanis quell'appellativo. "Abbiamo siglato un patto, e vi terrò fede... ad ogni modo trovo che sia così sprecato il tuo talento su un Primo Materiale..." Fece spallucce, alzandosi languidamente per avviarsi verso un'alcova laterale sotto lo sguardo sempre più guardingo di Elyanis. Paranoia
"Seguimi." Ordinò lei, sparendo oltre la cortina di veli che faceva da porta alla stanza successiva di quell'ala privata del Sensorium.

Elyanis varcò quella soglia pronto a tutto, e si ritrovò in un'ampio salone, un misto tra una sala d'armi ed un'esposizione d'oggetti d'arte: alle pareti facevano bella mostra di sè le armi e le armature delle fogge più esotiche, bracciali e monili di culture più disparate intervallate di tanto in tanto da quadri o sculture particolarissime. Eh?
Il fey'ri le osservò per vario tempo, rimanendo colpito da alcune armature in adamantio di fattura umana, un'alabarda di un metallo rosso e lucido ricoperta di rune Abissali, un'armatura completa da battaglia in acciaio del Baator, corredata da decine di armi dalle forme aliene dello stesso materiale, una spada d'argento gith, ed una cotta di maglia elfica di forgiatura recente ma fattura notevolissima... ma la collezione continuava. O.O
"Vedo che ti piacciono le armi..." La sua padrona sorrise, avanzando lentamente in quell'alcova. "C'e' qualcosa che ti colpisce particolarmente? Potrei essere molto generosa con un mio comandante..." Fece notare indirizzandogli un'occhiata in tralice mentre si avvicinava ad una teca appoggiandovisi con la stessa languida morbidezza di una gatta che saltasse su un cuscino di piume.
Elyanis deglutì, facendo un cenno di diniego col capo... poi focalizzò qualcosa dentro quella teca e spalancò gli occhi. Si morse la lingua per non dire la prima cosa che gli era passata per la testa, e quando rialzò lo sguardo su di lei la sua espressione di rabbiosa sconfitta sembrò compiacerla. "Cosa dovrei fare per riavere quella?" Grrr
Alilah si limitò a sorridere sorniona. "Ne riparleremo al tuo rientro dalla missione, prima di rescindere il nostro contratto..." Angioletto

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MessaggioInviato: Mar Ago 07, 2007 9:16 pm    Oggetto: [Racconto] Libertà e dubbi... Rispondi citandoTorna in cima

[Sigil - Hive Ward]
L'oscuro duetto di demoni parlottava a bassa voce in uno degli stretti e loschi vicoli dell'Hive, il quartiere più malfamato della Città delle Porte. Ouch!
Edicifici piccoli e decadenti, addossati l'uno all'altro in una degradata accozzaglia, componevano quel dedalo ricoperto di detriti, fango e sporcizia. A qualche svolta di distanza piccole bancarelle intasavano i già stretti vicoli, offrendo ai passanti delicatezze quali ratti di Sigil bolliti, liquore di razorvine (talmente forte che persino un mezzodemone come lui aveva difficoltà ad ingerirlo) e un dubbio spezzatino ottenuto dalla carne di chisà cosa. skif!
La sottile pioggia inzozzata dallo smog della non lontana Foundry cadeva pesante, inzuppandogli il mantello mentre restava immobile, nascosto nelle ombre, ad osservare la conversazione delle due creature abissali. La più piccola dei due - un esserino dalla pelle verdastra ricoperta di piccole pustole, ali da pipistrello e piccole corna adunche - consegnò all'altra un'oggetto avvolto in degli stracci, inchinandosi prima di lanciarsi in un vicolo laterale. Paranoia
Bastò concentrarsi un attimo per assicurarsi che un sensore magico lo seguisse non visto... poi si mise all'inseguimento del secondo, che stava andando via senza dare troppo nell'occhio. -Strano che non si sia teleportato... evidentemente il portale è qui vicino o non teme un attacco...- Riflettè raggiungendolo rapidamente: era un'umanoide più o meno della sua stazza, limeamenti ferali, artigli e pelle bluastra, ricoperta in un'armatura di cuoio nero. Evil
Elyanis ricordava quando Sarya evocava demoni di quella specie per avere assassini efficienti e, pur non avendone mai affrontato uno direttamente, aveva idea di come fare per avere la meglio su di lui. Sfoderò con attenzione la spada, e quando era ormai ad un balzo da lui si rese conto che il kelvezu doveva averlo sentito e decise di agire immediatamente. Nuke
Si concentrò giusto un attimo: un alone verde intrappolò il demone nella sua morsa, impedendogli di spostarsi magicamente, mentre il fey'ri gli scattava contro.
Non del tutto sorpreso, ma senz'altro spiazzato dall'attacco, il kelvezu reagì nella maniera più scontata, tentando di richiamare un suo potere innato.
Elyanis sogghignò: si aspettava una mossa del genere, e la sua spada fendette l'aria colpendo il suo nemico con crudele precisione. Bestemmiando in demonico per il dolore, l'essere riuscì pur tuttavia ad evocare un glosso globo di oscurità magica nel vicolo. "Ora mi diverto, piccolo ladro..." Ringhiò il demone estraendo una daga e puntandola verso lo strano umanoide dalle orecchie a punta che aveva osato aggredirlo, già pregustando il sapore del suo sangue. Devil
Il bladesinger sogghignò, riflettendo che battagliare con i demoni era qualcosa che gli procurava quasi un sensuale appagamento. I suoi occhi cremisi si fissarono in quelli del demone "...non sono un ladro, e purtroppo per te sarò io a divertirmi..." Bisbigliò ferocemente, facendogli piovere addosso un'intreccio di fendenti, concentrandosi infine su un'incantesimo necromantico. Twisted
Il kelvezu spalancò gli occhi sentendo la sua forza che veniva prosciugata dall'incantesimo dello strano tiefling che fronteggiava, apparentemente per nulla disorientato dal buio magico. La daga gli sembrava più pesante mentre tentava degli affondi contro lo sfrontato mezzosangue... i suoi occhi dardeggiarono soddisfatti quando uno dei fendenti riuscì a graffiare lo sfuggente spadaccino; sfortunatamente però il veleno non attecchì come avrebbe voluto e il demone si sentì improvvisamente molto meno sicuro di se. uh?
Assistè impotente alle successive stoccate del fey'ri, evitandone troppo poche...
Il corpo del kelvezu cadde nel vicolo in un cupo <<thud>>, mentre Elyanis si chinava recuperando rapidamente quanto cercava, caricandoselo in spalla e allontanandosi di qualche metro in cerca di qualcosa. Quando una pozza oscura gorgogliante si materializzò improvvisamente nel vicolo sogghignò, lanciandovi il cadavere all'interno. Ogni traccia dell'assassinio sparì in un gorgogliare di fango, inghiottita da quelle strane anomalie così comuni nell'Hive conosciute come "black ooze portals"... Evil
Ripulendo la sua lama dal sangue acido del demone, il fey'ri inspirò a fondo scacciando quella fastidiosa sensazione di appagamento per concentrarsi sul suo prossimo obiettivo. -Fa che sia l'ultimo...- Si ripetè, una cantilena che ormai troppo spesso era costretto a ripetere... grunt

[Sigil - Clerk Ward]
Gli occhi rossi dell'erinni rimasero fissi sul fey'ri mentre lui finiva il suo rapporto, consegnandole il piccolo involto di stracci. "Questo è l'oggetto. Il quaesit che lo ha recapitato all'assassino è ora in custodia di uno dei suoi sottoposti, Lady Grace, come aveva richiesto." Le parole erano state proferite in tono cupo e freddo, ed Alilah non potè non notare che la voce del fey'ri aveva perso calore negli ultimi tempi, anche se egli continuava ad essere un gioiello d'efficienza. Le lunghe gambe della padrona del Brothel of Intellectual Lust si accavallarono elegantemente mentre lei apriva l'involto consegnatole, studiandolo per qualche istante. ...mmmm...
Elyanis fece dardeggiare i suoi occhi purpurei intorno, rimanendo in sileziosa attesa di nuovi ordini. Erano diversi giorni che non aveva notizie dei suoi amici, e iniziava a preoccuparsi seriamente tanto da tentare di accelerare in ogni modo la sua liberazione. Il sangue di molte creature dei lower planes lordava le sue mani ormai, ma non c'era il tempo per riflettere su questioni del genere. "Qual'è il mio prossimo obiettivo?" Chiese senza mezzi termini. In attesa...
Alilah lo fissò a lungo. "...ovviamente il mandante..." Sussurrò sorridendo ferocemente, scoprendo i suoi denti bianchissimi dai canini puntuti. Devil
Nel guardarla, Elyanis rivide qualcosa di sè in quella diavolessa e rabbrividì mentre la grandezza delle implicazioni di tale paragone lo soffocava. "Sarà fatto non appena avrò tutti i particolari." Assicurò. "Resta da concordare quanto ancora dovrà perdurare la mia permanenza... Si era parlato di un'ultima missione, ma mi sembra che si stia prolungando non poco..." Specificò. uff
L'erinni socchiuse gli occhi. "Se svolgi questo compito in maniera pulita potrai considerarti libero..." Assicurò, facendo una pausa significativa. Notò che, come immaginava, il fey'ri rimaneva in aspettativa. "...diversa è la questione della tua moonblade... Se vuoi riscattarla lavorando per me devi firmare da adesso la proroga del contratto a tempo indeterminato." Esclamò perentoria. Leggi Leggi
Gli occhi di Elyanis si socchiusero in due fessure cremisi. "Non ho un'eternità da dedicarle, Lady Grace!" Ribattè furente, pur sapendo che a poco sarebbe valsa la sua rabbia: l'erinni aveva il coltello dalla parte del manico... Grrr
Lei si alzò in piedi con un movimento fluido, avvicinandosi a lui fin quando non si fronteggiarono faccia a faccia. "Potrebbe essere più piacevole di quel che pensi..." Commentò maliziosa squadrandolo. Perfido
Una sequenza di immagini si avvicendò nella mente del fey'ri, in un misto agrodolce: la Blood War, le Guerre della Corona, gli innumerevoli crimini di cui si era macchiato in passato e più di recente, Zariche, la famiglia Dlaldrageth, la battaglia di Myth Drannor, Aelistyl e il suo gruppo che lo affrontavano ma anche i volti sereni dei suoi amici durante una festa a Silverymoon, quelli rilassati dei suoi colleghi bladesinger di Evereska, il sorriso infingardo di Shannyra, quello dolce della sacerdotessa di Hanali Celanil, e quello fiducioso di Gil Galad quando gli era venuto a parlare subito prima del suo processo per alto tradimento, all'insaputa di tutti...
Gente che aveva fiducia in lui, malgrado tutto, e a cui Elyanis sentiva di dovere qualcosa. Firmare quel contratto avrebbe significato solo tradirli, permettendo di far avere il sopravvento a quanto di più basso e feroce si annidava nel suo animo. Non ci siamo
Espirò lentamentente, risoluto a non lasciarsi nuovamente irretire dalle malie di una strada facile a lui così familiare. "Attendo i dettagli della mia ultima missione." Si forzò di replicare seccamente, allontanandosi inconsciamente di un passo da lei. -Solo un'altra morte... non centinaia, o migliaia... fin quando avrò perso il conto e non darò valore a null'altro se non alla mia misera esistenza...- Tic isterico
Alilah sogghignò. "Li avrai a tempo debito. E sappi che non ti permetterò di tornare indietro su questa decisione, demonietto... se mi lasci, non è detto che ci sarà un'altro modo per riavere la spada." Fece notare.
Il fey'ri scosse il capo. "Correrò questo rischio... e ora, se vuole scusarmi, mi congedo." Help


[Notte del 3 di Uktar, Silverymoon - Faerun]
Aedhan passeggiava nervosamente avanti e indietro per il boschetto che ospitava la biblioteca dei Seldarine di Silverymoon: il resoconto di Saevel circa le recenti disposizioni del Senato di Illefarn lo inquietavano non poco. "Possibile che siano così ciechi da ordinare un genocidio?" Riflettè ad alta voce, parlando alla elegante falce di luna argentea che brillava nel cielo come se il corpo celeste potesse rispondergli.
Si passò una mano tra i folti capelli fulvi, arrabbiato: era difficile che Aedhan perdesse la pazienza e pochi potevano dire di averlo mai visto infuriato, ma quello era uno di quei rari momenti! Incavolato
"Non posso accettare passivamente una simile crudeltà!" Ringhiò. "Sbaglio forse a pensare che mettere a morte due miei amici solo in virtù della loro razza sia una pazzia?" Grrr
Una stella cadente solcò il cielo da una punta all'altra della luna, lasciando una scia argentea persistente, stranamente simile ad una lacrima. T_T
Lo shamano sbattè un pugno contro uno dei robusti menhir, risoluto, e assunse la forma del grosso lupo dagli occhi azzurri in cui spesso era stato visto dai suoi amici, lanciando un ululato profondo prima di lasciarsi letteralmente inghiottire dalla terra...
...pochi secondi dopo il lupo sbattè le palpebre, riapparendo nello scenario a lui poco familiare della capitale elfica di Myth Tyrion, a poca distanza dall'Albero della Vita che costituiva il centro del reame e della città stessa, sospesa su una sorta di isola fluttuante di svariate miglia. :o
Il lupo zampettò silenzioso per le strade poco affollate, evitando accuratamente di farsi scorgere, fin quando non identificò gli edifici più imponenti realizzati in quarzo rosa: svettanti torri ed eleganti minareti gli indicarono chiaramente la dimora delle nobili casate dei gold elf. Lui ne cercava una in particolare, così famosa da essere leggenda persino tra i lithari: i Durothil, la casata più antica dopo quella reale! Eh?
Quando si ritrovò a scutare una grossa cancellata in mithril recante lo stemma di un drago d'oro su sfondo argenteo seppe di essere arrivato. Si guardò intorno: il grande parco privato dei Durothil era recintato da elongate mura bianche interrotte solo da quella singola cancellata. Individuò un grosso salice molto simile ad un'altro che poteva notare all'interno del complesso nobiliare e sogghignò, entrandovi per riapparire poco dopo dall'altro lato delle mura. MIIITIKOOO!
Zampettò allegramente, un'ombra silenziosa scorta appena con la coda dell'occhio dalle Sunguard di stanza lì. Ogni volta che sembrava loro di aver visto qualcosa, Aedhan già non era più lì. Individuò un patio in una radura che lo incuriosì e vi si avvicinò, cercando l'Anziano dei Durothil. C'erano dei ragazzini che giocavano poco lontano, ignari della presenza del lithari, una coppia di giovani elfe che passeggiavano in un boschetto di oleandri poco distante, e un ragazzo di circa la sua età che camminava a passi veloci e decisi in una direzione portando un grosso libro sottobraccio. Sorriso
Riconoscendo Velnar, lo shamano prese a seguirlo silenziosamente, sperando che il mago non lo notasse, portadolo invece in prossimità di Isarion. La fortuna sembrò arridergli, perchè il ragazzo si diresse verso il patio, dove la vista allenata del lupo riuscì a scorgere un anzianissimo elfo intento a leggere. banned


"Ecco il tomo..." Annunciò Velnar, posando con attenzione il manoscritto. "Posso essere di aiuto in qualche modo, bisnonno?" Domandò, e l'anziano sollevò appena lo sguardo per sorridergli bonariamente. Smile
"Credo tu abbia altri pensieri oggi, Velnar... non è vero?" Gli domandò di rimando, fissandolo con i suoi occhi di un dorato chiarissimo, quasi privi di pupilla simili a due sfere di oro liquido. Perfido
Il gold elf più giovane esitò per qualche istante, incerto, poi scosse il capo. "In effetti sono rimasto indietro con delle ricerche..." Mentì, non trovando il modo di approcciare la questione che realmente gli stava a cuore. "...col suo permesso, yaraer, mi congederei..." Sussurrò, attendendo il dolce cenno d'assenso dell'anziano. Friend
Isarion sbuffò appena, triste, guardando il nipote allontanarsi. "...e' dura per tutti noi, ragazzo mio..." Borbottò tra sè, osservando con interesse il grosso lupo che avanzava verso di lui. Prima che si scatenasse un putiferio, avvertì mentalmente la sicurezza di non scomodarsi, alzandosi lentamente, siceramente stupito. "Un lithari!" Esclamò avvicinandosi al lupo con un ampio sorriso. "...erano secoli che non ne vedevo uno..." Acchiapp' ù nonn!
Aedhan esitò un attimo, fissandolo con i suoi grandi occhi azzurri: possibile che un vecchietto così bonario, che ai suoi occhi appariva chiaramente benedetto dal favore dei Seldarine, avesse ordinato quanto detto da Saevel? Oh caxxo...
Riprese la sua forma naturale, inchinandosi in segno di rispetto. "Mi perdoni l'intrusione, Lord Durothil..." Azzardò, fissando i suoi occhi in quelli antichi del gold elf. "...ma c'erano faccende di cui mi premeva discutere con lei in privato il prima possibile." Boh
Un lampo di riconoscimento attraversò gli occhi di Isarion, che annuì. "Devi essere Aedhan..." Affermò, studiando il robusto ragazzo che aveva di fronte, che annuì.
"...immagino che tu sia qui per via della missione di Saevel." Continuò tristemente. Sigh
Il lithari annuì nuovamente. "Dapprima non sapevo cosa aspettarmi... ma ora che la vedo... lei mi sembra una persona illuminata: perchè ordinare un simile eccidio?" Domandò con elfasì indicando qualcosa dietro di sè come a voler rafforzare le sue parole. "Per voi, qui nella vostra splendida città, forse quell' <<eliminare tutti i fey'ri>> non vuol dire nulla, ma per me... per tutti noi... significa uccidere due cari amici a sangue freddo, dopo averli visti crescere e lottare contro il loro lato oscuro!" Gli ringhiò contro con passione. "Per voi sono fey'ri, per me sono creature che hanno diritto ad una seconda chance! E cosa dire di questi fantomatici fey'ri prigionieri in un luogo extraplanare non meglio specificato? Li dobbiamo uccidere tutti, così, a prescindere? E se vi fossero dei bambini? Dobbiamo uccidere anche loro!?" Polemic mode ON
Isarion sorrise di un sorriso triste, facendo cenno allo shamano di sedersi. Si accomodarono su una panchina in ferro battuto, osservando per qualche istante l'incantevole paesaggio primaverile di Myth Tyrion. "Talvolta, ragazzo mio, soluzioni estreme sono necessarie... pur tuttavia, mai ho avallato un eccidio. <<Eliminare la minaccia dei fey'ri>> fù la mia asserzione, e a tale mi attengo..." Sussurrò, fissandolo a lungo negli occhi. "Trova un solo innocente nella prigione extrapiano che un tempo era Hellgate Keep, e potrai considerare nullo il mio ordine..." Commentò. Occhioni tristi
"...sembra che non vi aspettiate di trovarne nemmeno uno quindi... ma spero che sbagliate!" Aedhan deglutì, tentando di non lasciarsi scoraggiare: chiaramente l'anziano era al corrente di qualcosa che a lui era oscuro. Sigh
"Ma Tyrell e Elyanis?" Domandò tristemente. "Ammettendo anche che gli altri siano dannati... perchè accomunare il loro destino a quello dei fey'ri di Hellgate Keep?" mazzate
Isarion sfiorò la spalla del lithari con una pacca amichevole. "Confido nelle Vie del Padre..." Replicò sornione.
"Egli non abbandona di certo i suoi figli...e in questi tempi strani, un mezz'elfo può essere più elfo di chi si professa purosangue..." Wink

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MessaggioInviato: Ven Ago 24, 2007 8:52 am    Oggetto: [Racconti]Addii e promesse... Rispondi citandoTorna in cima

[Una mattina della prima decade di Nightal - Evereska]
I suoi amici erano tutti impegnatissimi nei preparativi per la loro incombente missione, con una solerzia che rasentava la cupa rassegnazione. Sigh
Elyanis fissò il tetro paesaggio di Evereska dall'alto delle mura, pensieroso. -Che follia spinge degli elfi a mandare a morte i propri simili?- Si domandò corrucciato, mentre la sottile pioggia battente gli inzuppava il mantello. -Capisco il loro astio nei miei confronti... ma cosa c'entrano gli altri- I suoi occhi si accesero del familiare bagliore purpureo che indicava che l'animo tormentato del fey'ri ardeva. -Anche chi si professa mio amico merita di morire?- Assunse il suo aspetto naturale, irritato, e spiegò le ali volando in direzione del grosso parco al centro di Evereska: aveva bisogno di riflettere, di tirare un minimo le fila della sua vita. mazzate
La radura sacra alla dea dell'Amore ebbe il potere di rasserenarlo un minimo. -...neanche il coraggio di comunicarmi di persona l'ordine... hanno lasciato ai ragazzi questa rogna. Dopotutto sono solo un mezzodemone: se Saevel non ha avuto voce in capitolo, figurarsi io.- Riflettè. Non ci siamo
Passi lievi lo fecero scattare sul chi vive: si voltò con la rapidità di un predatore portando istintivamente mano alla spada... pentendosene pochi secondi dopo averlo fatto. Arrossire
L'espressione dolce ed incuriosita sul volto della sacerdotessa di quel luogo sacro servì solo a rammentargli ancor più quanto oscuro e perverso fosse il suo animo, tanto da aspettarsi battaglia anche in quel luogo di pace! D'oh
"Non volevo disturbarla, Comandante..." Sussurrò lei, soavemente, riconoscendolo nonostante i suoi occhi opalescenti non potessero più vedere le bellezze del mondo da tempo. :o
Elyanis sospirò, sentendosi a un tratto molto stanco. "Sono io che non sarei dovuto venire qui..." Replicò tra sè, voltandosi e spiegando le grosse ali membranose. Era strano: le battaglie non lo spaventavano, ma il confronto con quella eterea sacerdotessa lo inquietava tanto da spiengerlo ad allontanarsi da lei il più velocemente possibile.
"Non è saggio portarsi dentro tanta rabbia e dolore, Comandante..." Suggerì lei. "Cosa la turba?" Friend
Ci sarebbe stato molto da dire. Sul prossimo viaggio negli Abissi. Sul suo periodo di prigionia a Sigil. Sui crimini di cui si era macchiato in passato e più di recente, ma si limitò a voltarsi appena sogghignando.
"Sono in procinto di affrontare un difficile viaggio con un gruppo di... amici..." Sussurrò rocamente, riflettendo sull'ironia di quella parola e temporeggiando un attimo per decidere come congedarsi senza offendere quella creatura che sembrava non rendersi conto di aver di fronte quello che il mondo sembrava considerare uno spietato assassino fey'ri. "Temo per le loro vite." Spiegò, tacendo molto. Non sono stato io
Lei annuì comprensiva, allargando il suo sorriso. "Allora è giusto che sia qui... la dea è benevola verso chi ha cura delle persone che ama..." Fece notare. Sorriso
"Allora preghi per i miei amici, madama... " Elyanis sospirò, reclinando il capo mentre allargava le ali. "Namaarie" Spiccò il volo con un balzo possente, ben deciso a non dare altre spiegazioni. Paranoia
"Quel marth, nwalmaer, tenna' ento lye omenta..." Fu là replica che sentì sussurrata nel vento. "Pregherò per voi tutti..." Il sorriso della dama elfica si fece triste mentre i suoi occhi si socchiudevano lentamente... Vicini vicini


Le acque del Lago dei Sogni erano placide, come sempre. Elyanis rammentò che l'unica volta che gli erano apparse torbide e macchiate di sangue fu oltre un centennio addietro, durante la Guerra di Evereska. Erano stati tempi bui quelli, in buona parte a causa della sua famiglia, ma gli elfi li avevano superati seppur con profonde ferite di cui in mythal piangente di Evereska era tangibile prova. O.O
Ripensò a qualche scorcio di Myth Dakaan e Myth Tyrion: le due città nate a cavallo della guerra, capitali dei nuovi regni. Vi era stato solo poche volte ma da quanto aveva visto i regni rinati dalle ceneri di quello di Evereska erano fiorenti. Il suo sguardo scivolò sulla sua immagine che si specchiava nelle acque immote del lago. -...non c'è posto per un fey'ri...- Purtroppo quel pensiero si riproponeva insieme ad una consapevolezza crescente della cruda realtà. uff
"Non sei un pò in ritardo per gli allenamenti dello scorso mese?" Rolleyes
La voce profonda arrivò improvvisa, ma non del tutto inattesa. Non vi era alcun tono di rimprovero, forse appena curiosità.
Elyanis scrutò per un istante la seconda immagine che si affiancava alla sua, luminosa, prima di voltarsi inchinandosi. "Sire, devo scusarmi per aver mancato al mio impegno..." Replicò semplicemente. "...gli eventi mi hanno costretto altrove per un lungo periodo..." Scacciò via i ricordi della sua prigionia, ma la sua mente saettò rapida verso un'immagine che era impressa a fuoco: l'ordine di servizio di Saevel, che lui aveva letto, e che decretava la morte di tutti i fey'ri implicati nella loro prossima missione. Mad
Tutti.
Rabbia e amarezza battagliarono per prendere il sopravvento mentre gli occhi argentei e senza tempo di Gil Galad lo scrutavano, misteriosi, in attesa. "Temo che purtroppo non avrò occasione di seguirne altre e credevo fosse giusto preannunciarlo." Ammise infine, rattristato. "Suppongo sia al corrente della missione assegnata a Sir Miritar."
Il bladesinger millenario annuì, socchiudendo appena gli occhi. "Se parti con la sconfitta nel cuore, Elyanis, non sarai di aiuto ai tuoi amici." Gli rammentò duramente. Pollice verso
Il fey'ri sbuffò, rabbioso. "Entrambi sappiamo che il nostro gruppo è stato scelto solo come diversivo! Non si aspettano un nostro successo... ed anche nella inaspettata ipotesi che riuscissimo a penetrare nel covo dei fey'ri, Saevel ha l'ordine di ucciderci tutti!" Il ghigno beffardo sul volto dell'elfo demonico per un attimo contribuì a dargli un aspetto grottesco degno dei suoi antenati extraplanari mentre la coda appuntita sferzava l'aria nervosamente. Grrr
Gil Galad scosse il capo tristemente. "Chi ha dato un'ordine del genere ha agito offuscato dalle ombre della guerra, per lui ancora troppo viva e vicina, e nella convinzione che quella che vi hanno prospettato fosse l'unica strada per evitare di coinvolgere il Popolo delle Stelle in un secondo conflitto..." Il re degli elfi voltò le spalle alla torre sacra, fissando la lontana Evereska. "...tu hai combattuto al mio fianco durante la guerra, e sai come me a che prezzo sia stata ottenuta la vittoria..." Occhioni tristi
Elyanis sospirò, rievocando le atroci battaglie dello scorso centennio. "La sofferenza di pochi in cambio della salvezza di molti, capisco." Ribattè caustico. "Avalli quindi le loro decisioni, sire? Ha senso mandare un gruppo di cavie a morire solo per creare un diversivo?" Polemic mode ON
Gil Galad scosse il capo."No. Ha senso mandare un gruppo di elfi ad impedire che tutta questa situazione degeneri, sfociando nell'ennesima guerra aperta che comporterà morte e sofferenza di molte persone." Puntualizzò. banned
Elyanis rise di gusto. "Certo! E visto che ci siamo, facciamogli anche portare i due problematici fey'ri reietti, in modo da liberarci in un unico botto di tutta la genie!" rosik
La risata del mezzo demone gli si strozzò in gola mentre un brivido gli saliva lungo la schiena nel notare l'occhiata furente di Gil Galad. Incavolato
"L'astio non ti porterà a nulla, Elyanis! Accetta la situazione per quella che è, ed affrontala da bladesinger..." Lo redarguì amaramente fissandolo negli occhi fin quando il fey'ri non distolse lo sguardo.
"...e ricorda che Corellon dà una seconda possibilità a tutti!" Aggiunse serenamente.Perfido
Il fey'ri reclinò il capo tristemente, evitando di fissare il suo Re. "Io la mia me la sono già giocata... spero che gli altri siano più saggi di me nello sfruttarla." Ammise. Boh
Il re elfico si voltò, incamminandosi lentamente verso Evereska con un sorriso furbo in volto. "Oh no... tu stai lottando per meritartela..." Aggiunse in un sussurro misterioso, lasciando il suo perplesso allievo sulle rive del lago... Wink


[Una sera della prima decade di Nightal - High Forest]
Lo sbuffo di fiamme cremisi passò inosservato mentre il fey'ri raggiungeva a passi veloci la zona della High Forest in cui Shannyria gli aveva dato appuntamento.
Come aveva supposto, la bladesinger si fece attendere, contribuendo a far salire il suo nervoso oltre una soglia limite che Tyrell, durante il suo periodo di guardie ad Evereska, aveva coloritamente soprannominato "temperatura ebollizione del the".
Si accomodò sulla grossa radice di uno degli alberi secolari del bosco, alzando gli occhi al cielo cercando di rilassarsi osservando le molte stelle nel gelido manto nero notturno. Wow!
Nei rari momenti di relax, Elyanis amava osservare il cielo: così silenzioso, freddo e distante. In tanta immensità riusciva a perdersi quel tanto da dimenticare la fiamma che gli ruggiva dentro, lasciandola assopire per qualche tempo.
Passò forse un'ora e, mentre le costellazioni si avvicendavano lentamente nella volta celeste, il fey'ri rimaneva immobile in triste attesa ripensando alle ultime parole del suo re.
Un rimprovero? O forse un'incoraggiamento? ...mmmm...
"Che muso lungo!" La voce argentina di Shannyria indicò l'ingresso della pepata spadaccina nella radura, e la fine di quell'innaturale silenzio. La neve scricchiolò lievemente sotto i suoi stivali, mentre lei avanzava leggera lasciando solo tenui tracce in quel bianco tappeto. "Spero ci sia un ottimo motivo per cui mi hai fatto venire fin qui..." Lo fissò con un sorriso furbo, reclinando il capo mentre gli si accomodava a cavalcioni, bloccandolo. Asd
Per un attimo, Elyanis si maledisse per la pessima idea che aveva avuto, sbuffando rumorosamente. "Volevo chiederti una cosa... ma mi hai fatto passare ogni genio." Replicò acido. In attesa...
La bladesinger ridacchiò. "Avevo dimenticato quanto potessi essere insopportabile, ex-comandante!" Lo punzecchiò spostando il peso in modo da gravargli sullo stomaco. marameo!
"Il sentimento è reciproco. Ora se riesci a essere seria per 15 secondi..." La fissò duramente, e prima che potesse replicare qualcosa le consegnò una gemma nera, chiudendo la sua mano in pugno stringendola. Parla con questa!
".Conservala tu per me." L'espressione della donna si fece perplessa, poi corrucciata. "Ok?" Insistè.
"Che cos'è?" Domandò lei cupamente. Oh caxxo...
"Ultimamente ho la brutta abitudine di perdere le cose. Così ho pensato di lasciare a te l'onere di perdermene una." Ghignò. "E' la kiira dei Dlardrageth..." E siccome sono ingegnere...
"Eh?!?!?!? MA TU SEI PAZZO!!!!" Replicò lei scattando in piedi allungando la mano verso di lui senza però aprirla. "Riprendila! Non sono tagliata per queste responsabilità! Se ti sei rotto di tenerla e non vuoi che la sgamino nascondila... Che ne sò, mettila in una banca!!!" ops!
Elyanis si fece serio, avvicinandosi a lei corrucciato. "Non ti ho mai chiesto niente, mi pare..." Sussurrò cupo in un tono che non ammetteva repliche. "...se entro tre mesi non me la riprendo, fanne quello che preferisci. Dalla al Coronal, a Lord Durothil... a chi vuoi! Ma non prima..." Grrr
Shannyria lo fissò per qualche istante, poi annuì. "In che guaio ti stai cacciando?" Gli domandò semplicemente. inarca il sopracciglio
Lui fece spallucce, minimizzando. "Soliti casini coi ragazzi... questa volta però non vorrei perdere pezzi..."
Non capì se il bluff era riuscito o semplicemente lei aveva voluto credergli, ma la donna si limitò a sbuffare. Te lo giuro!
"Basta che non mi lasci questo affare per troppo tempo, poi puoi fare quello che vuoi!" Replicò, portandosi le mani chiuse a pugni alla cintola in posa minacciosa. Fuck
C'è da dire che era bella. Insopportabilmente bella, si corresse.
Gli sovvenne una cosa, e la tirò sul casuale, anche perchè in effetti un pò gli dispiaceva che il loro addio fosse così brusco. "Hey, che fai per Capodanno? Tyrell fà una festa al suo locale..." Non c'ero...
Lei sbuffò portando le mani al cielo con aria esasperata, facendo ondeggiare i capelli in una cascata sbarazzina di treccine fulve. "Oh ma che noia! Non sai propormi di meglio che una città umana e i tuoi amici?!" Borbottò. "Divertitevi!" Prrrr
Elyanis socchiuse gli occhi, seriamente vicino all'incazzatura. Era impossibile trattare con quella sottospecie di erini travestita da elfa!!! XD
Prima che potesse replicare qualsiasi cosa, però, Shannyria gli scoccò un bacio su una guancia. "Buon capodanno a te e a quei pazzi, e promettimi che passi a prenderderti questo affare prima di mezzaestate!" Asserì. Kiss
Elyanis spalancò gli occhi, stupito dall'ulteriore cambio d'umore della donna, che lo fissava con i suoi occhi verdi da furetto. "Ma..." Tic isterico
"Prometti!" Ringhiò lei, nuovamente furente. "Guarda che se non prometti te la puoi anche riprendere!" Gli agitò il pugno sotto il naso. Flame war
Esasperato, replicò la prima cosa che gli venne in mente. "Va bene va bene prometto!" Capitolò. grunt
L'espressione di Shannyria si fece improvvisamente seria, mentre si concentrava qualche istante sugli occhi rossi del suo amico e amante. Poi iniziò lentamente a svanire in un nugolo di stelle.
"Ricorda. Hai promesso..." Sussurò malinconica, sparendo per teletrasportarsi chisà dove. Leggi Leggi
Elyanis sorrise, malinconico. -Maledetta...- Non amava fare promesse che sapeva di non poter mantenere...

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MessaggioInviato: Dom Ago 26, 2007 11:24 am    Oggetto: [Racconto]La tigre e il ki-rine... Rispondi citandoTorna in cima

[Profondità della Moonwood forest, nei pressi di un fey'gate]
Il grosso lupo trotterellava a passo sostenuto, annusando l'odore muschiato del bosco. Non sapeva esattamente cosa stava cercando: un segno forse, una conferma... qualcosa che lo aiutasse a capire come poteva aiutare al meglio i suoi compagni in quella difficile cerca. :o
Zampettò tra la neve alta con eleganza, fermandosi di tanto in tanto ad annusare un odore più penetrante degli altri o a guardare un'ombra, un movimento, qualcosa che potesse fornirgli ispirazione. Eh?
Agli occhi dello shamano lythari dopotutto quella foresta era anche più viva di quanto non sembrasse ad un comune guardiaboschi che la attraversasse: i suoi occhi sensibili, infatti, riuscivano ad individuare presenze intangibili ai più, eppure vive e presenti in quell'esoterica oasi naturale.
Poi la vide. O.O
Si guardarono per qualche istante negli occhi, due paia di specchi azzurri come laghi ghiacciati che si fronteggiavano. La sua coda sferzava l'aria prima che l'enorme felino bianco si lanciasse dinuovo nelle profondità della foresta, fermandosi giusto un attimo ancora a fissarlo, come se si volesse assicurare di qualcosa.
Forse era quello il segno che Aedhan stava cercando!
Il lythari si lanciò lestamente all'inseguimento dello spirito della tigre, incuriosito, spingendosi sempre più all'interno dell'antico bosco... D'oh



Si era lasciato alle spalle da giorni il bosco, addentrandosi parecchio nelle profondità della Spina del Mondo, arrampicandosi lungo irti passi alpini.
Fino a quel momento aveva mangiato giusto quel poco che riusciva a cacciare per strada senza perdere di vista la sua guida. I muscoli scattanti del lupo non avevano difficoltà a spingerlo nella neve alta, facendolo avanzare con rapidità all'inseguimento delle spettro, eppure dopo più di quattro notti di marcia forzata Aedhan iniziava ad avvertire la stanchezza e i morsi della fame. Help
Al settimo giorno, quando iniziava a temere di non riuscire a tenere il passo della sua guida e gli incantesimi che gli avevano permesso di mantenere quei ritmi forzati inziavano a scarseggiare, incrociò fortuitamente un branco di lupi dei ghiacci che lo omaggiarono gentilmente di un pasto veloce.
Ebbe giusto il tempo di ringraziarli e di rivolgere una rapida preghiera al Padre che gli aveva inviato questo aiuto inaspettato che dovette riprendere la corsa: quel maledetto gattaccio era instancabile e sembrava per nulla propenso a lasciargli il tempo di riposare... Mad



Da quanto stava correndo?
Mah... facendo mente locale l'avrebbe potuto stabilire, ma in quel momento era più preso ad ascoltare i borbottii insistenti del suo stomaco o a placare i crampi alle zampe che iniziavano a trasmettergli una strana sensazione di torpore. mazzate
Dopotutto la temperatura a quell'altitudine era bassa, e anche un lupo dal mantello folto come quello del lythari aveva i suoi problemi a mantenersi caldo, anche muovendosi.
Quella sensazione di euforia ed urgenza che lo spingevano a seguire lo spettro della tigre bianca, però, persisteva... sapeva che sarebbe stato importante per aiutare i suoi amici: forse era qualcosa che aveva a che fare con il focus di cui aveva parlato Saevel. Forse qualcos'altro. Tic isterico
Chi poteva prevedere le vie misteriose di Corellon?
Era arrivato ad un bivio tra le alte cime innevate, la tigre albina svoltò verso sinistra ma il lythari si attardò un'attimo, incuriosito da un rumore ed un odore particolare che avvertiva sulla destra. Oh caxxo...
Aedhan rizzò le sue orecchie puntute, sentendo un lontano lamento, un misto tra un bramito di un cervo e il pianto di un bambino. Perplesso, fermò la sua corsa, muovendo qualche passo verso la destra mentre lanciava un'occhiata di sottecchi allo spirito della tigre. Paranoia
Il grosso felino agitò la coda, impaziente, fermandosi giusto per qualche attimo prima di riprendere la sua avanzata. Il druido stava per riprendere l'inseguimento quando l'urlo disperato si ripetè, questo volta più alto e incalzante. XD
Aedhan sospirò, guardando la tigre scattar via sempre più lontano. Sapeva che se non l'avesse seguita da subito non avrebbe avuto la forza di recuperare terreno abbastanza velocemente, ma quel grido lo aveva agghiacciato e non poteva ignorarlo! Imboccò il sentiero a destra con decisione, costringendo le sue lunghe zampe a correre. -Padre, perdonami per questa digressione... prometto che mi attarderò solo lo stretto il necessario...- ops!



Odiava i bracconieri! Grrr
Le ossa morse dal gelo di molte creature costellavano la radura dove una grossa tagliola dai feroci denti rostrati afferrava saldamente la zampa posteriore della piccola creatura: un'insolito cerbiatto dal folto pelame biancastro inframezzato da piccole protuberanze ossee e delle strane corna tortili dorate tra lunghe orecchie setolose. Flower
Il lupo reclino appena il capo, domandandosi che animale fosse: seppure Aedhan fosse un conoscitore delle specie naturali, non aveva mai visto un cucciolo di quella razza! Eh?
La bestiola lo fissò con i suoi dolci occhi rosa lattiginosi, piangendo sommessamente. Non vedeva paura nei suoi occhi, come si sarebbe atteso da un cucciolo prigioniero in presenza di un lupo, ma solo rassegnazione. Sigh
Riassunse lentamente la sua forma elfica, avvicinandosi cautamente alla creatura. "Tranquillo cuccioletto... ora ti libero..." Sussurrò dolcemente, avvicinandosi piano e cercando di rimuovere delicatamente la tagliola. MIIITIKOOO!
Un rumore di passi pesanti in lontananza gli segnalò l'avvicinarsi di altre creature: probabilmente i bracconieri! Evil
Non c'era molto tempo... liberò la creatura, pregò a bassa voce il Padre affinchè rimarginasse le sue ferite, e la nascose tra degli arbusti. "Aspetta qui..." Gli sussurrò, domandandosi chi potesse voler cacciare un animaletto così piccolo ed inoffensivo con una trappola da grosso predatore. Riassunse la forma di lupo e si andò a posizionare vicino alla tagliola, come se fosse stato catturato, ben intenzionato a conoscere i cacciatori... Twisted



I due orchi si avvicinarono a passi veloci parlottando tra loro. Aedhan capiva qualche parola del loro idioma quindi aguzzò l'udito per carpire la conversazione. Questioni
"Maledizione, Druglad! Speravo che avessimo finalmente catturato maledetto cavallo dell'aria! Invece solo un altro lupo... finiamolo e buttiamo la carcassa... Può darsi che così staneremo quel maledetto: è più seccante dei druidi quando cacciamo!"
"Un lupo non è buono da mangiare. Vedrò di divertirmi un minimo prima di ucciderlo... forse lo lascio morire dissanguato!" L'altro orco borbottò, avvicinandosi ad Aedhan. "Hey, ma la trappola non è..." Tic isterico
Non ebbe il tempo di finire la frase, che un lythari gli era saltato alla gola, atterrandolo e finendolo con una possente stretta di mandibola. Nuke
Il suo compare si ritrovò a fronteggiare da solo un molosso fulvo inferocito, i cui occhi azzurri brillavano furenti. Se la diede a gambe levate, ben deciso a non far la fine dell'altro suo simile. Aedhan reputò che non fosse il caso di inseguirlo, tornando invece dove aveva nascosto il cucciolo... Friend



Erano passate diverse ore da quando aveva perso le tracce della tigre che seguiva, ma fortunatamente il cucciolo che aveva salvato sembrava adesso in buona salute. Aedhan sospirò, riflettendo che forse era il caso di riposare un minimo e poi riprendere la sua corsa, tanto ormai affrettarsi alla cieca non avrebbe avuto molto senso. Ouch!
-Chisà perchè volevano torturare questa creaturina... credo fosse proprio lui lo spirito cui si riferivano... sembra così innocua!- Si interrogò, e se da una parte era triste di aver perso lo spirito che lo guidava, d'altronde era felice di averlo salvato. Sorriso
Mentre cercava un riparo sicuro per lui e il suo nuovo amico, una creatura maestosa apparve tra la neve camminando con la legiadria di uno stambecco. Era ricoperto di piccole scaglie bianche dai riflessi perlati, aveva lunghe corna dorate e l'aspetto generale di un alce, o forse di un cavallo. Il muso però era più simile a quello di un drago. ...mmmm...
Il lythari lo fisso, domandandosi che razza di strane creature abitasse il nord, e soprattutto se fosse stato attirato dall'odore del sangue rappreso sul pelame del cucciolo. Ma i suoi dubbi furono fugati dalla voce aliena dell'essere.
"Devo ringraziarti per aver salvato mio figlio, straniero..."

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Gio Dic 06, 2007 1:50 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Sab Ott 27, 2007 10:00 am    Oggetto: [Racconto] Agli Abissi e ritorno... Rispondi citandoTorna in cima

[Abissi - nella fortezza fey'ri]
La spada affondava in quelle creature demoniche deformi come se si spingesse nel fango denso.
Elyanis digrignò i denti, aiutando Daimon a finire l'ultimo degli "orchi" - se così si potevano definire. Lanciò un'occhiata di malcelato disgusto alla massa deforme ai loro piedi, avviandosi a passi decisi verso Tyrell e la fey'ri superstite.
Ricordava Shadya - la bella e crudele figlia di Agrael e Jezebeth - e sinceramente dubitava fortemente che potesse essere realmente sotto il controllo mentale dell'amico come egli stava sostenendo. Non ci siamo
Stava per estrarre la spada e finirla quando si avvide di due occhi azzurri puntati su di lui: Aedhan.
Sospirò e mollò lentamente la presa sulla spada, ascoltando cupamente i discorsi dei suoi amici mentre una mano sfiorava distrattamente un cristallo che custodiva nascosto sotto il suo giustacuore.
Sogghignò. Twisted
Poco dopo il loro ingresso negli Abissi aveva convinto la piccola Tara a sottrarlo a Saevel per "salvaguardardare la salute del sacerdote che avrebbe potuto usarlo per farsi del male come gli avevano ordinato i suoi superiori". Era ovvio quindi che il cucciolo di drago avesse prontamente obbedito alla richiesta di "zio Elyanis". Inutile dire, però, quanto il fey'ri le avesse taciuto: ad esempio, che dare la gemma a lui avrebbe sancito la sua morte. mazzate
Per un attimo quel pensiero ricorrente riaffiorò nella sua mente, e si sentì raggelare. Sentiva che il momento era sempre più prossimo, e una senzazione di cupa malinconia lo pervadeva ghiacciandogli il cuore.
Aveva paura, non poteva negarlo. grunt
Ma razionalmente si rese conto che non era paura del dolore del combattimento con Agrael che senz'altro sarebbe stato duro, nè terrore per la tremenda esplosione che avrebbe distrutto il suo corpo in mille pezzi. Era qualcosa di ben diverso...


I suoi pensieri furono interrotti dal parlare concitato dei suoi amici che sovrastavano i campanelli magici d'allarme che indicavano che la fortezza era presa d'assedio dai demoni-funghi.
"E' qui che dobbiamo bucare?" Chiese Tyrell rivolto alla conturbante fattucchiera fey'ri. Wow!
Le lunghe ciglia di lei sbatterono, mentre un'espressione triste si dipingeva sul suo volto. "Questo è il sacrario... Perchè andare incontro a morte certa? Mio padre è nel tempio." Angioletto
Ci vollero pochi secondi per bucare, seguiti in un batter di ciglia da un'inferno al calor bianco scatenato da Lionel senza preavviso: nessuno dei compagni aveva infatti previsto che il mago facesse esplodere la furia di ben due delayed blast fireball nel piccolo refettorio subito sotto di loro... Flame war



Elyanis contrastò l'ennesimo attacco del possente sacerdote di Ghaunador con una parata alta di spada, evitando gli artigli affilati del mezzo fiend. L'inquietante armatura rossa di Agrael stridette al contatto col freddo metallo della spada del fey'ri sprigionando un mare di scintille. An garde!
Gli occhi di fuoco del bladesinger incrociarono i due pozzi neri dell'elmo crestato del nemico, dove un tempo c'era stata la testa del capostipite della malvagia genie Aelorothi: non l'aveva mai sottolineato ai suoi amici ma quella che loro credevano essere un'armatura era in realtà l'essenza stessa di Agrael... nei secoli di servizio al suo malvagio dio infatti, egli era diventato malvagità pura a stento contenuta da quel guscio vuoto. Evil
Man mano che lo scontro proseguiva una consapevolezza incalzava nel fey'ti: a nulla valevano i suoi colpi precisi e gli incantesimi tentati dal resto del gruppo. La naturale rigenerazione del ghaunadorita, accresciuta immensamente da quel luogo blasfemo, era tale da vanificare totalmente ogni tentativo di abbatterlo! Nuke


Una risata empia risuonò dall'elmo rosso, divertita, quasi che Agrael volesse sottolineare l'inutilità di quell'attacco scellerato. Ed invece di scagliare un'altra maledizione sul suo antagonista, affondò la mano nell'altare pulsante che avevano alla loro destra, esclamando una singola frase in Darkspeech. Evil Masterplan
Per gli altri risuonò come una semplice blasfemia senza senso... ma il sangue di demone di Tyrell e Elyanis ribollì nel preciso istante che egli le pronunciò, avvertendo il pericolo. Surprised
I due fey'ri si scambiarono un'occhiata d'intesa poi Elyanis si voltò, notando che la piccola draghetta e Seregorn avevano abbattuto l'ultima fey'ri purosangue presente in quel luogo. MIIITIKOOO!
-Tutto è compiuto...-
Il bladesinger si voltò verso Tyrell urlando. "I nostri attacchi non hanno effetto su di lui! Portali via di qui!" Ordinò perentorio. Cartellino rosso
Il bardo fey'ri lo guardò per qualche istante pensieroso, mentre Saevel inarcava un sopracciglio. inarca il sopracciglio
"Non possiamo andar via senza completare la missione! Devo restare per usare l'oggetto!" Fece notare l'inquisitore, mantenendosi sul vago circa la natura dell'ordigno che custodiva. E siccome sono ingegnere...
Infilò una mano nella sacca che lo conteneva e rabbrividì. Improvvisamente tutto il mondo gli cadde addosso quando si rese conto di aver perso la loro unica speranza di terminare la missione! O.O


Lionel non ne poteva più della boria degli elfi. In quel momento li avrebbe volentieri uccisi tutti: anzi, stava seriamente pensando di farlo. "Ma che raggionamenti! Posso restare pure io qui se è per questo! Sempre a fare i fighi della situazione voi elfi... come se io non servissi a nulla!" Si lamentò il mago, sempre più amareggiato e disfattista. Polemic mode ON
Elyanis ringhiò tra sè, mostrando qualcosa che aveva in mano che scacciò qualsiasi dubbio su chi fosse l'unico materialmente in grado di sacrificarsi. "Tornate su Faerun a consegnare le moonblade!" Ruggì. Grrr
Passarono lunghissimi secondi durantei quali i suoi amici tentennavano litigando tra loro -ogn'uno portando le sue ragioni- ed un grosso portale nero compariva proprio sull'altare, pulsando di una malevola radianza porpora.
Una voce ultraterrena, così diversa da quella di Aedhan eppur proveniente dal luminoso shamano lithari li arringò.
Non potete nulla contro Agrael... egli è nel pieno favore del suo crudele dio...e non potrò impedire ancora per molto che Ghaunadhor varchi quella soglia Sigh


"FUGGITE! PRIMA CHE SI APRA!" Incalzò elyanis, ignorando una grossa ferita che Agrael gli aveva inferto approfittando della sua disattenzione. Sbonk
"E' già troppo tardi, cucciolo Dlaldrageth..." Sibilò Agrael indicando il portale ormai aperto portandosi faccia a faccia col bladesinger e sussurrandogli appena le successive parole. "... voglio darti una possibilità... tradiscili e inginocchiati a Ghaunador e avrai salva la vita." Evil
Elyanis avvertì ad un tratto molto freddo mentre qualcosa di immensamente malvagio era in procinto di varcare il portale. La paura della morte e dell'eternità di dannazione che avrebbe comportato per un animo nero come il suo erano sul punto di sopraffarlo, e il suo corpo cedette quasi all'istinto di piegarsi... non si spiegò da quale angolo remoto del suo animo caccio la forza di urlare. "VIA! ADESSO!" Protesta!
Lionel rise di una risata isterica "Non funzioneranno gli incantesimi di fuga! Siamo spacciati!" Urlò indicando il portale. "Qualsiasi cosa esca da lì, ci massacrera... Che senso ha? Moriremo tutti ugualmente..." Buaaa!!!
E fu così che Tyrell prese coscienza di cosa doveva fare. Afferrò il polemico spellcaster per il bavero e lo lanciò nell'empio portale ormai aperto. "Desidero che lo sigilli!" Ruggì, strattonando poi Saevel mentre il corpo martoriato del mago umano andava lentamente fondendosi col portale, sigillandolo insieme all'ultima espressione d'orrore di Lionel. "Presto Saevel! Portaci fuori di qui!" Help
Il clerico di Corellon, sconvolto, si voltò ad incrociare lo sguardo di Elyanis, ma vi lesse solo determinazione."Desidero che tutti i miei amici -salvo Elyanis e Lionel- più me, Tara... e Shadya..." Aggiunse in un momentaneo momento ribelle "...siano fuori da qui!" Ordinò, e la possenza arcana di quel luogo malevolo si piegò alla sua volontà, forse compiaciuta dall'esplicita disobedienza del sacerdote all'ordine perentorio di eliminare tutti i fey'ri.
L'ultima cosa che videro prima di sparire fù il sogghigno sarcastico di Elyanis... Speriamo


...un millisecondo dopo che furono spariti, ed in contemporanea con l'urlo furente di Agrael, il bladesinger fey'ri pronunciò una singola frase che rese incredibilmente fragile il seme di cristallo che reggeva in mano, lasciandolo cadere al suolo.
Quel esta, yallume
Agrael dovette intuire cosa stava accadendo perchè i suoi occhi saettarono verso l'oggetto in rapida discesa verso il pavimento. Tentò in vano di afferrarlo mentre la spada di Elyanis intercettava la sua spalla, trafiggendolo e spingendolo lontano. Fuck
Ci fu un tintinnio argentino quando il seme si infranse in centinaia di piccoli cristalli... poi un rumore sordo, come un tuono. O.O
Poi nulla.
Nuke Luce. Nuke
Una luce argentea e accecante che avvolse tutto.
Elyanis si sentì bruciare dall'interno, si rese conto che stava piangendo... ma non per il dolore... e non ebbe più paura.
Era la fine... T_T


Il brullo e inospitale paesaggio delle Outland accolse gli stremati viaggiatori come il più bello dei miraggi rivelatisi invece oasi in un deserto riarso. Increduli di aver finalmente abbandonato le inospitali terre degli Abissi, gli amici ascoltarono in una sorta di letargico dormiveglia le informazioni che avrebbero loro permesso di tornare su Faerun. Blah blah
Man mano che "Aedhan" li rinfrancava con parole e con incantesimi, però, il loro amico diventava un pò meno luminoso e un pò più stanco e ferito. Fin quando, quando quella luce ultraterrena lo abbandonò, tutta la stanchezza e le ferite sembrarono improvvisamente palesarsi sul lithari, facendolo accasciare al suolo in un tonfo sordo, portandosi una mano al petto. Ouch!
Saevel scattò verso di lui, notando l'ampia macchia di sangue che andava allargandosi sulla giubba dell'amico, poco sotto il cuore, nel punto in cui lo shamano si era trafitto per consentire ad un potentissimo incantesimo che aveva lanciato all'inizio dello scontro con Agrael di funzionare persino negli Abissi. Cuore infranto
"Hey..." Gli sussurrò, tamponando la ferita ed utilizzando uno dei pochi incantesimi rimasti per bloccare l'emorragia. "...non vorrai mica morire adesso?" Ironizzò, ma non era per niente bravo a bluffare e la sua preoccupazione suonò palese a tutti. Tic isterico
Aedhan si sforzò di aprire i suoi occhi azzurrissimi, sorridendo appena. "Mah, compare... sinceramente pensavo di schiacciare un pisolino, tu come la vedi?" Sussurrò debolmente. Wink
Tyrell sbuffò, tentando di far scemare la tensione. "Forza, cane! Non essere pigro e alzati! Dobbiamo ancora tornare su Faerun..." Notò. Asd
Lo shamano lo fissò per qualche istante, notando la figura della fey'ri ancora svenuta sulla sua spalla. "Ricordo poco di quello che è accadutto... ma poi io e te dobbiamo fare una chiacchierata..." Replicò accettando l'aiuto di Daimon per rialzarsi. ...mmmm...


Il bardo prese qualcosa dallo zainetto di Tara, attivandola, e sparirono tutti in uno sbuffo di fumo, comparendo poco dopo nel quartier generale delle Tel'Seu'Kiira, in una stanza con un tavolo imbandito per loro. Gli occhi luminosi di Tara si appuntarono in quelli di Tyrell. "Perchè zio Elyanis non è qui?" Chiese la draghetta, continuando a guardarsi intorno come se sperasse di veder comparire da un momento all'altro il fey'ri. Occhioni tristi
Gli amici sospirarono, non trovando le parole per spiegare ad un cucciolo la cruda realtà dei fatti. Daimon si passò una mano tra i capelli nervosamente, mentre Saevel si schiariva la voce e Seregorn le sorrideva mestamente. Aedhan le si avvicinò, carezzandole la testolina scagliosa con fare consolatorio. Friend
Fu Tyrell a darle una risposta. "Zio Elyanis ha scelto di restare in quel posto perchè era un demone come loro, ma voleva assicurarsi che i demoni cattivi restassero per sempre rinchiusi li." Sigh
"Zio Elyanis non era un demone!" Tara scoppiò a piangere. "Era gentile con Tara... mi proteggeva... mi aveva promesso che nessuno si sarebbe fatto male..." Buaaa!!! Buaaa!!!
Aedhan e Tyrell sospirarono, mentre si accomodavano seduti insieme agli amici, esausti. Il bardo si concentrò un attimo sulle due sedie vuote, sentendo un gloppo allo stomaco. Lo shamano al suo fianco sogghignò. "Due sedie vuote sono un pò troppe, eh micio?" Rolleyes
Tyrell annuì. -Desidero che Lionel sia seduto a questo tavolo, vivo come lo era prima che lo lanciassi in quel portale maledetto...- Sussurrò tra sè, mentre gli occhi grigi brillavano appena cremisi. uff
Tra lo stupore generale, il mago umano si materializzò tra di loro, immemore della sua prematura dipartita avvenuta solo pochi minuti prima. "Eh? E come ci siamo arrivati qui... siamo morti?" Si domandò, incredulo. Oh caxxo...
"Ci siamo teletrasportati fuori con un wish, babbo!" Gli rammentò Tyrell, e notò che stranamente nè Aedhan nè Saevel ebbero niente da ridire su quella sua bugia... Te lo giuro!

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Ultima modifica di Ylianor Nimesin il Gio Dic 06, 2007 1:53 am, modificato 1 volta in totale
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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Lun Ott 29, 2007 3:42 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Silverymoon - radura di Silvanus]
La notte era gelida, come si confaceva alla sera di Midwinter, tradizionalmente la più fredda dell'anno. Il lythari però non vi fece più di tanto caso, dopotutto gli elfi di tutte le razze tolleravano molto bene il freddo, ed un elfo per metà lupo a maggior ragione si sentiva a suo agio in quella stagione.
Lo shamano guardò le stelle sopra la sua testa, finendo di tracciare con cura l'intreccio runico ai suoi piedi, una sorta di immenso mandala tracciato nella neve e nella terra della radura sacra, poco distante dalla pietra runica che vi si ergeva al centro.
Quando sembrò soddisfatto del suo disegno, sorrise appena e si racchiuse in preghiera, avvicinando il suo animo agli spiriti guida che l'avrebbero aiutato in quella difficile impresa.
Come gli aveva fatto giustamente notare Saevel prima di iniziare, non era detto che si riuscisse a risuscitare un'animo perso negli Abissi... soprattutto uno così particolare e tormentato come quello di Elyanis. Il rischio che fosse rimasto per sempre intappolato - e dannato - negli Abissi era tutt'altro che improbabile.
Ma Aedhan era di sua natura ottimista, e confidava che il Padre non avrebbe abbandonato alcun elfo ad un destino così ingrato, soprattutto dopo che quell'elfo aveva finalmente trovato quella scintilla di luce che era sempre stata dentro di lui, in attesa soltanto di essere alimentata.
-Merita un'altra chance...-
La voce profonda dello shamano intonò una preghiera ripetitiva, chiamando a raccolta gli spiriti del Fuoco, dell'Aria, della Terra e dell'Acqua affinchè lo aiutassero ad officiare quel rito.

Hama neva i'naur, lle vesta?

Piccole fiamme iniziarono a danzare tra la neve, ardendo a poca distanza dal mehir centrale dove lo shamano era raccolto in preghiera.

Man hlaruva rávëa súrë, ve tauri lillassië?

Il vento scompigliò le rune tracciate nella neve, mentre lo spirito del lupo e degli antichi warchief lythari che avevano preceduto Aedhan accorrevano al suo fianco, aiutandolo in quella difficile preghiera.

Raumo nurrua, ëar amortala undumë rúma?

La neve iniziò a cadere leggera, seppur il cielo notturno rimanesse sereno sotto la luce argentea della luna. Si posava leggera sulle spalle nude dello shamano, sciogliendosi a contatto con i fuochi magici da lui evocati. Voltegiava leggera tra gli spiriti che animavano quella radura e che arrivavano sempre più numerosi ad assistere al canto di Aedhan.

Ninqui carcar yarra isilmë ilcalassë?

Aedhan bagnò la sua mano nel sangue che aveva gelosamente fatto custodire prima di avventurarsi negli Abissi. Il sangue di un amico. Tracciò lentamente un nome in elfico sull'altare naturale constituito dal basso mehir di granito bianco.

Man cenuva métim' andúnë? Man táre antáva nin Ar'Er-elnil, Ilúvatar enyáre tar i tyel, íre Anarinya qeluva?

Lo shamano sollevò le braccia alla luna, socchiudendo appena gli occhi per trovare la forza di terminare la sua preghiera con l'ultimo gesto, inginocchiandosi all'altare.

Amin naa lle nai, Larethian...

Un raggio di luna sfiorò l'altare, che brillò per un'istante di un'argentea luce ultraterrena. Le rune presero ad ardere come fiamme rosse.
Aedhan spalancò gli occhi, colpito, mentre la fiamma si faceva più alta e forte, diventando prima arancione, gialla, bianca per poi allargarsi e poi contrarsi repentinamente in un cuore di luce blu.
Chiuse gli occhi per non rimanere accecato dalla luminosità e quando li riaprì il fuoco era scomparso insieme a tutte le rune che lui aveva tracciato. Sorriso
Seduto al centro del menhir, un gold elf dai caldi occhi nocciola si guardava intorno, perplesso, rabbrividendo al gelo della notte quando, alzandosi e trovandosi a piedi nudi nella neve avvertì per la prima volta nella sua vita una vasta gamma di nuove sensazioni mai provate. O.O
"Fa freddo..." Esclamò a voce bassa, come per dar voce ad un suo incredulo pensiero, fissando Aedhan come se dovesse focalizzare un attimo per riconoscere l'amico. "Ma cosa..." Eh?
Il lythari scosse il capo, incredulo, continuando a fissarlo: si augurava che la reincarnazione funzionasse... ed effettivamente aveva funzionato.
Ma non immaginava così bene! ops!
Elyanis aveva esattamente lo stesso aspetto con cui aveva scelto di mostrarsi sempre ai suoi amici, solo gli occhi erano diversi: caldi, malinconici e in quel momento estremamente meravigliati.
Aedhan gli afferrò un braccio in un saluto cameratesco, sorridendo ampliamente. "Ben-rinato, compare!" Lo salutò. "Spero che la nuova vita che il Padre ti ha voluto concedere vada un pò meglio della tua precedente che -diciamocelo- si era conclusa un pò da schifo..." Strizzò un occhio, ed Elyanis si limitò a sogghignare. Wink




[Everlund - Tempio di Corellon]
Erano diversi giorni che Saevel riportava alla mente nel suo reverie le parole del coronal Lamruil al termine del suo rapporto al senato, e il successivo elogio di Lord Durothil.
Forse era vanità. Forse un modo per rammentarsi che -dopotutto- ogni cosa era finita per il meglio. LOL
Fatto stà che era una discreta soddisfarizione sentire il proprio regnante arringare quelli che fino a pochi mesi prima gli avevano affidato una missione suicida, e lodare invece lui e il fey'ri che eroicamente si era sacrificato per porre fine alla minaccia incombente di Agrael. Asd
L'auror di Ilefarn si stiracchiò nel triclinio che ospitava il suo riposo, indugiando ancora un pò nel reverie fino a riportare alla mente la cerimonia di riconsegna della moonblade dei Dladrageth al reincarnato Elyanis. Prrrr
Poi Aedhan prima o poi me lo spiegherà come diamine ha fatto a reincarnarlo alla perfezione in un gold elf! Rolleyes
Quell'appunto mentale andò in append all'immagine con cui si risvegliò: l'espressione di disappunto dei senatori elfi più conservatori nel vedere Lamruil accettare Elyanis nuovamente come parte del regno di elfico, ritirando ogni accusa a suo carico, e ribattezzandolo dietro sua richiesta lord Elyanis Kanialyth, primo della sua casata. MIIITIKOOO!
Saevel stirò i suoi muscoli allenati mentre si rassettava per la giornata, riflettendo sulla scelta del cognome dell'amico bladesinger. "Rinato dalle fiamme..." Mugugnò pensieroso, i suoi occhi d'oro che dardeggiavano tra gli abiti per sceglierne uno adeguato. Optò per un completo nei colori della sua casata, e si diresse a passo lento verso il suo studio, domandandosi se anche quel giorno sarebbe stato sommerso dai preparativi del suo matrimonio, anticipato di molto rispetto alla data che lui aveva reputato probabile. Surrender
Ad attenderlo, la dolce Myrcalla che stava organizzando gli appuntamenti del giorno e non tardò di comunicargli tutta una serie di faccende che sua madre aveva urgenza di affibiargli. "Ricordi anche che Lady Miritar si è raccomandata di andare a riprovare l'abito da cerimonia, milord..." Si raccomandò la ragazza, sistemandosi una ciocca dei lunghi capelli castani. Leggi Leggi
Da quando era tornata a Everlund -e alla civiltà, come più volte aveva ripetuto-, la donna umana sembrava decisamente più rilassata. Saevel sapeva che di tanto in tanto passava a trovare Yeshelnè, con la quale aveva mantenuto rapporti amichievoli, ma si rendeva perfettamente conto che la vita della ragazza in una comunità di Eldreth Veluthra -per quanto redenti- non doveva essere facile. grunt
Myrcalla gli sorrise attendendo eventuali ordini e vedendo che non arrivavano azzardò una domanda. "Sir, posso chiederle qualche giorno di permesso?" Tentò, vergognosa: non amava infatti dare così poco preavviso per una vacanza, ma ora le era necessario. Arrossire
Saevel aggrottò un sopracciglio, sorpreso. "Ma certo cara... capita così di rado che tu ti assenti che ammetto di esserne meravigliato. Nessun problema mi auguro..." Commentò, interrogativo. inarca il sopracciglio
La maga mostrò un'incartamento sorridendo. "No, sir... tutt'altro. Mi è arrivata una lettera da parte della Reggente delle Marche d'Argento, Dama Alustriel... pare che abbia ricevuto notizia che una studentessa della sua Accademia abbia svolto con ottimi risultati una carriera di assistente all'interno del clero elfo, e quindi voleva incontrarmi per parlare di qualcosa..." Sussurrò emozionata: sarebbe stato il suo secondo incontro con la Dama di Silverymoon! :o
Saevel sorrise soddisfatto. "Sono contento per te, cara. Prendi tutto il tempo di cui hai bisogno... riuscirò a cavarmela egregiamente..." Era una menzogna, visto che con tutto quello che aveva da fare dubitava di riuscire a far a meno dell'abilissima Myrcalla, ma era pur vero che gli faceva molto piacere che lei fosse gratificata per i suoi meriti. OK!
"Vai pure." Rincarò, e vide ce la ragazza sfilava via sorridendo e ringraziandolo almeno dieci volte prima di raggiungere la porta. -So ragaaaazziiiiii...- Pensò tra sè sogghignando. LOL
Qualcuno a poca distanza da loro si schiarì la voce per palesare la sua presenza: l'inquisitore si voltò con calma, trovandosi inaspettatamente a fronteggiare suo cugino Mitran. "Posso fare qualcosa per te, cugino?" Era strano in effetti trovarlo lì: dal ritorno della dama elfica di Silverymoon infatti, il gold elf era stato riassegnato al clero di Myth Tyrion per quanto ne sapeva. ...mmmm...
Mitran sorrise furbo. "Semai dovrei chiederti io il contrario, auror... Mi è stato assegnato l'incarico di assisterti alla guida del tempio e apprendere da te le arti della diplomazia N'Tel Quessir per poterti il futuro sostituire quando il tuo incarico ad Evereska verrà confermato..." Notando che Saevel sobbalzava, allargò il suo sorriso saccente. "Era un'informazione riservata? Mi scuso in tal caso di averlo detto palesemente..." Aggiunse. rosik
L'inquisitore di Corellon sospirò, ma dal suo ritorno dagli Abissi ci voleva molto più di un Mitran qualsiasi per fargli saltare i nervi. "Splendido. Troverai la cultura N'Tel Quessir interessante, ti assicuro..." Replicò sogghignando... ...ma anche no!



[Silverymoon - tempo dopo]
Le ballerine volteggiavano aggraziate sulle pedane di vetro fluttuanti che levitavano al centro del lussuoso bar, diventato ormai il ritrovo della gente che conta del Gioiello del Nord.
Dopo il rinnovo e con il rientro del misterioso proprietario dalle sue avventure, lo Zanzibar era decisamente schizzato alla vetta dei locali in auge della capitale delle Marche d'Argento: qualsiasi nobile o ricco possidente -ma anche giovani di buone speranze e ragazze desiderose di farsi conoscere- bramava un'ingresso nell'esclusivo privè per poter poi vantarsi di essere un cliente V.I.P. di quel locale esclusivo. Cool
Questo aveva ben presto portato un deciso incremento negli affari di Tyrell, che in buona parte aveva reinvestito i capitali nel locale - gestito egregiamente dalla scrupolosa Johra. Tessssoroooo!
"..e mi sono potuto finalmente comprare una villa come si deve!" Precisò all'amico che era venuto a trovarlo come faceva ormai con regolarità. MIIITIKOOO!
Da quando aveva ripreso servizio a Lonelywood, infatti, Elyanis passava gran parte delle sue licenze a Silverymoon a svagarsi nel locale di Tyrell.
Il gold elf dagli occhi magnetici lo fissò divertito, sorseggiando il suo Martini on the rocks. "Ma non avevi la tua villa extraplanare?" Domandò, chiedendosi se non se ne sarebbe presto pentito mentre posava il bicchiere vuoto sul bancone del bar del lussuoso privè che li ospitava. inarca il sopracciglio
Il barrista - Brian se ricordava bene - incrociò lo sguardo dell'elfo, che si limitò ad accennare con una mano di non volere andare oltre.
"Hm... no lì ora ci abita mia moglie, e la signora non ama le visite inattese. Quindi ho preferito prendere una villa per gli amici per non aver rogne quando venite a trovarmi e mi piantate casini..." Commentò con leggerezza il fey'ri dai capelli corvini e i freddi occhi di ghiaccio mentre carezzava distrattamente una ragazza umana accoccolata al suo fianco. Angioletto
"Come darti torto..." Elyanis inarcò un sopracciglio, sogghignando: con Tyrell non si sapeva mai quando scherzava, quando faceva sul serio... e soprattutto di quale moglie parlasse! -Anche se suppongo che si tratti di Shadya...- Sbuffò, evitanto volutamente di approfondire l'argomento. uff
"E a Lonelywood come va? Mi domando che cavolo ci fai ancora in quel luogo sperduto! Ok, ci sono un paio di ragazze veramente notevoli..." Il seguace di Zandilar si perse per un attimo nel descrivere nei dettagli la scollatura della druida dei boschi e il sorriso della sacerdotessa di Corellon locale. "...ma apparte quello che cavolo ci fai li?? Vedi che ti annoi e poi finisci sempre qua? Vieni a lavorare per me! L'ho detto anche a quel pacco di Lionel... ma preferisce fare il portaborse ai prof dell'Accademia, vallo a capì!" Il fey'ri scosse il capo sconsolato. Stai malee!
"In teoria anche tu saresti assegnato a Lonelywood ti ricordo!" Elyanis rise di gusto e prima che Tyrell potesse ribattere aggiunse. "Ma non temere, ho un rimpiazzo che copre benissimo il tuo ruolo..." Pensò con un sogghigno divertito al manichino che sostituiva Tyrell. "Ha la tua stessa utilità a Lonelywood: raccoglie ragnatele. In più, non rovina la mia pace..." Socchiuse gli occhi con aria felina. Perfido
Tyrell ridacchiò. "Ma non ha il mio charme, e poi ti fà annoiare... tant'è vero che senti la necessità di venire qui!" Lo punzecchiò, e in effetti vide che l'amico accettava di buon grado senza ribattere, segno che aveva colto nel segno. Prrrr "Appro: hai pensato a quel favore che ti avevo chiesto?" Domandò ad un tratto, facendosi serio. Paranoia

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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Lun Ott 29, 2007 5:30 am    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Silverymoon - Zanzibar]
Elyanis incrociò lo sguardo del suo amico bardo, perplesso. -Quale favore, adesso?- Si domandò. Tyrell poteva tirare in mezzo anche una dozzina di idee nel corso di una serata, chisà ora a quale delle tante strampalate trovate -che lui tentava spesso invano di arginare- si stava riferendo. Oh caxxo...
Lo sguardo serio del fey'ri però accese una spia d'allarme nel bladesinger. "Intendi la storia del figlio?" Azzardò a mezza voce. In verità, l'aveva accantonata mesi addietro come l'ennesimo capriccio del fey'ri che sarebbe caduto nel dimenticatoio con un nulla di fatto. Ma evidentemente si sbagliava. XD
Tyrell annuì, serissimo, facendo cenno ad Elyanis di seguirlo nelle vasche termali dovre avrebbero avuto modo di parlare più tranquilli e senza ascoltatori inopportuni.
"E' da un pò di tempo che osservo Kithra..." Affermò il bardo immergendosi nella vasca più calda con un'espressione imbronciata. "...è triste, anche se fà di tutto per non darlo a vedere e non farmelo pesare..." Fece notare, fissando l'amico. Sigh
Il bladesinger rimase silenzioso, entrando in una vasca lì vicino: aveva imparato a sue spese tempo addietro che il suo nuovo corpo non tollerava più la temperatura estrema della vasca che ospitava Tyrell, e che avrebbe potuto benissimo cuocere un'aragosta. "Cosa centro io?" Commentò dopo qualche tempo, anche se iniziava ad intuire a cosa volesse arrivare Tyrell. In attesa...
"Sai benissimo che io non posso darle un figlio..." Commentò tristemente l'amico. "...a meno di non volerla omaggiare di un piccolo fey'ri che, sinceramente, anche se volesse concepirlo non sò neanche se potrebbe crearle problemi nel corso della gravidanza..." Vide che Elyanis stava per ribattere qualcosa e lo fermò. Parla con questa!
"Non era quella la mia intenzione, placati e fammi finire!" Lo rabbonì. "E' per questo che ho chiesto a te. Lei vuole un figlio, ma è troppo affezionata a me per esprimermi questo suo desiderio sapendo come la penso, nè per cercarsi un'altro compagno. E' per questo che ho pensato a te..." Idea
L'espressione di Elyanis si fece dura. "E cosa dovrei fare?" La situazione non gli piaceva, ma non poteva negare che comprendeva in pieno il problema di Tyrell, perchè egli stesso l'aveva avuto per secoli. Non poteva abbandonare ora quello che ormai considerava alla stregua di un fratello minore, quindi decise di restare a sentire fino in fondo. inarca il sopracciglio
Il bardo fece spallucce. "Tu sei l'unico a cui posso chiedere, perchè sò che capisci e sò che sei anche l'unico delle persone di cui mi fido che potrebbe piacere a Kithra, in quanto -nonostante tu sia infinitamente più pacco e meno chiachiello di me- io e te rimaniamo simili! Le uniche altre scelte erano Aedhan -ma è un cane e anche se credo che capirebbe, Kithra ne è sempre stata spaventata - e Saevel, che invece non capirebbe per nulla." Asd
Elyanis sospirò, annuendo. "Ma ne hai parlato con lei?" Domandò ad un tratto, sospettoso. Cartellino giallo
Il fey'ri sogghignò. "Uff... certo che sei immensamente pacco! Io e lei seguiamo Zandilar, ricordi?" Gli fece notare. "...e la mia vicinanza alla Dea mi insegna a capire ed assecondare i desideri di Kithra prima che lei li palesi... non c'è bisogno di permessi: a me fà piacere che lei sia felice. Punto. E lei sà che è così... ma se vuoi posso pargliene. Non ti chiedo di promettermi niente: mi basta che tu partecipi in sua compagnia alla prossima festa di Mezzaestate che organizzerò con Johra. Sarà una celebrazione sacra a Zandilar... e confido nella Dea perchè illumini anche un imbranato come te a fare la cosa giusta!" Ridacchiò. marameo!
Il bladesinger sorpirò. "Ricordami: per qualche motivo non ti ho ancora affogato in quella vasca?" Ringhiò a mezzavoce. Polemic mode ON
"Perchè ora ti scotti con l'acqua bollente, pippa!" Gli rammentò l'altro seraficamente... Fuck


[Mouth of Song, Moonwood forest - Fucina del fabbro]
Il rumore ritmico del martello che batteva sull'incudine lo rilassava.
Seregorn avrebbe continuato a martellare con quella cadenza pacata per molto tempo, di tanto in tanto sollevando la bella lama nera che stava affilando per controllarne alcuni particolari e correggere eventuali imperfezioni. Dopo tanto stressante affrettarsi in lungo e in largo tra i piani, sempre inseguiti da qualche strana creatura o minacciati di morte dai demoni di turno, un pò di sano lavoro tranquillo era proprio quello che ci voleva per riappacificarsi con se stesso! OK!
Stava riflettendo su quello, e sul fatto che in serata avrebbe fatto una bella e rilassante passeggiata nel bosco al chiaro di luna lontano da tutto e da tutti quando lo spalancarsi della porta gli segnalò l'arrivo di un visitatore.
Sbuffò.
Non poteva essere Daimon: erano diverse settimane che quel pacco era partito per l'Underdark in cerca di chisà cosa. Non c'erano stati santi di convincerlo a fermarsi, era come se l'idea stessa di fermarsi e rimanere in un luogo per più di dieci giorni a vivere il corso normale della propria vita, senza imprevisti o avventure, annoiasse il suo amico mezzodrow... Non ci siamo
-Certo che è strano... se i problemi non lo cercano, come accade in genere, se li và a cercare!- Riflettè ignorando per qualche altro istante il visitatore, che tanto era automaticamente etichettato come sgradito visto che veniva ad interrompere la sua pacifica routine. uff
"Fabbro, dov'è la spada che ti avevo richiesto?" Tuonò una spazientita voce femminile dalla porta, picchiettando appena il piede per terra in segno evidente di nervosismo. In attesa...
L'elfo della luna tatuato era talmente di buon umore per la sua attuale situazione di fancazzistico lavoro che non si voltò manco, replicando con la prima cosa che gli venne in mente. "Fuori, vicino alle alabarde invisibili..." Sogghignò sentendo la giovane sacerdotessa che si allontanava borbottando qualcosa tra sè. Asd
Tentò di rammentare quant'era che lui e Daimon se n'erano usciti con quella storia delle alabarde invisibili, ma non riuscì a ricordare in momento preciso. Il suo sorriso si allargò, mentre riprendeva a martellare placidamente. Non passò che qualche minuto, però, prima che la porta si riaprisse. XD
-Non li fanno più gli elfi pazienti di una volta!- Riflettè tra sè tentando di nascondere il suo sorriso sornione. -Ah già... qua sò quasi tutti drow!- ops!
La familiare voce sensuale di Rhea lo sorprese "Seregorn, ho cercato di aiutare la mia consorella a trovare le alabarde invisibili... ma stranamente non le ho individuate neanche con un incantesimo lì dove ci avevi detto." Commentò con aria furba. "Non dovresti lasciarle dove tutti possono rubarle..." Rincarò. Wink
L'elfo della luna sogghignò. "Hm... forse hai ragione." Le rispose con notevole faccia da schiaffi girandosi. "Che ne dici di aiutarmi a cercarle?" Fece cenno alla sacerdotessa di uscire, seguendola. -Dopotutto una passeggiata in due è più divertente...- Pensò tra sè... LOL


[Lago delle Ombre - ad alcuni giorni da Szith Morcane]
La piccola carovana trainata da lucertole si fermò improvvisamente, mentre il tunnel in cui avevano viaggiato per giorni si apriva improvvisamente in una grande caverna irregolare. Molte colonne naturali di roccia rendevano difficile stabilire ad occhio l'esatta grandezza del lago sotterraneo, che pur appariva enorme ed oscuro come il suo nome lasciava intendere.
Lago delle Ombre.
-In effetti...- si trovò a pensare Daimon -...è buio. Si vedono solo alcune aperture irregolari, ma chisà quante altre sono celate alla vista.- Paranoia
Il mezzo drow incappucciato rimase silenzioso in attesa mentre la sacerdotessa a capo del gruppo attendeva che le guardie dell'avamposto arroccato al centro del lago li raggiungessero per accertarsi della natura del loro viaggio. Evil
Dopo poco una nave si avvicinò alla riva dove stavano attendendo, lambendo appena le acque nere e impenetrabili di quell'abisso. I soldati drow che ne scesero, freddi come le loro armature, scambiarono giusto qualche battuta con la sacerdotessa nel linguaggio gestuale dei drow, che indicò il mezz'elfo. mwahahahah!
Salirono sulla barca in silenzio, e dopo una traversata di una mezz'ora sbarcarono all'avamposto. La sacerdotessa comunicò qualcos'altro ancora alle guardie per qualche istante prima di avvicinarsi a Daimon. Come ti avevo promesso, ti ho scortato all'avamposto di Szith Morcane. Annunciò la drow con delicati gesti delle sue mani guantate. Ti faranno accedere alla fortezza, ma da quel momento starà a te garantirti l'accesso a Szith Morcane, o a qualsiasi altro punto tu desideri raggiungere. Aluvè. Si voltò senza aggiungere altro e senza salutarlo, allontanandosi in direzione di uno degli edifici della fortezza. Boh
Il mezzelfo si guardò intorno, accennando un saluto ad una delle guardie drow che gli si avvicinava. Seguici. Gli comunicò la guardia. ...la sacerdotessa ci ha detto che sei un guerriero mercenario. Vedremo se la Signora della Guardia ha bisogno di te. ...mmmm...
Il guerriero sospirò appena, avviandosi alle calcagna del drow in armatura pesante, pronto a qualsiasi avventura gli volessero proporre... Speriamo



[Silverymoon, Arken's Invocatorium]
Gli studenti si affollavano nei corridoi dell'accademia magica, chiacchierando tra loro approfittando della pausa tra una lezione e l'altra, alcuni ripassando le lezioni, altri sgranocchiando qualcosa distrattamente. Brindiamo
Un quartetto di giovani ragazze era seduto su una delle panche dell'androne che univa due plessi dell'edificio, confabulando tra loro. "Io non ho capito nulla dell'ultima esercitazione..." Stava lamentandosi una procace fanciulla bionda dai lunghi capelli ondulati. "Sinceramente non vedo l'utilità di seguirle..." Boh
Le sue compagne risero divertite. "Beh almeno l'assistente del magister Arken è carino!" Fece notare una delle tre, lanciando un'occhiata d'intesa alle altre. Innamorato
"Beh, sarà anche carino ma dicono che sia un bastardo agli esami!" Fece notare un loro compagno, arrivato in quel momento con il pranzo, scimmiottando le amiche. "Non sò se siete state informate che ha segato meta' classe agli ultimi esami! Ed eravamo tutti preparati..." Polemic mode ON
Le fanciulle assunsero un aria terrorizzata, mentre una delle tre esclamò a mezza voce. "Shhh! Sta arrivando!" Parla con questa!
Lionel rise tra sè, domandandosi se all'epoca anche lui era stato così idiota da parlar male di un prof in mezzo ad un corridoio. LOL
Si esibì in un sorriso furbo fissando i cinque studenti e memorizzando i loro volti. -Chisà se sono così preparati come sostengono...- Ponderò sogghignando. -Vorrei proprio vedere se si trovassero di fronte un demone: avrebbero il sangue freddo di lanciare l'incantesimo giusto?- Sbuffò, aprendo la porta dell'aula e posando la cartellina sulla cattedra. uff
"Buongiorno signori." Esclamò con tono asettico, guardandosi intorno. "Quest'oggi vedremo se avete assimilato i concetti della scorsa lezione!" Gli venne quasi da ridere nel vedere le espressioni terrorizzate degli studenti. Twisted
I cinque che aveva sorpreso poco prima sgattaiolarono nell'aula bisbigliando tra di loro. Lionel ne bloccò uno al volo. "Lei... signor Spengler se ben ricordo?" Lo studente annuì con aria da patibolo. "Venga, prego... illustri ai suoi colleghi gli effetti di tutti i potenziamenti metamagici che conosce." Gli sorrise affabilmente, osservandolo per circa un minuto mentre il malcapitato guardava la lavagna con la classica sindrome da buco nero. mazzate
"Un vuoto di memoria?" Domandò sarcastico. "Suvvia... inizi da quello che preferisce... che sò, Maximize?" Propose. In attesa...
-Nulla... questo doveva fare il divinatore mi sà...- Ridacchiò tra sè. "Ma lo sà che in battaglia non potrebbe permettersi simili esitazioni, sig. Spengler?" Fece notare scuotendo il capo. "Torni pure a posto..."Non ci siamo
Il ragazzo andò a prender posto con aria avvilita mentre Lionel si voltava nuovamente verso la classe. "Molto bene... mi sà che è il caso di rispiegare tutto." Ammise a malincuore... Rolleyes



[Myth Faeryn - tempo dopo]
L'ululato familiare dei lupi gli indicò che finalmente era tornato al suo branco. Sorriso
Aedhan inspirò a fondo l'aria pungente di Myth Faeryn, chiudendo gli occhi e facendosi cullare dai molteplici aromi familiare: l'acre odore dell'erba, il dolciastro del sangue della cacciagione e della frutta, quello carico e intenso della resina degli alberi, e gli odori di ogni singolo lythari...
"Finalmente a casa..." Sussurrò tra sè, allargando il suo sorriso. Molti grossi lupi argentei, neri e fulvi gli si avvicinarono, circondandolo scodinzolando allegramente. "Sono tornato, amici miei..." MIIITIKOOO!
Una aggraziata femmina argentea raggiunse il suo fianco, e nell'avvicinarsi iniziò a mutare il suo aspetto diventando man mano una splendida donna elfo dai capelli lucenti e esotici occhi impari. "Era anche ora, warchief..." Ironizzò sorridendogli e abbracciandolo appena. "Temevamo di essere rimasti nuovamente senza una guida." Commentò duramente, e seppure la sua espressione fosse dura, i suoi occhi tradirono un calore che contraddiceva quel rimprovero. Flower
Preso com'era da mille altri problemi, Aedhan non si era mai soffermato su quanto fosse bella Aislyn quando si fingeva arrabbiata. "Vedrò di rimediare alla mia mancanza prolungata..." Sorrise disarmante, facendo spallucce e mentre si dispiaceva di aver lasciato da sola quella donna che aveva coraggiosamente ricoperto per tanto tempo il ruolo di capo del branco al suo posto, i loro sguardi si incrociarono e lei gli sorrise. Smile
Aveva davvero dei begli occhi: strani, magnetici. Si poteva restare a guardarli per tanto tempo e dubitava che si sarebbe annoiato. "Sei sempre stata così bella?" Si rese conto di aver dato voce ad un suo pensiero a voce alta, e rise, portandosi una mano ai capelli nervosamente. "Ehm... intendevo..." In effetti intendeva proprio quello che aveva detto. Asd
Si fermò per un attimo a guardarla mentre lei assumeva un'espressione imbronciata tra l'offeso e il divertito che lui trovò la rendesse ancora più graziosa. -...complimenti Aedhan... ti sei incartato compare!...- Si ritrovò ad invidiare Tyrell e la sua sfrontatezza, ma in effetti lui non era mai stato un tipo timido fino ad ora. In più non aveva molto senso, visto che quella era di diritto la sua compagna. D'oh
"Certo che stare con quei tuoi amici ti ha reso strano forte..." Rise lei, prendendolo per mano "Raggiungiamo gli altri o andiamo a casa?" Gli domandò con naturalezza. :o
Questo lo rese partecipe di due cose che non aveva ancora focalizzato: uno, che il resto del branco si era silenziosamente defilato, lasciando ai loro capi la dovuta intimità... secondo: che lui in effetti avrebbe abitato con Aislyn... e la cosa in effetti doveva dire che -ora che gli si riproponeva con calma e non come una forzatura - gli faceva decisamente piacere! LOL
Sorrise alla lithari dai capelli d'argento e sospirò. "Sai che ti dico? Quasi quasi me ne andrei a casa... vorrei rilassarmi un pò... e raccontarti che è successo..." In effetti sentiva di dover condividere la sua avventura con la sua compagna, ma gli venne un dubbio. "...sempre che ti interessi, indendo..." Le lanciò un'occhiata di sottecchi speranzoso. ops!
"Certo che mi interessa, testone!" Replicò lei sbuffando. "Sei sparito per mesi, mi sembra il minimo che mi racconti qualcosa sulle vostre peripezie..." Si avviarono insieme verso la confortevole tenda dei warchief, dove avrebbero trascorso una lunga piacevole notte... Vicini vicini

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Ylianor Nimesin
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MessaggioInviato: Dom Nov 04, 2007 10:17 pm    Oggetto: La Festa di Mezzaestate (parte 1) Rispondi citandoTorna in cima

[29 Flamerule 1507 - Promenade del bosco, Myth Tyrion]
I due gold elf procedevano lentamente lungo il viale alberato dall'acciottolato bianco, guardandosi intorno e godendosi la splendida giornata soleggiata d'estate. I raggi del sole filtravano appena tra il fitto intreccio degli alberi che ombreggiavano il loro cammino, creando piacevoli chiaroscuri sul verde manto erboso che li circondava. :o
Saevel prese per mano la sua promessa sposa, ascoltando per qualche istante il fruscio delle lunghe vesti di seta dorata che indossava. "Cara, hai programmi per la festa di Mezzaestate?" Domandò ad un tratto. Erano giorni che si arrovelava sul modo migliore per chiederle di andare insieme alla festa organizzata da Tyrell, ma non ne aveva trovato nessuno convincente e ormai il tempo stringeva. Non ci siamo
Valarin lo fissò con uno sguardo stupito, come se lui gli avesse chiesto qualcosa la cui risposta era ovvia. "Pensavo che avessimo optato di trascorrerla a Myth Dakaan..." Sussurrò perplessa, reclinado un minimo la testa. Eh?
Il sacerdote di Corellon deglutì. "Ehm, si ma sono stato invitato ad una Cerimonia di Mezzaestate dedicata alla dea Zandilar nei dintorni di Silverymoon..." Iniziò, facendo una pausa per tentare di organizzare il discorso. LOL
La fanciulla gold elf inarcò le sue sopracciglia dorate. "La città umana?" Chiese stupita. "Sarà una festa di gala organizzata dalla loro reggente peradàn?" Utilizzò con naturalezza il termine con cui usualmente i gold elf parlavano dei mezzuomini; Saevel non potè leggervi alcuna malizia ma solo abitudine derivante dall'educazione tradizionalista della ragazza, che la portava automaticamente ad etichettare un discendente di un elfo e di un umano come un 'non elfo', quindi un mezz'uomo. Wink
Saevel sospirò, intuendo che le possibilità di strapparle un assenso erano realmente flebili. "No, è una cerimonia di fertilità che si terrà in un complesso di grotte nei boschi, un pò alla stregua delle cerimonie dei druidi di Rillifane." Spiegò. Blah blah
Valarin sbattè le palpebre, socchiudendo appena la bocca come se non trovasse fiato per dar voce alla sua evidente perplessità. Le ci volle un pò per esprimere il suo disagio. "Caro, suppongo tu voglia scherzare... come potrei raggiungere una cerimonia in delle grotte in un bosco con un abito da sera?" Chiese con aria disarmante. O.O
L'auror socchiuse gli occhi, sconfitto: la sua compagna non aveva minimamente idea di cosa avrebbe potuto aspettarla in una cerimonia silvana. "Normalmente a queste cerimonie non si và in abito da sera..." Azzardò, ma l'espressione ancor più sconvolta della ragazza dovette indicargli che non era una strada giusta da percorrere. "...sono cerimonie in cui si danza tutti insieme, un pò come il Capodanno per il 950 anni del nostro Sire tenutosi a Myth Dakaan!" Si complimentò mentalmente per il paragone azzeccato. MIIITIKOOO!
Valarin ebbe un lampo di riconoscimento. "Ah, capisco... quindi ti sei assicurato un privè dove potremo assistere all'evento, immagino? Ma se arriveremo lì magicamente, non dovrebbero esserci problemi per un abito ta sera, o sbaglio?" Domandò, rammentando quanto era stato piacevole trascorrere il capodanno nel piccolo yacht fluttuante di suo fratello, lontano dalla bolgia, osservando dall'alto la festa in ottima ed elegante compagnia. OK!
"Veramente non credo che vi saranno dei privè..." Fece notare Saevel, scuotendo la testa. Sbonk
Valarin alzò una mano, assumendo un espressione seria ed accigliata. "Allora non è una cerimonia cui due gold elf del nostro rango possano partecipare, caro." Esclamò mandatoria. "Mi è noto il tuo interesse per il folklore umano, per quanto non lo condivida appieno, ma non è assolutamente conveniente che noi si rinunci ad occasioni formali per assistere a dei riti tribali." La risposta che lei gli aveva dato non ammetteva repliche di alcun tipo, ed il sacerdote dovette purtroppo ammettere che -secondo etichetta- non poteva darle torto. Cartellino rosso
"Hai ragione, probabilmente mi ero lasciato trasportare dal mio desiderio di assistere ad un evento nuovo e di rivedere i miei amici..." Ammise tristemente. Sigh
Valarin gli sorrise, carezzandogli una mano. "Suvvia, caro... durante le vostre partite di poker incontri regolarmente sua Altezza, sir Durothil, lord Dla..." si interruppe, arrossendo per la gaffe. "...lord Kanialyth, intendevo..." Arrossire
Il sacerdote scosse il capo. "Si, ma vedo molto più di rado Tyrell, Seregorn, Aedhan, Lionel e Daimon..." Fece notare. T_T
Lei allargò il suo sorriso con accondiscendenza. "Perchè non li inviti alla prossima cerimonia sacra che si terrà al tuo tempio?" Propose, carezzandogli il braccio. "Sarà senz'altro una buona occasione per reincontrarli..." Friend
-...sigh...- Saevel si limitò ad annuire rimanendo silenzioso, domandandosi quante altre feste di Tyrell si sarebbe perso nella sua vita... XD


[30 Flamerule 1507 - foresta a poca distanza da Silverymoon]
Per quella festa di Mezzaestate Tyrell aveva organizzato le cose in grande: un immenso rave in un complesso di grotte naturali che un tempo era state la tana di un grande drago verde. Le caverne, scavate in una delle collinette nel bosco a una mezz'ora da Silverymoon, erano a giudizio del bardo il posto ideale per quell'evento: fuori dalle mura in modo da consentire l'accesso a chiunque avesse voluto partecipare purchè intenzionato a divertirsi e non piantar grane, ma abbastanza vicine da essere raggiungibili dagli umani della Gemma del Nord. Cool
Nella piena ottica zandilarita, il party era concepito per essere una festa di immense proporzioni, con spettacoli di ogni tipo, bevande e possibilità di appagare al pieno i propri sensi in ogni modo, punchè non si nuocesse al prossimo (beh, salvo nei casi di qualche coppia un pò sadomaso si intende...). Asd
La sicurezza era in parte fornita da alcuni membri della comunità di Quaevar e della Moonwood, in parte da alcuni degli Eldreth Veluthra di Lonelywood che erano venuti quali volontari dietro richiesta del loro Comandande Elyanis, che per quel giorno d'estate aveva però dichiarato di essere ufficialmente fuori servizio. Non sono stato io
Il bardo fey'ri aveva anche ingaggiato per l'occasione gli Stomp, un gruppo di wild elf delle parti di Aedhan che facevano musica etnica eccezionale che aveva avuto modo di vedere di persona l'ultima volta che era andato a trovare l'amico a Myth Faeryn. Perfido
-...sarà un capatone...- Riflettè osservando le ragazze che si preparavano e Johra che allestiva con accortezza il luogo per la cerimonia sacra a Bast. Era contento che la sacerdotessa gli avesse chiesto di officiare al suo fianco, anche se temeva di poter dedicare poco spazio agli altri suoi ospiti. "Vabè, tanto la festa durerà da stanotte alla mattina del primo di Eleasias... quindi spero di avere tempo per tutti i miei visitatori!" Concluse allegramente. ops!
Certo, la cerimonia così organizzata non sarebbe stata gradita dall'elite, ma dopotutto una nobildonna locale aveva avuto la brillante idea di organizzare lei una festa per i nobili quell'estate. -Peggio per loro...- Riflettè Tyrell sarcasticamente. -...non sanno che si perdono...- marameo!
Il bardo era consapevole che non sarebbe mai riuscito ad eguagliare la festa di Myth Dakaan per il 950 anni del Re... ma almeno poteva provare a rendere fruibile a tutti qualcosa che ci somigliasse! sisi
"Myrcalla, grazie per l'aiuto nel preparare!" Sussurrò scoccando un bacio sulla guancia alla bella maga umana, lì da alcuni giorni grazie al lungo periodo di ferie concessole da Saevel -impegnatissimo con il suo matrimonio. MIIITIKOOO!
La maghetta arrossì. "Figurati Tyrell è un piacere... e poi tu e Johra siete stati così gentili con me in passato." Fece notare. "Ma gli altri? Sai se verranno Kat, Stella, Jeremy, Lionel?" Domandò sorridente. "Spero che venga anche Aedhan... è da un pò che non lo vedo anche se ci sentiamo regolarmente. E Kithra?" Sussurrò meravigliandosi di non vedere la bella elfa dei boschi lì. "Temo che Sir Saevel non potrà essere dei nostri, purtroppo..." Sigh
"Stà diventando una pippa appesa!" Tyrell ghignò. "Il cagnaccio se non viene lo vado a prendere... Seregorn dovrebbe venire con gli altri della Moonwood. Per quel che riguarda Kat e compagnia, sono stati tutti avvertiti e dovrebbero arrivare. Kithra viene con Elyanis." Rolleyes
La maga annuì soddisfatta. "Senò andavo a prenderla io... ora continuo a preparare le ultime cose..." Si scusò, allontanandosi. Arrossire
"Quella ragazza non si sà divertire..." Riflettè il bardo, sperando che la serata per lei sarebbe stata più piacevole dei preparativi. Wink


Le dancing lights posizionate da Myrcalla creavano un piacevole gioco di luci rifrangendosi nei quarzi spezzati che costellavano le grotte, creando un'atmosfera suggestiva che andava via via intensificandosi all'avvicinarsi della grotta centrale, quella dove era stato posizionato il palco che avrebbe ospitato le attrazioni principali della serata. Le altre grotte più piccole erano state allestite a seconda delle caratteristiche come privè, bar, terme e aree di riposo dove ogn'uno avrebbe potuto appartarsi o riposarsi quando fosse stato stanco di ballare. OK!
La fanciulla aveva esteso l'invito di Tyrell ai suoi amici dello Starmeadow Temple di Everlund, e molti avevano accettato di unirsi alla festa ed anche di aiutarla con i preparativi: Suriel, Quilas, Sharyl, la giovanissima Ylariè, Nyoras, Eldara, Zilong e Silaen si erano tutti uniti alla festa come aveva immaginato collaborando ad imbellire le grotte naturali. La maga umana si guardò intorno, contenta, complimentandosi con gli altri del suo staff. Sorriso
Anche Johra sembrava soddisfatta mentre finiva di allestire in una delle sale più piccole l'altare a Bast dove avrebbe celebrato il rito di Mezzaestate con chi avesse voluto partecipare: Anek-Sunamun l'aveva aiutata ad allestire al meglio la grotta naturale, seconda in grandezza solo a quella centrale, ed ora era tutto pronto per dare inizio alla festa!
Gente di tutte le parti iniziava ad affluire man mano che imbruniva, mentre i primi spettacoli focalizzavano l'attenzione nelle sale più piccole in modo da lasciar poi confluire la gente nella caverna grande quando ve ne fosse stata a sufficienza da riempirla e non far avere una sensazione di freddo vuoto agli spettatori. Pollice verso
Myrcalla spiegò a due dei suoi colleghi di Everlund venuti ad aiutarla, Nyoras e Quiniar, estremamente curiosi, alcuni particolari della festa. "Ci saranno stand, spettacoli e barcarelle... e poi in serata credo che inizierà lo spettacolo vero e proprio, anche se non ho ancora avuto modo di farmi spiegare bene da Sir Heffner la scaletta degli eventi." Spiegò. E siccome sono ingegnere...
L'elfo e il mezz'elfo si scambiarono un occhiata divertita poi Quiniar le sorrise affabilmente. "Beh sembra che ci sarà da divertirsi." Esclamò sorridendo a Myrcalla, poi sembrò pensarci su. "Ma tu resterai con noi o sei impegnata per la serata?" Chiese guardandola speranzoso. :o
La maga si era un attimo distratta a controllare degli appunti, e non colse il suo sguardo. "Hm?" Sollevò gli occhi dal blocco, facendo mente locale. "No, sicuramente sarò con voi buona parte della serata... anche se quando arriveranno vorrei salutare dei miei amici e farveli conoscere." Sorrise, e vide che il mezzelfo annuiva un minimo rinfrancato. -Chisà che fine ha fatto quello scombinato di fey'ri...- Riflettè, visto che avrebbe voluto chiedergli dei chiarmimenti. ...mmmm...
Tyrell, però, non era in vista da diverso tempo: si era appartato in una alcova isolata e chiacchierava in disparte con una figura in ombra venuta a trovarlo appositamente dal lontano Calimshan. "Mi fà piacere che sia riuscita a fare almeno una scappata, Sylvia!" Esclamò il bardo sorridendo ampliamente alla donna oscura, che gli sorrise furbescamente.
"Purtroppo non posso trattenermi per molto, tesoro: come ti ho accennato, domani gli affari mi portano lontano, ma era da così tanto che non ci vedevamo che ci tenevo a salutarti." L'assassina Cormyriana spinse in bardo in un'ombra, baciandolo con passione. "Ammetto che mi sei mancato." Fece notare civettuola, fissandolo con i suoi occhi viola.Twisted
Il fey'ri sogghignò. "Come posso sopperire a questa mia manchevolezza?" Scherzò, tirandola a se e mordendole il collo.
Sylvia sbattè le ciglia maliziosa, e per diverso tempo nè lei nè l'organizzatore della festa furono reperibili... Rolleyes


[30 Flamerule 1507 - Cormanthor, Salingerville]
Elyanis comparve alla base della casa sull'albero di Tyrell a Salingerville in uno sbuffo di fiamme, sorridendo appena: poco tempo addietro gli sarebbe stato impossibile effettuare un teleport simile nel mythal di Cormanthor senza trovarsi teletrasportato in una delle celle di sicurezza. uff
Lanciò uno sguardo alla bella abitazione sull'albero, salendo la scala in legno che circondava l'albero fino ad arrivare alla sommità di fronte la porta. Una piccola saetta argentata sfrecciò verso di lui, che riuscì a placcarla giusto in tempo per evitare che gli artigli taglienti dell'affettuosa draghetta gli si conficcassero nella spalla afferrandola in braccio. -Dopotutto era abituata a farsi le unghie sulla mia pellaccia dura!- Riflettè sogghignando. Asd
"ZIO!!!!!" Trillò la draghetto farfalla, sbattendo le sue ali multicolori e assestando una leccata di saluto in piena faccia al gold elf. "PuuuuR!" Vicini vicini
"Ciao Tara..." Sussurò il bladesinger azzardando a lasciare libero il cucciolo in modo che potesse svolazzargli intorno. "Kithra è pronta?" Domandò, e vide che Tara sfrecciava dentro casa da una finestra per aprirgli la porta. XD
"Vieni!" Trillò lei, facendolo accomodare in un accogliente salottino ottenuto completamente dal legno dell'albero modellato magicamente. Bisognava dire che Kithra aveva buon gusto, l'arredamento era leggero, di spiccato gusto silvano, con dei tocchi che rendevano l'ambiente particolarmente caldo ed ospitale. Si guardò intorno domandandosi dove fosse la padrona di casa, mentre la draghetta sfrecciava in una direzione.
"Kithra?" Chiamò. Notò che la casa non aveva porte, tutti gli ambienti erano separati da archi naturali di legno che lo rendevano quasi un unico ambiente diviso in piccole e graziose alcove. ...mmmm...
Dopo qualche istante da una di queste aperture schermata appena da un tendaggio verde acqua una bella elfa dei boschi fece la sua comparsa nella sala, sorridendogli appena mentre lo osservava schiva con quei suoi occhi verde bosco da cerbiatto. Aveva i lunghi capelli neri umidi e i suoi passi felpati lasciavano un lieve alone d'acqua. "Ciao Elyanis.... scusami non ho avuto ancora in tempo di prepararmi..." Sussurrò spiacente, arrossendo appena. "Tara ha combinato un pasticcio nell'altra stanza e ho dovuto pulire e farmi una doccia..." Sospirò avviandosi verso una stanzetta laterale, intonando una breve filastrocca che finì rapidamente di asciugarla. Arrossire
Prima di entrare nell'altra stanza lasciò cadere il panno che aveva usato per coprirsi, rimanendo nuda di spalle ad osservare dei vestiti posati sul letto. "Tyrell mi ha regalato dei vestiti nuovi ma non sò quale scegliere..." Sospirò, guardandoli con occhio critico. Boh
Elyanis sogghignò tra sè, soffermandosi un attimo ad apprezzare le lunghe gambe abbronzate dell'elfa e la schiena muscolosa su cui ricadevano i lunghi e ondulati capelli corvini. Lanciò uno sguardo ai due completi sul letto, e fu colpito da uno semplice color verde foresta. "Prova quello." Propose. ...mmmm...
L'elfa annuì, lanciandogli un'occhiata timida, eseguendo quanto richiesto. Il vestito esaltava le sue forme e metteva il risalto con un'unico spacco laterale le lunghe gambe della wood elf. Lei si guardò ad uno specchio, lanciando giusto un'occhiata timida ad Elyanis che la osservava attentamente. "Credevo fosse più scomodo..." Sussurrò timidamente, guardando la scollatura. "Non è che stringe troppo?" Chiese perplessa infilandosi degli stivaletti di pelle morbida che le arrivavano al ginocchio. uff
Il gold elf rise. "Per come la vedo, stringe il giusto." Affermò serio, tendendole una mano che lei accettò reclinando appena il capo lasciando scivolare gli occhi a terra. "Possiamo andare?" Propose, attendendo la sua risposta.
Forse avrebbe dovuto controllare qualcosa prima di andare via, ma il tono deciso di Elyanis la intimidiva un minimo, quindi si limitò ad annuire. "Tara, tesoro... stiamo andando vieni!" Chiamò, e ben presto il cucciolo di drago la raggiunse e i tre sparirono in uno sbuffo di fiamme... Flame war


[30 Flamerule 1507, Cerimonia sacra di apertura della festa di Mezzaestate - foresta a poca distanza da Silverymoon]
La piccola processione di officianti al rito sacro di Fertilità si addentrò nel corridoio, camminando a passi lenti tra le sfingi lavorate dalla pietra viva della grotta tramite incantesimi. Gli occhi vuoti dei grossi felini dalla testa di donna sembravano fissi su di loro mentre avanzavano verso l'interno. Molte raffigurazioni sacre abbellivano le pareti della grotta, la cui unica luce era costituita da un foro superiore e dalle fiaccole che ardevano ai lati del camminamento che conduceva all'altare.
Gli uomini presenti vestivano di un semplice gonnellino a pieghe di lino legato da una cinta di rame intrecciato, mentre le donne di un lungo peplo candido in lino, stretto in vita da una cintola alta sempre in rame.
Johra, quale sacerdotessa ufficiante, vestiva dei paramenti sacri alla sua dea e portava affibbiata al suo fianco una lama ricurva cerimoniale decorata in oro. Era vestita di una lunga tunica con maniche corte ornate da frange e un collare di giade grezze ed oro che le scendeva giù come un pettorale fino alla scollatura. Le braccia nude erano ornate da due bracciali, anch'essi in oro, che si avvolgevano a spirale dal polso verso l'alto. Innamorato
A differenza degli spettatori a piedi scalzi, la sacerdotessa indossava sandali legati con lacci che le arrivavono sin sopra al ginocchio. Avanzava alla testa del gruppo, a braccia conserte, portando una coppa d'argento intarsiata. Al suo fianco Anek-Sunamon, in paramenti molto simili ai suoi, recava un catino di lavorazione simile alla coppa, pieno d'acqua. The champion
Dietro di loro seguiva Tyrell, armato di lancia e vestito di un gonnellino in lino pieghettato più elaborato di quello degli spettatori, fermato da una sottile cinta di foglie di mithril. Il muscoloso elfo portava una capiente e all'apparenza pesante cesta di vimini. Un grosso leone fulvo camminava pigramente al lato del bardo. gattino
I quattro avanzarono con grazia verso l'altare, mentre tutti gli altri si fermarono alla base di una complessa gradinata ascendente che portava all'arca in pietra chiara e bronzo che costituiva il cuore della cerimonia. Surprised
Johra e Anek-Sunamon si posizionarono innanzi all'altare, mentre Tyrell e il leone ai due lati. Le due donne iniziarono ad intonare una preghiera alla loro dea, con la voce maschile di Tyrell che forniva un intrigante controcanto. Serenade
La sacerdotessa più anziana posizionò la coppa in argento in un incavo dell'arca, poi sfoderò la spada cerimoniale sollevandola sopra la testa, mentre la sua assistente alzava a sua volta il catino d'argento. Tyrell depose con cautela il cesto ai piedi dell'altare, estraendone dall'interno un grosso serpente velenoso che stese sul piano dell'arca, reggendolo lì fermo. Devil
La sacerdotessa officiante richiamò la benedizione di Bast affinchè mostrasse il suo favore ai partecipanti a quella cerimonia scacciando gli eventi malingni, rappresentati dal serpente -simbolo di Set, antico nemico della dea. MIIITIKOOO!
Con un colpo preciso andò a decapitare il velenoso essere strisciante, lasciando che il suo sangue sporcasse l'altare.
Mentre il denso liquido rosso si andava via via incanalando negli intarsi dell'arca, Johra reinfoderò la lama ed accettò il catino pieno di acqua limpida portole da Anek-Sunamon. Invocò una benedizione affinchè quell'acqua venisse infusa dal potere sacro della Dea, e la lasciò scorrerre sull'altare: man mano che il liquido limpido lavava via il sangue, una lieve nebbia rosa andò diffondendosi per la sala inebriando tutti con un profumo di fiori selvatici del deserto. Ubriachi
Johra sorrise, soddisfatta, voltandosi verso i partecipanti alla cerimonia. "Possa la benedizione di Bast proteggervi dall'Oscurità e dal Maligno, possa portarvi Gioia, Fertilità e Appagamento." LOL
Poi si avvicinò a degli otri posizionati poco distanti dell'altare, cospargendovi all'interno della polvere rosa andatasi ad accumulare nel calice cerimoniale, unico residuo del sacrificio avvenuto sull'altare.
"Tutti coloro che berranno il vino sacro saranno benedetti dal dono della Fertilità." Annunciò la sacerdotessa, dichiarando la fine del rito...



.........................................................................continua...................

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MessaggioInviato: Lun Nov 05, 2007 9:14 pm    Oggetto: Rispondi citandoTorna in cima

[Mezzaestate 1507 - foresta a poca distanza da Silverymoon]
Tempo dopo, Anek-Sunamon scortò le due fanciulle alla ricerca della loro amica nei cunicoli che univano le grotte. Ad un tratto indicò un piccolo capannello di gente, sorridendo alle sue due protette. "Vi auguro buon divertimento, e torno ai miei doveri." Annunciò sorridendo. "E mi raccomando... godetevi a pieno la festa, ma se non siete interessate ad avere bambini a breve non bevete il vino rosso!" Fece notare con un sorriso malizioso. Wink
Kathlyn e Stella la fissarono un attimo perplesse, dirigendosi poi verso la loro amica Myrcalla, "Hey, Myrca! Ti abbiamo trovata!" Vociarono sopra il chiacchiericcio delle molte persone presenti nella caverna delle specialità gastronomiche d'estate.
Kat abbracciò Myrcalla con trasporto. "Bella! Da quanto tempo!" Esclamò guardando la maga con attenzione, prima di sorridere nuovamente. "Ti trovo proprio bene. Finalmente una pausa dal lavoro a Everlund?" In effetti non si vedevano da un bel pò. MIIITIKOOO!
"Ogni tanto però potresti anche venire a trovarci! Sei tu la maga... noi ci mettiamo molto più tempo a raggiungerti!" Fece notare, e Stella al suo fianco annuì ridendo. LOL
"Lasciala stare Kat, sai che è sempre impegnata!" Fece notare la druida, sorridendo nel notare un'altro duetto di persone conosciute che stava aggirandosi per la grotta. "Heilà, Jeremy! Lionel!" Agitò una mano per farsi vedere. "Forse potremo evitarci il ritorno a piedi... arrivano i maghi in nostro soccorso..." Commentò allegramente. Sorriso
Jeremy le sorrise di rimando. "Chiedete al Gran Maestro dell'Accademia... io sono solo un'umile mago errante..." Ironizzò tirando una gomitata a Lionel, che lo fulminò con lo sguardo. "E comunque dobbiamo ancora recuperare delle cose prima di darci ai bagordi della festa..." Disse criptico. Paranoia
"Che piacere vedervi tutti qui..." Riuscì finalmente a replicare la timida Myrcalla, effettivamente contenta di rivedere gli amici. "Lionel, ho saputo del tuo incarico da Jeremy qualche giorno fà... mi complimento." Rivolse un sorriso affabile al mago prima di tornarsi a voltare verso le sue amiche. "Ragazze, voglio farvi conoscere i miei colleghi di Everlund, e vedere alcune cose della festa..." Sussurrò, guardando poi i due ragazzi con un sorriso disarmante. "Ci scusate un attimo, vero? Tanto voi li conoscete già..." Prima di aver risposta, però, scappò via trascinandosi le due amiche. Linguaccia
"Siamo rimasti a fare i pali..." Constatò Jeremy sogghignando. "Non è che c'è quel tuo amico elfo che ha sempre della roba buonissima in giro?" Chiese speranzoso. Sbava
Il mago dai lunghi capelli biondi (o dai corti capelli ricci come sostenevano alcuni) sospirò. "Uff... non sò, andiamo a controllare. Sicuro Tyrell l'ha invitato, ed Aedhan credo che apprezzi queste cerimonie..." uff
Myrcalla chiacchierava con le due amiche, passeggiando allegramente tra le grotte in cerca di alcune specifiche dove sapeva che Tyrell aveva allestito una sorta di privè per lui e gli amici. "Ah ecco siamo arrivate, così potete salutarlo!" Annunciò a Kathlyn e Stella che la seguivano.
La giovane druida lentiginosa annuì, mentre la pepata ranger dai capelli biondi e le labbra carnose sorrise "In effetti è da un pò che non vedo quel bellimbusto di elfo! A differenza di Jeremy io non posso permettermi di andare tutte le sere a scombinarmi in un night..." Rise, seguendo Myrcalla sotto una cortina di rampicanti che separava una caverna dall'altra.



Tyrell era immerso fino alla vita in una vasca termale naturale, un calice di vino in mano e gli occhi chiusi a godersi Doug -il barrista del bar- che gli pettinava i lunghi capelli neri. In alcune vasche poco più lontane ed ombreggiate dalla fitta vegetazione, Seregon, Aedhan, Ayslin e Rhea parlottavano tra loro godendosi un pò di relax. OK!
Gli occhi di ghiaccio del bardo si appuntarono sulle fanciulle appena arrivate mentre Tyrell sorrideva affabilmente. "Che piacere vedervi, ragazze!" Flower
Le tre fanciulle lo guardarono un attimo stupite poi fù la vivace Kat a dar voce ad una perplessità comune. "Hey hai cambiato gusti?" Domandò maliziosa. "Credevamo di trovarti con qualche bella ragazza!" Fece notare accettando una coppa portale da un'ancella di passaggio. Stai malee!
Il bardo ridacchiò. "mmmm..." Socchiuse un attimo gli occhi, sistemandosi nell'acqua. "...ma io non ho pregiudizi!" Aggiunge con semplicità. "Siete appena arrivate? Vi state divertendo? Doug servi alle mie amiche qualcosa di buono..." Ordinò al fascinoso barrista, che annuì avvicinandosi alle tre amiche sorridendo. Sorriso
La giovane maga arrossì appena vedendo il fascinoso umano avvicinarsi a loro con sguardo malizioso. Cambiò argomento: "Ma quando inizia lo spettacolo?" buttò sul casuale. Arrossire
"Appena imbrunisce tesoro, ci sarà un gruppo dell'accademia locale che aprirà il concerto e poi in tarda nottata si esibiranno gli Stomp... se avete finito il giro della fiera unitevi a me in questa splendida piscina natur..." Tyrell assunse un espressione di dolore, mentre l'acqua vicino a lui si smosse. "ehm... dicevo... provate tutte le delizie che ci sono in giro sparse qua e là... e attenzione al vino!" il bardo raddrizzò il tiro e un'espressione più rilassata incorniciò questa sua ultima affermazione. ops!
La timida druida chiese con curiosità perchè tutti continuavano a ripetere cose sul vino... prima che Tyrell potesse rispondere, però, dall'acqua emerse una esotica creatura marina dalla pelle color del mare. Le tre ragazze la fissarono stupite, mentre i tentacoli che le facevano da lunghi capelli si agitavano. Lei appuntò i suoi occhi di giada sulle ragazze sorridendo furbamente mentre uno dei tentacoli le sfiorava le labbra blu. "Allora Tyrell, le tue amiche si uniscono a noi o continuo da sola?" Domandò, e la sua voce suonò aliena quanto il suo aspetto mentre si accoccolava al fianco del bardo fey'ri che rise nel vedere l'espressione delle tre fanciulle.
"Hmm... penso proprio di no..." Si affrettò a dire: anche se l'idea non gli dispiaceva, sapeva benissimo che Mistika non apprezzava la compagnia. Angioletto
Ad ogni modo, Myrcalla era avvampata, Stella non sapeva dove guardare e Kathlyn dopo un primo momento di imbarazzo era scoppiata a ridere.
"Ti lasciamo in buona compagnia ed andiamo a salutare gli altri scortate da questo bel moretto!" Sentenziò la ranger prendendo a braccetto Doug allegramente. Myrcalla e Stella furono leste a seguire l'idea dell'amica, ma prima di sfilar via Myrcalla si rivoltò verso Tyrell. "Sei impossibile!" Esclamò, scuotendo la testa ridendo tra sè nonostante l'imbarazzo. La druida al suo fianco le bisbigliò appena. "Sembrava una nereide... che creatura singolare..." Eh?
La mutaforme lanciò un'occhiata seccata a Tyrell. "Sai che non amo farmi vedere in questa forma, stupido demone." Lo arringò. Non ci siamo
Il bardo le accarezzò un tentacolo con un gesto affettuoso. "Sei bellissima invece..." Le sussurrò in risposta tirandola sott'acqua... Kiss


Il primo gruppo stava già esibendosi e Jeremy e Lionel vagavano per il complesso intrico di grotte e cunicoli, cercando qualche volto noto per non trascorrere il resto della serata isolati. Ad un tratto Jeremy notò qualcosa che attirò la sua attenzione, e che prontamente additò all'amico. "Guarda che bombe quelle tre!" Esclamò indicando tre ragazze sui diciotto anni estremamente carine, vestite in maniera molto provocante. O.O
"Hey bellezze, volete venire a bere qualcosa con noi?" Vociò l'esuberante maghetto, e il suo compagno sospirò rumorosamente, battendosi una mano in faccia quando vide le espressioni piccate delle tre.
"Vogliate scusare la rozzezza del mio amico, signorine..." Esclamò Lionel galantemente, avvicinandosi alle tre bellezze ed inchinandosi appena. "Non l'ho mai visto comportarsi così: evidentemente la vostra beltà è tale da avergli fatto perdere il lume della ragione..." Azzardò, sorridendo alle fanciulle di un sorriso furbo. "Vi lascio divertire... ci accontenteremo di appagare solo uno dei nostri sensi, continuando discretamente ad ammirarvi eseguire i passi di una danza così coinvolgente." Blah blah
"Ma che stai a di?!" Esclamò Jeremy guardandolo con aria sconvolta. "Venite che vi offriamo qualcosa!" Rincarò nonostante la gomitata nei reni assestatagli dal mago al suo fianco.
Una delle tre sbuffò stizzita, mentre le altre due si limitavano a squadrarli divertite. "Ma guarda che è tutto gratis..." Fece notare una con un sorrisetto malizioso. Prrrr
Jeremy cacciò un sacchettino da una tasca, mostrandolo con un sorriso da furetto. "Le bevande si... questo no!" Replicò furbescamente. "Vi assicuro che non ve ne pentirete..." Wink
Una delle due fanciulle rimaste silenziose in disparte spalancò gli occhi, riconoscendo le piccole foglie mostrate dall'intraprendente ragazzo. "Come l'hai avuta? La varietà sub equatoriale di quest'erba è rarissima!" Esclamò, voltandosi poi verso le compagne. "Ragazze, secondo me dovremo seguirli..." Bisbigliò. La più riottosa delle tre ribattè qualcosa, ma quella mora rimasta silenziosa fino ad adesso ad osservare Lionel le si avvicinò sussurrandole qualcosa all'orecchio.
"Molto bene, ci avete convinte ragazzi..." Concluse quella più snob, sorridendo loro e muovendo i lunghi boccoli biondi con fare sensuale.
Jeremy era rimasto incantato a guardare l'erbalista delle tre: si voltò verso Lionel, sognante. "Ti rendi conto? L'ha riconosciuta!" Esclamò come se quella cosa avesse una rilevanza epocale. Lionel si limitò a sbuffare, guardando la moretta che l'aveva preso a braccetto: era veramente bella, il colorito scuro e occhi penetranti da gatta. -Vabè dai... sono qui per divertirmi dopotutto...- sisi
Ballarono fino alla fine dell'esibizione del primo gruppo, poi si appartarono con la scusa di 'provare l'erba'. Era chiaro che le tre ragazze trovavano i due maghi estremamente interessanti, e anche se Lionel in realtà non aveva molta voglia di assumere nient'altro... fosse liquido, solido o semplice fumo, decise di accodarsi ugualmente per prendersi una pausa dalla bolgia della caverna centrale.
Melanie, la più spontanea e scoppiatella delle tre, ascoltava interessata Jeremy che stava inventandosi una storia assurda su come si era procurato la rarità che stava per offrire loro. Lionel ridacchiò lasciandosi coccolare dalle altre due riflettendo che in verità era stato lui a chiedere ad Aedhan di passare un pò di erba al suo amico. -Tra poco ci scrive un romanzo tanto la stà facendo lunga...- rotfl
L'amico stava per preparare una canonica canna quando Mel lo guardò sconvolta. "Ma sei matto?! Non vale la pena sprecarla così... dai qua, hai mai fatto un carciofo?" Commentò sorridendo con l'aria di chi la sà lunga. Jeremy la guardò con occhi adoranti mentre lei si appartava in un angolo a lavorare, e si voltò giusto per un insante verso Lionel prima di raggiungerla. "E' la donna della mia vita..." Sussurrò andando via sognante. Innamorato
"Ti dispiace se noi restiamo qui?" Domandò Sabrine a Lionel, fissandolo con aria civettuola. "Sai, io e Arian a queste feste amiamo divertirci..." Gli sussurrò carezzandogli il collo. Lo baciarono entrambe, poi si baciarono tra loro. "Non penserai mica che siamo delle cattive ragazze?" Domandò Arian in tono spiacente, guardandolo languidamente.
Lionel era abbastanza brillo da pensare che se qualcuno gli avesse sentito pronunciare qualcosa di diverso da <<No di certo, continuate pure!>> l'avrebbe menato a sangue, e quindi fu quella la sua risposta.
Albeggiava quando riaprì gli occhi, stanco ma appagato, con due ragazze vicino a lui. -Dove diamine sarà il mio mantello?- Pensò, poi cercò di ricostruire gli eventi, ma nel frattempo si risvegliò Sabrine, che si stiracchiò.
"Professore, aveva una fama così tetra in Accademia che non credevo si sapesse anche divertire..." Tubò maliziosa. "...spero che ci apprezzerà anche all'esame..." Angioletto
L'effetto doccia fredda che seguì fece risvegliare totalmente il mago. -Sono un idiota...- Si maledì, domandandosi per quale sfigato motivo avesse beccato giusto due ragazze del suo corso quella sera! D'oh


Dovevano essere all'incirca le quattro di notte quando gli Stomp iniziarono la serie dei bis concessi al pubblico in delirio in un fragore di applausi. Erano stati coinvolgenti proprio come sperato, e le moltissime persone che riempivano la grande caverna avevano danzato divertendosi come matti - o come un branco di scimmie urlatrici, definizione partita da qualcuno che l'aveva gridato nel fragore della musica. LOL
Tyrell si faceva spazio tra la folla ballando e lanciando occhiate per sincerarsi che tutti si stessero divertendo. Individuò il grosso capannello dei suoi amici e dagli amici di Myrcalla provenienti da Everlund, e sogghignò. Seregorn ridacchiava improvvisando con Aedhan una gara di spintonate mentre ballavano. Kithra, Ayslin e Rhea si scansarono con delle piroette aggraziate, mentre i due andarono a rovinare su alcuni amici di Myrcalla, che risero di gusto alle scuse dei due muscolosi elfi. La giovane maga umana, Kat e Stella sembavano esauste ma continuavano a tentare di tenere il ritmo degli elfi, che non sembravano avvertire minimamente la necessità di riposare. Persino Elyanis sembrava godersi la musica del rave, e stava riunendosi al gruppo proprio in quel momento destreggiandosi nel portare diverse bottiglie di bevande alle ragazze e agli amici. Ubriachi
-Dopotutto, vivere a Lonelywood gli stà facendo capire come divertirsi!- Riflettè, salutandoli con un cenno di mano. Era deciso a raggiungerli e si soffermò giusto un altro momento per applaudire i wild elf sul palco che stavano improvvisando una danza etnica coinvolgente. Improvvisamente la sua attenzione fu però deviata su una massiccia mezz'orca appoggiata ad una delle colonne naturali della grotta.
Le si avvicinò, perplesso, urlandole. "E tu cosa ci fai di nuovo qui? Credevo fossi ad una festa con la tua Signora!" Eh?
L'affascinante e muscolosa orchessa sogghignò mostrando i canini lievemente puntuti, indicando poi col mento qualcosa in aria. grunt
Tyrell alzò lo sguardo e rimase a bocca aperta.
Al centro della caverna, tre bellissime donne danzavano in una gabbia di forza traslucida fluttuante a circa i tre metri di altezza. Il bardo sbattè le palpebre, focalizzando quei tre angeli. Due avevano la pelle chiara: la prima era molto alta ed aveva lunghi capelli argentei e una veste dello stesso colore che la faceva somigliare ad un elfa della luna, mentre l'altra, più formosa, portava i capelli chiarissimi legati in una coda alta e vestiva di un succinto completo simile a quello delle ballerine calimshite con tanto di velo che lasciava scoperti solo i suoi occhi. La terza era la più esotica delle tre: era un'elfa dalla pelle colore dell'ebano e lunghissimi capelli candidi che le sfioravano le caviglie luccicando in sintonia con la diafana ragnatela di fili di seta che formava il suo scarno vestito. Sbav
Danzavano con movenze sensuali, completamente rapite dai coinvolgenti ritmi tribali dei wild elf, agitandosi alle potenti percussioni. Tyrell sospirò, voltandosi nuovamente verso Mistika ed avvicinandosi al suo orecchio. "Se una di quelle tre bellezze è la tua Signora, chi sono le altre due?" Chiese sospirando, ma lei non rispose.
"...ci sono posti che persino un bardo fey'ri non può raggiungere..." Affermò dopo qualche tempo la mezz'orca, non staccando lo sguardo dalla gabbia fluttuante. Tyrell accettò la sconfitta con stile allontanandosi con un sorriso furbo: era chiaro ormai che la mutaforme non si sarebbe distratta nè avrebbe scucito ulteriori informazioni sull'argomento.
Quando raggiunse i suoi compagni, Seregorn gli assestò una sonora manata sulla spalla. "Bella festa Tyrell! E veramente eccezionali le cubiste! Rhea commentava che è stato cortese far esibire una drow..." MIIITIKOOO!
Il bardo assunse la sua migliore faccia da poker. "Eh, solo il meglio qui!" Commentò, tentando di deviare la conversazione su altro mettendosi a ballare. Cool
"Compare, prendi una birretta e unisciti alle danze!" Lo incitò lo shamano lythari allungandogli una delle bottiglie portate da Elyanis... Brindiamo


Era quasi l'alba, e Kat, Stella e Myrcalla avevano preferito ritirarsi a tentare di dormire in qualcuna delle grotte per risvegliarsi l'indomani abbastanza sobrie da continuare la festa del mattino. Ballarono ancora per qualche tempo assieme, poi Tyrell dovette allontanarsi per raggiungere Johra.
Kithra si guardò intorno, desiderosa di in un posto più arieggiato, visto che inziava a sentirsi oppressa dalla grotta. "Ti và di andare a cercare un posto con un pò più di aria?" Domandò ad Elyanis, suo cavaliere per la serata, posando il bicchiere di vino ormai vuoto che aveva in mano su una sporgenza rocciosa. mazzate
Il gold elf annuì, allungando ad Aedhan la sua birra ancora mezza piena e facendo cenno agli amici che si sarebbero incontrati dopo. Le fece cenno di seguirlo, guidandola con agilità tra la molta gente ancora presente nella grotta verso il più vicino accesso ai cunicoli che univano le grotte.
Kithra lo seguì sorridendo appena: aveva passato molto tempo in compagnia del gold elf quel giorno, e aveva superato quella situazione di disagio che la intimidiva quando si trovava con lui. Parlandogli aveva potuto scoprire molte cose interessanti sul suo conto, e vedendolo nella bolgia insieme ai suoi amici a ballare aveva avvalorato l'idea che si era fatta a pelle su di lui.
Era molto diverso dall'altro gold elf del gruppo di Tyrell, e questo le piaceva: entrambi avevano un modo di porsi nobile e che poteva apparire scostante, ma in Elyanis non c'era l'arroganza così tipica di quella razza, anzi... ...mmmm...
Forse a causa del prezzo della sua epurazione della sua metà demonica, i modo sicuri e decisi di Elyanis si stemperavano in una sarcastica autoironia, ed in una nuova, inaspettata cortesia e gentilezza anche nei confronti di una semplice wood elf come lei.
Le ricordava in qualche modo Tyrell, anche se più che altro erano l'uno il negativo dell'altro: entrambi molto sicuri di sè, ma il bardo era spontaneo all'inverosimile, caldo e portato a dire la prima cosa che pensava. Tyrell era stato il primo elfo che le avesse fatto riscoprire la gioia di vivere insegnandole ad amare nuovamente una parte di sè che ormai aveva nascosto.
Non c'era nulla di freddo in lui se non i suoi splendidi occhi di ghiaccio. Wow!
Al contrario, Elyanis era serio e rigoroso, le dava una sensazione di affidabilità e di sicurezza senza risultare pedante o noioso come molti della sua razza. Eppure l'apparente freddezza derivante dal suo attaccamento alle regole finiva quando lo si guardava negli occhi: estremamente belli e caldi, colore delle nocciole, vi trasparivano tutte le tumultuose emozioni dell'animo del bladesinger. :o
Tyrell le aveva detto che Elyanis aveva rotto di recente con una sua fiamma, ed effettivamente chiacchierandoci aveva capito che lei era spaventata da un'eventuale evoluzione del loro rapporto, cosa che l'aveva portata ad evitarlo, e a farsi scaricare di malo modo da Elyanis -abbastanza incazzato da questa sua immaturità. Cartellino rosso
Si rese conto che Elyanis doveva averle chiesto qualcosa, ma lei era troppo presa dai suoi pensieri per sentirlo. Arrossì. "Scusa non ti ho sentito... stavo pensando ad altro..." Mentì arrossendo ancor più. Arrossire
Elyanis sogghignò. "Forse sei solo stanca..." Le fece notare. "Vieni, da questa parte dovrebbero esserci le grotte parzialmente aperte..." Propose, facendole cenno di seguirla per gli ancora affollati cunicoli. OK!
Kithra sorrise avviandosi dietro di lui, ma ad un certo punto si ritrovò in mezzo ad un capannello di gente e lo perse di vista. Quando si rigirò, fronteggiava un energumeno umano che la sopravanzava di una testa intera e odorava di alcol e sudore. Fece per scansarlo, ma l'omaccione le si parò nuovamente di fronte biascicandole parole da ubriaco afferrandola per la vita tentandole di strapparle il vestito. L'elfa spalancò gli occhi, paralizzata dal terrore, mentre le affioravano alla mente ricordi di un passato che sperava ormai lontanissimo. Cercò di urlare, ma si ritrovò afona tanto che era terrorizzata. Chiuse gli occhi rassegnata mentre l'umano la spingeva contro una parete, e sentì le lacrime scorrerle in viso. T_T
Poi l'umano urlò di dolore, lasciandola andare e voltandosi di scatto. "Fossi in te sparirei rapidamente, umano." Grrr
La voce fredda di Elyanis le giuse come un canto. L'ubriaco incrociò lo sguardo dell'elfo e ne restò terrorizzato... Prima che potesse compiere qualsiasi azione però si afflosciò al suolo privo di conoscenza. "Mi spiace per l'imprevisto sir Elyanis, scorteremo quest'uomo fuori dalla fiera." la prosperosa mezzelfa che aveva parlato fece cenno ad un paio di uomini che sollevarono di peso il piantagrane, scomparendo nella folla. Il bladesinger riconobbe la ragazza: era una delle ballerine dello Zanzibar.
"Grazie Coral." Sorridendo tornò poi a voltarsi verso la terrorizzata Kithra. "Tutto bene?" Le chiese, ma lei non rispose lanciandogli le braccia al collo, singhiozzando. Sollevò la ragazza in braccio, portandola via. Friend


Quando riaprì gli occhi, Kithra era stesa sul mantello del bladesinger adagiato su morbido muschio. Si guardò intorno: erano in un anfratto naturale tra le grotte che era aperto alla luce della luna. Lunghi rampicanti schermavano in parte l'apertura verso l'altro, e una piccola cascatella scrosciava in un rigagnolo che andava perdendosi in una delle pareti.
Elyanis era seduto al suo fianco, e la osservava preoccupato. "Stai meglio?" Le chiese dolcemente, continuando a scrutarla con quei suoi occhi nocciola. Notò che la ragazza elfa si guardava intorno, sbattendo le palpebre. "Non temere, non tornerà ad infastidirti." Sorriso
Kithra arrossì appena, accoccolandosi d'impulso vicino all'elfo. "Mi ero dimenticata quanto fosse terribile vivere nella paura..." Sussurrò, mentre i tristi ricordi della sua vita da schiava le riaffioravano alla mente nonostante si sforzasse di scacciarli. "Non volevo rovinarti la serata..." Reclinò il capo con spiacente remissività. Occhioni tristi
L'elfo d'oro rise, carezzandole i capelli dolcemente. "Mi sa che l'unico che si è rovinato la serata è stato quell'umano..." Le fece notare sollevandole il viso in modo che i loro sguardi si incrociassero, valutando come farle passare di mente quello spiacevole imprevisto. "Ti piace questa grotta o preferisci uscire proprio fuori nel bosco?" Domandò, reputando che distrarre la sua attenzione su qualcos'altro potesse giovarle.
L'elfa dei boschi si guardò intorno, annuendo. "E' molto bella..." Sussurrò, premendo la testa al petto dell'elfo ed ascoltando il battito regolare del suo cuore per tranquillizzarsi. Si stesero fianco a fianco, lei abbracciata a lui come a cercarne conforto. Socchiuse gli occhi rilassandosi mentre la mano del bladesinger scorreva tra i suoi lunghi capelli. Friend
Le piaceva la sensazione di sicurezza che l'elfo le trasmetteva, era in qualche modo simile a quella che provava al fianco di Tyrell. Riaprì gli occhi, e come si era aspettata trovò subito quelli di lui che la osservavano, attenti. Si sporse verso di lui con naturalezza, scoccandogli un leggero bacio sulle labbra. "Grazie." Kiss
Elyanis si limitò a sorriderle. "Non c'è mica bisogno di ringraziarmi..." Replicò facendo spallucce. Boh
Lei gli rivolse un occhiata dolce, sciogliendo i lacci del corpetto di cuoio del guerriero. "Ti và un massaggio?" Gli chiese dolcemente, finendo di aprire la casacca per poi sfilargliela di dosso lasciandolo a torso nudo. :o
L'elfo d'oro annuì semplicemente, stendendosi a pancia sotto sull'erba. In effetti non era mai stato un'estimatore dei massaggi, ma gli sembrava scortese rifiutare. La wood elf si inginocchiò al suo fianco, iniziando a masseggiargli le spalle con tocco esperto. Dopo qualche minuto che le mani affusolate di Kithra scivolavano sui suoi muscoli, dovette ricredersi: forse a causa del fatto che la sua pelle non era più dura e compatta come lo era stata quando era per metà un demone, adesso il tocco dell'elfa era decisamente piacevole. "Sei brava." Constatò e gli sembrò quasi di vederla sorridere schiva. sisi
"L'ho imparato durante la mia prigionia... e Johra e Tyrell mi hanno insegnato a farne un'arte." Spiegò. Sentiva il bisogno di parlare con qualcuno, e se con Tyrell parlava liberamente di tutti i suoi desideri e dei suoi dubbi, sentiva di poter parlare con il gold elf di quel suo passato che non amava riesumare. "Sai, solo le schiave più abili vivevano abbastanza a lungo, e le più remissive... forse per questo mi sono bloccata di fronte a quell'uomo prima. Sò usare un pugnale per difendermi, ed anche alcuni incantesimi, ma mi è tornato alla mente quello che faceva il mio padrone se tentavo di oppormi, e ho avuto paura..." Sussurrò, sentendosi rinfrancata dal parlarne. "Invidio persone come te o Tyrell, non avete paura di nulla!" Sigh
Elyanis si irrigidì, socchiudendo appena gli occhi nel pensare alle barbarie che doveva aver subito la ragazza: gli erano fin troppo familiari, perchè in un tempo lontano lui stesso e i suoi simili le avevano fatte subire a elfe come Kithra. "Non si tratta di non aver paura..." Le spiegò. "...si tratta di trovare il modo di non farsi dominare da essa. Sei più forte di quanto tu creda: hai sopportato la tua lunga prigionia ed l'hai superata creandoti una nuova vita... col tempo riuscirai a vincere anche la tua paura." tentò di rassicurarla, voltando la testa per osservarla: non piangeva, lo stava guardando con uno sguardo riconoscente in quei suoi grandi occhi verdi. -Tyrell è fortunato. E' molto bella, ed estremamente dolce...- Smile
"Cosa pensi?" Gli chiese, curiosa, continuando a massaggiargli la schiena con naturalezza. Rolleyes
Elyanis rise; era abbastanza sobrio da sentire che stava camminando su una linea sottile. "Penso che Tyrell è fortunato ad avere al suo fianco una ragazza così bella e così dolce... e che ci vuole molta pazienza per sopportare il suo stile di vita..." decise di essere onesto fino in fondo con lei, e andare al punto della questione che lo lasciava perplesso. "...inoltre...sai cosa mi ha chiesto di fare?" Paranoia
"Certo che lo so." Rispose con naturalezza sorridendogli ed arrossendo appena per il complimento implicito fattole da Elyanis. "Anche tu sei un elfo paziente quindi... comunque sono io ad essere fortunata ad aver trovato lui." Commentò criptica, sfiorando un'orecchio del bladesinger con un dito. "E tu che ne pensi della sua richiesta?" Sussurrò ad un tratto, ma vide che lui si limitava a guardarla con occhi dubbiosi. Perfido
"Va bene, inizio io. Penso che Tyrell ti consideri come un fratello. Inoltre sei l'unico altro uomo con cui riesco a parlare di cose che dimenticherei volentieri... e, cosa ancor più strana, penso che Tyrell si sia accorto che sei l'unico elfo, apparte lui, da cui riuscirei a farmi toccare senza esserne disgustata..." Si rese conto che l'ultima frase poteva essere involontariamente suonata scortese ed arrossì. Il sorrisetto furbo sul viso di Elyanis le confermò che doveva aver colto anche lui il suo disagio ed ora non sapeva cosa dire per non aggravare la sua situazione o sembrare ancora più sfacciata. -Non volevo offenderlo! E ora che faccio?- XD
Interruppe il massaggio e si fece seria, reputando che fosse più saggio limitarsi ad attendere la sua risposta. "Adesso tocca a te..."
Il bladesinger sospirò. "Ci sto ancora pensando... e ammetto che mi sorprende che tu sia d'accordo con lui." Le rispose voltando la testa per celare il suo tormento interiore. Parla con questa!
Kithra si chinò sul suo cavaliere baciandogli la punta dell'orecchio, sussurrando. "Non farmi aspettare troppo però..." La giovane wood elf riprese il suo lavoro, silenziosa, e passarono diversi minuti prima che parlassero nuovamente...

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