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Autore Topic: [Aula] Storia della Magia - prof. Gilderoy Allock  (Letto 179 volte)
Jarlaxle
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Bregan D'Aerthe CEO


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« inserito:: Novembre 26, 2016, 01:36:36 pm »

Aula di Storia della Magia

prof. Gilderoy Allock
casa di appartenenza: Ravenclaw
Clicca per vedere in grandezza originale

È un mago di bell'aspetto, con fluenti e biondi capelli ondulati e un sorriso seducente, la bella figura del mago è completata con abiti composti da foulard e rasi svolazzanti, di colori sgargianti quando non è nell'aula, altrimenti indossa i blu tipici della sua Casa di appartenenza. È stato insignito dell'Ordine di Merlino, terza classe, e ha vinto 5 volte il premio del Sorriso più Seducente del Settimanale delle Streghe. Come racconta lui stesso nei suoi innumerevoli libri autobiografici, avrebbe compiuto delle imprese straordinarie uscendone sano e salvo, in modo da poterle raccontare.
La popolazione studentesca femminile sembra esserne ammaliata. Le sue lezioni sono interessanti, per quanto spesso farcite da riferimenti ai suoi libri, e talvolta usa gli studenti che ha particolarmente in simpatia e più dotati dal punto di vista recitativo (Oscar e Neyros sono tra quelli) per inscenare delle interpretazioni nelle sue imprese.
Nello schieramento Conservatori/Progressisti che interessa il mondo magico delle Moonshae, prende una posizione paraculamente neutrale.  Roll Eyes


[Di seguito troverete le informazioni utili acquisite nelle lezioni di Gilderoy e potrete postare per farvi ricevere]
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Bregan D'Aerthe CEO


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« RISPONDI #1 inserito:: Novembre 26, 2016, 05:13:52 pm »

Il prof. Alloch ha raccontato nei primi giorni di corso l'antica leggenda delle origini dell'isola.
Ha tenuto a premettere che, rispetto alle religioni attuali, i culti delle Moonshae si rifanno a culti druidici e peculiarità locali che sincretizzano (o forse, chissà, sono le divinità come ora le conosciamo che "spezzano") molte divinità dei tempi moderni.

"La Dea esiste nelle Moonshae da sempre, molto prima dell'avvento degli umani o dei Llewyrr (n.d.prof: come si fanno chiamare le tribù di elfi wood locali).
Da sola, ha curato e nutrito le isole, ammirandone il verde lussureggiante delle estate, i bianchi avvolgenti dei lunghi inverni,i rossi e gli ocra dell'autunno, e la luce della primavera.
Ella ha visto il suo corpo, la Terra, cambiare negli anni, ma i cambiamenti erano così lenti che sembrava sempre la stessa anno dopo anno. Ha generato i laghi, ha visto le basse paludi mutare in campi e prati. Mentre guardava, le montagne lentamente si sono smussate, erose verso le vallate sotto di loro, mentre negli annii fiumi crescevano di dimensioni, diventando un tempo più placidi. Occasionalmente, un fiume cambiava il suo corso, ruggendo verso nuove strade, fin quando il passare dei centenni pacificava il suo corso turbolento.
Gli occhi della Dea erano i Pozzi Lunari (Moonwells - antesignani delle Pool of Radiance), finestre che aveva creato nella Terra. Questi luoghi sacri erano pozze placide di acqua gelida, situati in radure nascoste, o prati montani distanti. Attraverso i Pozzi, la Dea poteva guardare il mondo crescere e cambiare. Fin quando non vide la Vita raggiungere il suo mondo.
Ricorda ancora i tempi in cui le uniche creature sulle isole erano i suoi figli.
Il Grande Leviatano fu il primo a raggiungere le rive delle Moonshae, il suo grande dorso grigio che spuntava dalle acque come una piccola isola. Per molti anni, la nuvola del suo soffio fu l'unico segno di vita animale lungo le sponde frastagliate delle isole.
Poi venne l'unicorno, Kamerynn, il cui manto bianco come la neve luccicava nei campi e nelle radure delle isole. La maestosa creatura si stabilì inizialmente a Gwynneth, ma presto iniziò a vagare per Alaron, Moray, e le altre isole fin quando tutte le Moonshae divennero la sua casa. Le legende narraono che i suoi figli, i cavalli, vaghino per le Moonshae proprio per emulare il vagare della loro genitrice.

"Ma la Dea vedeva la necessità di Equilibrio: i suoi primi figli furono creature pacifiche. Per bilanciarle, la dea generò un terzo figlio, il più giovane e pericoloso. La Dea generò il Branco, una famiglia di lupi i cui canti di caccia presto riempirono di paura i cuori delle creature minori, e le cui fauci permisero al Ciclo della Vita di andare avanti, abbattendosi su ignari cervi, e disattenti conigli.
L'Equilibrio esigeva infatti che la Vita fosse bilanciata dalla Morte. E così il Branco vagava per le Moonshae, il suo canto selvaggio e libero che annunciava la loro opera di agenti della Morte in nome della Dea. Non c'era malizia, solo il giusto bilanciamento del Ciclo.
Col passare del tempo, sempre più animali popolarono le isole. Gli unici problemi più seri erano le tempeste invernali, ma anche esse erano necessarie per il Bilanciamento.
Poi un giorno giunsero i Llewyrr; gli elfi vennero dal mare, diretti più ad Ovest ma affascinati dalle isole. Alcuni interruppero il loro Viaggio ad Ovest, reclamando le isole quali proprie. Si distaccarono dai loro simili dei Reami, passando secoli di solitudine bucolica.
Poi giunsero i nani, un popolo misterioso che sembrava nato dalla Terra stessa, la Dea non ricordava nemmeno come fossero giunti.
Vissero in pace con i Llewyrr, in quanto i nani non ambivano alla superficie del mondo. I luoghi che reclamarono come propri erano luoghi disabitati, spogli e rocciosi, che i Llewyrr non avevano desiderio di abitare.
Fu in un inverno particolarmente aspro che le Moonshae furono messe alla prova per la prima volta. La Madre non sapeva se la Bestia fosse emersa dal mare o dalla lava, sa solo che il mostro infestava la Terra, mettendo a repentaglio l'Equilibrio.
I Figli della Dea, gli animali, i Llewyrr e i nani, combatterono la Bestia al loro meglio, tenendo le Forze Oscure al bando. La Bestia non poteva essere sconfitta, ma neppure poté crescere tanto da mettere a repentaglio la Dea.
E così, l'Equilibrio venne rispettato.

"La Bestia chiamò i suoi seguaci che emersero, gocciolanti, dal mare, reclamando la terra. I firbolg reclamarono le Moonshae come loro, uccidendo senza pietà chiunque si mettesse sulla loro strada. Gli orridi giganti conquistarono sempre più territori, dimenticando le loro origini marine, diffondendosi nelle Isole con forza senza pari.
I nani e i Llewyrr riunirono le loro forze per contrastare l'avanzata dei giganti e della Bestia. Per decadi, la Guerra sconvolse la Terra, ma infine i firbolg furono scacciati ai margini delle isole, dove vennero tenuti sott'occhio dai protettori dell'Equilibrio.
Per centenni, questa rimase la consuetudine delle Moonshae.  Poco è cambiato, perché i Llewyrr e i firbolg non sono costruttori, ed i progressi dei nani sono visibili solo a coloro che hanno l'onore di visitare le loro città sotterranee.
E così sarebbe dovuto restare nel Tempo, se non fosse stato per l'avvento degli Uomini.
I primi Uomini giunsero dal est, navigando su agili navi da terre ora dimenticate. Questi uomini erano nemici possenti, ed eressero fortezze e palizzate per proteggersi. Qualsiasi cosa rifuggissero, non li seguì.
Altri uomini arrivarono dal Nord, reclamando la grande isola di Alaron come loro. Riluttanti, i Llewyrr si ritirarono nelle profondità più selvagge delle foreste dell'isola. Ma fu palese che l'arrivo degli Uomini non sarebbe mai cessato, poichè si era sparsa la voce di un luogo dove nessuno avrebbe dovuto temere lo stivale del tiranno o gli incanti di un malvagio stregone.
Le prime Genti che raggiunsero le Moonshae si fecero chiamare semplicemente così, nel loro antico linguaggio: Ffolk.” E così i Ffolk prosperarono, e le loro città crebbero. Si diffusero a Gwynneth, Moray e Snowdown, e in minor numero nelle isole più spoglie di Norheim e Norland.
Con i Ffolk giusero gli halflings, in quanto essi vivevano spesso ovunque potevano trovare umani con cui mercanteggiare. Le abitazioni di umani e halfling spinsero i Llewyrr sempre più nelle profondità dei boschi dell'isola, dal momento che gli elfi rifuggivano il contatto con i questi nuovi venuti dalla vita breve ed il temperamento aggressivo.
I Ffolk reclamarono tutta l'isola come loro, ma restavano un gruppo disomogeneo di piccoli regni sconvolti da guerre sciocche, più volte a seccare che a distruggere. Dopo le prime ondate di colonizzazione, ne arrivarono in Gwynneth di più avanzati e bellicosi, tatticamente più preparati: pur in numero minore, grazie alle loro conoscenze belliche sopraffine conquistarono i primi Ffolk e li assorbirono, fondando accampamenti organizzati e città più evolute, come Baldur's Gate, creando acquedotti ed altre opere di ingegneria che prima erano state opera solo dei nani.
Il nuovo Popolo che scaturì da questa felice unione prosperò e fece ben presto diventare la razza degli gnomi - l'unica dei fey che li avvicinasse- loro "servi". In pochi centenni questa situazione da brutale schiavitù divenne una convenzione talmente radicata che gli gnomi quasi dimenticarono di essere stati un popolo libero.
Lentamente, le grandi isole di Alaron e Gwynneth  diventarono punti focali di potere, ove tre o quattro regni separati tentavano di conquistarsi l'autorità totale sulle Moonshaee: gli originali Ffolk rimasti nelle zone più a nord di Alaron, e le Genti nuove del sud di Alaron e di Gwynneth.

E mentre nelle Moonshaee queste faccende futili tenevano impegnati gli umani, i Llewyrr e le altre creature minori, la Bestia dormiva. La vigilanza della Dea si affievolì, in quanto Ella si croggiolava della Vita fiorente sul suo grembo.
E così, lentamente, senza destare sospetti, al Bestia si risvegliò, risucchiando il potere della Dea attraverso un Pozzo Lunare.
Quando si sentì pronta, si scelse un nome, e calcò la terra nuovamente.
Il suo nome divenne Kazgoroth.
La Bestia calcò la Terra con un unico proposito: la Morte.
Uccise senza tregua, indiscriminatamente.
Cresceva e si invigoriva ad ogni uccisione.
Ciò costrinse i Ffolk a fare fronte comune contro di lei.
Un re sorse dal regno di Callidyrr, nell'isola di Alaron: Cymrych Hugh.
Con la benedizione della Dea, ed una spada forgiata per lui dai migliori artigiani nanici e benedetta dei druidi della Dea, Cymrych Hugh affrontò Kazgoroth. La spada ed il re scacciarono la Bestia nei più oscuri recessi che chiamava casa, terribilmente ferita ma non morente.
Rimase lì per secoli.
Cymrych Hugh unì il regno delle Moonshae sotto un'unica egida per la prima volta. Eresse una possente cittadella dove aveva casa, Caer Callidyrr; e il suo nome divenne legenda in tutti i Reami.
Per un periodo, le Moonshae conobbero la pace e la prosperità, mentre il regno di Cymrych Hugh e dei suoi discendenti teneva unito il popolo. Gradualmente, col passare delle generazioni, la memoria del primo Alto Re sbiadì, ed il forte legame che aveva unito i Ffolk iniziò a sfaldarsi.
Molto presto, le isole tornarono ad essere un frammentario insieme di regni divisi sconvolti da guerre stupide.
Questi regni litigiosi furono velocemente preda degli Uomini del Nord, i biondi guerrieri del nord che avevano come unico dio la Guerra. Veleggiavano su lunghe navi da Wateerdeep in cerca di nuove terre, stanziandosi inizialmente nelle Norheim Isles, schiavizzando i Ffolk che vi trovavano.
Alla fine Norland, Oman e Moray caddero sotto l'attacco dei razziatori, che stanchi di razziare si stanziarono in quei territori, reclamando le isole del nord come le loro. Il regno diviso dei Ffolk non poté resistere.
Col passare del tempo, il regno degli Uomini del Nord cresceva in potere e guadagnava sempre più isole. Se il corso non poteva essere rovesciato, molto presto il tempo dei Ffolk sarebbe finito.
Giunsero dall'est sacerdoti, predicando di nuovi Dei venerati a Waterdeep, Calimshan, Haalrua e Thay.
I sacerdoti non cancellarono la fede dei Ffolk nella Dea, ma iniziò a serpeggiare il dubbio.
La dea adesso poteva sentire le sue forze venir meno, e sapeva che la sua vita era ormai intimamente collegata alla vita dei  Ffolk.
E nuovamente, la Bestia iniziò a svegliarsi..."

E questa è solo storia antica, che ancora non raggiunge l'epoca del Primo Cataclisma (~1350 DC), ovvero prima dell'impero di Baldur's Gate.
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